mercoledì 17 marzo 2021

La donna degli alberi di Lorenzo Marone

 La donna degli alberi

di

 Lorenzo Marone

recensione di

Maria Lucia Ferlisi


La città le ha fatto male ed è per questo che lei fugge e si ripara nel luogo dove è nata e cresciuta, la casa in montagna, una piccola baita sperduta dove ancora regna il profumo del padre e degli affetti passati.

Una baita che diventa il rifugio della sua anima ferita. Adesso deve lottare nel rendere abitabile quel luogo, deve lottare contro il freddo e le intemperie deve procurarsi la legna per scaldarsi e il cibo , deve risanare quelle ferite attraverso il sangue e il freddo.

La donna non è sola, nella montagna non si è mai soli, c'è il silenzio che ti avvolge e cura le tue ferite, c'è la neve che avvolge e protegge, poi ci sono delle persone che, incastonate in quel Monte incantato, ti sorvegliano e cercano di lenire il tuo malessere con la presenza e gli sguardi o con piccoli doni della natura che in quel luogo sono preziosi. 

C'è la volpe, ci sono le orme dell'orso, c'è lo straniero, in quel freddo invernale c'è più calore di una stanza riscaldata in città. In quel silenzio si ritrova ciò che si è perduto.

Se pensate di ritrovare in questo romanzo i personaggi della Napoli narrata nei romanzi precedenti di Lorenzo Marone, non li troverete. 

L'autore in questo romanzo da una grande prova della sua capacità narrativa, la sua penna si scosta dai suoi simpaticissimi ed amabili personaggi, per entrare nei pensieri intimi di una Donna, ferita e delusa, stanca e senza più energia. L'autore entra con lei in questo mondo ruvido e silente della Montagna. entra lentamente in questa Natura fredda e silente, per ritrovarvi ciò che manca nella frenetica città che è più fredda della neve, che è meno accogliente dei personaggi, la Guaritrice e la Benefattrice, descritti da Lorenzo Marone in questo romanzo.

Una storia intima, dolorosa, di rinascita e riscoperta della Natura che ci circonda, un romanzo lirico, confidenziale e interiore.

Un linguaggio essenziale e nitido, un ritmo incisivo ed elegante, uno stile fluido, a tratti poetico.

Bravo Lorenzo Marone, hai regalato ancora una volta un romanzo di vita, questa volta hai lascito Napoli, ma ti assicuro che se hai voluto provare a scrivere altro, ci sei riuscito in pieno, mi hai emozionata anche senza la tua arguta ironia.

SCHEDA LIBRO

Autore: Lorenzo Marone

Titolo: La donna degli alberi

Casa Editrice Feltrinelli

Pagine: 217

LINK D'ACQUISTO:<iframe style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?ref=qf_sp_asin_til&t=lalettridicar-21&m=amazon&o=29&p=8&l=as1&IS2=1&asins=880703414X&linkId=8dfbebf2efe0a0644f22b2843709d438&bc1=000000&amp;lt1=_blank&fc1=333333&lc1=0066c0&bg1=f0e8f0&f=ifr"> </iframe>

SINOSSI

La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c’è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte.

Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura.

C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto. E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento.

A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile.

Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo.

Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.



Lorenzo Marone (Napoli, 1974) ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015; premio Stresa 2015, premio Scrivere per amore 2015, premio Caffè Corretto – Città di Cave 2016), che ha ispirato un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016; premio Como 2016), da cui è stato tratto un film omonimo con regia di Marco Mario De Notaris; Magari domani resto (Feltrinelli, 2017; premio Selezione Bancarella 2017); Un ragazzo normale (Feltrinelli, 2018; premio Giancarlo Siani 2018); Tutto sarà perfetto (Feltrinelli, 2019) e i saggi Cara Napoli (Feltrinelli, 2018) e Inventario di un cuore in allarme (Einaudi, 2020).

Ha una rubrica domenicale, “i Granelli”, su “la Repubblica” di Napoli e collabora con “tuttolibri”. È tradotto in diciassette paesi

martedì 9 marzo 2021

PREMIO LETTERARIO CAFFÈ CORRETTO CITTÀ DI CAVE “IL LIBRO DELL’ANNO”


Carissimi lettori e lettrici,

so che siete in tanti a leggere le mie recensioni, ma la vostra rubrica preferita rimane sempre quella dedicata ai concorsi, e io ne scovo sempre di interessanti per cui vale la pena partecipare.

Questo concorso l'ho segnalo volentieri perché i migliori testi faranno parte di un'antologia edita da Giulio Perrone, una casa editrice molto valida.

Allora incrociamo le dita e in bocca alla penna a tutti/e voi. Maria Lucia


PREMIO LETTERARIO CAFFÈ CORRETTO

 CITTÀ DI CAVE 


“IL LIBRO DELL’ANNO” 

SEZIONE B: OPERE INEDITE 

Incipit d’autore per narratori esordienti 

XI EDIZIONE GIUGNO 2021


 1. Partecipazione al Premio E’ bandito il Premio Letterario Caffè Corretto – Città di Cave XI Edizione 2021 Opere Inedite. La partecipazione al premio è aperta ad autori italiani e stranieri che presentino opere scritte in lingua italiana e che abbiano compiuto i 16 anni e non abbiano legami parentali con i componenti del Comitato dei Lettori della Giuria. Per partecipare al concorso è richiesta una quota di adesione pari a € 20,00 da versare tramite bonifico bancario all’Associazione Culturale Caffè Corretto IBAN: IT12 H087 1639 0200 0000 2072 837. Una copia del versamento dovrà essere inviata insieme al racconto. 

2. Oggetto del Premio Sono ammessi al concorso racconti brevi il cui incipit dovrà essere quello ideato dalla scrittrice Alice Cappagli di seguito riportato: “Ernesto lavorava in un ufficio del centro della grande città. Quando arrivava la pausa pranzo non aveva voglia di mettersi a fare la fila con un vassoio in mano e l’orologio a muro appeso alla cassa. Gli piaceva pensarsi libero per un’ora, si prendeva una di quelle insalate compresse in una ciotola di plastica, poi cercava un posticino tranquillo possibilmente lontano dal traffico. Quel giorno di primavera si sedette su una panchina, al parco, e mentre posava gli occhi sui primi papaveri, intercettò con lo sguardo una figura un po’curva con una barba prorompente, capelli sulle spalle, pantaloni cadenti, scarpe messe a ciabatta. La figura si avvicinò a un cestino dei rifiuti e si mise a guardarci dentro con estrema attenzione, come ci fosse nascosto un tesoro.” Il testo dovrà essere compreso tra un numero minimo di 3 cartelle editoriali ed un numero massimo di 10 cartelle. 

3. Termine di consegna, modalità di spedizione. Il racconto dovrà essere inviato, con raccomandata con ricevuta di ritorno, in duplice copia entro e non oltre il 7 aprile 2021 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Associazione Culturale Caffè Corretto Via G. Rinaldi,35 00033 Cave (Roma). Il mittente è tenuto a seguire la tracciabilità della raccomandata inviata contenente il plico. L’Ente organizzatore declina sin d’ora ogni responsabilità per eventuali danni che dovessero essere causati agli utenti dal servizio postale in merito alla consegna e/o mancato recapito del plico al destinatario nel termine di partecipazione. Le copie del racconto non verranno restituite. Il testo non dovrà indicare in alcun punto il nome dell’autore o altro riferimento che consenta il riconoscimento di quest’ultimo. Il nome dell’autore con i relativi dati personali dovrà essere indicato sulla scheda di partecipazione scaricabile dai siti www.associazionecaffecorretto.it e www.comune.cave.rm.it 



4. Giuria 

A) Comitato dei Lettori Sig.ra Antonella D’Uffizi Sig.ra Claudia Manni Sig.ra Cristina Pieche Sig.ra Elena PucciSig.ra Emanuela Maggi Sig.ra Laura Bangrazi Sig.ra Lorena Sapochetti Sig.ra Mariateresa Rotondi Sindaco del Comune di Cave o suo delegato B) Giuria degli Esperti Oliviero La Stella Scrittore - Giornalista Andrea Carraro Scrittore - Docente della Scuola di scrittura Genius Massimiliano Ciarrocca Scrittore - Docente fondatore della Scuola di Scrittura Genius MariaAntonietta Ferraloro Docente di letteratura - Scrittrice- Saggista Maria Carmela Leto Cofondatrice e Direttrice editoriale della Casa Editrice Perrone Daniele Mencarelli Poeta - Scrittore vincitore del Premio Strega Giovani 2020 Peppe Millanta Scrittore- Docente della Scuola di Scrittura Macondo 

5. Comunicazione ai concorrenti sull’esito della selezione I titoli dei racconti sottoposti alla valutazione della Giuria degli Esperti verranno comunicati via e mail a tutti i concorrenti in gara entro il 15 giugno 2021 

6. Premio Durante la serata di premiazione che si svolgerà a Cave il 26 Giugno 2021, presso il Chiostro di San Carlo, sarà reso noto il nome dell’autore vincitore che riceverà € 500,00 e una targa ricordo. Gli autori secondo e terzo classificati, riceveranno una targa ricordo. 

7. Pubblicazione dei racconti segnalati dalla Giuria L’autore fornisce fin da ora ampia e incondizionata liberatoria all’utilizzo e/o divulgazione, dAll’Associazione Culturale Caffè Corretto dovrà pertanto pervenire un plico contenente: - n° 2 copie anonime del racconto su supporto cartaceo- n° 1 busta sigillata anonima contenente: A) La scheda di partecipazione sottoscritta in ogni sua parte B) La copia di un documento di riconoscimento valido C) La ricevuta della quota di partecipazione 

Tutte le buste sigillate, munite dei dati anagrafici dei partecipanti, saranno conservate presso l’Ufficio dell’Assessore alla Cultura del Comune di Cave, mentre i testi anonimi verranno prelevati e consegnati al Comitato dei Lettori della Giuria che procederà ad una prima selezione degli stessi da sottoporre alla successiva disamina e valutazione da parte della Giuria degli Esperti. Detta Giuria di qualità, all’esito di proprio e insindacabile giudizio, individuerà, secondo una graduatoria di merito all’uopo predisposta, i tre finalisti del Premio Letterario Caffè Corretto – Città di Cave, Sezione Inediti. AVVERTENZA: 

Saranno esclusi dal Premio i testi contenenti incitazioni alla discriminazione razziale, sessuale, religiosa, alla violenza o altri temi considerati illeciti, a discrezione della Giuria. Costituirà, inoltre, motivo di esclusione la mancata osservanza di quanto specificato nei punti 1 – 2 – 3 del presente da parte dell’Associazione Culturale Caffè Corretto, del proprio scritto in formato cartaceo e/o elettronico gratuitamente e senza compenso alcuno anche in caso di pubblicazione presso Case Editrici con le quali l’Associazione collabora. 

8. Accettazione del regolamento Il regolare invio di un racconto al Premio implica la piena accettazione delle condizioni di partecipazione indicate nel regolamento stesso e nella Scheda di adesione. Cave, 11 febbraio 2021


 regolamento 4. Giuria A) Comitato dei Lettori Sig.ra Antonella D’Uffizi Sig.ra Claudia Manni Sig.ra Cristina Pieche Sig.ra Elena Pucc


venerdì 5 marzo 2021

E siccome lei di Eleonora Marangoni

 E siccome lei

di 

Eleonora Marangoni


recensione di
Maria Lucia Ferlisi

L'autrice ha scritto un romanzo sulla vita e sulle donne interpretate da Monica Vitti una della attrici più poliedriche del cinema italiano. 

Sono 47 donne interpretate in altrettanti film la cui magistrale interpretazione spazia tra tipologie femminili completamente diverse l'una dall'altra che l'attrice recitava alla perfezione rendendole vere come il gioco letterario eseguito dall'autrice di questo libro. Le 47 donne sono raccontate in modo reale, come se fossero uscite dal film per vivere la loro vita o la loro vita è entrata con prepotenza interpretativa nel film. Ed eccole tutte le donne di Monica Vitti:

L'Assunta Patané della Ragazza con la pistola, la Claudia che vagabondava per le Eolie ne L’avventura, la soubrette Dea Dani di Polvere di stelle, la Valentina ne La notte, la Giuliana ne Deserto Rosso , la Claudia L’avventura, Adelaide Dramma della gelosia, la signora Foucauld Il fantasma della libertà, per citarne solo alcune, la Margherita di Scandalo segreto, la sua prima regia e anche ultimo film.


Tutte queste donne si raccontano in modo diverso ma rendono l'idea della capacità dell'attrice di trasformarsi in tante donne diverse, incompatibili tra loro e portate sul grande schermo con una bravura ineguagliabile. Ha lavorato con il grande regista dell'incomunicabilità Antonioni e la critica l'osannava ma la declassava quando interpretava film con Abatantuono, Monica era sempre splendida in ogni interpretazione, unica!

L'autrice Eleonora Marangoni ci restituisce un romanzo che sembra una biografia, ma non lasciatevi ingannare, è un omaggio romanzato alle tante donne che ha saputo essere Monica Vitti, un riconoscimento a questa grande attrice che ha dovuto lasciare la scena cinematografica nel 90 per una malattia degenerativa.

Un romanzo che merita di essere letto non solo per chi ama il cinema, ma per conoscere questa donna che ha dato al grande schermo un esempio di recitazione esclusiva e irripetibile.

Scheda libro

Autore: Eleonora Marangoni

Titolo: E siccome lei

Casa Editrice: Feltrinelli

Pagine: 256

Link d'acquisto

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Sinossi

Nostalgiche, ironiche, gelose, testarde, eccentriche o sfuggenti: le donne di questi racconti hanno il volto e la voce di Monica Vitti, e si susseguono una dopo l’altra in un irresistibile ritratto corale. Sono tutte diverse, come diversa da tutte è stata lei: la Vitti è un’icona italiana, ma della fissità delle icone ha poco e niente. La sua personalità è unica proprio perché ne contiene molte: è la ragazza con la pistola e la regina dell’alienazione, la bionda fatale e l’amica con la battuta pronta. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio che Monica Vitti ha interpretato al cinema, ed è il racconto di un carattere, un destino, un modo di stare al mondo. Claudia de L’avventura, Teresa la ladra, Modesty Blaise, Assunta Patanè e le altre sono riunite insieme in queste pagine; si riprendono la loro storia, reclamano un altro po’ di spazio, si regalano un incontro imprevisto o perfino un finale diverso.
Eleonora Marangoni ritrae le donne di oltre trentacinque anni di carriera, dagli esordi nella commedia anni Cinquanta al cinema di Antonioni fino ai film degli anni Ottanta con Roberto Russo, passando per Risi, Monicelli, Sordi, Brass, Scola e Buñuel. Le filtra una a una attraverso il suo sguardo e le inchioda a un dettaglio, le evoca a partire da una frase o da un gesto, le fissa in un sorriso ingenuo o in un ricordo lontano, e in ogni ritratto coglie fragilità e tenacia, un segno della grazia e dei misteri del vivere.
Ritratti e destini dipinti con tenerezza e umorismo, attraverso i quali ci viene restituita l’essenza di una donna dai molti volti, un pezzo di storia del cinema e di ognuno di noi.

Ma c’era qualcosa che non capivo, come un piccolo segreto triste che non mi è riuscito di scoprire mai.

È tutto mescolato, la vita, i personaggi.

Ma allora è tutto falso, direte voi?
No, è tutto vero: specialmente i personaggi.”
Monica Vitti

Biografia

Eleonora Marangoni

Eleonora Marangoni è nata a Roma nel 1983. Ha esordito in Francia con il saggio Proust et la peinture italienne (Michel de Maule, 2011). Ha pubblicato il romanzo illustrato Une demoiselle (Michel de Maule, 2013) e il saggio Proust. I colori del tempo (Mondadori Electa, 2014).
Il suo romanzo Lux, Premio Neri Pozza 2017, è entrato nella dozzina del Premio Strega, ha vinto il Premio Megamark e il Premio Opera Prima. Nel 2020 ha pubblicato il saggio Viceversa. Il mondo visto di spalle (Johan & Levi).


giovedì 4 marzo 2021

Segnalazione: Anna non fa finta di Cinzia Martini

Segnalazione di un libro adatto per i ragazzini di tutte le età💓

Anna non fa finta

 di 

Cinzia Martini



Ciao! Io sono Anna.

 

E tu chi sei? Sei una bambina come me, un bambino, o una persona grande che ama i bambini? Chiunque tu sia, voglio prenderti per mano, e accompagnarti in un’estate che proprio non potrò dimenticare.

 

Quest’estate ho riso e pianto, mi sono spaventata tantissimo, ho avuto la luna storta e la voglia di conquistarla, la luna. E poi ho scoperto una cosa importante: se io non faccio finta, quelli che mi vogliono bene lo capiscono, e smettono di fare finta anche loro.

 

Che ne dici, partiamo? 

Scheda Libro

Titolo: Anna non fa finta

Autore: Cinzia Martini

Casa Editrice: Armando editore

Pagine: 80

Sinossi:

 Anna ha quasi dodici anni e abita nella periferia di una grande città. Ha una famiglia numerosa, ma, dopo la morte della nonna, si sente proprio sola. Con la fantasia si crea un mondo tutto suo dove può vivere avventure fantastiche. Un cavallo dalla criniera d'oro e una gemella un po' brontolona le fanno compagnia, anche se riesce a vederli solo lei. I personaggi dei libri sono i suoi unici amici. Ma poi, in un'estate un po' magica, incontra un cane randagio e un ragazzino nomade. Con loro entra nel mondo reale, vive avventure che le danno più gioia, ma che le fanno anche più male. Età di lettura: da 10 anni

lunedì 1 marzo 2021

V EDIZIONE CONCORSO DI POESIA “MARIA VIRGINIA FABRONI” Tema: “SUI SENTIERI DELL’ESILIO DANTESCO”

 


V EDIZIONE CONCORSO DI POESIA

MARIA VIRGINIA FABRONI”


Tema: “SUI SENTIERI DELL’ESILIO DANTESCO”

IL TERMINE PER L'INVIO E' IL

31 MARZO 2021


Regolamento

  1. Concorso di poesie inedite (per inedito si intende non pubblicato da nessun editore, né in formato cartaceo né digitale).


  1. Sono ammesse al concorso le poesie in lingua italiana, presentate da autori, cittadini italiani e stranieri che, alla data riportata sulla scheda di partecipazione, abbiano compiuto il diciottesimo anno d'età. Ogni autore potrà inviare da un minimo di n.2 ad un massimo di n.5 poesie. La lunghezza di ciascuna opera non dovrà superare i 20 versi.


  1. La modalità di partecipazione al concorso è GRATUITA.


  1. Tutte le opere dovranno essere ispirate al tema “SUI SENTIERI DELL’ESILIO DANTESCO”.


  1. Tutte le opere dovranno essere inviate entro il 31 MARZO 2021.


  1. Il testo, senza firma, e la scheda di partecipazione, corredata dei dati identificativi dell'autore (nome, cognome, età, professione, indirizzo, n. di telefono e email), dovranno pervenire preferibilmente via email all'indirizzo premiomvfabroni@gmail.com (in formato testo sottoforma di: .doc, .pdf, .jpg, ecc – carattere Times New Roman) o con spedizione postale o consegna diretta in numero copie UNO in busta chiusa a:


MUNICIPIO DI TREDOZIO – via Martiri, 1 – 47019 TREDOZIO (FC), citando in oggetto o nel frontespizio della busta il titolo “V EDIZIONE DEL CONCORSO MARIA VIRGINIA FABRONI”.


  1. Le poesie presentate saranno valutate ad insindacabile giudizio da una giuria che sarà nominata dal responsabile area amministrativo con propria determinazione, dopo la scadenza di presentazione delle poesie e sarà composta dall’Assessore alla cultura – o suo delegato – e da uomini e donne della cultura letteraria. La composizione della giuria verrà resa nota, attraverso i canali ufficiali.


  1. L'opera vincitrice verrà riprodotta su un apposito muro, indicato dall'amministrazione comunale. Ai primi quindici classificati saranno consegnati attestatati con motivazione.


  1. La premiazione avrà luogo a Tredozio in data da destinarsi, comunque nel mese di luglio 2021. Ai vincitori sarà data comunicazione via email o telefonica. La mancata presenza alla cerimonia di premiazione sarà causa di decadenza della titolarità del premio. In caso di assenza, il vincitore ha facoltà di delegare un suo incaricato per presenziare all'evento.


  1. Gli autori rimangono pienamente in possesso dei diritti relativi ai testi con cui intendono partecipare al concorso. Accettano, altresì, di concedere, a titolo gratuito e senza pretendere i diritti di esecuzione, riproduzione e pubblica diffusione delle opere presentate. Inoltre, gli autori accettano di concedere, a titolo gratuito e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione, distribuzione e vendita delle opere presentate, nell’eventuale realizzazione di un volumetto celebrativo.


  1. Per poter partecipare è necessaria l'autorizzazione al trattamento dei dati personali. Il/La partecipante è inoltre totalmente responsabile della veridicità dei dati comunicati, dell'autenticità e paternità dell'opera.


  1. Le opere non verranno restituite. L'organizzazione non sarà responsabile per eventuali disguidi postali e/o per ogni altro caso di smarrimento.


  1. La partecipazione al concorso implica la totale accettazione del presente bando, la mancanza di una delle condizioni richieste, invalida l'iscrizione e determina l'esclusione dei testi inviati.



Per ulteriori informazioni: premiomvfabroni@gmail.com


Se volete qualche notizia sulla poetessa visitate la pagina:


lunedì 22 febbraio 2021

C'era una volta adesso di Massimo Gramellini

C'era una volta adesso
 di 
Massimo Gramellini


recensione di Maria Lucia Ferlisi

Mattia sa cosa raccontare ai suoi nipoti e inizia da quando aveva nove anni, nel 2020, un anno che non riesce a dimenticare e in un certo senso per lui rappresenta una epifania della vita. 
Una pandemia virale ha scosso l'umanità e la vita di Mattia che si ritrova a trascorrere le giornate in casa, con la madre e la sorella, senza possibilità di uscita se non con mascherina e senza creare assembramenti, il pericolo di contagio è altissimo e tutti hanno paura di tutto e di tutti. 

Non va a scuola e all'inizio è una gioia ma presto le giornate diventano monotone, senza amici, senza nessuno con cui parlare. Non può andare in cotile a giocare la vecchia del piano di sopra ha paura che sparga microbi. 
Il vicino della casa di fronte spia tutti, la moglie infermiera viene insultata come appestata.

Alle difficoltà del corona virus si aggiunge un ospite inatteso e indesiderato, il padre di Mattia, Andrei. Un padre assente, che sa solo fare promesse che non mantiene. Lo odia , non lo vuole, ma in quell'appartamento adesso sono in quattro a convivere forzatamente. 

Gramellini sa come scrivere un romanzo accattivante, con la solita ironia frizzante e delicata ci regala una storia dei giorni nostri, dove possiamo vederci allo specchio e rivivere la primavera del 2020 che poi non si discosta molto dai giorni attuali. 

Una favola moderna, ma al tempo stesso è anche un romanzo di formazione perché Mattia cresce e attraverso questa convivenza col padre riesce a recuperare quel rapporto che gli mancava e in queste difficoltà rinasce il rapporto padre – figlio, dove la fantasia del padre e le sue idee anche bizzarre non sono più viste in modo negativo ma accettate. 

I personaggi sono tutti bene delineati dal protagonista principale che vede il mondo con gli occhi da bambino, a quelli disincantati della madre, a quelli persi nell'amore giovanile della sorella, a quelli invecchiati della nonna Gemma che regala citazioni letterario, e tanti altri che scoprirete leggendo questa storia amara e divertente, dolce e drammatica. 

Mattia, in questo anno difficile, strano e pregno di paura verso l'altro, matura e comprende come dovrà affrontare la vita da adulto. L'occhio attento del bambino osserva e commenta e riporta tutto con la saggezza tipica dei ragazzini. La scrittura scivola leggera, come le lenzuola appese nei condomini che svolazzano quasi a rendere più ovattata quella paura e diffidenza che sta crescendo nei cittadini. 

Gramellini ci fa sorridere, ci da speranza, infonde coraggio. 
La favola urbana/moderna fa rivivere ai lettori momenti indimenticabili come gli arcobaleni colorati dipinti e appesi nei balconi, con i canti di speranza e le scritte: andrà tutto bene.
Per l'acquisto: 

Scheda libro
 Autore: Massimo Gramellini 
Titolo: C'era una volta adesso. 
Casa Editrice: Longanesi 
Pagine: 288 

Sinossi
«Tutto il mondo affrontava la stessa prova. Qualcuno ne approfittò per cambiare». Cosa racconteremo di noi e della nostra vita ai nostri nipoti? Mattia decide di iniziare dalla primavera dei suoi nove anni, nel 2020, quando, mentre il mondo da un giorno all'altro si rinchiude in casa, si ritrova costretto nel microcosmo di un condominio di ringhiera a fronteggiare il suo più grande nemico: quel padre che l'aveva abbandonato quando aveva solo tre anni. Mentre tutto si stravolge, l'ansia e la paura prendono il sopravvento, la scuola viene racchiusa in un computer, i vicini cantano dai balconi e gli amori vivono storie impossibili, il piccolo Mattia, grazie all'aiuto di una nonna che dai libri e dalle stelle ha appreso la tenera saggezza della vita, e di una sorella ribelle e affettuosa, comincerà a capire qualcosa di nuovo e importante: diventare grandi significa anche provare a scommettere sugli altri e imparare a fidarsi. Persino dei più acerrimi nemici. Massimo Gramellini, con la sua empatia, ci racconta in una storia di sentimenti e speranze la sorprendente scoperta di potersi continuamente reinventare.

martedì 16 febbraio 2021

Anna Vertua Gentile - la scrittrice dei buoni sentimenti

 


Anna Vertua Gentile nasce a Dongo il 30 maggio 1845. Scrisse il primo romanzo a ventitre anni: Letture educative per fanciulle.

Spronata dal marito Iginio Gentile, docente di Storia antica dell'Università di Pavia, continuò a scrivere, i suoi romanzi toccavano il mondo dell'infanzia e scrisse diverse favole e racconti Dopo la morte del marito, da cui ebbe due figli, nel 1893, diventò una scrittrice a tutti gli effetti, anche per scelta economica.

Iniziò a scrivere romanzi d'amore e libri su come si devono comportare le ragazze e in cui dispensa consigli utili anche per la loro indipendenza economica nel caso non avessero trovato marito. Le sprona a non pensare alla vita solo come moglie, ma le stimola a intravedere una realtà diversa, a non scegliere subito un marito, ma valutare anche la scelta di vivere da sole e di non  vergognarsi se non trovano marito.

Anna Vertua scrisse molto, circa 150 titoli, un numero elevato se pensiamo che siamo nel fine ottocento, primi novecento, secoli in cui la donna doveva essere forte per affermarsi in un mondo letterario dominato dagli uomini.

Le sue idee erano progressiste e si era tagliata uno spazio notevole nel mondo della letteratura. I suoi romanzi pur seguendo la linea ottocentesca dove amore fa sempre rima con cuore, dove la donna è un fiore, Anna Vertua Gentile stimola le lettrici a essere indipendenti, soprattutto dal punto di vista economico. Come lei che non ha potuto contare sull'appoggio del marito morto giovane e che ha dovuto lavorare per mantenersi.

Tra i suoi romanzi ricordiamo i più famosi:

 Come devo comportarmi, 

L'arte di farsi amare dal marito,

 Per la mamma educatrice.

 Romanzo d'una signorina per bene che dedicò alla sorella Antonietta.

La storia di una bambola

In Collegio. Letture per giovinette

L' arte di farsi amare dal marito: consigli alle giovani spose

Angelita, Torino

Ida attrice

Istruzioni in famiglia. Scritti educativi per giovinette

Voce materna. Consigli ed esempi alle madri e alle giovanette

Per la mamma educatrice

Ulrica

Fantasiosa, Catania 

Lulù

Pippetto

Bucaneve

Scrisse articoli per alcune riviste come  Giornale della maestre e La donna di Gualberta Alaide Beccari , diresse una rivista bisettimanale, per alcuni anni Fanciullezza Italiana, dedicata sempre al comportamento delle donne nella vita sociale. Non si può sicuramente considerare una scrittrice femminista, anche se frequentò per alcuni anni gli ambienti socialisti e partecipò anche ad un congresso sui diritti femminili, il suo pensiero restava cattolico. 

Morì nel 1926, in povertà presso l'Istituto Santa Savina di Lodi, dove si ritirò nel 1923, la retta le venne pagata dalla casa editrice Hoepli, con la quale aveva avuto un lungo rapporto lavorativo e di amicizia, sulla facciata esterna dell'edificio, è stata affissa una targa ricordo:

«In questa casa trovò negli ultimi suoi anni asilo - conforto - pace Anna Vertua Gentile, scrittrice insigne che volle fine supremo dell'arte sua il trionfo della bontà, il trionfo della gioventù. Nata a Dongo 1846 morta a Lodi addì 23 11 1926»

La città di Codogno dopo qualche anno dalla sua morte le ha intitolato una scuola (1931).

Da 15 anni è stato istituito un premio letterario, a lei dedicato, dalla biblioteca civica Popolare.


 Chi vuole approfondire:
Federica Cutrona, Il palcoscenico dei buoni sentimenti. Anna Vertua Gentile scrittrice di teatro per l'infanzia, in Storie di donne, Genova, Editore Brigati, 2002.

Grazie a : https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Vertua_Gentile






giovedì 11 febbraio 2021

Porcellana di Maria Enea

PORCELLANA
di 
Maria Enea

recensione di 
Maria Lucia Ferlisi


     Siamo nel 170,7, nelle prigioni Segrete del castello di Grossedlitz a Dresda è stato imprigionato senza alcun motivo apparente  il famoso alchimista,  Bottger, è stato prelevato dalla sua casa per ordine di Federico Augusto I, principe ed Elettore di Sassonia, nonché re di Polonia dal 1697.
Le maniere di Federico Augusto non sono eleganti e regali, sembrano più quelle di un bifolco e di certo è la sua ferocia. cosa vuole da lui che al limite ha commesso atti imputi, molto impuri?
Le scelte date al condannato sono solo due, o marcire nelle segrete delle prigioni, o lasciare tutto e dedicarsi alla ricerca della formula segreta per eguagliare la porcellana cinese che ne detiene  il commercio.

L'alchimista non ha scelta, ma sa anche che cercare di imitare la porcellana cinese è impossibile, lui si è sempre dedicato alla ricerca della trasformazione dell'oro, sulla porcellana deve mettersi in gioco, per arrivare allo scopo chiede l'aiuto al suo amico fisico Von Tschirnhaus, non vuole finire la sua vita sotto ad un tiglio come promesso dal principe in caso di fallimento.

In un arco temporale antecedente , nelle fiandre nel 1598 nella città di Gand, nota per il commercio in tutta Europa,  vive una ragazzina Osmolinda che fin da piccola ha seguito le orme del padre Martens , noto medico,  amante dell'antichissima arte dell' Alchimia.
 Osmolinda aveva ereditato dal padre l’interesse per la materia e per la trasmutazione dei metalli. Gli effluvi, i vapori, gli aromi inconsueti, il calore spesso insopportabile, provenienti da forno alchemico e focolare sempre accesi, le procuravano una gioia profonda. "
Osmolinda non è come le altre ragazze sue coetanee, lei non cerca un marito, lei cerca la pietra filosofale, le vuole studiare filosofia, ama guardare le stelle con il padre, ama destreggiarsi tra formule segrete e combinazioni alchemiche, tra alambicchi e minerali. Ma anche per lei arriva il giorno in cui il suo cuore batte forte per un uomo, che arrossisce per lui,  che non dorme la notte...Si chiama Andreas e dopo averla vista solo poche volte, chiede la sua mano al padre Pieter, anche lui è appassionato all'Alchimia.

Due storie diverse come personaggi e come arco temporale, il cui unico filo che le unisce è la porcellana.
Due storie e personaggi che desteranno subito il vostro interesse e vi lascio l'onere di proseguire nella storia senza anticiparvi altro per per apprezzare al meglio questo romanzo.
L'autrice Maria Enea ha fatto un buon lavoro di studio sia per il periodo storico sia come usi e costumi nel mondo dell'alchimia, ha creato una trama solida, attenta e accurata.
Il linguaggio è preciso, attendibile e corretto,  il ritmo scorre veloce e incalzante.
Un romanzo la cui collocazione del genere come giallo è stretta, Porcellana è un romanzo storico, è un saggio, è un romanzo d'amore: Porcellana è  un bel romanzo.

Maria Enea con eleganza tesse la trama, lo stile è piacevole e ricercato, davvero azzeccata la scelta dei due archi temporali del 1500 e del 1700 per la regia della storia,  i personaggi sono ben costruiti e vi affascineranno e amerete Osmolinda questa ragazza dai sogni all'avanguardia per il secolo in cui è stata inserita. 
Una storia da leggere.

Breve estratto
In città, e non solo, la coppia alchemica formata da Andreas e Osmolinda divenne ben presto molto nota. In casa c’era un continuo andirivieni di committenti, che richiedevano le sostanze adatte per gli usi più disparati, da quello terapeutico a quello agrario. Qualche nobile s’informava sull’eventualità che fosse stato scoperto il sistema di trasformare i metalli comuni in oro e si offriva di reclutare i coniugi per ottenerne in casa propria la fabbricazione. Gentilmente ma fermamente, Andreas opponeva un rifiuto. All’iniziale stupore della moglie, egli fornì una spiegazione. «Mai porsi sotto l’ala protettiva di un nobile o di un re! L’alchimista perde la propria autonomia. Se riesce nell’Opera, non potrà disporre liberamente dei frutti del proprio lavoro; se invece dovesse fallire, si ritroverebbe esposto alle ritorsioni del suo ex protettore. Ricordatene sempre!». Nei primi giorni del suo soggiorno a Dresda, Osmolinda si trovò spaesata, perché conosceva poco il tedesco. Andreas le aveva insegnato molte parole, ma lei trovava difficoltà nel comprendere le frasi e nell’esprimersi. I verbi le sembravano complessi. Ma le sue capacità di adattamento ebbero la meglio, e, poco alla volta, imparò a parlare il tedesco in modo fluente. Le lezioni più belle si svolgevano a letto. Andreas insegnava alla moglie i nomi di tutte le parti del corpo e di tutte le attività amorose. Osmolinda apprendeva velocemente e gioiosamente. Era felice, molto felice e la felicità che aveva nel cuore traspariva sul suo volto, rendendola sempre più bella. «Sei l’alchimista più attraente del mondo!» le diceva Andreas orgoglioso e innamorato, strusciandosi a lei anche dentro l’officina. Osmolinda lo cacciava scherzosamente: «Romperai qualcosa, se continuerai a muoverti come un orso in cerca del miele!». «È proprio un paragone azzeccato, colombella! Quale miele è più dolce di te? Non posso assaggiarti un po’?». «C’è tempo! Possibile che tu non riesca mai a essere serio «Non sono serio, io? Sulle questioni di letto non scherzo mai!». Le energie e il desiderio di lui sembravano inesauribili. Durante il giorno Osmolinda cercava di tenerlo a freno perché lei nutriva un religioso rispetto per il lavoro alchemico. Inoltre, potevano essere visti da Bette, la serva che avevano assunto per le incombenze domestiche, affinché Osmolinda fosse libera per lavorare nell’officina. Stare con Andreas era ben diverso che stare col padre! Ma quanto le mancava, Pieter! Sentiva il bisogno della sua presenza rassicurante, del suo amore incondizionato e assoluto. Osmolinda non osava confessare nemmeno a se stessa che in Andreas c’era qualcosa di inquietante. Non sapeva cosa fosse, non c’era niente di razionale nella sua sottile paura. Tuttavia, qualcosa c’era. E quel senso di sgomento si manifestava nei sogni di Osmolinda. Le sue notti, oltre che dai rapporti carnali con il suo bel marito, erano affollate da incubi sempre più frequenti, in cui la figura di Andreas era sempre associata a lame e sangue. Al comparir del giorno, quelle inconfessabili paure si dissolvevano come le brume dell’alba. Osmolinda avvertiva un segreto senso di colpa, e cercava di cacciar via quei cattivi pensieri. Andreas, nella vita reale, era un uomo buono e un marito innamorato. Andreas, totalmente ignaro dei sentimenti della moglie, lavorava lieto con Osmolinda, compiaciuto della sua competenza e del suo entusiasmo. Un giorno, davanti all’atanor, mentre versava dello zolfo, Osmolinda fu colpita in pieno volto dagli effluvi della sostanza e perse i sensi. Andreas la soccorse immediatamente. «Lo zolfo può fare brutti scherzi, non avvicinare mai il volto!». L’indomani mattina, mentre scendeva al piano di sotto, fu colta da un capogiro sulle scale. Anche questa volta Andreas era vicino a lei. «Forse sei un po’ stanca, tesoro. Non lavorare, oggi. Perché non esci a fare una bella passeggiata? Un po’ d’aria non ti farà male! Esci pochissimo». Osmolinda scrutando fuori dalla finestra del salotto, vide che il cielo era sereno. Aveva avuto un incubo, quella notte. «Sì, Andreas. Un po’ d’aria fresca mi farà bene. Vieni con me?». «Purtroppo non posso, tesoro. Agenores Thespiensis mi ha preannunciato una visita. Porta Bette con te».



   Scheda libro
Autore: Maria Enea
Titolo: Porcellana
Casa editrice: 0111 Edizioni
Pagine
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   Sinossi 
 All’inizio del Settecento, la porcellana cinese è ambita da nobili e famiglie regnanti; ma la sua formula è protetta dal segreto di stato da parte della Cina e vani sono tutti i tentativi per riprodurla. Un alchimista tedesco, Bottger, viene arrestato a Dresda e condotto al palazzo reale dal re di Sassonia, convinto che egli possa scoprirne la formula. Nel suo lavoro viene supportato dall’amico fisico Von Tschirnhaus. Tuttavia la ricerca rimane infruttuosa finchè per caso i due non s’imbattono nella vicenda di una misteriosa donna alchimista, Osmolinda, originaria delle Fiandre , morta più di un secolo prima . Osmolinda, bella, colta, intelligente, amante del sapere, innamorata dell’Arte Regia, a suo agio nell’Officina alchemica, sarà la protagonista di una intensa e dolorosa storia d’amore… 

   Biografia 





Maria Enea è nata a Palermo ed è laureata in lettere classiche. Sposata e madre di due figli, insegna italiano e latino in un grande liceo palermitano. Appassionata di letteratura, arte, musica e spettacolo, è una bookblogger nonché una sostenitrice attiva dei diritti delle donne. Ecologista convinta, amante della natura e ciclista per diletto, è persuasa che ognuno debba fare la propria parte per salvare il mondo. Compone da sempre versi e opere in prosa. Ha pubblicato per Antipodes la silloge poetica “Sale e cioccolato”. Il suo racconto “Cosmolinda” è inserito nell’antologia “Segui le tue parole” e ha conseguito la menzione d’onore. E’ nella rosa dei finalisti alla terza edizione del concorso 1 Giallo x 1000 indetto da Zerounoundici edizioni con il thriller storico “Porcellana.”

mercoledì 10 febbraio 2021

Premio Letterario La Rocca III Edizione

 

Premio Letterario La Rocca 

III Edizione


Terza Edizione Del Concorso Letterario La Rocca 

Bando Integrale Presidenti del premio: Nina Miselli 

Quota d’iscrizione gratuita 

Sezioni: Poesia in lingua Italiana, Poesia in lingua Inglese/ Francese, Racconti in lingua Italiana. Organizzato da: Miselli Nina e Jane Dolman Montecchio Emilia (RE) mail angolano-miselli@virgilio.it Il concorso è aperto alla partecipazione di autori italiani e stranieri, si articola: 

Sez. A – Poesia a tema libero in lingua Italiana 

Sez. B – Poesia a tema libero in lingua Inglese/Francese 

Sez. C – Narrativa a tema libero in lingua italiana: favole/ racconti. Per tutte le sezioni è prevista la spedizione per posta elettronica (in formato word) via mail. angolano-miselli@virgilio.it Si accettano solo elaborati solo con il titolo e anonimi 

SCADENZA: 20/05/2021 (farà fede la data di ricezione della mail) 

INVIO MATERIALE: Poesie a tema libero in lingua Italiana: Da uno a tre poesie dattiloscritte, dovranno pervenire in 1 copia ciascuna solo col titolo della poesia. (non devono risultare vincitori o aver ricevuto riconoscimenti e premi in analoghi Concorsi Letterari.) Poesie Poesia in lingua in lingua Inglese/Francese: Da uno a tre poesie dattiloscritte, dovranno pervenire in 1 copia ciascuna solo col titolo della poesia. (non devono risultare vincitori o aver ricevuto riconoscimenti e premi in analoghi Concorsi Letterari.) Narrativa “Favole o Racconti” in lingua italiana : dovranno pervenire in 1 copia; I testi dovranno avere una lunghezza massima preferibile di 3 cartelle (per cartella si intende un foglio di 30 righe di 60 battute per riga). I racconti non devono risultare vincitori o aver ricevuto riconoscimenti e premi in analoghi Concorsi Letterari. IN OGNI CASO OCCORRE ALLEGARE la scheda di partecipazione INVIO MAIL: (non occorre firma scritta la ricevuta mail fa da garanzia) angolano-miselli@virgilio.it GIURIA: Per la lingua Italiana: Presidente della giuria la scrittrice Angela Angolano: Attraverso la poesia esprime l' emozioni del cuore; Alessia Grasselli:Scrittrice. Ha la passione per la scrittura e la lettura, la esprime sul suo Blog Letterario “Passione Libri” La giornalista del "Resto del Carlino" Nina Reverberi: Esprime attraverso la sua penna la cronaca locale con un linguaggio semplice ma forte; Emanuela Villa: La sua vita lavorativa è concentrata nella scuola, ama l'arte e la cultura: Di tanto in tanto si diverte a scrivere poesie. Per la lingua Inglese Presidente della giuria Jane Dolman: Madrelingua, traduttrice e interprete di autori famosi; Amanda Douglas: Docente di madrelingua istituto Superiore Maria Luigia a Parma; Elena Simonini: Docente dell’istituto comprensivo di Montecchio E. Zannoni; Monica Ardenghi: Docente dell’istituto comprensivo di Montecchio E. Zannoni. Per la lingua Francese: Liliana Boubé: Regista e Attrice teatrale. La sua passione e l’amore per l’arte la trasmette attraverso i corsi di teatro a Montecchio Emilia. Rossella Lascari: Docente dell’istituto comprensivo di Montecchio E. Zannoni. Ester Montanari: Docente dell’istituto Superiore Silvio D’arzo Elvire Bertani: Madrelingua, Ama frequentare teatro e cinema. La lettura e la musica riempiono il suo tempo libero 

PREMI: Sezione A: • 1° Premio: Targa. • 2° Premio: Targa. • 3° Premio: Targa. Sezione B: • 1° Premio: Targa; • 2° Premio: Targa. • 3° Premio: Targa Sezione C: • 1° Premio: Targa. • 2° Premio: Targa. • 3° Premio: Targa. • Premio del Presidente La premiazione avrà luogo a Montecchio Emilia (RE) (Luogo, Giorno e Data verrà comunicato in seguito) La partecipazione al Concorso implica l’accettazione di tutte le norme contenute nel presente bando. Gli elaborati non in regola con le disposizioni indicate nel bando saranno esclusi dal Concorso. Le decisioni della giuria sono insindacabili. La partecipazione al Concorso implica la tacita autorizzazione al trattamento dei dati personali per i soli fini del concorso stesso e delle future edizioni, nonché l’accettazione della divulgazione del proprio nominativo e del premio conseguito su quotidiani, riviste culturali e siti internet. I soli concorrenti finalisti del premio saranno contattati dalla Segreteria. Ai finalisti verrà inviata una tempestiva comunicazione. Obbligatorio la presenza o una persona con delega alla premiazione. La conferma alla premiazione è obbligatoria dopo 5 giorni dalla comunicazione Ogni opera da quest’anno sarà inserita in una antologia. Per eventuali informazioni contattare 

Il presidente del Concorso, Miselli Nina angolano-miselli@virgilio.it oppure consultare il sito web del concorso: https://www.facebook.com/groups/355144598650416/about

XI Edizione del Premio Letterario Nazionale “Andrea Torresano” 2025 di Gilgamesh Edizioni

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.