giovedì 3 marzo 2016

trippa piccante calabrese

Nel libro tra due mari di Carmine Abate, appena recensito nel blog, dopo qualche pagina, Giorgio Bellusci, uno dei personaggi del libro, incontra un fotografo tedesco Hans che lo aiuta in quanto è stato appena derubato della vespa, indumenti e soldi. Nascerà tra i due un'amicizia profonda proprio in quella terra così aspra, dura ma che ti ripaga nei paesaggi, nella luce, nel mare. Profumi di terra che si mescolano con l'odore del mare, profumi di frutti, di cibo... I due personaggi si fermano in una piccola trattoria dove mangiano pastasciutta e trippa piccante, innaffiata da buon vino. 
Già ne ho annusato il profumo che si spande non solo nel piatto fumante dei due personaggi, ma anche nelle mie narici, ecco allora che mi sono messa a ricercare la ricetta che vi riporto molto volentieri e che presto preparerò, magari un pò meno piccantina per non scontentare i familiari.


Trippa piccante calabrese


INGREDIENTI:

fegato, polmone, cuore e trippa di maiale
salsa di pomodoro
aglio
peperoncino rosso fresco
olio
sale

PREPARAZIONE

Tagliate tutta la carne a piccoli bocconcini, quindi versate dell'olio abbondante in una padella, aggiungete l'aglio e uno o due (se la volte molto piccante) peperoncini tagliato a fettine, quindi aggiungerete la carne e fatela rosolare bene.
Quando la carne è ben rosolata unite la salsa di pomodoro, aggiuntege anche un pò di estratto di pomodoro in tubetto, fate cuocere per almeno mezz'ora lentamente fino ad asciugare quasi tutta la salsa.
Servite nelle ciotole ed aggiungete qualche fogliolina di basilico fresco.
Servite con del pane di grano duro tagliato a fette o a dadolini come preferite.


mercoledì 2 marzo 2016

Tra due mari di Carmine Abate

Ci sono libri che ti piacciono, altri meno, ci sono libri che ti prendono, ti catturano, ci sono libri che ricordi con piacere, altri sono indimenticabili. Libri che ti fanno sognare, amare, odiare, ridere, piangere. Ognuno di loro di regala emozioni profonde e anche diverse da lettore a lettore. Poi ci sono libri come TRA DUE MARI di Carmine Abate, dove i parenti descritti nel racconto diventano i tuoi parenti, ne segui le parole, gli avvenimenti e come loro sei lì, partecipe alle loro vicissitudini, non riesci a staccarti, ne condividi le lacrime, le emozioni, il malessere, la testardaggine, l'odio, la rabbia silenziosa e i sogni.
Soprattutto i sogni, perché il nodo centrale del libro è questo, il sogno e la testardaggine nel realizzarlo, soli contro tutti, nessuno che crede in te, ma alla fine devono arrendersi ed in questa resa percepiscono quanto grande deve essere questo sogno per realizzarlo in mezzo a difficoltà e paure. Tu lettore rimani in un angolino del romanzo e partecipi alla realizzazione di questo sogno costi quel che costi, come Giorgio Bellusci, nonno del protagonista del racconto, che è diventato un tuo familiare al termine della lettura e tu insieme al nipote piangi, ma sei più forte, perché hai ereditato qualcosa di prezioso, inestimabile che nessun altro avrà.
Questo romanzo narra la storia di Giorgio Bellusci, macellaio calabrese, che coltiva il sogno di ridare vita all'antico Fondaco del Fico, di cui è proprietario, orgogliosamente, in quanto i suoi antenati narrano che è stato visitato da Alexandre Dumas, lasciando come testimonianza del passaggio una cartella con un disegno e qualche riga scritta, questa cartella è come una piccola reliquia che gli avi si tramandano dal 1835. La storia è narrata dal nipote del personaggio che vive tutta la vicenda con gli occhi da bambino, poi da ragazzino ed infine da giovane uomo. La testardaggine del nonno il bambino la intuisce subito, in quanto egli stesso gli narrerà le peripezie affrontate per andare a chiedere la mano della nonna che aveva visto solo una volta, ma deciso che era la donna della sua vita. Durante queste difficoltà conosce un fotografo tedesco, ne nasce un'amicizia destinata a durare nel tempo, che niente riuscirà a scalfire, nemmeno gli anni di lontananza. Questo incontro è importante per entrambi, lo scopriranno naturalmente negli anni, diventeranno anche parenti, in quanto la figlia di Giorgio sposerà il figlio dell'amico Hans.
Florian il nipote dei due amici, che racconta la storia in primo piano, sarà sempre diviso tra queste due diverse città una fredda e poco restia alle amicizie, l'altra calda, afosa, ma ricca di amicizia e amore. Tra due culture, due mondi e due mari, alla fine Florian sceglierà...
Non vado oltre a riassumere, è un libro da gustare, piano piano, in silenzio sedute nella vostra poltrona favorita, con una tisana, allora sentirete il vociare dei personaggi calabresi cosi veri e reali che vi verrà voglia di unirvi alle loro tavolate, abbondanti e che inebriano di profumi e sapori. Insieme con Florian rimarrete seduti a tavola ad ascoltare il nonno Giorgio che vi parla del sogno che sfiora l'ossessione.
Un libro che ci dona speranza, che ci stimola a credere che anche noi possiamo farcela come Hans il suo amico tedesco che l'aveva capito subito, e in uno scatto fotografico ne aveva catturato l'essenza. Dovremmo farlo anche noi nella nostra vita.
Maria Lucia



Nessuno è solo buono o solo cattivo

"Nessuno è solo buono o solo cattivo. Nessuno fa solo cose giuste o solo cose sbagliate. Siamo luce e ombra insieme. Possiamo essere dolci e affettuosi o tradire e abbandonare. Possiamo essere aggressivi e violenti o capaci di tendere una mano se qualcuno ce la chiede. Siamo così, semplice imperfetti"
Cit. Sara Rattaro

martedì 1 marzo 2016

Beppe Fenoglio

1  marzo 1922 nasceva Beppe Fenoglio, autore di spicco del neorealismo italiano. Scrisse il bellissimo romanzo MALORA e PRIMAVERA DI BELLEZZA e  altri due usciti postumi alla sua morte, QUESTIONE PRIVATA e IL PARTIGIANO JOHNNY. 
Tutti i suoi testi sono caratterizzati dalle esperienze di vita e di guerra vissuti nelle langhe e nella guerra partigiana di cui fu partecipe attivamente. Amante delle poesia e letteratura inglese,lingua amata anche per sfuggire alla monotonia della sua vita in campagnia nel paese di Alba dove nacquè e mori appena quarantenne. Dopo la morte ed il ritrovamente di due testi poi pubblicati Beppe Fenoglio ottenne il giusto riconoscimento letterario che non ebbe durante la sua breve vita.





Dal libro il Partigiano Johnny è stato tratto anche un film uscito nelle sale nel 2000, il partigiano Johnny è stato interpretato da Stefano Dionisi. Il libro narra la storia di uno studente di letteratura inglese che dopo l'armistizio dell'8 settembre si rifugia nelle langhe e si unisce al primo gruppo di partiugiani che incontra. La trama continua  con le peripezie di questo ragazzo durante le battaglie, gli scontri,  è una continua sfida, la ricerca di essere un eroe, l'attesa di essere pronti ad uccidere per un grande ideale. Alla fine dopo l'ultimo scontro con alcuni fascisti i suoi due compagni rimangono uccisi, lui, rimane senza munizioni, prende la pistola di uno dei compagni uccisi, si alza e la rivolge contro i fascisti!

“Erano gli uomini che avevano combattuto con lui, che stavano dalla sua parte anziché all’opposta. E lui era uno di loro, gli si era completamente liquefatto dentro il senso umiliante dello stacco di classe. 

Anima di Wajdi Mouawad

  Anima di Wajdi Mouawad Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Parlare di questo romanzo non è facile, durante la lettura molte volte sono stat...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.