martedì 27 luglio 2021

Il libraio di Venezia di Giovanni Montanaro

Il libraio di Venezia 
di 
Giovanni Montanaro
recensione di Maria Lucia Ferlisi

In un pomeriggio afoso e sonnacchioso, ho iniziato a leggere il romanzo di Giovanni Montanaro, autore che non conoscevo. La storia mi ha svegliata dal torpore e ho divorato il romanzo in poco più di un'ora. Vittorio, come tutti glia altri commercianti di quella piazzetta veneziana, ama il lavoro che fa e ama i libri, il loro profumo, le copertine, le storie che contengono con emozioni, gioie, attese, sospiri.

Il suo è stato un amore totale leggendo Moby Dick,  ha deciso come doveva essere il suo futuro: dentro al cuore delle pagine profumate d'inchiostro . 

Anche se i tempi di oggi non apportano grossi guadagni lui è legato a quel piccolo contenitore di tesori e fantasia ed è legato a Venezia, un amore e un odio che si fondono insieme. 

L'acqua alta è ormai una consuetudine con cui convivono tutti, e poi adesso in quella piccola calle è arrivata lei, una giovane studentessa Sofia che gli rapisce il cuore. 

Un romanzo che si ispira a un fatto realmente accaduto, l'alluvione del 2019 a Venezia,  che ha distrutto un intero quartiere ma ha visto rinascere una comunità. Un romanzo che fa bene al cuore, che ti trasmette speranza in un futuro migliore, dove l'umanità non è stata dimenticata, dove l'uno non esiste ma prevale il noi corale di una città, con il volontariato spontaneo che restituisce dignità e sogni alle nuove e vecchie generazione.

Un romanzo che cura l'anima delle persone che non credono più nella collettività, perché nella vita la fede e la speranza devono prevalere, devono andare oltre "le ammaccature" della vita.

Scheda Libro

Autore: GIOVANNI MONTANARO

Titolo: IL LIBRAIO DI VENEZIA

Pagine: 144

Casa Editrice: Feltrinelli

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Sinossi

In campo San Giacomo, a Venezia, c’è la Moby Dick, una libreria di quelle “che ti sorprende che esistano ancora, anche se ci sono in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse.” Il suo libraio si chiama Vittorio, ha passato i quarant’anni, vive per i suoi libri, combatte per continuare a venderli. Un giorno incontra Sofia, gli occhi chiari e le risposte svelte, che prende l’abitudine di andare a trovarlo.
Il 12 novembre 2019, però, i 187 centimetri di acqua alta eccezionale inondano le case, i negozi, sommergono gli scaffali di Vittorio. Le pagine annegano, e “campo San Giacomo è pieno di libri perduti, e pare che tutto sia perduto”.
Giovanni Montanaro, che ha vissuto in prima persona i giorni tragici dell’inondazione, li racconta in un modo lontano dalle cronache che hanno commosso il mondo. Racconta l’angoscia dell’acqua che sale, che distrugge, ma mostra anche un’altra Venezia, i giovani, i cittadini che reagiscono, l’allegria nata in mezzo allo sfacelo, fatta della capacità di aiutarsi, di rinascere.
Scritto quasi di getto, questo splendido racconto è una galleria di personaggi, emozioni, colpi di scena il cui cuore è Venezia, sono i librai, è l’amore per i libri e l’amore che nasce grazie ai libri. E ai librai veneziani Montanaro destina interamente i proventi dei suoi diritti d’autore, per sostenerli dopo gli eventi di novembre.
In calce al volume, sono proprio i librai veneziani a descrivere sé stessi e le loro librerie: il lettore può scoprirli anche attraverso le mappe che creano un percorso nella laguna – nonostante tutto, “Venezia è sempre lei. Venezia è meravigliosa”.

2 commenti:

  1. Grazie per aver letto la recensione, sono certa che ti piacerà come scrittura e trama. Al prossimo consiglio. Maria Lucia

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.