sabato 25 novembre 2017

A tutte le donne maltrattate


A tutte le donne che giorno dopo giorno subiscono violenza dai loro mariti, compagni, fidanzati o dai loro ex. 

Le donne maltrattate non esistono soltanto il 25 novembre, loro piangono e soffrono in silenzio tutti i giorni. 

Si parla tanto di loro in questi giorni celebrativi, ma poi finita la giornata cala il solito velo di silenzio sulle loro vite. 
Ma loro esistono e chiedono aiuto sempre, cominciamo a cambiare il linguaggio soprattutto giornalistico, non trasformiamo le loro vite in talk show. 

Aiutiamole in sinergia tra centri anti-violenza, forze di polizia e  assistenti sociali.
Aiutiamole tutti i giorni ognuno di noi per le proprie possibilità.
Aiutiamole ad uscire dalla spirale della violenza, affinché anche loro possano tornare a sorridere.





Lividi e Lacrime
di
 Ferlisi Maria Lucia


Non so da quante ore sono rannicchiata per terra. Mi alzo lentamente e mi avvio verso il bagno.
Le gambe sono indolenzite e sul fianco sento una stilettata, come se un pugnale mi avesse colpito.
Mi avvio verso il bagno e mi specchio, l’immagine riflessa è pietosa, il viso e letteralmente disfatto.
Somiglio a una maschera di clown, le lacrime hanno fatto scempio del trucco, il mascara è colato, ma non doveva essere waterproof?
Le solite bugie della pubblicità, di sicuro cambio marca! Forse è meglio che faccia un bagno rilassante, magari con un olio essenziale, apro il rubinetto e lascio riempire la vasca d’acqua calda in cui verso gocce di lavanda, subito si sprigiona un delicato profumo che mi rincuora. Lentamente mi spoglio lasciando cadere gli indumenti per terra, e m’immergo nell’acqua.
Comincio a sentirmi meglio.
Immergo la testa sotto l’acqua, trattengo il respiro e conto un due, tre…dodici, tredici…quanti secondi occorrono per sentire l’acqua che ti entra dentro i polmoni, quanti minuti occorrono per morire annegata. Non lo voglio sapere, non questa sera.
Si sono uno straccio, ma la vita ha ancora un valore per me. Scaccio questo pensiero triste e con la mente cerco di ripercorrere i momenti in cui ho conosciuto mio marito.
Era il 18 marzo festa del patrono, grande sagra in paese con vendita di frittelle, banchi di caramelle, e le immancabili giostre. Con la mia amica siamo sull’autoscontro, lui era lì, mi aveva colpito subito, i capelli neri sparati all’insù, pieni di gel, gli occhi castani, la barba incolta, la sigaretta tra le labbra.
Aveva un’aria spavalda e sicura di sé, che mi aveva letteralmente travolto. Anche lui mi aveva notato e mi aveva chiesto di uscire con lui la sera stessa. Era arrivato in moto. Dio com’era bello e com’era innamorato.

Passava tutti i giorni a prendermi dalla parrucchiera dove facevo l’apprendista, mi caricava in sella e poi rombando il motore partiva in gran velocità e mi accompagnava a casa.Era dolce. Sì, allora lo era. Lui mi vuole bene. Sono io che sbaglio. So che a lui non piace che io vada a trovare mia madre, potrei evitarlo, invece non rispetto mai i suoi desideri.
Vero, non gli piace che vada a fare la spesa da sola, deve sempre accompagnarmi, che male c’è? Questo è amore.Lui mi ama. Ne sono certa.

Vero, non ho il bancomat, non mi ha mai concesso di averlo, spendo troppo e poi sono distratta magari lo dimentico da qualche parte. Poi non lavoro, quindi i soldi li deve gestire lui. Ha ragione. A volte mi trucco troppo, lui ama il viso acqua e sapone, potrei evitarlo. Poi basta con le minigonne, ho già ventotto anni è ora che copra le gambe.
Non sono una ragazzina.
Ha ragione.
Sono una stupida, sono proprio una stupida, lui lo sa bene.
A volte cedo alla tentazione del trucco e della mini, ma non ho bisogno di questi belletti, sono sposata. Gli uomini non devono guardarmi: io sono di mio marito. Mia madre dice sempre che devo lasciarlo, che non mi fa respirare, che devo vivere la mia vita, vestirmi e truccarmi come voglio.
Lei, non può capire, è una figlia dei fiori, gridava nelle piazze e non si è mai sottomessa a mio padre. Lei non ha mai voluto che lo sposassi, era contraria, anche perché aveva voluto che lasciassi il lavoro e per lei questa era stata una premonizione:
Con lui non sarai mai felice”.

Aveva sentenziato. Lei non conosce l’amore, quello che ti toglie il respiro, che ti fa sentire unica, un corpo e un’anima con il tuo amato.
No, lei non è mai stata amata in maniera così totale ed esclusiva. Mio marito dice che lei è invidiosa della mia felicità, ed è per questo che devo tagliare il cordone ombelicale che mi lega a lei. Fino a quando non lo farò, la nostra vita sarà un inferno.
Ha ragione.
L’acqua della vasca si è raffreddata, pertanto esco e prendo l’accappatoio per asciugarmi. Mi dirigo verso la cucina e mi faccio un caffè, mentre ingoio l’ennesima aspirina.
Guardo l’orologio sono già le cinque, fra un po’ arriva, meglio che mi vesta non ama trovarmi in disordine e la cena deve essere pronta per le sette in punto.
Sono piccole inezie, posso accontentarlo, non è un grande sacrificio, come pensano le mie amiche che amano solo bighellonare nei centri commerciali o spettegolare.
Mio marito dice sempre:
le donne devono stare in casa a fare le pulizie, cucinare e scopare” !
Ha ragione.

Quando mi lascia i lividi, lo fa per me, così mi ricordo di non sbagliare, di non ripetere sempre gli stessi errori. Accidenti con tutti questi pensieri mi è sfuggito l’orario. Adesso la cena non è pronta, spero che mi perdoni, ho ancor i lividi di ieri sul corpo, mi fanno male. La chiave sta girando nella serratura della porta, sono impietrita, so già che mi prenderà a schiaffi.
No, ti prego basta, lo so non lo faccio più”.
Invoco con la mente. Eccolo è entrato. Butta le chiavi sopra il mobile posto all’ingresso e si dirige verso il bagno, neanche una parola. Sento che tira lo sciacquone, e si avvia verso la cucina.
Sto sudando.

Sento già il suo urlo: “Che cazzo hai fatto fino ad ora? Dove sei stata stupida oca giuliva, neanche capace di preparare la cena ad un uomo che lavora tutto il santo giorno sei capace”. Dalle labbra non esce nessun suono, le parole si sono seccate nella gola.
Si avvicina, mi sbatte contro il muro, sento il suo alito contro il mio, una mano è stretta contro la gola e mi sussurra:
Sei solo una povera, stupida, inutile, donna, non vali nemmeno cinque lire”.
Adesso vai in cucina e mi prepari subito qualcosa” e mentre m’intima di farlo mi sferra un calcio che mi fa cadere a terra, si mette a ridere.
Non sei nemmeno capace di stare in piedi”.

Rimani pure lì, vado a mangiare da mia madre, stupida.
Stupida, è vero sono stupida.
Stupida perché ti giustifico sempre, stupida perché ho permesso che mi picchiassi, stupida perché rimango qui.

Basta!

Vado in stanza da letto e preparo velocemente la valigia.

Prendo solo poche cose, non ho nulla da ricordare, niente foto, o souvenir non voglio ricordare nulla.
Da oggi riprendo in mano la mia vita.
Scendo le scale, cantando.
Felice, come quando ero una ragazzina, andrò da mia madre i primi tempi, poi cercherò lavoro come e parrucchiera e andrò a vivere per conto mio…
I sogni di una nuova vita s’interrompono sull’ultima rampa di scale.
Lui è tornato indietro.

Mi fissa sbalordito.
Che cazzo fai, cosa sono quelle valigie, muovi il culo e torna indietro povera stupida, dove credi di andare. Chi ti vuole con quel culo che sembra un’anguria gigante!” Ride a crepapelle pronunciando quelle parole.
Lo fisso, ho lo sguardo annebbiato dalle lacrime.
Si, ma questa volta sono lacrime di rabbia, non di paura. Non so come, ma sento dentro di me una forza sconosciuta che mi penetra, scompaiono la paura e il dolore.
Sono forte.
Gli sferrò un calcio, lo manco, ma ormai il mio corpo è avvolto in una spirale di forza, sferrò un altro calcio, questa volta lo colpisco, perde l’equilibrio e cade all’indietro, batte la testa contro un gradino.
Rimane, per alcuni secondi, immobile, per terra, poi si alza, dolorante.

Mi metto a ridere, forte sempre più forte, e lui diventa sempre più piccolo ai miei occhi.
Non si muove. Sente dolore alle gambe e alla testa. Lui il grande picchiatore, adesso è fermo inebetito dal dolore e dalla sorpresa.

Gli passo davanti con le valigie. Lo guardo e ridendo gli urlo:
Sei solo uno stupido non riesci nemmeno a stare in piedi”!


giovedì 23 novembre 2017

Concorso letterario: "La Natura incontra l'Arte"

Carissimi lettori e lettrici del blog
oggi ho selezionato un concorso che vede la partecipazione non solo di poeti, ma anche di tutti voi che amate la musica, la fotografia o la pittura. 

Cari pittori, musicisti poeti e fotografi ad ognuno la propria arma per partecipare, affilate le matite, colorate i pennelli, vibrate le note e cogliete le emozioni della natura con gli scatti fotografici. 

Mostrate quanto amate la natura che ci circonda con le vostre capacità, io intanto vi posto tutte le informazioni necessarie.
Buon lavoro.




“La Natura incontra l’Arte” - Concorso Nazionale di Poesia, 
Musica, Pittura e Fotografia
Scadenza: 15 gennaio 2018

Organizzato da: Associazione Culturale Althedame di Este
E-mail: daruanna64@gmail.com
Internet: Facebook “Gruppo Althedame”
REGOLAMENTO
Ogni sezione del concorso è aperta a tutti coloro che abbiano già compiuto sedici
anni.
Sezione A - POESIA
1) Giovani: dai 16 ai 25 anni
Tema: Natura maestra d’arte e di poesia.
Lunghezza: una sola cartella in formato A4 di trenta righe.
Opere ammesse: una, inedita e mai premiata in altri concorsi.
2) Adulti: dai 25 anni in poi
Tema: Natura maestra d’arte e di poesia.
Lunghezza: una sola cartella in formato A4 di trenta righe.
Opere ammesse: una, inedita e mai premiata in altri concorsi.
Spedizione elaborati:
Spedire l’elaborato, che dovrà essere anonimo, all’indirizzo di posta elettronica 
daruanna64@gmail.com con:
Oggetto: Sezione Poesia Giovani o Sezione Poesia Adulti; 
Allegato 1: Il documento word, denominato con uno pseudonimo, contenente 
l’elaborato con cui si vuole concorrere; 
Allegato 2: Il documento word, denominato con “Dati Autore”, contenente lo 
pseudonimo scelto, il nome e il cognome dell’autore , l’indirizzo di residenza e il 
numero di telefono.
Allegato 3: Il modulo d’autorizzazione alla partecipazione per minori.
Allegato 4: La ricevuta del versamento effettuato.Giuria: ci saranno due giurie.
1) La giuria tecnica, presieduta da Bruna Mozzi (scrittrice e giornalista) e composta 
da Tancredi Artico (Ricercatore universitario in Italianistica), Enrico Da Rù
(insegnante e scrittore), Chiara Finocchiaro (insegnante e web editor), Luciana 
Permunian (insegnante ed esperta di scrittura creativa) ed Elisabetta Trivellato 
(insegnante e scrittrice), individuerà tre vincitori per categoria (Giovani – Adulti).
2) La giuria popolare costituita dai soci dell’Associazione Althedame , individuerà un 
solo vincitore per categoria (Giovani – Adulti).
Premi: attestati, targhe, libri e possibile pubblicazione.
Notizie sui risultati: i vincitori saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà al Rifugio del 
Cane "Val di Maso" Merlara (PD)

Sezione B – MUSICA
Tema: il testo del brano musicale presentato, che potrà essere in inglese o italiano, 
dovrà contenere la parola natura.
Lunghezza: Ciascun candidato può presentare un brano musicale di propria 
composizione o una cover della durata massima di 3.30 minuti, di qualsiasi genere 
musicale.
Opere ammesse: una, originale o cover
Spedizione elaborati: 
Spedire l’elaborato, che dovrà essere anonimo, all’indirizzo di posta elettronica 
daruanna64@gmail.com con:
Oggetto: Sezione Musicale 
Allegato 1: La domanda di partecipazione.
Allegato 2: Il testo del brano.
Allegato 3: Il brano (in formato MP3 con bitrate 320, WAV, AAC, WMA 8).
Allegato 4: Il modulo d’autorizzazione alla partecipazione per minori.
Allegato 5: La ricevuta del versamento effettuato
Giuria: ci saranno due giurie.
1) La giuria tecnica presieduta dalla soprano Stefania Bellamio e composta dalla 
Maestra Luisa Benato, dai cantanti Marco Magro e Federico Paluan e dal gruppo i 
Baruffa, individuerà tre vincitori.
2) La giuria popolare costituita dal Coro Dietro Le Quinte individuerà un solo 
vincitore.
Premi: attestati, targhe, esibizione del proprio brano musicale nella serata di 
premiazione.
Notizie sui risultati: I finalisti saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà al Rifugio del 
Cane "Val di Maso" Merlara (PD)

Sezione C – PITTURA
Tema: La natura nell’arte tra invenzione e realtà
Criteri fondamentali di selezione saranno la qualità, la ricerca, l'originalità e la 
contemporaneità dell'opera. Non vi saranno limitazioni di tecnica o stile, purché si 
tratti di opera pittorica. Per opera pittorica si intende qualsiasi intervento manuale 
ad olio, tempera, acrilico su tela. Le dimensioni dell’opera richiesta saranno non 
inferiori a cm. 40x60 e non superiore a cm 50x70. Sul retro dell’opera indicare un 
proprio pseudonimo per mantenere l’anonimato nei confronti della giuria.
Si dovrà inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica seraguar@tin.it con in 
allegato una foto dell’opera pittorica (si accetta qualsiasi formato, ovvero jpg, gif, 
tiff, png, psd) e la ricevuta del pagamento effettuato. L’oggetto della mail dovrà 
essere: Concorso “La Natura incontra l’Arte” Sezione… Nel corpo della mail si 
dovranno indicare titolo dell’opera, pseudonimo scelto, nome e cognome 
dell’artista, indirizzo postale e recapito telefonico. Per i minorenni allegare il 
modulo di autorizzazione firmato da un genitore.
Tutte le opere pervenute, che non dovranno mai essere state premiate in altri 
concorsi, verranno restituite il giorno della Premiazione.
Al termine del concorso saranno individuate 10 opere finaliste e gli artisti che le 
hanno realizzate, una volta avvisati, dovranno spedirle al seguente indirizzo:
Gloria Rossi
via Bagno,18
35030 Cinto Euganeo (Pd)
Giuria: la giuria presieduta dal Professore d’arte Sergio Casprini e composta dai 
pittori Giovanni Annaloro, Sara Camon, Giuseppe Coccato e Daniela Turetta, 
individuerà tre vincitori e il loro nome sarà reso noto il giorno della Premiazione.
Premi: attestati, targhe, mostra dei quadri finalisti e pubblicazione di tutte le foto 
dei quadri nel profilo facebook dell’Associazione.
Notizie sui risultati: I finalisti saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà per il restauro 
del chiostro dell’Abbazia di Carceri – PD

Sezione D – FOTOGRAFIA
Tema: La natura nell’arte tra invenzione e realtà.
Criteri fondamentali di selezione saranno la qualità, la ricerca, l'originalità della foto
che non dovrà mai essere stata premiata in altri concorsi.
Ogni partecipante può inviare un’immagine, in formato digitale JPG con risoluzione 
minima 300dpi e dimensione massima del lato lungo di 2000 pixel all’indirizzo di 
posta elettronica seraguar@tin.it, allegando anche la ricevuta del versamento 
effettuato.
I file dovranno essere nominati con uno pseudonimo, l'oggetto della mail dovrà
essere Concorso “La Natura incontra l’Arte” Sezione… e nel corpo del messaggio 
dovrà essere riportato il titolo della fotografia e i dati di chi l’ha eseguita ( nome e 
cognome, indirizzo postale e recapito telefonico).
Al termine del concorso saranno individuate 10 foto finaliste e gli artisti che le 
hanno realizzate, una volta avvisati, dovranno spedirle, stampate su carta 
fotografica di dimensione 20×30 cm. al seguente indirizzo:
Gloria Rossi
via Bagno,18
35030 Cinto Euganeo (Pd)
Giuria: la giuria presieduta dalla fotografa Pia Ranzato e composta da Sergio Casprini
(insegnante storia dell’arte), Manuel Favaro (fotografo amatoriale), Enrico Fontana
(fotografo libero professionista), Elena Giacometti (fotografa freelance), Giancarlo 
Pietrobon (fotografo libero professionista), Arturo Ponzin (fotografo amatoriale), 
Fabio Veronese (fotografo amatoriale), individuerà tre vincitori per categoria e il 
loro nome sarà reso noto il giorno della Premiazione.
Premi: attestati, targhe, mostra delle foto finaliste e pubblicazione di tutte le foto 
nel profilo facebook dell’Associazione.
Notizie sui risultati: I finalisti saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà per il restauro 
del chiostro dell’Abbazia di Carceri – PD


mercoledì 22 novembre 2017

L'Isola dei Demoni di Ilaria Vecchietti




Carissimi amici ed amiche del blog 

con vero piacere vi presento il nuovo romanzo di Ilaria Vecchietti: L'Isola dei Demoni.

Un'amica con la quale condivido la passione per i libri e per la scrittura attraverso i rispettivi blog.

 Ne consiglio la lettura  a  tutti coloro che amano leggere il genere Fantasy. 
Eccovi tutte le informazioni per l'eventuale acquisto e relativa lettura.




Scheda libro

TITOLO: L’Isola dei Demoni
AUTORE: Ilaria Vecchietti
EDITORE: Self publishing con Amazon
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 novembre 2017
GENERE: Romanzo fantasy
PREZZO CARTACEO: 12,00€

PREZZO EBOOK: 2,99€

Sinossi

Credete nel destino?
È immutabile o si può cambiare?
Qualunque sia la vostra opinione, sappiate che i destini di un giovane orfano, di una ragazza in cerca di vendetta, del figlio del sovrano del regno, di una principessa esiliata e di un guerriero potentissimo, si intrecciano tra loro e alla profezia più terrificante di Isola.

Riusciranno insieme a svelare i misteri, a portare alla luce la verità e a riconoscere gli amici dai nemici?
E soprattutto sapranno compiere la profezia, salvando il loro mondo e loro stessi?




Biografia

Ilaria Vecchietti è nata il 19 Agosto 1988 in provincia di Vercelli.
Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale, Laurea in Scienze dell’Amministrazione e Consulenza del Lavoro con una tesi in Diritto Penale del Lavoro.
Grazie a sua mamma è cresciuta in mezzo ai libri. Fin da piccola, quando le raccontava le fiabe, ha fatto in modo che si appassionasse alla lettura. Legge diversi generi, ma il suo preferito è il fantasy.
Ha scoperto per caso che le piace anche scrivere.
Il suo romanzo d’esordio è L’Imperatrice della Tredicesima Terra (2016), edito Aletti Editori.
L’Isola dei Demoni è il suo secondo romanzo.
Da giugno 2016 ha aperto anche un blog letterario dal nome Buona lettura, dove pubblica principalmente recensioni dei libri che legge, ma non solo, segnala le nuove uscite sia da parte di case editrici e sia di autori esordienti autopubblicati.


Il 24 luglio 2017 in collaborazione con Claudia Piano (autrice di molti romanzi, fra cui spicca Armonia Saga) e altri autori, ha pubblicato una raccolta di racconti fantasy facente parte del mondo di Armonia Saga, dal titolo Un giorno ad Armonia, (il suo racconto si intitola: La Sinfonia Incatenante) scaricabile gratuitamente su Amazon.



ESTRATTO:

Antefatto
Io, Nyxo, affinché non si commettano in futuro gli stessi errori che hanno portato al sangue e al presente in cui vivo, voglio iniziare a scrivere questo Grimorio, che sarà tramandato e protetto dalla mia famiglia in tutte le generazioni a venire. Ognuno dei miei discendenti lo arricchirà come meglio crede, aggiungendovi nuove pagine.
Prima di narrarvi della mia nascita, della nomina a sovrano di questa gelida terra dell’alto nord di Isola o di qualsiasi altro evento del tempo che fu, voglio trascrivere qui, nero su bianco, la Prima Visione avuta giorni fa, narratami direttamente dalla bocca della Grande Madre.

- Solamente la Portatrice figlia della famiglia che non esiste, nata nel giorno che non esiste durante la notte senza luna, sarà la salvatrice di Isola.
Dal Giorno dell’Epurazione sarà costretta a scappare e a nascondersi dagli occhi umani, dimenticando il suo nome e la sua ascendenza. Da reietta vivrà per anni nell’ombra senza nessuna identità, con la sola compagnia della natura, degli animali e dei Demoni, soprattutto quelli del suo passato. Osservando semplicemente la vita che la circonderà completerà il suo addestramento da Guerriero, diventando forse la più potente e temibile di tutta la sua intera stirpe.
Dopo anni tutti la crederanno morta, eppure lei continuerà a osservare gli umani ignari della sua presenza, proseguendo a vivere nella natura incontaminata con la sensazione dentro di sé di dover aspettare qualcosa di indefinito, ma di vitale importanza, tuttavia senza comprendere di cosa si tratti.
Nonostante i gravi torti che saranno fatti alla sua famiglia, costringendola a una vita solitaria e in continuo pericolo, il suo cuore e il suo animo saranno liberi da ogni pensiero vendicativo e funesto. La sua consapevolezza del passato, del presente e del futuro andrà ben oltre a quella di qualunque altro individuo.
Sebbene conoscerà i principi del bene e del male, il suo equilibrio interiore vacillerà nel momento in cui la verità sul passato verrà finalmente svelata al mondo intero, accendendo la fiamma del rancore che la brucerà piano piano dall’interno. Il nome della sua casata sarà riabilitato e tutti invocheranno il suo perdono, ciò nonostante sarà anche il tempo in cui varcherà la soglia delle tenebre maligne. Il suo cuore si tingerà di odio e risentimento che la porteranno a rinnegare ogni cosa, perfino se stessa, abbracciando consapevolmente il male.
I ruoli si invertiranno: i buoni diventeranno i cattivi e i cattivi diventeranno i buoni, ma la realtà andrà oltre.
Fortunatamente l’amore la condurrà nuovamente alla luce benigna e alla verità!
Quando avrà compreso le leggi dell’Universo, grazie anche all’aiuto dell’amore e dell’amicizia, ella avrà la forza e la conoscenza necessaria per affrontare il suo destino: sconfiggere definitivamente il Demone Primordiale nel giorno che non è giorno.








lunedì 20 novembre 2017

Michela Cantarella - Intervista

Carissimi amici ed amiche del blog
oggi vi presento una giovane autrice della casa editrice Las Vegas: Michela Cantarella. Michela  è una ragazza timida, ma al tempo stessa ironica, simpatica e irruente, un fiume in piena quando apre il suo cuore. 
La lettura e la scrittura sono le sue migliori amiche, leggete l'intervista, scoprirete un'autrice autentica, vera e con la passione, comune a tutti/e noi, per i  libri.

Chi è Michela?
Sono sempre stata una persona moooolto timida: se mi guardano due volte per strada, inizio a sudare. Ho uno spinacio in mezzo ai denti, vero? Intere foglie di lattuga nei capelli? Ok, mi sono vestita come un semaforo. Pensa un po' come ho affrontato il fatto che la gente leggesse quello che scrivo. Amici, editor, curiosi.
ODDIO, farà schifo ai cani.
ODDIO, cambio casa, città e pure continente.
ODDIO, è pronto il mio rifugio anti-atomico?

Cosa significa per te la scrittura?
Scrivere è anche farsi leggere dentro. È come essere davanti a una radiografia: accendono la luce e ZAC! In un attimo tutto quello che hai dentro, tutti i tuoi sentimenti e perché no, anche le tue paure, all'improvviso sono esposte, tutti le vedono e possono criticarti. Anche i rompicoglioni che odi. Anche la vicina di casa impicciona. Anche il tuo ex.
 Succede così ogni volta. Basta che io butti sulla carta qualcosa, che il processo inizia. Cosa mi diranno? Piacerà? Penseranno che sia una psicopatica? (forse sì, dopo questa newsletter).

Qualsiasi cosa tu scriva, se viene da dentro, equivale ad esporsi. E quindi, che fai? Non scrivi più? No. Continui e tiri fuori, scrivi e lo butti sulla carta, perché la cosa interessante è anche quella. Vedere al di là del libro e vedere chi scrive.
Quali sono le tue letture?

Non mi interessa leggere chi è sempre, per forza, politically correct. Chi scrive cose che non offendono nessuno e che “Ah, io sono per la pace”. Grazie, vammi a trovare uno che ti dice che è per la guerra! (a parte Trump, Kim Jong Un... OKAY, esempio sbagliato! Ma hai capito cosa intendo). Ognuno ha qualcosa di intenso, di pauroso, di intrigante da rivelare: e il bello della lettura (e quindi della scrittura) è anche quello. Per dire, adesso sto leggendo Stephen King e Stephen King ha un universo dentro di sé: ne racconta un pezzettino in ogni libro. Di Stefania Bertola ho scoperto un mucchio di cose: l'ironia, l'umorismo fine, la battuta sferzante e mai volgare: “Biscotti e sospetti”, in questo caso, è stato rivelatore. Francesco Muzzopappa, invece, mi ha fatto scoprire un estremo studio sulla forma e una costanza incredibile nello scrivere tutti i giorni (cosa che a me manca): il suo “Affari di Famiglia” è uno fra i romanzi più esilaranti che abbia mai letto.
Come affronti la paura di essere letta? 
Bella domanda. Forse la cosa migliore è un cordiale chissenefrega. Io personalmente, quando iniziano le paranoie, mi ricordo di quanto mi fa stare bene scrivere e la sensazione che mi danno una storia che fila, dei personaggi ben caratterizzati, uno stile non banale.
E allora scrivi, che voglio vederti.

Scheda Libro
Titolo: Prendi la DeLorean e scappa
Autore: Michela Cantarella
Casa editrice: Las Vegas edizioni
Pagine:136

Sinossi

Un tempo il 2015 era il futuro. Lo era nel 1985, l’anno di uscita nelle sale cinematografiche di Ritorno al futuro. Lo era nel secondo film della trilogia, con le macchine volanti, l’hoverboard, le scarpe autoallaccianti e una certa nostalgia per gli anni Ottanta. E oggi, che siamo davvero nel 2015, che cos’è rimasto di tutto ciò? Con quest’antologia di diciotto racconti vogliamo festeggiare il trentennale della saga di Zemeckis e portarvi ancora una volta avanti e indietro nel tempo. Siete pronti a partire con noi?

Racconti di Davide Bacchilega, Marco Candida, Eva Clesis, Vito Ferro, Roberto Gagnor e Michela Cantarella, Enzo Gaiotto, Manuela Giacchetta, Elia Gonella, Andrea Malabaila, Christian Mascheroni, Gianluca Mercadante, Claudio Morandini, Gianluca Morozzi, Daniele Pasquini, Giorgio Pirazzini, Giuseppe Sofo, Daniele Vecchiotti, Paolo Zardi.
Biografia 

Foto Michela Cantarella
Michela Cantarella è giornalista pubblicista e ha collaborato con La Provincia PaveseMediaplanet GroupTelePaviaWeb. Ora lavora come freelance, social media manager e correttrice di bozze. Per Las Vegas Edizioni ha pubblicato il racconto "Carlo Biffa e il banco formaggi del Bennet di San Martino Siccomario (PV)" nell'antologiaPrendi la DeLorean e scappa.
Il suo primo romanzo è Le Penultime lettere di Jacopo Ortis(Augh!Edizioni).

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.