lunedì 28 settembre 2020

Il quaderno dell'amore perduto di Valèrie Perrin


Il quaderno dell'amore perduto

di

Valèrie Perrin

recensione a cura di

Maria Lucia Ferlisi

Justine ha solo 21 anni vive a Milly, un piccolo paesino dell'entroterra francese, con i nonni e un fratello-cugino, i suo genitori sono morti in un incidente d'auto insieme con gli zii, quattro vite stroncate e loro due orfani sono cresciuti come fratello e sorelle, vincolo forte dettato anche dal fatto che i loro padri erano fratelli gemelli.

Il so sogno di lavorare in una casa di riposo si è avverato e presta servizio alle Ortensie dove ama ascoltare le storie raccontate dai degenti. Tra i tanti ospiti ama la storia d'amore e passione  di Hélène con Lucien, una storia d'amore, di attese, di passione travolgent e di forza. L'amore tra i due è stato interrotto dalla guerra, lui è stato deportato, ma lei è rimasta a Milly in attesa del suo ritorno e adesso che è chiusa in quell'edificio veve il mare e il gabbiano apparso quando incontrò per la prima volta.

Justine decide di comprare un quaderno azzurro dove inizia a trascrivere quella dolce storia d'amore dell'anziana che da una finestra immagina di vedere il mare e attende ancora il ritorno del suo amato. 

La vita di Jusitne è stata dura allevata da due anziani chiusi nel loro dolore dove tutto è rimasto fermo a quel tragico incidente, non parlano se non per piccole frasi di cortesia e quella freddezza è rimasta chiusa nel cuore della ragazza che nei fine settimana si abbandona al sesso con sconosciuti. Nella vita di Justine entra uno sconosciuto fisso, lo rivede sempre senza appuntamenti, nonsocomesichiama la trova sempre. Altre micro storie di sviluppano attorno alla vita semplice e fredda di Justine forse non deve indagare nella vita di Hélène, ma in quella della sua famiglia e forse il suo cuore potrà essere pronto per l'amore.

Dopo il successo del romanzo: “Cambiare l’acqua ai fiori” sla casa editrice Nord ha rispolverato il  primo romanzo di Valérie Perrin regalandoci un'altra storia  delicata e intima. L'abilità dell'autrice oltre alla scrittura pulita, essenziale e scorrevole sta nella capacità di raccontare più storie all'interno del romanzo, tante piccole microstorie che escono una dopo l'altra dal cappello magico della scrittrice. 

Ogni personaggio che ritroviamo nella narrazione ha una sua storia dolce o drammatica, ma ognuno di loro ha una sua vita che scorre nel testo. Il lettore rimane avvolto in queste storie e le legge avidamente, vive con loro e ne condivide i sogni, le speranze o le delusioni. Non è facile ma l'autrice riesce a sorprendere il lettore come in un giallo  ci rimanda a storie segrete, sentimenti interrotti, sogni spezzati, in un crescendo che immobilizza il lettore nelle pagine del romanzo. Una storia che ci riporta indietro nel tempo agli amori che durano per sempre, ai sentimenti che nessun evento avverso potrà spezzare via facilmente. 

Un romanzo consigliatissimo!

Scheda Libro

Autore: Valérie Perrin

Titolo: Il quaderno del amore perduto

Casa Editrice: Casa Editrice Nord

Pagine: 371

Per l'acquisto:

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Sinossi

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?

Una storia delicata e commovente, un'autrice capace di descrivere con efficacia e tenerezza ogni sfaccettatura dei sentimenti: sono questi gli elementi che hanno conquistato la critica e che rendono Il quaderno dell'amore perduto un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.