domenica 13 marzo 2016

Lividi e Lacrime


Dedicata a tutte le donne che subiscono violenza quotidianamente, in silenzio, perchè pensano di non avere alternative, o in nome dei figli. Uscite dal silenzio perchè avete dentro di voi tutta la forza per farlo, non siete sole, rivolgetevi ad un centro antiviolenza vicino a voi per riprendere in mano la vostra vita.

Lividi e Lacrime

Non so da quante ore sono rannicchiata per terra. Mi alzo lentamente e mi avvio verso il bagno.
Le gambe sono indolenzite e sul fianco sento una stilettata, come se un pugnale mi avesse colpito.
Mi avvio verso il bagno e mi specchio, l’immagine riflessa è pietosa, il viso e letteralmente disfatto.
Somiglio a una maschera di clown, le lacrime hanno fatto scempio del trucco, il mascara è colato, ma non doveva essere waterproof?
Le solite bugie della pubblicità, di sicuro cambio marca! Forse è meglio che faccia un bagno rilassante, magari con un olio essenziale, apro il rubinetto e lascio riempire la vasca d’acqua calda in cui verso gocce di lavanda, subito si sprigiona un delicato profumo che mi rincuora. Lentamente mi spoglio lasciando cadere gli indumenti per terra, e m’immergo nell’acqua.
Comincio a sentirmi meglio.
Immergo la testa sotto l’acqua, trattengo il respiro e conto un due, tre…dodici, tredici…quanti secondi occorrono per sentire l’acqua che ti entra dentro i polmoni, quanti minuti occorrono per morire annegata. Non lo voglio sapere, non questa sera.
Si sono uno straccio, ma la vita ha ancora un valore per me. Scaccio questo pensiero triste e con la mente cerco di ripercorrere i momenti in cui ho conosciuto mio marito.
Era il 18 marzo festa del patrono, grande sagra in paese con vendita di frittelle, banchi di caramelle, e le immancabili giostre. Con la mia amica siamo sull’autoscontro, lui era lì, mi aveva colpito subito, i capelli neri sparati all’insù, pieni di gel, gli occhi castani, la barba incolta, la sigaretta tra le labbra.
Aveva un’aria spavalda e sicura di sé, che mi aveva letteralmente travolto. Anche lui mi aveva notato e mi aveva chiesto di uscire con lui la sera stessa. Era arrivato in moto. Dio com’era bello e com’era innamorato.

Passava tutti i giorni a prendermi dalla parrucchiera dove facevo l’apprendista, mi caricava in sella e poi rombando il motore partiva in gran velocità e mi accompagnava a casa.Era dolce. Sì, allora lo era. Lui mi vuole bene. Sono io che sbaglio. So che a lui non piace che io vada a trovare mia madre, potrei evitarlo, invece non rispetto mai i suoi desideri.
Vero, non gli piace che vada a fare la spesa da sola, deve sempre accompagnarmi, che male c’è? Questo è amore.Lui mi ama. Ne sono certa.
Vero, non ho il bancomat, non mi ha mai concesso di averlo, spendo troppo e poi sono distratta magari lo dimentico da qualche parte. Poi non lavoro, quindi i soldi li deve gestire lui. Ha ragione. A volte mi trucco troppo, lui ama il viso acqua e sapone, potrei evitarlo. Poi basta con le minigonne, ho già ventotto anni è ora che copra le gambe.
Non sono una ragazzina.
Ha ragione.
Sono una stupida, sono proprio una stupida, lui lo sa bene.
A volte cedo alla tentazione del trucco e della mini, ma non ho bisogno di questi belletti, sono sposata. Gli uomini non devono guardarmi: io sono di mio marito. Mia madre dice sempre che devo lasciarlo, che non mi fa respirare, che devo vivere la mia vita, vestirmi e truccarmi come voglio.
Lei, non può capire, è una figlia dei fiori, gridava nelle piazze e non si è mai sottomessa a mio padre. Lei non ha mai voluto che lo sposassi, era contraria, anche perché aveva voluto che lasciassi il lavoro e per lei questa era stata una premonizione:
Con lui non sarai mai felice”.
Aveva sentenziato. Lei non conosce l’amore, quello che ti toglie il respiro, che ti fa sentire unica, un corpo e un’anima con il tuo amato.
No, lei non è mai stata amata in maniera così totale ed esclusiva. Mio marito dice che lei è invidiosa della mia felicità, ed è per questo che devo tagliare il cordone ombelicale che mi lega a lei. Fino a quando non lo farò, la nostra vita sarà un inferno.
Ha ragione.
L’acqua della vasca si è raffreddata, pertanto esco e prendo l’accappatoio per asciugarmi. Mi dirigo verso la cucina e mi faccio un caffè, mentre ingoio l’ennesima aspirina.
Guardo l’orologio sono già le cinque, fra un po’ arriva, meglio che mi vesta non ama trovarmi in disordine e la cena deve essere pronta per le sette in punto.
Sono piccole inezie, posso accontentarlo, non è un grande sacrificio, come pensano le mie amiche che amano solo bighellonare nei centri commerciali o spettegolare.
Mio marito dice sempre:
le donne devono stare in casa a fare le pulizie, cucinare e scopare” !
Ha ragione.
Quando mi lascia i lividi, lo fa per me, così mi ricordo di non sbagliare, di non ripetere sempre gli stessi errori. Accidenti con tutti questi pensieri mi è sfuggito l’orario. Adesso la cena non è pronta, spero che mi perdoni, ho ancor i lividi di ieri sul corpo, mi fanno male. La chiave sta girando nella serratura della porta, sono impietrita, so già che mi prenderà a schiaffi.
No, ti prego basta, lo so non lo faccio più”.
Invoco con la mente. Eccolo è entrato. Butta le chiavi sopra il mobile posto all’ingresso e si dirige verso il bagno, neanche una parola. Sento che tira lo sciacquone, e si avvia verso la cucina.
Sto sudando.
Sento già il suo urlo: “Che cazzo hai fatto fino ad ora? Dove sei stata stupida oca giuliva, neanche capace di preparare la cena ad un uomo che lavora tutto il santo giorno sei capace”. Dalle labbra non esce nessun suono, le parole si sono seccate nella gola.
Si avvicina, mi sbatte contro il muro, sento il suo alito contro il mio, una mano è stretta contro la gola e mi sussurra:
Sei solo una povera, stupida, inutile, donna, non vali nemmeno cinque lire”.
Adesso vai in cucina e mi prepari subito qualcosa” e mentre m’intima di farlo mi sferra un calcio che mi fa cadere a terra, si mette a ridere.
Non sei nemmeno capace di stare in piedi”.
Rimani pure lì, vado a mangiare da mia madre, stupida.
Stupida, è vero sono stupida.
Stupida perché ti giustifico sempre, stupida perché ho permesso che mi picchiassi, stupida perché rimango qui.

Basta!

Vado in stanza da letto e preparo velocemente la valigia.

Prendo solo poche cose, non ho nulla da ricordare, niente foto, o souvenir non voglio ricordare nulla.
Da oggi riprendo in mano la mia vita.
Scendo le scale, cantando.
Felice, come quando ero una ragazzina, andrò da mia madre i primi tempi, poi cercherò lavoro come e parrucchiera e andrò a vivere per conto mio…
I sogni di una nuova vita s’interrompono sull’ultima rampa di scale.
Lui è tornato indietro.
Mi fissa sbalordito.
Che cazzo fai, cosa sono quelle valigie, muovi il culo e torna indietro povera stupida, dove credi di andare. Chi ti vuole con quel culo che sembra un’anguria gigante!” Ride a crepapelle pronunciando quelle parole.
Lo fisso, ho lo sguardo annebbiato dalle lacrime.
Si, ma questa volta sono lacrime di rabbia, non di paura. Non so come, ma sento dentro di me una forza sconosciuta che mi penetra, scompaiono la paura e il dolore.
Sono forte.
Gli sferrò un calcio, lo manco, ma ormai il mio corpo è avvolto in una spirale di forza, sferrò un altro calcio, questa volta lo colpisco, perde l’equilibrio e cade all’indietro, batte la testa contro un gradino.
Rimane, per alcuni secondi, immobile, per terra, poi si alza, dolorante.
Mi metto a ridere, forte sempre più forte, e lui diventa sempre più piccolo ai miei occhi.
Non si muove. Sente dolore alle gambe e alla testa. Lui il grande picchiatore, adesso è fermo inebetito dal dolore e dalla sorpresa.

Gli passo davanti con le valigie. Lo guardo e ridendo gli urlo:
Sei solo uno stupido non riesci nemmeno a stare in piedi”!



sabato 12 marzo 2016

Concorso letterario Shelley e Byron

Ecco per voi un concorso letterario dedicato a due grandi poeti inglesi: SHELLEY  e  BYRON


Premio Internazionale
di Poesia e Narrativa
Percorsi letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara”

SCADENZA: GIOVEDI’ 30 APRILE 2016

REGOLAMENTO

  1. Possono partecipare al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa - Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara” -  autori italiani e stranieri con lavori in lingua italiana (od in lingua straniera con traduzione in italiano) ed età superiore ai 18 anni (per le Sezioni A, B, C, D) e tra i 14 ed i 18 non compiuti (per la Sez. E Unica). 

2.  Il Concorso è articolato in 5 sezioni:
Sez. A – Poesia inedita a tema libero.
Sez. B – Racconto breve inedito a tema libero.  
Sez. C – Libro di poesie edito in data successiva al 01.01. 2005. 
Sez. D -  Romanzo, o raccolta di racconti, di novelle o favole a tema libero, edito in
               data successiva al 01.01.2005.  
Sez. E -  Saggio, edito in data successiva al 01.01.2005.
Sez. F Unica – Poesia e/o racconto breve a tema libero.

Ciascun autore maggiorenne può partecipare alle 5 sezioni A, B, C, D, E versando il relativo contributo per ciascuna sezione mentre l’autore minorenne può inviare una poesia, un racconto od ambedue con un unico contributo di partecipazione.

3. Per poesia o racconto breve inediti s’intende qualsiasi opera che non abbia ottenuto regolare pubblicazione editoriale e/o compensi assoggettati o meno a ritenuta. L’inserimento su antologie, riviste e siti web di settore non implica, di conseguenza, l’automatica affermazione/attivazione dei diritti d’autore e/o di retribuzione anche minima. I diritti d’autore dei partecipanti al Premio rimangono comunque di proprietà dei singoli autori.

4. Alle Sez. A è ammesso un massimo di 3 poesie per autore, ciascuna di lunghezza non superiore ai 40 versi. Alla Sez. B è possibile concorrere con un massimo di tre racconti brevi ciascuno non superiore alle 4 cartelle (1 cartella = 30 righe di 60 battute). Alla Sez. F unica è accettata 1 poesia (massimo 30 versi) per autore e/o 1 racconto breve della lunghezza massima di 2 cartelle (1 cartella = 30 righe di 60 battute) per autore.

5. Ciascuna opera appartenenti alle sezioni A, B ed F, digitata al computer, deve essere inviata via mail in allegato formato word (Times New Roman, carattere 12) in copia unica (arianna.giovanni@libero.it) , nonché stampata e spedita in 5 copie anonime in una busta grande ed 1 con accompagnatoria, dati personali (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, telefono fisso e/o cellulare, e-mail, eventuale sintetico curriculum poetico-letterario) ed autocertificazione firmata (tipo la seguente: Dichiaro che il mio materiale letterario inviato è di mia esclusiva proprietà ed originalità, inedito, non premiato e/o segnalato in altri concorsi. Autorizzo ai sensi della Legge 675/96 e successive modifiche il trattamento dei miei dati personali nell’ambito del Premio) in una busta più piccola da accludere in quella grande. All’esterno della busta piccola andrà (od andranno) indicato/e la/le sezione/i per cui si concorre.

6. Alle sezioni C, D ed E è ammesso un massimo di 2 opere per sezione. Ciascuna opera appartenente alle sezioni C, D ed E, deve essere spedite in 4 copie, delle quali una firmata nel frontespizio, completa di nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo e-mail,nome del concorso a cui partecipano ed autorizzazione al trattamento dei dati personali.

7. Per la Sez. F unica è obbligatorio l’invio d’una fotocopia d’un documento d’identità ed il consenso scritto e firmato alla partecipazione al Premio da parte d’un genitore. In ogni caso, per i concorrenti minorenni vige la responsabilità a carico del/dei genitore/i o di chi ne fa le veci.

8. All’interno della busta piccola (per le sezioni A,B,F) e della busta unica (per le sezioni C,D,E), andrà inserito anche il contributo di partecipazione in contanti o ricevuta del bonifico bancario (vedi estremi al punto 8a), a parziale copertura delle spese d’organizzazione, di € 10,00 per la prima opera e 5,00 euro per ciascuna opera successiva  (in pratica  la quota di iscrizione è di 15 euro + 5 euro per ogni ulteriore elaborato trasmesso – ad esempio 3 poesie e 2 libri = 35 euro).

8a. ISCRIZIONI
Bonifico bancario:  
Titolare: ROSSI Giovanni
Banca: Monte dei Paschi di Siena
IBANIT 82 Q 01030 49840 00000 19892 60
SWIFT CODE (BIC): PASCITMMSRZ
Oppure contanti in euro (i versamenti con spese a carico del beneficiario non saranno presi in considerazione).

9. Il materiale ed il contributo di partecipazione devono essere indirizzati per:  posta prioritaria e/o piego di libri (non per raccomandata) a: ROSSI Giovanni, Via Valle di Polverara 111 – 19020  Riccò del Golfo (SP).

10. Il termine ultimo di spedizione è GIOVEDI’ 30 APRILE 2016 (farà comunque fede il timbro postale d’invio).

11. L’Associazione “Natura bio” declina ogni responsabilità per disguidi, smarrimenti, furti, danni d’ogni genere che si dovessero verificare durante gli inoltri delle opere concorrenti e delle documentazioni integrative (contributi di partecipazione compresi).

12. La Commissione giudicatrice (la cui composizione verrà resa nota nella comunicazione finale via e-mail sui risultati a tutti i partecipanti) stilerà una graduatoria di merito fino al 5° posto di ciascuna sezione. Ai vincitori e premiati delle Sez. A, B, C, D, E verranno attribuiti premi in denaro, soggiorni alle Cinque Terre comprensivi di trattamenti benessere, targhe personalizzate, diplomi d’onore in pergamena e prodotti tipici delle Cinque Terre. Monte premi 4.000,00 (quattromila) euro.

13. I vincitori della Sez. F Unica, riceveranno targhe personalizzate, diplomi d’onore in pergamena e prodotti tipici delle Cinque Terre. Un numero massimo di altri 5 premi straordinari potranno essere attribuiti all’interno ed all’esterno delle graduatorie di merito.

15.  La cerimonia di premiazione avverrà presso la Sala Consiliare del Palazzo Civico di Sesta Godano (SP), probabilmente il 23.07.2016, o data immediatamente prossima, alla presenza delle Autorità. Nessun rimborso spese (di viaggio, di soggiorno o quant’altro) sarà dovuto ai concorrenti premiati e/o ai partecipanti alla cerimonia conclusiva. L’Associazione “Naturabio”, a graduatoria stilata e prima dell’invio della relativa comunicazione a tutti i partecipanti, valuterà l’ipotesi di non organizzare una specifica cerimonia di premiazione e d’inviare i premi per posta ai destinatari nelle graduatorie di merito, con spese di spedizione a carico della stessa Associazione. Questo nell’intenzione di non creare disagi (viaggio, vitto, alloggio e quant’altro) nella persistente attualità di crisi economica generalizzata. La decisione eventualmente presa verrà riferita nella comunicazione ufficiale conclusiva.

16. In caso di cerimonia allestita, tutti i premi dovranno essere ritirati dai diretti interessati. Se impossibilitati a presenziare all’evento di premiazione, potranno essere rappresentati da persona di fiducia precedentemente comunicata all’Organizzazione del Premio e munita di delega scritta. Solo in casi eccezionali sarà garantita la spedizione postale dei premi, previo pagamento delle relative spese. I premi non ritirati senza alcuna giustificazione nel corso della manifestazione conclusiva saranno trattenuti ed incamerati dall’Associazione organizzatrice del Premio, per essere messi a disposizione di ulteriori iniziative simili.

17. L’operato della Commissione giudicatrice è insindacabile ed inappellabile. Gli elaborati inviati non saranno restituiti e, conclusa la premiazione, verranno archiviati come “documentazione viva” del Premio.

18. La partecipazione al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa - Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara” - comporta l’accettazione incondizionata di tutte le norme inserite in questo Regolamento. Il mancato adempimento ad una delle norme indicate costringerà all’esclusione dal Premio di eventuali autori.

19. Tutti i dati sensibili pervenuti da quanti partecipano al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa - Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara” -  verranno trattati nel rispetto del Decreto legislativo 30/06/2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali, noto anche come “Testo unico sulla privacy”) ed utilizzati ESCLUSIVAMENTE per i fini del Premio stesso. 

venerdì 11 marzo 2016

Mary Shelley



               L'11 marzo del 1818 uscì nelle librerie londinesi il libro horror Frankenstein il cui autore rimase sconosciuto per molto tempo.

L'autrice del libro era una donna MARY SHELLEY, figlia di una grande donna della storia del femminismo europeo Mary Wollstonecraft, autrice del sempre attuale libro: La rivendicazione dei diritti della donna nel 1792. Mary Shelley non conobbe sua madre che morì di parto dopo qualche giorno dalla sua nascita.
Mary Shelley non ha mai avuto un'esistenza felice, ne durante l'infanzia maltrattata dalla matrigna che non volle farla proseguire negli studi scolastici, permettendolo soltanto alla figlia naturale. Non ebbe fortuna nemmeno nella vita da adulta. Si innamorò del poeta Percy Bysshe Shelley, sposato, fuggì con lui, ed ebbero una vita piena di sacrifici e privazioni e due figli che morirono in tenerissima età, Riuscì a sposare il poeta soltanto dopo qualche anno.
Nonostante non abbia avuto un'educazione scolastica, riuscì a farsi una notevole cultura grazie alla vasta biblioteca del padre lo scrittore e filosofo: William Godwin, inoltre poté leggere tutte le lettere e gli scritti della madre. Cominciò a scrivere poesie e qualche breve testo, ma il suo romanzo più famoso e conosciuto in tutto il mondo rimane Frankstein.
Con il marito peregrinò in tutta _Europa compresa l'Italia, ebbe modo di conoscere grandi personaggi illustri tra cui Lord Byron, in Svizzera, si racconta che durante una giornata di pioggia si sia intrattenuto a parlare di fantasmi con un gruppo di amici tra cui Mary e disse che "ognuno dovrebbe provare a scrivere un racconto horror di propria mano", Mary ne rimase colpita e fu così che diede vita al suo personaggio.
Tuttavia la sua vita, non facile, fu segnata ancora una volta da un evento luttuoso, il marito morì annegato durante una battuta di pesca lasciandola vedova all'età di 24 anni.

La scrittrice morì di cancro al cervello all'età di 54 anni:

giovedì 10 marzo 2016

Recensione: le mie parole per te


Le mie parole per te di Chiara Marchelli

Claudia la protagonista del libro conduce una vita tranquilla a New York, sposata, due figli, un lavoro ed un marito che ama, almeno apparentemente. Questa sua tranquillità viene scossa da un incontro con un'altra persona che mette in discussione tutte le sue certezze e la sua stabilità coniugale che cominciano a vacillare. L'incontro è con una donna, ne rimane affascinata e turbata, ma nulla la ferma nel continuare a vedere Alessandra, nemmeno l'amore per i figli, di cui Giulia con problemi di integrazione in quella città che sente estranea.
Claudia si lascia travolgere da questo amore del tutto nuovo per lei e lo vive alternandolo a qualche senso di colpa fino al giorno in cui sua figlia scopre la relazione.
Alessandra scompare dalla vita di Claudia.
Claudia si separa dal marito e cerca di ricucire il rapporto con la figlia molto faticosamente. Claudia cambia città e lavoro, ritorna in Liguria, anche per cercare di stare silenziosamente vicina alla figlia. Un giorno per caso Claudia ad un convegno, in cui è relatrice, incontra Alessandra e.....Il finale non posso raccontarlo.

L'omosessualità viene raccontata con naturalezza senza giudizi o pregiudizi, tuttavia la trama risulta a tratti banale e scontata. Nella prima parte del libro l'incontro tra le due donne e la scoperta dell'amore non è bene delineata, anche la scrittura, troppo veloce e con periodi brevi, non crea la giusta attenzione a quest'incontro. 
 La storia fatica all'inizio, poi nella seconda parte del racconto migliora notevolmente. L'utilizzo dei loro dialoghi con sms e mail rallenta molto e non vi si ritrova l'approfondimento desiderato, con dei sms non si approfondisce nulla. La lettura degli sms come anche tutta la spiegazione della pesca risulta noiosa. 
E' un libro in cui si alternano capitoli piacevoli a capitoli faticosi. Ha voluto mettere nel libro troppi temi delicati come l'omosessualità, la crisi del rapporto coniugale, il rapporto difficile con i figli, tutti affrontati con superficialità senza approfondimenti, avrebbe dovuto sceglierne uno solo, ma delinearlo meglio. Il titolo riprende molto quelli usati da Nicholas Spark. Penso che vi possano essere esordienti migliori dell'autrice del libro.

Anima di Wajdi Mouawad

  Anima di Wajdi Mouawad Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Parlare di questo romanzo non è facile, durante la lettura molte volte sono stat...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.