lunedì 7 novembre 2016

Panza e prisenza di Giuseppina Torregrossa

Panza e prisenza di Giuseppina Torregrossa
Marò Paino è una donna poliziotta, che svolge il suo compito in un tranquillo commissariato di quartiere, accanto a lei vi sono il questore Lobianco e Rosario D'Alessandro per gli amici Sasà.
Sono tre persone completamente diverse tra loro ma uniti da una forte amicizia, soprattutto tra il questore e ed il vice commissario Sasà. Marò bellissima quarantenne, è attratta dai due amici, solo che non sa scegliere tra i due, di entrami è attirata dalla loro personalità, ma per non distruggere il bellissimo rapporto di amicizia tra loro, preferisce non scegliere.
Si ritrovano a seguire l'indagine per l'uccisione di un noto e ricco avvocato. Sasà affida l'indagine alla collega Marò, anche perché lui sta seguendo una pista mafiosa.

L'uccisione sembra un pubblico messaggio mafioso, uccidere un avvocato penalista famoso così' in piazza, sa di messaggio rivolto a qualcuno, ma a chi? Si chiede Marò incaricata dell'indagine, la sua prima veramente ed  importante. Il caldo afoso di Palermo rende tutto più difficile. Le indagini sembrano non trovare una via d'uscita, tuttavia per Sasà è un buon motivo per discuterne come lei e recandosi sempre a casa sua Panza e prisenza, come risponde lei ogni volta che le viene chiesto cosa portare per la cena. Sasà è innamorato, ma non vuole dichiararsi per paura di non essere corrisposto, ma anche perché il suo migliore amico, il questore, è innamorato anche lui. 

Questo libro si distingue dagli altri romanzi scritti dall'autrice siciliana, infatti qui abbiamo un giallo in piena regola, con una donna poliziotto che sembra la versione femminile di Montalbano. 
Non lasciatevi fuorviare, la trama è solo un pretesto, alla fine tutto il libro rispecchia gli altri romanzi: La descrizione della Sicilia, quasi come un tour virtuale, i pranzi dettagliati con tanto di ricetta  e sempre  ritroviamo la seduzione, leggera, sottile ma altamente erotica.
E' un libro che ti seduce, che ti ammalia, che ti prende la gola, mentre passeggi con i personaggi all'interno di questa meravigliosa città che è Palermo, dove la mafia è marginale, vi ritroviamo l'ironia, la religiosità, la seduzione, le prelibatezze e i capolavori architettonici racchiusi tutti in questa splendida città, perché Palermo è tutto questo!
Certo non è uno dei soliti romanzi dell'autrice, dove i personaggi sono sicuramente più appassionanti e vibranti, ma vale la pena  leggerlo..o di gustarlo per le sue preziose ricette e per la sua solita bravura!
FLM

Autore: Giuseppina Torregrossa
Editore: Mondadori
pag 189


Sinossi:
Palermo. Un'estate caldissima. E tre poliziotti che più diversi non si potrebbe: il questore Lobianco, severo e forte, Rosario D'Alessandro detto Sasà - amante del cibo e delle donne, affetto da un curioso disturbo della lacrimazione che fa sì che pianga quando si eccita - e Marò Pajno, affascinante e volitiva, relegata in un noioso commissariato di quartiere. I tre sono uniti sin dai primi anni di servizio da un'amicizia più forte di tutto. Tanto che Marò, attratta da entrambi, ha finito per non concedersi a nessuno dei due... Nel medesimo volgere di giorni, Sasà viene incaricato di braccare un boss ricercato da anni e Marò si trova alle prese con un'indagine scottante: chi ha voluto uccidere sulla pubblica piazza uno dei più noti penalisti palermitani? Come se non bastasse, proprio nel momento in cui i due amici avrebbero più bisogno del suo autorevole appoggio, il questore Lobianco sembra preso da altre urgenze. Mentre il caldo avvolge ogni cosa, la barocca festa di Santa Rosalia ricopre le vie della città dei gusci crocchianti dei babbaluci e in riva al mare si levano le preghiere del Ramadan, a Sasà e Marò non resta che ritrovarsi, sera dopo sera, davanti a una tavola imbandita. "Che ti porto?" chiede lui ogni volta, "Panza e prisenza" risponde lei decisa, cioè: solo te stesso e il tuo appetito. Ogni cena una ricetta, preparata da Marò e servita a Sasà in un'atmosfera di speziata ambiguità. Ogni pasto un passo avanti nelle indagini e uno indietro nel gioco di seduzione...

Giuseppina Torregrossa:
Madre di tre figli, vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent'anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno.
Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L'assaggiatrice e con il monologo teatrale Adele ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma. Presso Mondadori ha pubblicato Il conto delle minne (2009), tradotto in dieci lingue, e Manna e mieleFerro e fuoco (2011) e Panza e prisenza (2013). Nel 2015 è stata insignita del Premio Baccante.

(https://www.ibs.it/libri/autori/Giuseppina%20Torregrossa)

mercoledì 2 novembre 2016

concorso letterario

Carissimi/e lettori e lettrici, oggi ho il concorso giusto per chi di voi oltre a leggere ama scrivere.
Vi affascina la musica? Da piccoli guardavate lo zecchino d'oro e cantavate "la Peppina fa il caffè" o "44 gatti" o un'altra canzone? Ballavate e cantavate, come me, "fatti mandare dalla mamma" di Gianni Morandi? potrei continuare ma non voglio tenervi troppo sulle corde per questo concorso.
Dovete soltanto ritornare bambini e ricordare le emozioni che vi ha dato la musica. Io ho già un'idea e voi?

 BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO LETTERARIO “IL SALMASTRO”

È bandita la 6° edizione del Premio Letterario “IL SALMASTRO” , per un racconto inedito in lingua italiana, sul tema scelto per questa edizione 2017: “MUSICA, MAESTRO! STORIE DI MUSICA E DINTORNI”
La partecipazione è aperta a tutti i cittadini dell'Unione Europea.
Sarà assegnato il seguente premio:
  • Premio “IL SALMASTRO” di euro 1.000,00 complessivo

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Il racconto partecipante dovrà pervenire alla segreteria del Premio entro il 10 marzo 2017.
Per partecipare al concorso si dovrà inviare una mail, senza necessità di alcun testo, alla segreteria del Premio all'indirizzo mail premio2017@ilsalmastro.org riportando in oggetto: Cognome e nome, titolo del racconto allegando quanto sotto indicato:  1 – la scansione del coupon chiaramente e correttamente compilato e firmato (scaricabile con il bando dal sito www.ilsalmastro.org )
2 – il file del testo del racconto, di cui si dovrà riportare esclusivamente il titolo, cioè senza firma alcuna. (Ogni altra indicazione, di qualsiasi genere che non sia il titolo dell’opera, sarà causa di esclusione immediata dal Premio).
3 – l'attestazione del versamento della quota di partecipazione.
La lunghezza del racconto non deve superare le 10 cartelle standard (distribuendo 30 righe a pagina) per un massimo complessivo di 15.000 (quindicimila) battute scritte, con carattere Time new Roman dimensione 12, formato ammesso Pdf (in caso di finalista sarà richiesto il testo in formato doc).
Verrà data conferma del ricevimento del testo partecipante e degli allegati via email.
Si può partecipare con un solo racconto anonimo; l’invio di più racconti è motivo di esclusione dal Premio.
I testi dovranno essere privi di errori di battitura, la presenza di refusi sarà considerata titolo di demerito.
Si concorre inviando un solo racconto inedito in lingua italiana ispirato al tema dell’edizione 2017: “MUSICA, MAESTRO! STORIE DI MUSICA E DINTORNI”
I racconti più lunghi di quanto sopra specificato saranno esclusi.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione al concorso è fissata in euro 20,00 (venti): il pagamento potrà essere effettuato tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato ad Associazione culturale Il Circolo del Salmastro IBAN IT 53 V 01005 72240 000000001099

TERMINI E SCADENZE
Il comitato organizzatore si riserva il diritto di prorogare il termine di scadenza dandone notizia nelle forme opportune (sito istituzionale ed altro).

REGOLE E INFORMAZIONI
Il racconto inviato dovrà essere completamente inedito ovvero non pubblicato (in tutto o in parte) né in forma cartacea, né attraverso internet, né radiotrasmesso
Il racconto non deve essere stato premiato né segnalato altrove. Non sarà assegnato, ovvero sarà ritirato (con relativa dichiarazione a mezzo stampa), il premio dell’eventuale vincitore il cui racconto dovesse risultare edito, premiato o segnalato.
Tutti i racconti inviati non saranno restituiti.

lunedì 31 ottobre 2016

Hallowen racconto


Artigli di sangue



Emilia sferrò un calcio all’auto che si era fermata in una strada deserta, proprio di notte. S’incamminò in strada in cerca d’aiuto, scorse un viale che portava all’ingresso di una villa circondata da statue dalla figura spettrale.
Erano dodici statue di donne dalle sembianze sinistre, disposte a cerchio. Provò paura, pensò di tornare indietro, ma ormai era lì, decise di procedere lentamente.
Al centro del cerchio delle statue vide un piedistallo vuoto. Si avvicinò incuriosita, due braccia l’afferrarono immobilizzandola sul piedistallo.
Le statue si animarono, trasformandosi in streghe dai capelli lunghi, le mani ad artigli, gli occhi rosso fuoco. Le arpie sghignazzavano, ridevano stridulamente, emettendo un suono gracchiante come i corvi. Cercò di allontanarsi, ma i suoi piedi erano come incollati al piedistallo, le membra simili al marmo.
Urlò, ma nessuno poteva sentirla.
Comprese che le streghe invocavano qualcuno, ripetendo frasi incomprensibili, il presentimento si trasformò in realtà: davanti a lei apparve una creatura orribile.
Gocce di sudore le imperlavano la fronte, l’urina le bagnò le gambe.
L’essere mostruoso aveva un aspetto animalesco, le mani ed i piedi con artigli, il corpo ricoperto da folta peluria.
Si accostò, con gli artigli la denudò, procurandole delle lacerazioni sul corpo. La leccò con la lingua biforcuta, come i rettili.
Emilia gridò di dolore e raccapriccio.
Capì d’essere l’offerta che le streghe anelavano immolare alla loro divinità.

Sentì gli artigli conficcarsi vicino al cuore, la vita scivolarle via.
Non voleva morire.
Fu l’ultimo pensiero.
Divenne il macabro pasto delle streghe e della loro divinità.
Le streghe sottrassero la vita ad Emilia per riprendere la loro.
Le statue del giardino scomparvero, solo i piedistalli rimasero nel viale.
Qualcuno giura di sentire urla agghiaccianti quando passa vicino alla villa.
Le urla strazianti d’Emilia.


venerdì 28 ottobre 2016

HALLOWEN E LIBRI


La festa di Hallowen trae origini dalle usanze celtiche, irlandesi,  la festa di Samhauni, ovvero festa di fine estate. 
Si narra che il 31 ottobre i morti uscissero dalle loro tombe e vagassero in cerca di un corpo nuovo, per difendersi dai morti ai contadini irlandesi non restava che travestirsi anche loro da esseri orribili, per non creare attrattive tra i morti ed evitare che si impossessassero del corpo. 
Questa festa è stata poi importata in America dagli emigranti irlandesi ed ha assunto un'importanza tale che ha trascinato anche l'Europa nelle celebrazioni di questa festa tutta pagana. Ormai tutti gli anni le zucche e "dolcetti e scherzetti" percorrono le strade e le case non solo americane, ma ormai possiamo definirla una ricorrenza "mondiale".
Per chi vuole approfondire le conoscenze su questa festa consiglio:
  • La Religione degli antichi Celti di J.A. MacCulloch
  • La notte delle zucche  di P. Gulisano e B. O’Neil.

Naturalmente anche la letteratura si è adeguata a questa festa che è strettamente legata alla produzione letteraria di libri horror. 
Visto che mancano pochi giorni ad allestire le nostre case di zucche intagliate, streghe, vampiri, scheletri e pipistrelli, ne approfittiamo per leggere qualche libro legato al tema.
Naturalmente la produzione è vastissima, vi suggerisco quindi alcuni classici, che ho letto da ragazzina e che sono rimasti nel mio cuore:


  1. Il pozzo ed il pendolo di E.A. Poe
  2. Il ritratto di Dorian Gray di O. Wilde
  3. La strage degli innocenti di A. Christie , con il grande Poirot
  4. Lo strano caso del dottor Jekill e del signor Hyde di Stenvenson
  5. Frankstein di M. Shelley
  6. Dracula di B. Stoker





Ma anche autori più recenti come:


  •  S. King ed alcuni suoi titoli: IT, SHINNING, LE NOTTI DI   SALEM...
  • D. Brown: INFERNO
  • A. Rice: INTERVISTA COL VAMPIRO.




La lista è davvero lunga l'interrompo per lasciare lo spazio a voi per qualche suggerimento.
MLF


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La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.