venerdì 5 aprile 2019

PICCOLA APE DI CHRIS CLEAVE


PICCOLA APE
 DI 
CHRIS CLEAVE
Recensione di
Maria Lucia Ferlisi

Little bee è scappata dalla Nigeria attraverso un'imbarcazione, non ha documenti con se, ma soltanto un foglio con un nome segnato che è come una reliquia per lei. Arrivata in Inghilterra viene subito trasferita in un centro di detenzione, vi rimarrà due anni. Ha paura ed è diffidente comprende che l'unico modo per salvarsi è quello d'imparare la lingua alla perfezione come la regina e passa i mesi a leggere i quotidiani e le riviste per assimilare tutto. 

Quando esce non sa dove andare e come raggiungere quel nome che ha segnato sul foglio, ma arriva troppo tardi, Andrew si è suicidato e si stanno svolgendo i funerali. Ha conosciuto l'uomo e la moglie Sarah durante una loro vacanza in Nigeria, paese soleggiato che nasconde barbarie atroci al di fuori della protezione rassicurante dell'albergo. 

La vacanza era un modo per avvicinare i due coniugi in crisi per il tradimento di lei. Invece scoprono cosa c'è al di la della barriera, delle atrocità commesse nei villaggi vicino alla foce del Niger, luogo ricco di petrolio ed ambito, ed in nome del petrolio massacrano interi villaggi nel silenzio dei media.
La loro vita viene sconvolta, e quella di Sarah ancora per la seconda volta quando la rivede, viva.

Decide di trattenerla, anche se è senza documenti e potrà avere dei problemi con l'immigrazione, avrà tempo per pensarci. Sarah ha un debito con lei e decide di ripagarla, insieme con il figlio Charlie vestito da batman che nella sua innocenza riesce a regalare dei sorrisi a quella piccola ape i cui occhi sono ancora velati di dolore, paura e di morte.


L'autore Chris Cleave precisa che il racconto, pur attingendo alla realtà, è una storia inventata come i personaggi. Vi posso assicurare che la maestria dell'autrice nel narrare questi fatti, attraverso la vita delle due protagoniste Sarah e Little Bee, è straordinaria.

Capitolo dopo capitolo riesce a catturarvi nella maestosa ragnatela della narrazione, sarà difficile staccarsi dalla lettura, le protagoniste delineate in maniera perfetta vi sembreranno reali come in una storia autobiografica. . i sentimenti, le emozioni, il terrore, tutto sa di verità. Dietro c'è una preparazione perfetta e traspare riga dopo riga. Le emozioni di Sarah e di Little Bee entrano nel cuore prepotentemente, e sarete partecipe al loro dolore o ai loro sorrisi.

La scrittura dell'autore è precisa, lineare, giornalistica eppure capace di entrare nel cuore del lettore, almeno il mio. Attraverso il racconto delle due donne alternando i capitoli veniamo travolti da questa storia potente e forte che ti annienta e ti fa comprendere cosa ci può essere negli occhi di chi arriva sui barconi. Quando parla dei vari modi in cui L.B. vuole uccidersi per sfuggire al ritorno in Nigeria, ti lascia senza parole, per non parlare del modo in cui descrive la morte della sorella...una precisione di scrittura che non può che essere vera, l'autrice ha raccolto una testimonianza e l'ha tradotta in narrazione...
Sembra un libro autobiografico scritto a due mani. 

Vero, in Nigeria non c'è la guerra, c'è altro, la corsa ai soldi alla conquista del petrolio e sicari armati non hanno problemi a trucidare interi villaggi a rincorrere due ragazzine per ucciderle perché testimonianza di ciò che accade veramente.

Dopo questo libro lo sguardo si poserà sugli immigrati in modo lieve, ci sentiremo colpevoli dello sguardo razzista ed anche noi come Sarah vorremo cambiare e portare alla conoscenza tante storie come questa per far gridare al mondo:Basta!

https://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2018/05/24/news/nigeria_donne_ridotte_alla_fame_e_stuprate_da_chi_sostiene_di_averle_salvate_da_boko_haram-197257167/

Scheda libro
Autore: Cleave Chris
Titolo: Piccola ape
Casa Editrice: Bompiani
Pagine: 317

SINOSSI
Estate 2007. Little Bee, un'adolescente nigeriana, insieme ad altre tre immigrate esce dal centro di detenzione temporanea in cui ha vissuto per due anni. Non sapendo dove andare, senza documenti, telefona alle uniche persone che conosce in Gran Bretagna, Andrew e Sarah O'Rourke, che due anni prima in Africa le hanno salvato la vita. Andrew e Sarah erano all'epoca in Nigeria in vacanza, nel tentativo di raddrizzare un matrimonio ormai in pezzi, ma mentre erano in spiaggia due ragazzine (Little Bee e sua sorella) erano corse verso di loro, inseguite da un gruppo di soldati decisi a ucciderle. Andrew e Sarah riuscirono a salvare solo una delle due bambine e il momento fu talmente violento che, quando anni dopo Little Bee ricompare nella vita della coppia, l'esperienza traumatica di allora riemerge e Andrew non regge al ricordo. La vita di tutti subisce un contraccolpo, fino a che Sarah decide di seguire Little Bee in Nigeria, portandosi dietro il figlio ancora bambino. Non sa cosa l'aspetta. La violenza in Africa non si è ancora fermata.




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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.