martedì 24 maggio 2022

La mia favola da le mille e una notte di Ilaria Carioti

 La mia favola da mille e una notte

di

Ilaria Carioti


Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Scheda Libro

Titolo: La mia favola da le mille e una notte

 Autore: Ilaria Carioti

Editore: Self publishing 

Pagine: 313


Il romanzo si apre subito in perfetto stile arabo, lo sceicco Sultano Faysal bin Qais del sultanato di Sharjan, ha appena perso la moglie dando alla luce Salim,  tra la disperazione dell'uomo arriva la zia della defunta moglie, piena di astio e rancore verso l'uomo accusandolo di aver provocato la morte della moglie. Tra lo stupore dell'uomo la megera invia una perfida maledizione: Salim sarà condannato all'infelicità e non avrà mai eredi. Lo sceicco consulta subito una veggente che lo rassicura, una donna, la figlia del suo avversario, sarà l'unica che porrà fine a questo terribile sortilegio.

Passano gli anni e la maledizione si è avverata, lui non è felice e ha già sposato due donne decedute in breve tempo, per questo motivo decide di non risposarsi più. Il padre cerca di convincerlo a sposare l'unica donna che potrebbe regalargli la giusta felicità. È la figlia naturale dello sceicco Khairah, si chiama Melania, è bellissima, vive a Roma con la madre e combatte la dura vita quotidiana con un lavoro come cameriera. che le regala indipendenza e autonomia.

La sua vita viene sconvolta e la pone di fronte ad una scelta non facile, scopre di essere la figlia di uno sceicco e nel contempo riceve la proposta di matrimonio da Salim, futuro sceicco. altre ragazze accetterebbero al volo l'opportunità di diventare miliardarie, Melania no!

Non è convinta, non ama quel ragazzo, anche se riconosce che è affascinante..ma due mogli morte non sono un buon biglietto da visita.

Melania riflette, pensa, scandaglia tutte le opportunità e alla fine decide di.......

Il romanzo di Ilaria Carioti ha tutto il sapore di una favola moderna, attinge a piene mani dalle tradizioni da mille e una notte, togliendo originalità al testo, ma riesce a regalare ai suoi lettori una storia da sogno, di nuova vita e riscatto dalla vita umile e modesta. 

L'autrice ha usato uno stile narrativo pieno di dialoghi ed è riuscita a mantenere la scorrevolezza del testo. 

La trama è ricca di  passione, romanticismo mettendo in risalto i sentimenti di entrambi i protagonisti.

Un romanzo consigliato a chi crede nelle favole d'amore.

SINOSSI

Non è forse il sogno di tutte le ragazze quello di ricevere la proposta di matrimonio da un principe arabo ultramilionario? Per Melania, cameriera squattrinata, ciò che può sembrare un sogno irrealizzabile, diventa realtà.
Convocata nella suite imperiale dell’hotel per cui lavora dal consigliere del sultano dello Sharjarian, scopre di essere la figlia naturale dello sceicco del Khairah, morto da pochi mesi, e che il suo destino pare legato a quello del principe Salim dello Sharjarian; quest’ultimo, infatti, vedrà spezzarsi la maledizione che gli impedisce di avere eredi, solo sposando l’unica figlia femmina dello sceicco: lei appunto.
Melania, romana doc disincantata, non crede alle maledizioni e soprattutto è abbastanza cinica da mettere in conto che non sarà tutto così facile, soprattutto quando apprende che il principe in questione ha già due mogli defunte all’attivo, morte in strane circostanze. Alla fine però si lascia convincere dallo stesso Salim, non solo perché attratta da lui dopo averlo conosciuto sotto mentite spoglie, ma soprattutto perché il principe, svelata la propria identità, le rivela di non essere affatto d’accordo con l’idea del padre di prenderla in moglie e le propone dietro un compenso da capogiro un appetibile accordo segreto: portare avanti un matrimonio di sola facciata per un anno, al termine del quale verrà ripudiata tornando libera.
Melania, messo da parte i pregiudizi, sposa il principe tenebroso, dopotutto si tratterà di resistere per un anno solo. Una volta diventata sultana del piccolo regno, però, comincia a temere che, dietro all’apparente vita dorata di corte, si celi davvero qualcosa di oscuro. Come sono morte le mogli del suo sposo? Salim è davvero l’uomo spietato che alcuni dipingono?
I rapporti tra i due sposi, dapprima burrascosi per via dei caratteri diversi, migliorano pian piano e, complice una magica notte del deserto, tra loro scoppia la passione ma, quando tutto sembra andare per il meglio, Melania inizia a star male, proprio come accaduto alla seconda moglie di Salim.
Cosa si nasconde dietro al suo malessere? Si tratta della maledizione o qualcuno trama alle spalle del sultano?

“La mia favola da le mille e una notte” è un romantic suspense, contemporaneo, ispirato alla famosa raccolta di novelle “Le mille e una notte”.

Estratto

«Perché, credi che possa accettare una proposta del genere?»

Solleva le spalle. «Bah... di certo non capita tutti i giorni di diventare sultani. Pensa a come

cambierebbe la tua vita.»

«Già, ma temo in peggio. Sappiamo tutti la poca considerazione che hanno gli arabi delle donne.

Inoltre, per quanto disperata, non posso accettare di sposarmi con un tizio mai visto.»

«In effetti... possibile non ci sia modo di ricevere un qualche privilegio in quanto figlia di quello

sceicco?»

«L’uomo ha detto di no e sembrava sincero. D’altronde, suppongo che il mio fratellastro non

abbia alcuna intenzione di elargire denaro a favore di una sorella di cui non conosceva nemmeno

l’esistenza.»

«Già, e poi, se davvero si tratta di un piccolo Stato indipendente, lo sceicco avrà pieni poteri e

alcun obbligo nei confronti di una sorella naturale.»

«Appunto.»

«Davvero tua madre non ha mai fatto un accenno a questa storia?»

«No e non vedo l’ora di chiederle spiegazioni.»

Arriviamo sotto casa mia, Licia arresta l’auto.

«Stasera non mi va di restare a casa, ti va di uscire?», propongo.

«Per me va bene.»

«A dopo», la saluto e apro lo sportello.

«A dopo.»

Salgo trafelata le scale fino al mio appartamento che si trova al quarto piano, l’ascensore ancora

non è stato riparato. Entro, mia madre è seduta sul divano davanti alla televisione.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.