lunedì 15 maggio 2017

STREGA 2017: UNA VIVACE INTERVISTA A LODOVICA SAN GUEDORO di MARIA LUCIA FERLISI


Carissimi amici ed amiche del blog
oggi ho l'onore di presentarvi l'intervista ad una autrice di narrativa di tutto riguardo: Lodovica San Guedoro.

I suoi romanzi sono arrivati due volte alla finale del premio Strega e per ben tre volte al premio Viareggio. Prossimamente riuscirà a coronare il suo sogno? 

Intanto leggetevi l'intervista e rimarrete  subito colpiti dal temperamento..poi non vi resta che leggere i suoi romanzi!





STREGA 2017: UNA VIVACE INTERVISTA A LODOVICA SAN GUEDORO  di MARIA LUCIA FERLISI



  • Nata a Napoli, da genitori siciliani, vivi in Germania, una mescolanza di usi e costumi, di freddezza nordica e di calore del sud. Chi è Lodovica?

Ho un temperamento appassionato e impetuoso, per non dire vulcanico, essendo nata sul
Vesuvio e i miei genitori provenendo da quella terra in cui un solo vulcano è fatto di almeno
trecento vulcani, una fantasia sbrigliatissima, una sensualità adeguata, molto senso pittorico,
grande amore per il Bello in tutte le sue forme, e vivo in Germania, tra la gente più fredda del
mondo, tra i colori più pallidi, i profumi più deboli, in un paese con una patrimonio artistico
quasi annullato dalla guerra... Ma eccoci al punto: riesco a vivere meglio qui che in Italia.
Spero che non sia delusa. E’stato in questo paese dai lunghi inverni e dalle primavere piene di
pioggia che ho creato la maggior parte delle mie opere. Non mi lascio condizionare dagli usi e
costumi teutonici, continuo a vivere a modo mio. La loro freddezza a volte mi fa morire e,
per non morire, li provoco: quando parlo coi Tedeschi, per esempio, mi diverto a usare
iperboli e metafore, godo a scomporre l’ordine rigido della loro lingua... e li faccio scappare
atterriti... Sono molto paurosi del contatto umano, specie con gli stranieri, e vorrebbero
risolvere le conversazioni con frigide formule preconfezionate... A me questo non va e li
stuzzico. Così almeno c’è un po’ di gusto ad aprir bocca.

Chi è Lodovica? Non tocca a me dirlo. Potrei peccare di vanità e abbellirmi, oppure potrei
involontariamente alzare il tono per difendere la mia immagine... E poi dovrei parlare per
settimane intere e non esaurirei l’argomento. Perciò rinvio ai miei libri per conoscermi: sono
più attendibili di qualunque mia risposta. Perché la vera letteratura è ricerca della verità e,
anche quando è molto soggettiva e lirica, è sempre di una serena oggettività: è l’occhio di
Dio.

  • I tuoi racconti sono quasi sempre autobiografici, vuoi spiegarci il perché di questa scelta?

Non è una scelta. Ho una vita d’artista, molto drammatica, intensa e ricca che s’impone da
sola nella scrittura, con naturalezza, con prepotenza... L’arte è la vita che si ripiega su se
stessa, che riflette su se stessa, che si trasfigura e si sublima. Senza Vita niente Arte, ma solo
chiacchiere.

  • Con i tuoi romanzi hai sfiorato per due volte il premio Strega e per ben tre volte ilpremio Viareggio.

Ad essere esatti, sono stata candidata per due volte consecutive allo Strega e per tre
consecutive al Viareggio. Tra una decina di giorni saprò se sono stata ammessa nella rosa dei
finalisti del Viareggio 2017. Certo, è stupefacente, mi dovrebbero eleggere reginetta Strega e
Viareggio solo per le partecipazioni.


  • Gioia e delusione, vuoi raccontarci le tue emozioni?


Sperare disperando e disperare sperando. Gioire di quando in quando. E infine al diavolo tutti
li mando.

  • Sei stata duramente attaccata, proprio in questi giorni, in quanto non credono che tu sia "vera". Cosa ti senti di rispondere a chi ti ha attaccato?

Che è uno scemotto, che dovrebbe leggersi i miei libri e non cercare affannosamente le mie
foto in Internet, che potrei essere una strega o la Venere del Botticelli: cos’ha a che vedere la
mia faccia con la Letteratura?

  • Con il tuo ultimo romanzo, "Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé...", sei stata presentata da due grandi nomi della letteratura femminile italiana: Dacia Maraini e Maria Rosa Cutrufelli; le hai sentite dopo l'esclusione dal premio Strega, ti hanno espresso solidarietà?

No, nessuna espressione di solidarietà mi è arrivata da loro... Niente, assolutamente niente.
Forse sono timide. Forse invece pensano che me la debba cavare da sola: se vivo, vivo; se
crepo, crepo.

  • So che hai già in cantiere un nuovo romanzo, qualche piccola anticipazione?

Il mio prossimo romanzo sarà la continuazione di “Pastor che a notte ombrosa nel bosco si
perdé...” Perché, nella realtà, la storia non è finita... E lo farò candidare allo Strega e al
Viareggio 2018. Allora si potrà dire: candidata per tre volte consecutive allo Strega e per
quattro consecutive al Viareggio. Se questo non darà nell’occhio, vorrà dire che non ci sono
più occhi in testa. E non ci potrò fare nulla.

giovedì 11 maggio 2017

Concorso di poesia: Maria Virginia Fabroni


Carissimi amici ed amiche del blog
quando ho letto di questo concorso ho pensato subito ad una amica virtuale che ama molto questa poetessa dell'ottocento, spero di farle una gradita sorpresa. Ecco allora per lei e per tutti i poeti che leggono il mio blog tutte le informazioni necessarie per potere partecipare.

Il concorso di poesia  è indetto dal comune di Tredozio, “MARIA VIRGINIA FABRONI”, ed il tema per questa prima edizione è “VITA CAMPESTRE”





  1. Concorso di poesie inedite (per inedito si intende non essere stato pubblicato da nessun editore).
  2. Sono ammesse al concorso poesie in lingua italiana, presentate da autori cittadini italiani e stranieri che abbiano compiuto il diciottesimo anno. Ogni autore potrà inviare un massimo di n. 3 poesie.
  3. La modalità di partecipazione al concorso è gratuita.
  4. Tutte le opere dovranno essere ispirate al tema “VITA CAMPESTRE ”.
  5. Tutte le opere dovranno essere inviate entro il 31 MAGGIO 2017.
  6. Il testo, senza firma e la scheda di partecipazione, corredata dei dati identificativi dell'autore (nome, cognome, età, professione, indirizzo, n. telefonico e mail), dovranno pervenire preferibilmente via email all’indirizzo premiomvfabroni@gmail.com (in formato testo sottoforma di: .doc, .pdf, .jpg, ecc..) o con spedizione postale o consegna diretta in numero copie UNO in busta chiusa, a Municipio di Tredozio – via Martiri, 1 – 47019 Tredozio (FC), citando in oggetto o nel frontespizio della busta il titolo “Concorso di poesia Maria Virginia Fabroni 2017”.
  7. Le poesie presentate saranno valutate ad insindacabile giudizio da una giuria che sarà nominata dal sindaco con propria determinazione, dopo la scadenza di presentazione delle poesie e sarà composta dallo stesso Sindaco o suo delegato e da uomini e donne della cultura letteraria. La composizione della giuria verrà resa nota, attraverso i canali ufficiali.
  8. L’opera vincitrice verrà riprodotta su un apposito muro, indicato dall’amministrazione comunale; ai primi tre classificati saranno consegnati attestati con motivazione. Tutte le poesie meritevoli verranno pubblicate su un volumetto celebrativo dell'edizione.
  9. La premiazione avrà luogo a Tredozio in data da definirsi. Ai vincitori sarà data comunicazione telefonica. In caso di assenza, il vincitore ha facoltà di delegare un suo incaricato per presenziare all'evento.
  10. Gli autori rimangono pienamente in possesso dei diritti relativi ai testi con cui intendono partecipare al concorso. Accettano, altresì, di concedere a titolo gratuito e senza nulla pretendere i diritti di esecuzione, riproduzione e pubblica diffusione delle opere presentate. Inoltre gli autori accettano di concedere a titolo gratuito e senza nulla pretendere i diritti di pubblicazione, distribuzione e vendita delle opere presentate, in realizzazione al volumetto celebrativo.
  11. Per poter partecipare è necessaria l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. Il/la partecipante è inoltre totalmente responsabile della veridicità dei dati comunicati, dell’autenticità e paternità dell’opera.
  12. Le opere non verranno restituite e l’organizzazione declina ogni responsabilità in caso di smarrimento.



mercoledì 10 maggio 2017

Zombie Mutation di Giorgio Borroni

Carissimi amici ed amiche del blog oggi vi presento un libro, anzi no, vi presento un AUDIOLIBRO.
L'autore Giorgio Borroni nella breve intervista vi spiegherà cos'è un audiolibro ed il perché della sua scelta.
Finora non ho mai letto un audiolibro, ritenendolo soltanto uno strumento adatto per le persone non vedenti, grazie a Giorgio, ho scoperto che possono essere usati anche da chi non ha problemi visivi, ma in determinate azioni della nostra giornata.
Forse è il caso di prestare maggiore attenzione a questo formato di libro, se non amate il genere horror, potete scegliere il romanzo che più vi aggrada la scelta è davvero vasta.
Al prossimo consiglio cari lettori e se volete potete commentare e consigliare in merito a questo poco utilizzato formato.
Maria Lucia


1 - Vuoi spiegare ai lettori del blog cosa sono gli audiolibri?
 Gli audiolibri sono libri come quelli di carta o elettronici, ma letti in modo espressivo da attori. Molti pensano che siano letti da voci computerizzate ma non è così: sono produzioni di tutto rispetto che possono comodamente essere ascoltate nel proprio lettore mp3 o in auto. Vantaggi: li puoi ascoltare mentre fai jogging, aumentano la capacità di concentrazione e ti calano nella atmosfera del racconto grazie a una lettura espressiva. Svantaggi: se si ama l'odore della carta credo che quello sia impossibile da riprodurre.

2 - Perché per il tuo romanzo hai fatto questa scelta.
 Sono un fan degli audiolibri. Mi fanno compagnia in auto e credo molto nelle loro potenzialità. Detesto i pregiudizi e purtroppo sugli audiolibri ne vedo molti...sulla loro utilità o meno in ambito scolastico si scatenano tali bagarre nei forum che non vi dico. Per questo credo che il modo migliore per diffonderli sia crederci così tanto da utilizzarli come mezzo per un proprio progetto.

3 - Il tuo romanzo è un horror con protagonisti gli Zombie, parlaci di questa scelta e quali autori ti hanno indirizzato su questo genere letterario.
 Avevo in mente da tempo questa storia. Gli zombie grazie a The Walking Dead attirano pubblico, forse tra un paio di anni toccherà ai lupi mannari o ai ghoul. O questa storia la lasciavo nel cassetto o dovevo tirarla fuori subito, quindi. In cosa è diversa dalle altre? Beh i protagonisti sono atipici: un vecchio cacciatore di zombie malato e un novellino da istruire che si muovono in un regime di fanatici religiosi. I miei zombie non sono poi carne da macello: hanno una storia alle spalle e il protagonista li conosceva da vivi... Un po' difficile fare una strage a sangue freddo con queste premesse!
Gli autori che mi hanno influenzato? Lansdale per il suo spiccato gusto per l'avventura e l'ironia e Barker per lo splatter, le situazioni estreme.

4 - Continuerai su questo filone, o nel tuo futuro letterario vedi altre sperimentazioni?
 Un po' di lettori mi hanno chiesto il continuo e avrei un paio di idee, ma non scrivo a tempo pieno, quindi chissà...
Non so se domani aprirò il portatile e mi metterò a scrivere o se riprenderò tra 10 anni... 

5 - Lancia un appello promozionale per il tuo libro.
 Se vi piace l'horror, l'azione e l'avventura magari questa è una buona occasione per ascoltare questa storia. Se non vi piacciono queste tre cose date comunque una chance agli audiolibri...e se l'avete data per la prima volta a Zombie Mutation e non vi è piaciuto...beh, non abbiate pregiudizi sugli audiolibri perché ci sono di ogni genere!







SCHEDA LIBRO:
Autore: Giorgio Borroni
Titolo: Zombie Mutation
Formato: audiobook audible
Tempo d'ascolto: 2 ore e 18 minuti.


SINOSSI:
Il virus che trasforma gli uomini in morti viventi ha avuto il sopravvento. Una setta di fanatici religiosi, gli Opliti di Cristo, ha preso il potere e tiene in pugno le istituzioni facendo rivivere una sorta di Medioevo. Nelle campagne del Distretto Sud, Brian Crane, un vecchio bonificatore sulla via del tramonto, deve vedersela con un ennesimo focolaio, e, come se non bastasse, deve istruire un novellino, Jedediah Braddock, fresco di caserma ma totalmente inesperto. 

Su uno sfondo post apocalittico e rurale, "Zombie Mutation" narra una giornata tipo di un cacciatore di zombie che dovrà vedersela con la gretta superstizione dei colleghi, una situazione fuori controllo e si troverà costretto a porre tutta la sua fiducia sulla giovane recluta se vorrà completare la missione. 

Questa opera di Giorgio Borroni mescola gli ingredienti dei film d'azione con l'horror estremo, reinventa il genere zombie e punta tutto sulla adrenalina, lo splatter e situazioni che richiamano gli spaghetti western. La prefazione dell'audiolibro è stata curata da Pietro Gandolfi, una delle penne più innovative e prolifiche del panorama horror italiano.

lunedì 8 maggio 2017

Una madre di carta di Giuliana Moro



Carissimi lettori oggi vi segnalo un libro di narrativa edito dalla casa editrice Panda Edizioni: UNA MADRE DI CARTA. 


Giuliana Moro, scrittrice dalla penna scorrevole e delicata,  sa ben costruire i personaggi che racconta e riesce a coinvolgerci in questa toccante narrazione. 

L'autrice ha vinto diversi premi letterari tra cui voglio ricordare: XVII edizione della fiera del libro a Porto Viro e  XII edizione del Premio letterario nazionale di Forlì.







Scheda Libro:
TITOLO: Una madre di carta
AUTORE: Giuliana Moro
CASA EDITRICE:
PAGINE:

Sinossi
Nel febbraio del 1930 sui gradini di una chiesa viene trovata una bambina, abbandonata, con un santino strappato: una Madonna, senza il suo bambino. La storia di questa bambina, poi sempre più donna, si svolge nella famiglia che l'ha accolta, vivendo di stenti e di duro lavoro nei campi. Le vicende della guerra si intrecciano profondamente con quelle personali, alla ricerca della propria vera madre e dando alla luce, a sua volta, una nuova bambina.Il romanzo vincitore della sezione inediti del primo Premio Prunola vi prende per mano alla scoperta di quanto dura fosse la vita, all'epoca, per i "figli di N.N.".




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La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.