di
Anya Seton
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
Amo particolarmente i romanzi dal gusto gotico e quando ho visto la nuova edizione di questo romanzo, edito dalla casa editrice Neri Pozza, non ho esitato a comprarlo.
La Storia di Miranda diciottenne, ingenua e povera, che si si lascia sedurre dal castello, dai bei vestiti e dal proprietario può sembrare banale ma l'autrice sa condurre la scrittura e rende il tutto coinvolgente e accettabile.
Tuttavia la storia mi ha deluso, da un romanzo gotico ti aspetti atmosfere più cupe, più misteri, più colpi di scena; il romanzo ne è carente, rimane la manipolazione del proprietario terriero Nicholas Van Ryn ben evidenziata, la bella scrittura e la delineazione splendida del personaggio di Miranda.
Restiamo incantati dai diciotto anni di questa fanciulla, dei suoi sogni di evadere dalla povertà in cui vive, dei sogni di ragazza alimentati dalle tante letture di romanzi di passione e amore.
Miranda ti entra nel cuore e rivedi i sogni e le speranze di quando ti affacci alla vita reale, quando apri gli occhi e tralasci i sogni e le speranze. In Nicholas rivedi i tanti amori tossici che si trasformano in femminicidi e nella prima moglie la vittima di questo narcisista manipolatore.
Il romanzo è arricchito da sprazzi di realtà della società americana del periodo come le lotte per la rivendicazione delle terre lavorate dagli agricoltori del luogo, molto gradito il "personaggio" Edgar Allan Poe inserito nel contesto della narrazione.
Il romanzo pur non rispettando le regole del genere gotico, rimane una bella storia misteriosa, una storia d'amore, passione, mistero e qualche presenza soprannaturale e soprattutto una scrittura scorrevole e piacevole.
Valutazione:💛💛💛
SCHEDA TECNICA
Autore: Anya Seton
Titolo: Il castello di Dragoncwyck
Casa editrice: Neri Pozza
Pagine:376
SINOSSI
Miranda Wells, diciotto anni, capelli biondi come ranuncoli, pelle candida come i fiori di melo che le ricoprono il vestito mentre legge un romanzo francese anziché dedicarsi alle ben più pressanti faccende di casa, è una ragazza dalla bellezza squisita e dall'animo limpido, amante delle cose eleganti e ancora preda dei sogni infantili.
Nella sua passione per la letteratura e le avventure libresche sembra quasi di scorgere una giovane Emma Bovary, piena di entusiasmo e di illusioni. È per questo che quando, nella primavera del 1844, a casa Wells arriva la lettera di un lontano parente, il ricco proprietario terriero Nicholas Van Ryn, che la invita a trascorrere un periodo presso di lui, Miranda comincia a sognare di allontanarsi dai genitori, e in particolare dal padre, rigidamente religioso, per vivere la vita piena di emozioni che ha sempre desiderato.
Van Ryn ha bisogno di lei per un motivo concreto, far compagnia alla figlia Katrine, eppure a Miranda quella sembra l'unica possibilità di sfuggire a una quotidianità ottusa e banale. Una volta arrivata a Dragonwyck, la tenuta della «strana e sregolata» famiglia Van Ryn nella Hudson Valley, stato di New York, la ragazza ne rimane immediatamente stregata. Sembra proprio un incantesimo, quello che promana dalle mura di una villa tanto audace da parere un castello, con la sua torre gotica, i frontoni, i comignoli, i giardini fioriti e gli interni lussuosi. Allo stesso modo Miranda è affascinata dal padrone di casa, Nicholas, con le sue mani lunghe e sottili e l'abitudine di portare sempre un fiore all'occhiello.
Tutto sembra perfetto, dunque, nella sua nuova vita in cui i confini del gusto e della moralità sembrano spingersi sempre un po' piú in là. Perfetto, anche se nell'ombra piú fonda dei sottoscala infestati di voci si rincorrono sussurri e sotto le chiome degli alberi si nascondono segreti. Ma è quando gli occhi del padrone di casa finiscono per cadere sempre piú spesso su di lei che la vita di Miranda, oltre che perfetta, rischia di diventare pericolosa.
Pubblicato per la prima volta nel 1944, Il castello di Dragonwyck è il ritratto di una società divisa fra ricchezze lascive e terribile povertà, in cui si muovono personaggi preda di intense passioni; una storia gotica di manipolazione e mistero, in cui striscia, costante, una fredda corrente di inquietudine sottile.
Pubblicato per la prima volta nel 1944, Il castello di Dragonwyck è il ritratto di una società divisa fra ricchezze lascive e terribile povertà, in cui si muovono personaggi preda di intense passioni; una storia gotica di manipolazione e mistero, in cui striscia, costante, una fredda corrente di inquietudine sottile.
Fra Daphne du Maurier e Jane Eyre, un romanzo che mette in scena un castello abitato da misteri; un tenebroso signore del maniero; una ragazza ingenua e molti segreti che premono per vedere la luce. «Il castello di Dragonwyck colpisce al cuore». True Romance
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