giovedì 29 settembre 2016

Biro'

Google oggi ci ricorda l'inventore della penna a sfera. Certo per chi non ha mai usato la penna, l'inchiostro ed il calamaio non può capire quanto sia stata importante la creazione di questa biro.
Provate ad immaginare quanti fogli si sporcavano se non stavi attento per colpa della lenta asciugatura, per non parlare delle camicie degli impiegati che si sporcavano con molta facilità, e non dimentichiamo i milioni di scolari che imbrattavano i quaderni, ma anche i grembiuli,  con la scrittura resa ancora più incerta dall'uso dell'inchiostro. Si è stata una vera liberazione soprattutto con la sopraggiunta della BIC che è stata e continua ad essere la penna più usata al mondo!

Sono andata a sbirciare su wikipedia, la magnifica enciclopedia virtuale, che ci dice chi era Biro' e come è stata ideata la nostra amata biro.

"László Bíró, un giornalista ungherese, frustrato dalla quantità di tempo sprecato a riempire le penne stilografiche e pulire le pagine macchiate, notò che gli inchiostri usati nella stampa di giornali asciugavano rapidamente, lasciando la carta asciutta e senza sbavature. Decise così di creare una penna utilizzando lo stesso tipo di inchiostro.[4] Bíró si avvalse dell'aiuto del fratello György, un chimico,[4] per sviluppare la formula di un inchiostro viscoso, adatto ad essere utilizzato nella sua penna a sfera.[3]
L'innovazione di Bíró fu proprio la combinazione di un inchiostro ad alta viscosità con un meccanismo a sfera, che agivano in modo da evitare che l'inchiostro si asciugasse all'interno del serbatoio, consentendo così un flusso più controllato.[4] Bíró il 15 giugno 1938 depositò in Gran Bretagna un brevetto della sua penna.[1][10]
Nel 1941 i fratelli Bíró insieme ad un amico, Juan Jorge Meyne, fuggirono dalla Germania e si trasferirono in Argentina, dove formarono la Bírós Pen of Argentina e nel 1943 depositarono un nuovo brevetto.[1] La loro penna venne venduta in Argentina come Birome (dai nomi di Bíró e Meyne), tanto che in quel paese le penne a sfera sono ancora note con quel nome. Questo nuovo progetto venne autorizzato dagli inglesi, che introdussero le penne a sfera per gli equipaggi della RAF con il nome di Biro. Le penne a sfera si dimostrarono più versatili delle penne stilografiche, soprattutto in alta quota, dove le stilografiche erano più soggette a perdite di inchiostro.[4]"






mercoledì 28 settembre 2016

La tentazione di essere felice

Cesare è un vecchio napoletano, rompiscatole di 77 anni la cui unica compagnia è il ticchettio di una sveglia. Vedovo da 5 anni ha due figli,
una femmina ed il maschio omosessuale anche se non ha mai confessato la verità al padre. Adesso che è diventato vecchio vuole cominciare a fregarsene di tutto e di tutti a cominciare dai figli. Attorno a lui girano personaggi del passato e personaggi con cui malvolentieri è costretto a convivere, come Eleonora la vicina gattara, Marino, forse l'unico amico,  Rossana l'infermiera con la quale ha dei rapporti sessuali a pagamento, ma a cui si affeziona. Ma è Emma la nuova vicina di casa che porta una ventata di novità alla sua ormai stanca vita. Emma gli ricorda il passato, il suo grande amore che scopriremo era la sorella della moglie, unica donna che non ha avuto ed amato. Scopriremo la sua voglia di vivere al momento ma che alla fine ha il sopravvento la vita da ragioniere ingabbiato in un matrimonio, con due figli la femmina la cura e l'ama mentre il maschio si lega alla madre per le sue mancanze di attenzione. 
Emma è vittima di violenza, lui cerca di aiutarla e sostenerla, la cura tutte le volte che viene picchiata ed alla fine le terrà la mano mentre la vita le scivola via. Cesare è burbero, ma alla fine scatta l'empatia, perché è solo un vecchio che non ha saputo vivere la sua vita ed adesso è assalito dai rimpianti. Scopre che la moglie era innamorata di un altro, che ha rinunciato anche lei a vivere una vita d'amore per restare fedele ad un matrimonio in cui lui quotidianamente le negava amore. Scopre che i figli era consapevoli delle sue scappatelle e della storia d'amore della madre. 
 Alla fine lui ha solo tentato di essere felice.

Un libro che ti piace sin dalle prime righe, una scrittura piacevole, fluida, ironica e divertente. Una storia che ci fa riflettere, il cui protagonista poteva essere chiunque di noi, perché è una storia universale, di tanti di noi che dimenticano di vivere la vita, si lasciano travolgere dagli eventi senza avere la capacità di essere se stessi, di avere le giuste attenzioni verso chi ti sta vicino pensando di avere tempo per farlo. 
Ma gli anni scorrono veloci e la vita va avanti per inerzia ritrovandoti poi a fare i conti con ciò che non hai fatto. 

E' un libro amaro, dietro al personaggio burbero di Cesare vengono trasmessi messaggi di vita, di essere artefici dei nostri giorni, di non aspettare che il domani possa essere migliore. Anche nelle storia di Emma che aspetta a scappare, ma alla fine la sua vita cessa, uccisa dal marito 
E' una storia disarmante e commovente al tempo stesso, questo vecchietto alla fine ci piace, è egoista, cinico e solo in vecchiaia riesce a capire gli errori, cercando di riallacciare in modo patetico i rapporti con i figli.  Le sue parole servono da incitamento e d'invito a cercare di essere felici prima, quando si ha tempo, ci invita a non rimandare, perché dopo ci saranno solo i rimpianti.
E' un libro dove dietro il cinismo del protagonista, si nasconde tanto amore, per le persone ma soprattutto per la vita, è un continuo invito a viverla fino in fondo nel presente, e questa vita scorre fluida nei personaggi e tra le righe della storia.

E' uno stop alla vita dei se,  perché Cesare sa che ormai i se non servono più, è uno stop all'egoismo che ha pervaso la sua vita, è uno stop ad una vita del non fare;  allora non resta che tentare di essere felice, almeno negli ultimi anni di vita, come fa il nostro finto cinico arzillo vecchietto.
Da leggere!

LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICE
LORENZO MARONE
LONGANESI
PAG. 272

Alcune notizie sull'autore riportate dal suo blog:
"Sono nato a Napoli, dove vivo, nel 1974. Per quasi dieci anni ho esercitato la professione di avvocato, anche se dentro di me sentivo che quella non era la mia strada. Nel frattempo scrivevo racconti che non facevo leggere. Poi un bel giorno ho deciso di non farmi più trasportare dal vento e ho iniziato a inviare i miei scritti in giro, cosa che mi ha portato a vincere alcuni premi letterari e pubblicare due libri con editori più piccoli (Daria e Novanta), prima di approdare a Longanesi.
A gennaio 2015 è uscito “La tentazione di essere felici” (Premio Stresa di narrativa 2015, Premio “Scrivere per amore” 2015, Premio Caffè corretto Città di Cave 2016), giunto ormai alla undicesima ristampa, i cui diritti sono stati venduti in Germania, Francia, UK, Spagna, Portogallo, Norvegia, Ungheria, Serbia, e Israele e Corea. Nel 2016 sono iniziate le riprese del film che sarà affidato alla regia di Gianni Amelio. E sempre nel 2016, il 7 marzo, è uscito il mio nuovo romanzo “La tristezza ha il sonno leggero” (Premio Città di Como 2016), ancora per Longanesi, giunto alla seconda ristampa. Da dicembre 2015, inoltre, è iniziata la mia collaborazione con La Repubblica Napoli, sulla quale ho una rubrica intitolata “Granelli”."


venerdì 23 settembre 2016

Premio Letterario Internazionale


Carissimi lettori del blog
se amate scrivere di maghi, streghe, elfi, gnomi e licantropi, la Giovane Holden Edizioni organizza un concorso dedicato proprio a questo genere: STREGHE VAMPIRI & CO.
Il concorso è suddiviso in tre sezioni: Poesia, Racconto e Romanzo. La scadenza è fissata per il 30 settembre, se avete già il vostro manoscritto nel cassetto è giunta l'ora di tirarlo fuori e inviarlo a info@premiostreghevampiri.it. 
Un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti!

                                                 ***********************************

Art. 1: Il Premio è rivolto agli scrittori e ai poeti che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età alla data di apertura 
delle iscrizioni ovvero al 01/07/2016, italiani e non, purché l’opera presentata a concorso sia redatta in lingua 
italiana;
Art. 2: Sono ammesse in concorso opere inedite (cioè mai pubblicate da regolare casa editrice ovvero sprovviste di 
codice ISBN) redatte in lingua italiana; le opere devono avere come tema streghe, vampiri, creature fantastiche (tra 
cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo: maghi, licantropi, zombie, elfi, gnomi, etc.) e restare inedite per tutta la 
durata del concorso fino alla sua naturale conclusione ovvero la proclamazione dei vincitori;
Art. 3: Il Premio si articola in tre sezioni secondo queste modalità: 
A. romanzo inedito: fino a 400.000 caratteri, spazi inclusi;
B. racconto inedito: fino a 18.000 caratteri, spazi inclusi;
C. poesia inedita: da 1 a 3 liriche per un massimo di 50 versi complessivi;
Art. 4: Gli elaborati devono essere inviati entro la mezzanotte del 30 settembre 2016 esclusivamente via mail 
all’indirizzo info@premiostreghevampiri.it;
Art. 5: La quota di iscrizione è fissata in euro 20,00 per sezione da versare, indicando come causale “Partecipazione 
Premio Streghe Vampiri & Co. 2016”, in una delle seguenti modalità:
 tramite bollettino postale sul c.c. postale n. 75686675 intestato a Giovane Holden Edizioni sas;
 tramite bonifico su c/c postale intestato a Giovane Holden Edizioni sas IBAN 
IT56Z0760113700000075686675;
È possibile partecipare a tutte e tre le sezioni (una sola iscrizione per sezione, pagando la relativa quota);
Art. 6: Materiale da inviare via mail all’indirizzo info@premiostreghevampiri.it:
 file digitale dell’opera presentata a concorso (in formato Word);
 nota contenente le proprie generalità complete (Nome, Cognome, Indirizzo Postale, E-mail, Telefono);
 ricevuta di pagamento della quota di partecipazione.
La segreteria del Premio invierà una mail di conferma della registrazione al concorso.

mercoledì 21 settembre 2016

Marianna Ucrìa di Dacia Maraini




            Una voce narrante racconta la storia di Marianna Ucrìa dall'infanzia fino ad arrivare all'età matura, una delle tante figure femminili che Dacia ama narrare, una donna umiliata, violentata, sottomessa. La storia è ambientata a Palermo alla fine dell'ottocento ed è tratta da una storia vera.
Marianna è sordomuta, ma non è nata con questa menomazione, ma da una violenza sessuale subita da parte dello zio materno, questa violenza ha fatto perdere l'uso della parola alla bambina. Per cui comincerà a comunicare con il mondo esterno solo attraverso dei bigliettini. 
Il padre a cui lei è fortemente attaccata, cercherà in tutti i modi di farla uscire da quel mutismo, imponendo alla bambina la visione di scene macabre compresa anche l'impiccagione, nel vano tentativo di farle ritornare la voce. Ma non accade, la sua vita continuerà nel silenzio e sarà il filo conduttore del libro e della vita di questa donna.

A 13 anni viene data in sposa proprio allo zio che l'aveva violentata, nonostante il suo rifiuto, è costretta a subire quest'imposizione. Avrà ben otto figli. dopo la nascita del quarto preferisce abbandonare Palermo per vivere a Bagheria in una villa silenziosa, dove può fare ciò che le aggrada maggiormente vale a dire leggere e scrivere. Le morirà anche un figlio Signoretto, che provocherà in lei un dolore immenso. Ma la sua vita scorre nonostante i dolori e lacerazioni intime subite. Ma la vera liberazione della donna avverrà con la morte del marito. 

Vedova e libera dimostrerà che il suo mutismo non è sinonimo di incapacità o debolezza, lei è una donna forte, in grado di contrastare l'ambiente chiuso e giudicante della società nobile in cui vive. Alla fine decide che l'unico modo per essere la vera artefice della propria vita è abbandonare questa società ottusa e ristretta. Per essere se stessa può solo abbandonare la Sicilia e fuggire per affrontare una relata nuova, aperta e libera di essere se stessa con i suoi dolori, i suoi nuovi amori e soprattutto con il suo mutismo.


Maraini in questo libro è agli inizi della sua carriera letteraria e dimostra da subito come le storie delle donne siamo sempre in primo piano, per essere raccontate con lucida chiarezza ed in un certo senso la sua scrittura si assurge nel tentativo di riscattarle dai luoghi sperduti della memoria dove vengono relegate senza possibilità di far sentire la loro voce.
Il mutismo di Marianna è il silenzio delle tante donne dimenticate, oscurate, non ascoltate nella vita familiare e tanto meno nella Storia.

L'ambientazione storica è attenta e precisa e ci porta indietro nel passato con straordinaria maestria. La vita di Marianna viene raccontata con dolcezza, e ammirazione per questa donna che nonostante un passato difficile trova dentro di sé una forza incredibile e delle risorse che la portano ad un cambiamento e rinascita della sua vita.
Una storia antica vero, ma sempre attuale e vera!

L'impronta di Moravia, suo compagno di vita, la conduce sui binari letterari con una scrittura raffinata, brillante, elegante e sempre attuale anche quando l'ambientazione è nel passato.
FLM

LA PAROLA ALLE DONNE Una fiaba moderna in un borgo antico - XIV Edizione Concorso Letterario

  LA PAROLA ALLE DONNE Una fiaba moderna  in un borgo antico   XIV Edizione Concorso Letterario LA PAROLA ALLE DONNE: Racconti di non violen...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.