Maria Giuseppa Guacci Nobile
la poetessa napoletana
Maria Giuseppa Guacci nacque a Napoli il 20 giugno 1807 da Giovanni e da Saveria Tagliaferri. Figlia di un tipografo che non volle mandarla a scuola in quanto per una ragazza l'istruzione era una cosa inutile, deve alla madre la sua passione per la poesia, che la incoraggiò sempre. Alla morte del padre, la madre avendo compreso il talento della figlia per le rime decise di affidare l'istruzione e il perfezionamento al noto poeta Domenico Piccinini.
Le fu utile anche l'iscrizione agli studi presso la scuola di Basilio Puoti dove ebbe l'occasione di conoscere e frequentare grandi e autorevoli nomi della letteratura come Ranieri Antonio e Francesco de Sanctis. Ebbe la fortuna di frequentare salotti letterari frequentati da molti aristocratici e politici. Si sposò con Antonio Nobile , professore d'algebra presso la famosa Università Federico II di Napoli, dal quale ebbe due figli.
Conobbe anche Giacomo Leopardi, con il quale corrispondeva, e nei soggiorni a Napoli del grande poeta amavano parlare delle loro rispettive poesie. Fu una poetessa molto stimata e conosciuta negli ambienti letterari della sua epoca, eppure non viene menzionata in nessun libro di testo o di Storia della Letteratura.
La Guacci scrisse inoltre sui periodici Omnibus, Museo di letteratura e di filosofia e Foglio settimanale di scienza e lettere ed artile sue raccolte di sonetti, canzoni, odi e poemetti è raccolta in tre volumi di Rime. Il critico Settembrini considerò la poetessa sulla stessa lunghezza d'onda di Giacomo Leopardi mentre Carducci e De Sanctis non ebbero lo stesso parere, per loro era troppo chiusa negli stili.
Fu la prima donna ad essere ammessa alla Pontaniana di Napoli, una delle istituzioni più prestigiose del mondo culturale nazionale. una Storia del cholera, edita solo nel 1978 da Carolina Fiore Nobile, moglie di un suo nipote riflessioni sul colera che colpì Napoli nel 1836 e che la vide in prima linea ad aiutare i malati più poveri
Fondò, nel 1840, la Società degli asili infantili. Inoltre si interessò all’istruzione delle masse, pubblicando nel 1841 l’Alfabeto e, l’anno successivo, le Seconde letture per fanciulli da’ 9 a 12 anni.
Dopo i moti del maggio 1848 i borboni destituirono il marito della poetessa dalla cattedra di algebra. dopo pochi mesi la poetessa napoletana morì, era il 25 novembre del 1848.
Alle donne napoletane
(giugno 1832)
Oh compagne, oh sorelle,
che di vostre bellezze innamorate
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