lunedì 16 settembre 2024

L'amica della sposa di Nicolas Barreau

 








L'amica della sposa di Nicolas Barreau



Impressioni

di Maria Lucia Ferlisi

Non sempre leggo libri impegnativi, a volte mi concedo dei romanzi leggeri per dare respiro alle mie letture e non cadere nel blocco del lettore. 

Anche se leggo libri leggeri amo sempre la qualità della scrittura e Nicolas Barreau scrive benissimo. L'autore o autrice, si mormora che sia una donna, ha uno stile delicato, garbato, ironico che entra nel cuore di tutti i lettori dai 13 ai 90 anni.

Le sue storie sono un lieve intreccio di improbabili coincidenze, a volte assurde ma ne rimani piacevolmente coinvolto e forse dentro di te speri che possa capitare una coincidenza come le sue nella tua vita.

Questo romanzo non si differenzia dagli altri,  la fatalità impera sovrana, ma anche la dolcezza degli eventi e le parole che scrive sembrano quasi magiche nella loro semplicità.

Questo ultimo romanzo non è tra i suoi romanzi più belli, ma vi regalerà un paio d'ore di svago, di sospensione dalla realtà e di piacevole lettura.

Vi consiglio anche: Gli ingredienti segreti dell'amore e Il caffè dei piccoli miracoli

Scheda libro

Autore: Nicolas Barreau
Titolo: L'amica della sposa
Casa Editrice: Feltrinelli
Pagine: 192

Trama

Presentarsi alla festa sbagliata non sempre è una sventura. In una piovosa giornata primaverile, Jean-Pierre Morel – proprietario di un café littéraire nel Marais, a Parigi – riceve un invito che gli cambierà la vita. Con grande sorpresa, Paul, il suo ex migliore amico, lo aspetta al proprio matrimonio nel Sud della Francia. Inseparabili a scuola, i due non si rivolgono la parola da anni, e per una buona ragione. Avere gli stessi gusti del proprio migliore amico in fatto di donne è sempre complicato. E se per giunta lui assomiglia ad Alain Delon e ha un sorriso disarmante, è un autentico incubo. Mentre Jean-Pierre, romantico e sognatore, passava ore a valutare la sua mossa, Paul era sempre un passo avanti. Adesso però sembra sinceramente pentito e Jean-Pierre decide di partecipare. Il giorno della festa va tutto storto. 

Océane, la sua burrascosa ex fidanzata, si presenta all’improvviso e gli fa una scenata; la nonna si sloga una caviglia e lui deve accompagnarla al pronto soccorso; e nel trambusto della partenza dimentica l’invito a casa. Ricorda il nome dello chateau, ma sarà a Tabanac, Bergerac o Grézillac? Perché tutte le località dell’Entre-Deux-Mers finiscono per -ac? Quando finalmente, nervoso e in ritardo, riesce a mimetizzarsi tra gli ospiti di un ricevimento di nozze in pieno svolgimento, incontra Juliette, una giovane donna dai fiammeggianti capelli color rosso Tiziano che dice tutto quello che le passa per la testa e storpia sempre il suo nome. Di Paul stranamente non c’è traccia, ma l’amica della sposa si rivela una compagnia piuttosto affascinante. E quando Jean-Pierre inizia a sospettare di trovarsi al matrimonio sbagliato, forse una nuova storia d’amore sta per cominciare.

Biografia

Nicolas Barreau ha esordito con La donna dei miei sogni (uscito in Italia nel 2018) e ha raggiunto il successo internazionale con Gli ingredienti segreti dell’amore (2011), un vero e proprio caso editoriale pubblicato in trentasei paesi, libro più venduto dell’anno in Germania con oltre un milione di copie e diventato anche un film per ZDF e una pièce teatrale. 

Sempre per Feltrinelli ha pubblicato: Con te fino alla fine del mondo (2012); Una sera a Parigi (2013); La ricetta del vero amore (2014), prequel di Gli ingredienti segreti dell’amoreParigi è sempre una buona idea (2015); La tigre azzurra (nella collana Feltrinelli Kids, 2016); Il caffè dei piccoli miracoli (2017); Lettere d’amore da Montmartre (2019); Il tempo delle ciliegie (2021), sequel di Gli ingredienti segreti dell’amore, e Mille luci sulla Senna (2022). L'amica della sposa è il suo ultimo libro.

mercoledì 11 settembre 2024

Scrittrici dimenticate: Laudomia Bonomi

Scrittrici dimenticate
Laudomia Bonomi

Laudomia Bonomi nacque l'otto dicembre del 1907 ad Aquila e morì a Roma il 21 febbraio del 2002.

 La sua era una famiglia nobile e da subito respiro un clima letterario che le favorì la crescita letteraria. La madre l'influenzò moltissimo e credette da subito nelle sue forti capacità di scrittrice, tanto che decise di usare come nome Laudomia da un personaggio di un  romanzo, assai caro a lei, di Massimo d'Azeglio Niccolò de' Lapi.

Diplomatasi maestra, iniziò subito ad insegnare nei paesini montani dell'Abbruzzo. 

Nel 1927 pubblica il suo primo romanzo: : Storie tragiche della montagna, una raccolta di novelle che si ispirano alle tante storie di cui era testimone insegnando  in paesini che vivevano ogni giorno miseria e difficoltà.. Dopo qualche anno scrive un secondo romanzo sempre ispirato alle realtà dei piccoli paesi abruzzesi.

Fu un attivista fascista e ricevette anche un prestigioso incarico presso il Tribunale dei minori dell'Aquila.

Dopo la fine del fascismo la sua vena letteraria continua con maggiore forza, scrive Il Fosso che riceve il Premio come opera inedita dal salotto letterario dei Maria Bellonci.

Nel 1950 riceve il prestigioso  Premio Bagutta Opera Prima, mai dato  a una donna, sempre con lo stesso romanzo.

Gi anni successivi sono interamente dedicati alla scrittura e si trasferisce a Roma per vivere appieno la sua identità letteraria con altri autori e autrici contemporanei. 

Laudomia è stata in gara per lo Strega nel 1960 con L’imputata, al Campiello nel 1964 con L’adultera, finalista allo Strega nel 1979 con Il bambino di pietra

Ebbe una forte e lunga amicizia con Maria Bellonci.



Negli anni '80 entra  in una forte depressione  che la porta a  un allontanamento dalla scrittura, che fu radicale dopo che la casa editrice Bompiani le chiese di cambiare integralmente un suo manoscritto nel 1985,  in quanto non corrispondeva ai gusti dei lettori.

Eppure la sua scrittura era sempre stata moderna,  chiara, precisa, attenta, equilibrata che ben ci stava nel panorama letterario degli anni '80.

Preferì ritirarsi senza più avere contatti letterari fino al sopraggiungere della morte nel 2002.

FLM.

Opere

  • Storie tragiche della montagna. Novelle d'Abruzzo, L'Aquila, Vecchioni, 1927.
  • Il canto dell'acqua, Palermo, Ires, 1928.
  • Il pesco vestito di rosa, Palermo, Ires, 1928.
  • Noterelle di cronaca scolastica, L'Aquila, Vecchioni, 1932.
  • Damina Celina ed altri racconti, Firenze, Bemporad, 1935.
  • Men avventure al nuovo fiore Milano, Bompiani, 1939.
  • Le due penne del pappagallino Torino, Paravia, 1948.
  • Il fosso  Milano, Mondadori, 1949; Milano, Bompiani, 1968 (
  • Palma e sorelle, Roma, Casini, 1954.
  •  L'imputata Milano, Bompiani, 1960; L'Aquila, Textus, 2007.
  • L'adultera Milano, Bompiani, 1964.
  • Vietato ai minori, Milano, Bompiani, 1974; L'Aquila, Textus, 2017.
  • Città del tabacco, Milano, Bompiani, 1977.
  • Il bambino di Pietra Milano, Bompiani, 1979; Roma, Cliquot, 2021.
  • Le droghe, Milano, Bompiani, 1982.
  • La rappresaglia, L'Aquila, Textus, 2003.




Bibliografia

La vita - LAUDOMIA BONANNI

Laudomia Bonanni | enciclopedia delle donne

Laudomia Bonanni - Wikipedia







lunedì 9 settembre 2024

Il mio gatto Jugoslavia di Pajtim Statovci


Il mio gatto Jugoslavia

 di  

Pajtim Statovci

Impressioni di Maria Lucia

Il romanzo ci descrive la vita e i sogni di due ragazzi Emine e Bekim, due storie parallele che si svolgono negli anni ottanta e proseguono fino a dopo il 2000.

Emine è una bella ragazza in età da marito, ha un padre ottuso e attento alle tradizioni del suo paese d'origine l' Albania, come tutte le ragazze sogna di vivere una vita libera, in una bella casa come quelle di New York. 

Quando le arriva la proposta di matrimonio con un bel ragazzo dai modi gentili, intravede la possibilità di realizzare i suoi sogni di una vita migliore, ma i suoi sogni sembrano svanire già nel giorno delle nozze..

Da questo matrimonio nasce Bekim, in un momento particolare della vita dei Balcani, la Jugoslavia si sgretola e si divide, l'odio e le guerre sono il pane quotidiano. Improvvisamente si diventa stranieri nei luoghi dove sei nato e tutto diventa estraneo. L'immigrazione sembra l'unica soluzione.

Bekim è un ragazzo solitario, gay, non ha amici e non ha un amore stabile ma solo incontri occasionali. Passa la sua vita in compagnia di un boa, che gira libero per casa ed è il suo unico confidente. 

Ha dovuto imparare a non dire mai chi è veramente, in Finlandia non accettano gli stranieri. In un bar conosce un gatto parlante che porta nella sua abitazione e finalmente ha un interlocutore che gli insegna a riflettere e ad agire.

Due storie diverse unite da un filo sottile della riflessione sull'identità. Non è facile capire se stessi e ancora più difficile è comprendere l'altro. Chiudere le ali al prossimo e all'umanità può sembrare la soluzione migliore, forse non è la scelta giusta.

L'autore con questo romanzo d'esordio ci incita a  vedere lo straniero con occhi diversi. Affronta temi delicati come la violenza sulla donna. Le sue parole scorrono e si conficcano come dardi nella mente del lettore, pensare alle mille sfaccettature delle persone, alle modalità diverse e cerca di condurre al filo unico della multiculturalità attraverso questo romanzo in bilico tra reale e surreale. 

Trovo interessante l'inserimento del boa e del gatto che si insinuano nella storia e l'alleggeriscono perché è un romanzo forte, crudele che porta in primo piano temi antichi che nei millenni continuano a essere presenti, come il rapporto padre/figlio e il tema del diverso.

Un romanzo che ti sbatte in faccia la realtà e ti mostra chi è l'altro. Completano il romanzo la scrittura elegante e cerebrale dell'autore. 

Un romanzo "disturbante" emotivamente.

Valutazione: 💛💛💛💛💛


SCHEDA LBRO

Autore: Pajtim Statovci

Titolo: Il mio gatto Jugoslavia

Casa Editrice: Sellerio

Pagine: 291


TRAMA

Negli anni Ottanta, in un villaggio della Jugoslavia, Emine è una giovane donna che spesso si scontra con le idee del mondo attorno a sé e con un padre severo e superstizioso. Per un capriccio, un uomo che conosce appena le chiede la mano, e lei in quel matrimonio intravede la possibilità di un cambiamento. Quando i Balcani in guerra si sgretolano, la famiglia fugge in Finlandia e la vita nel nuovo paese è dominata dalla paura e dalla vergogna.

Accanto a lei, il figlio Bekim cresce in una terra dove a chi viene da fuori si comanda di accontentarsi di poco e di essere grati. Il ragazzo rischia di diventare un emarginato sociale, è un immigrato ed è gay, in un paese sospettoso verso gli stranieri fino alla violenza. Quando gli chiedono il suo nome, spesso ne inventa uno. 

A volte finge di essere russo. I duri del posto gli sputano in faccia. È ossessionato dalla pulizia e distaccato non solo dai suoi compagni di scuola ma anche dalla madre, che a sua volta è alla ricerca di una identità e di un futuro diversi. A parte incontri occasionali, l’unico compagno di Bekim è un enorme serpente, un boa che lascia vagare liberamente per l’appartamento. Poi, una notte in un gay bar, il giovane incontra un gatto come nessun altro. 

Questa creatura parlante, capricciosa, affascinante e manipolatrice lo guiderà in un viaggio sconvolgente nel passato, verso il Kosovo e i suoi demoni, per dare un senso alla storia magica e crudele della sua famiglia.
Il primo romanzo di Pajtim Statovci è una continua sorpresa: un serpente letale, un gatto sprezzante e sexy; incontri online e matrimoni balcanici; il caos surreale del l’identità; le cose che cambiano quando cambia il nostro mondo, quelle che invece non cambiano mai; il catastrofico antagonismo tra padri e figli; l’attonito sentimento dell’amore. 

Statovci è uno scrittore di singolare originalità e potenza, e in questo suo esordio abbraccia la complessità del mondo creando un’opera letteraria che possiede la forza di un classico del futuro.

BIOGRAFIA

Pajtim Statovci, nato in Kosovo nel 1990, è cresciuto in Finlandia dove si è trasferito con la famiglia fuggita dalla guerra quando aveva due anni. Il mio gatto Jugoslavia, uscito nel 2014 (Sellerio 2024), ha vinto il Premio Helsingin Sanomat. 

Le transizioni (Sellerio 2020), il suo secondo romanzo, tradotto in molte lingue, finalista al National Book Award, ha vinto il Toi-sinkoinen Literature Prize nel 2016 e nel 2018 gli è stato assegnato l’Helsinki Writer of the Year Award. Gli invisibili (Sellerio 2021) ha ricevuto il prestigioso Finlandia Prize, che consacra l’autore come il più giovane vincitore di ogni tempo.


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martedì 3 settembre 2024

Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee

 Le otto vite di una centenaria senza nome 

di 

Mirinae Lee

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Un impiegata di un istituto di riposo decide di iniziare a scrivere dei necrologici dei pazienti ricoverati facendosi raccontare la loro vita, in questo modo conosce Mook Miran, una donna centenaria, che alloggia nel reparto dei malati di alzheimer, ma la sua mente è lucida e chiara e ricorda tutta la sua vita senza lacune.  

Inizia tra le due donne una serie di incontri in cui Miran  si racconta dall'infanzia fino all'ottava vita e la donna ascolta ammaliata le sue parole. 

Lei ha avuto otto vite, tutte strabilianti, dove è stata una spia, una schiava, una donna, un'assassina, un maga delle spezie...

L'impiegata ascolta tra l'incredulità e la voglia di crederle, ma i suoi racconti sembrano uscire dalle pagine di un romanzo di James Bond. 

Chi è questa centenaria, dice la verità, qual è il suo nome vero? le domande sono tante , l'unica verità è che lei non aspetta che le ore da passare con lei e ascoltare le sue avventure tra Corea del Nord e del Sud.

L'autrice Mirinae Lee è alla sua prima esperienza letteraria ed esordisce con un romanzo di non facile lettura per i diversi registri che usa. Non è facile leggere queste vite vissute all'insegna della fuga, dell'arte di mimetizzarsi, nell'abilità di camuffarsi, donna, ragazza, bambino, chi è stata Mook Miran? 

La sua vita è reale o si sta prendendo gioco dell'impiegata con l'abilità narratrice? Eppure alcuni indizi sono veri, ma com'è possibile che una donna dall'apparente fragilità abbia ucciso,, sia scappata mentre le altre venivano mitragliate. Impossibile questa centenaria è solo una millantatrice, una ciarlatana.

La lettura è complessa ma il romanzo merita di essere letto per la realtà storica che descrive con esattezza. Una lettura dolorosa che ti immerge in una realtà crudele e amara e inizi ad amare questa donna che riesce a sopravvivere alla crudeltà umana che ogni guerra porta con sé. 

Valutazione: 💛💛💛💛💛

Scheda Libro

Autore: Mirinae Lee
Titolo: Le otto vite di una centenaria senza nome
Casa Editrice: Casa Editrice Nord
Pagine: 290

Trama

Tre parole per riassumere la propria esistenza. È l’invito che un'impiegata della casa di riposo rivolge ai residenti per raccontare la loro vita. A quasi cento anni, Mook Miran pensava che avrebbe portato i suoi segreti nella tomba, invece quell'estranea le sta offrendo l'occasione per fare finalmente pace col proprio passato. Tre parole, però, non le bastano, e ne sceglie sette: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante. E madre. Perché altrettante sono le vite che ha vissuto, le identità che ha dovuto assumere. 

Sotto lo sguardo attonito di quella che chiama affettuosamente "la sua biografa", la signora Mook parla della fame e delle privazioni che ha sofferto nascendo in una Corea occupata dall’esercito giapponese; delle tragedie che ha affrontato durante la Seconda guerra mondiale; delle scelte terribili che ha sostenuto per superare le tempeste di anni densi e implacabili; delle persone che ha imbrogliato e di quelle che ha ucciso. Non importa quale difficoltà le sia stata messa di fronte, lei ha sempre trovato la forza di sopravvivere, anche a rischio di pagare un pegno altissimo. 

A poco a poco, dalle sue storie emerge la figura di una donna enigmatica e camaleontica, capace di adattarsi a ogni situazione, di combattere con efferata ferocia e di amare col trasporto assoluto di chi teme il rimpianto più della morte. Una donna che non si arrende davanti alle avversità e che affronta il destino a testa alta e alle sue condizioni. Anche quando arriva il momento di sciogliere il mistero della sua ottava e ultima vita…

 Grazie alla sua prosa al tempo stesso lirica e spietata, Mirinae Lee tratteggia una protagonista unica e dal fascino irresistibile, un enigma che il lettore è chiamato a risolvere ricomponendo i tasselli di una storia luminosa e travolgente, che arriva dritta al cuore. "Un romanzo coinvolgente, a tratti magico e commovente, ma soprattutto feroce e doloroso." La Lettura "Un romanzo che non si dimentica facilmente." iO Donna

Mirinae Lee



Nata e cresciuta in Corea del Sud, attualmente vive a Hong Kong con il marito e i due figli.

 Dopo aver pubblicato vari racconti su alcune riviste letterarie, Le otto vite di una centenaria senza nome è il suo romanzo d'esordio.

lunedì 2 settembre 2024

XIV ed. Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri e Co.

 

XIV ed. Premio Letterario Nazionale

 Streghe Vampiri e Co.

  1. Premi  

    Attestato, Coppa, Medaglia, Pubblicazione, Targa.
  2. Data di scadenza  

    Il bando scade il 15 Ottobre 2024.
  3. Quota di adesione  

    €20

Regolamento

Art. 1: Il Premio è rivolto a tutti i cittadini, italiani e non, che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età alla data di apertura delle iscrizioni cioè alla mezzanotte del 23/06/2024, purché l’opera presentata a concorso sia redatta in lingua italiana;

Art. 2: La Segreteria del Premio è affidata a Giovane Holden Edizioni in collaborazione con l’Associazione Culturale I soliti ignoti;

Art. 3: Sono ammesse all’esame della Giuria opere inedite (per inedite si intendono opere mai pubblicate da una regolare casa editrice, sprovviste di codice Isbn. Sono ammesse, invece, le opere comparse su internet e/o quelle che hanno partecipato ad altri concorsi e inserite in antologie) redatte in lingua italiana; le opere devono avere come tema streghe, vampiri, creature fantastiche (tra cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo: maghi, licantropi, zombie, elfi, gnomi, etc.) e restare inedite per tutta la durata del concorso fino alla sua naturale conclusione ossia la proclamazione dei vincitori in occasione della cerimonia di premiazione;

Art. 4: Il Premio si articola in tre sezioni, a tema come art. 3, secondo queste modalità:

A.    Romanzo inedito: lunghezza max 500mila caratteri, spazi inclusi (non sono accettate raccolte di racconti);

B.    Racconto inedito: lunghezza max 22mila caratteri, spazi inclusi;

C.    Poesia inedita: da 1 a 3 liriche.

È possibile partecipare a più sezioni, pagando la relativa quota (una sola iscrizione per sezione);

Art. 5: La quota di iscrizione è fissata in euro 20,00 per sezione da versare, indicando come causale “Partecipazione Premio Streghe Vampiri & Co. 2024”, in una delle seguenti modalità:

·      tramite bollettino postale sul c.c. postale n. 75686675 intestato a Giovane Holden Edizioni;

·      tramite bonifico su c/c postale IBAN IT56Z0760113700000075686675 intestato a Giovane Holden Edizioni;

È possibile partecipare a tutte e tre le sezioni (una sola iscrizione per sezione, pagando la relativa quota);

Art. 6: Gli elaborati devono essere inviati entro la mezzanotte del 15 ottobre 2024 al seguente indirizzo mail info@premiostreghevampiri.it:

·      file unico dell’opera presentata a concorso (esclusivamente in formato Word e senza indicare nel file stesso le proprie generalità); nota contenente le proprie generalità complete (Nome, Cognome, Indirizzo Postale, E-mail, Telefono); ricevuta di pagamento della quota di partecipazione.

La segreteria del Premio invierà una mail di conferma della registrazione al concorso; l’organizzazione del Premio non è responsabile per il materiale eventualmente non conforme e non verrà restituito;

Art. 7: Il giudizio della Giuria è insindacabile. La Giuria è presieduta da Emanuela Signorini, giornalista e scrittrice, e composta da: Chiara Chiozzi, scrittrice e illustratrice fantasy; Francesco Grassi Niccolai, editor.

La Giuria selezionerà, tra tutti i lavori pervenuti, un massimo di trenta opere per ogni sezione (quelle ritenute più meritevoli). Ai finalisti sarà data tempestiva comunicazione in merito. La Giuria, scegliendo fra le opere finaliste le tre che a suo insindacabile giudizio avrà ritenuto più valide in assoluto, individuerà i vincitori di ciascuna sezione;


Art. 8: Consistenza dei Premi € 25.000, così declinata:

·      1° Premio: Targa personalizzata e pubblicazione ad personam dell’opera vincitrice di ogni sezione (per la sezione A il romanzo presentato a concorso, per la sezione B una raccolta di racconti e per la sezione C una silloge poetica) in una delle collane della casa editrice Giovane Holden Edizioni, con regolare contratto di edizione, entro il 31/12/2025;

·      2° Premio: Targa personalizzata;

·      3° Premio: Targa personalizzata;

·      Premi Speciali: Coppa personalizzata;

·      Eventuali segnalazioni: Medaglia personalizzata;

A tutti i finalisti sarà consegnato un attestato di merito. Attestati e premi dovranno essere ritirati personalmente all’atto della premiazione, in caso di impossibilità può essere data delega scritta ad altra persona. La mancata partecipazione fa decadere dal diritto di accesso al Premio vinto;

Art. 9: Verrà realizzata un’Antologia Letteraria contenente le opere finaliste delle sezioni Poesia inedita e Racconto inedito, edita da Giovane Holden Edizioni (www.giovaneholden.it) dal titolo “Storie di immaginaria realtà – Vol. 11”. Il volume potrà essere prenotato alla mail info@premiostreghevampiri.it; sarà disponibile anche in versione e-book. Gli autori finalisti restano proprietari del copyright delle proprie opere presentate a concorso, ma concedono il consenso alla casa editrice Giovane Holden Edizioni a pubblicare l’opera nell’Antologia Letteraria;

Art. 10: La Giuria provvederà alla proclamazione dei vincitori di sezione durante la cerimonia di premiazione che si terrà sabato 18/01/2025 a Viareggio (Lu) presso Hotel Residence Esplanade .

Attestati e premi dovranno essere ritirati personalmente all’atto della premiazione, in caso di impossibilità può essere data delega scritta ad altra persona. La mancata partecipazione fa decadere dal diritto di accesso al premio;

I risultati saranno pubblicati sul sito del Premio (wwwpremiostreghevampiri.it) e sui quotidiani a discrezione dell’organizzazione;

Art. 11: La Direzione Culturale del Premio è curata dalla casa editrice Giovane Holden Edizioni, organizzatrice e titolare del Premio che regolerà, a titolo esecutivo, i rapporti con gli Autori. L’organizzazione non sarà responsabile di eventuali disguidi di qualsiasi genere;

Art. 12: La partecipazione al Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. implica l’automatica accettazione del presente bando. La mancanza di una delle condizioni che regolano la validità dell’iscrizione, determina l’esclusione dalla partecipazione al premio stesso.

 

 

 

L'amica della sposa di Nicolas Barreau

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.