Anna Banti, scrittrice

Anna Banti

(1895-1985

Anna Banti, pseudonimo di Lucia Lo Presti nacque a Firenze il 27/06/1895 e morì il 02/09/1985.


Laureata in Storia dell'Arte abbandono gli studi per dedicarsi alla narrativa e agli studi a personaggi femminili del passato. 

Dobbiamo a Anna Banti le ricerche su Artemisia Gentileschi riportando alla luce una pittrice fortemente provata dalla vita.

Sposata con il suo professore d'Università e grande Storico dell'arte Roberto Longhi, insieme fondarono la rivista PARAGONE dedicata all'arte e alla narrativa, dividendosi le due parti per la pubblicazione dei saggi o approfondimenti. 


I romanzi di anna parlano di donne alle donne, donne forti che lottano per affermarsi, si può affermare che ha condotto una sorta d'indagine sulla condizione femminile, scavando nei personaggi del passato e del presente. Nei romanzi ha sempre cercato di far emergere le difficoltà delle donne in un mondo maschile, e in quest'ottica ha tratto dagli archivi del passato personaggi femminili per farli rivivere e portarle in luce, lottando contro gli stereotipi che le voleva relegare nel buio di cassetti polverosi e farle risplendere della loro vera luce senza più alcuna sottomissione e oblio all'arte maschile.

Ricordiamo alcuni titoli dei suoi tanti romanzi

Itinerario di Paolina, 1937, una sorta di autobiografia.

Il coraggio delle donne, 1940 52 racconti sulla condizione femminile.

Le monache cantano, 1942, altra serie di racconti al femminile.

Artemisia, 1947.


Le donne muoiono, 1951

Il bastardo, 1953

Allarme sul lago, 1954.

Nel 1972 fu la prima scrittrice a ricevere il prestigioso  Premio Bagutta per il racconto Je vous écris d’un pays lointain

Seguirono altri racconti,  saggi e traduzioni tra cui molte opere di Virginia Woolf.

Le donne raccontate nei suoi libri sono donne reali tratte dalla storia e riportate in luce attraverso la sua grande abilità nell'intreccio delle parole.

Non si è mai definita femminista, non amava gli estremismi esplosi negli anni settanta, ma le sue opere riflettono i cambiamenti del tempo.

Fu amica di Sibilla Aleramo. Fu anche amica della Bellonci, ma costei l'allontanò dal cerchio letterario in quanto la riteneva troppo schiva e incapace di gestire un dialogo per apportare benefici al Premio Strega.




Grazie a Wikipedia e alla libreria delle donne per le notizie lette.


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