Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
Leggere questo romanzo è un delicato tuffo nell'America dei primi del Novecento, anni di splendore economico ma anche anni in cui il razzismo contro le persone di origine africana è forte e duro da abbattere.
L'abolizione è già avvenuta da qualche decennio (1865), ma il razzismo contro le persone di colore è vivo e tragico da sopportare per chi ha il colore della pelle scuro e anche per chi è mulatto.
Belle Costa Green, protagonista del romanzo, deve la sua fortuna alla madre che consapevole delle difficoltà che avrebbero dovuto sopportare le figlie in quel mondo, le dichiara di origini portoghese, grazie anche al colore chiaro della pelle.
Fortuna, si, perché riesce a essere assunta in una delle maggiori biblioteche private di proprietà di J.P. Morgan, un magnate che colleziona libri e manoscritti antichi.
Questo suo segreto è un fardello pesante da portare, deve sempre essere vigile e attenta a non tradirsi.
Dovrà rinunciare all'amore del padre, primo uomo di colore laureato e famoso attivista dei diritti civile degli afroamericani.
Dovrà rinunciare all'amore.
Dovrà rinunciare ad avere figli.
Ma diventerà uno dei punti di riferimento della cultura newyorkese.
Un romanzo storico che affascina per la delicatezza e eleganza della scrittura delle due autrici che, in una simbiosi unica, ci regalano un romanzo straordinario ed unico.
I personaggi palpitano all'interno di questa splendida storia vera.
Belle da Costa Greene si muove con delicatezza e audacia all'interno del romanzo per farci comprendere le difficoltà di una donna nel mondo del lavoro e le difficoltà raddoppiano se poi sei di colore.
La storia prende vita, si anima e fa largo al radicato razzismo che una legge non riesce a far sparire. Il romanzo mostra la determinazione di Belle in modo chiaro e diretto senza abbellimenti forzati.
Una storia che mostra la determinazione, caparbietà delle donne in un mondo lavorativo di proprietà esclusivo degli uomini.
Una storia da leggere assolutamente.
Valutazione: 💛💛💛💛💛
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