martedì 7 marzo 2017

Intervista a TIZIANA LIA



Carissimi lettori
oggi nel mio blog ho il piacere di presentare una giovane scrittrice emergente: Tiziana Lia. 
Tiziana ha già scritto due libri: Ai confini del cuore e Noi all'orizzonte, di cui vi allego la sinossi in fondo alla pagina. 
Tiziana è una persona allegra e serena mette allegria conversare con lei, il suo motto è:

 "Mi alzo al mattino e tutto è già di un meraviglioso color giallo", e riesce  a trasmettere la sua serenità e gioia di vivere anche attraverso una sola intervista. 
  • Chi è Tiziana, vuoi dirlo ai lettori del blog?

Sono una persona normalissima, non amo lo shopping, vivo con mio marito e i tre figli alle porte della capitale. Di base sono una sognatrice, e forse è anche per questo che molto spesso ho il sorriso sulle labbra. 

  • Quando hai iniziato a scrivere e perché

Ho iniziato a scrivere alle scuole medie, su una vecchia agenda scaduta. La fantasia non mi è mai mancata, ma solo da adolescente più cresciuta, grazie alla macchina da scrivere ho iniziato ad accarezzare il sogno di scrivere e far conoscere i miei scritti. Peccato che alla fine non ho mai avuto il coraggio di buttarmi, almeno fino al 2010 anno in cui ho pubblicato un’acerba versione del mio primo romanzo, poi rivisto del tutto e ampliato, attualmente su amazon con il titolo Ai confini del cuore (2015). Perchè scrivo? Beh amo sognare, immedesimarmi nelle storie; la mia fantasia è un cavallo indomabile e per me la scrittura è ossigeno.

  • Hai un metodo per scrivere, degli orari preferiti?

Non ho un metodo, né degli orari. Fosse per me, quando ho un’idea da sviluppare e una storia cui far prendere forma, scriverei in qualsiasi momento. La fantasia galoppa e detta ogni regola. Purtroppo con il lavoro e la famiglia da seguire, rosicchio il tempo appena posso.

  • Quali sono i tuoi autori preferiti?

Premetto che negli ultimi anni sto leggendo soltanto autori e autrici self, in loro ho scoperto la grandissima capacità di regalare storie ed emozioni che spesso i grandi e osannati romanzi di libreria non donano. Il mio autore preferito è comunque Ken Follett.

  • L'ultimo libro che hai letto?

L’ultimo libro che ho letto fino alla fine (perché un altro è in lettura in questo periodo) è Emma la vita non perdona di un’autrice emergente: Emme X, disponibile su amazon.
L'autore o autrice che ha maggiormente influenzato la tua scrittura?
Beh, forse chi ha influenzato la mia scrittura è Ken Follett, perché adoro gli intrecci che sono sempre presenti nei suoi romanzi, amo il suspense che non manca mai e anche alcune scene d’amore e passione che non mi dispiace leggere tra le sue righe. In pratica nei suoi romanzi c’è tutto e anche io amo fare altrettanto nei miei scritti: romantici ma non smielati e sempre con un occhio attento all’attualità in modo che un lettore vi si possa ritrovare.

  • Ad una lettrice che vuole iniziare a scrivere quali consigli vuoi dare?

Beh, posso dare solo la mia esperienza perché anche io in fin dei conti sono agli inizi. Le idee per un romanzo sono sempre più o meno buone, e lo stile lo si acquisisce col tempo. Io leggo appena posso, così ho modo di notare lo stile altrui, ma anche tutte quelle sottigliezze che nascono dall’esperienza. Un argomento a parte invece è l’editing: su come correggere in modo perfetto o quasi un romanzo non si finirebbe mai di parlare. In questo mi ha aiutata parecchio un’altra scrittrice, che aveva molta più esperienza di me, che mi ha donato piccoli e fondamentali consigli. Quello che posso dire è che la parte dello scrivere è forse quella più semplice. La correzione e la rilettura sono una fase da ripetere almeno quattro volte e non è detto che siano sufficienti.

  • Meglio auto-pubblicarsi o cercare una casa editrice?

La casa editrice forse è il sogno che tutti inseguono, ma è complicato accedervi. Almeno nella mia piccola esperienza ho notato che bisogna avere una storia originale e uno stile accattivante, ma anche un certo numero di fan, di lettori che non ti abbandonano. In tal modo, con l’autore la casa editrice “acquisisce” uno zoccolo di lettori. Una CE, tuttavia, sia digitale che classica, impone alcune regole agli autori: lunghezza del testo, argomenti da trattare in base a ciò che vuole il mercato etc. L’auto-pubblicazione invece permette allo scrittore di essere indipendente, anche se la strada da percorrere senza nessuna sponsorizzazione è difficile. Cosa sia meglio? Non saprei dire. Ognuno ha la propria opinione in merito. Personalmente ho sperimentato solo l’auto-pubblicazione e aver potuto scrivere ciò che sentivo, senza limiti o condizioni di battute, finora mi ha appagato.

  • L'emozione del tuo primo libro, vuoi raccontarla?

Il mio primo romanzo in realtà era il quinto che tenevo nel cassetto. Quando l’ho pubblicato la prima volta credevo fosse perfetto ma una lettrice mi ha posto una domanda e mi ha messo in crisi. Non era poi così completo come pensavo. Quando finalmente l’ho rieditato, sviluppando meglio i personaggi nel lato psicologico, allora sì che mi sono davvero commossa. Lì c’era Tiziana, il mio io più intimo, intenso. E ho scoperto che anche per il secondo romanzo, appena uscito e dal titolo Noi all’orizzonte, c’è sempre commozione, trepidazione, speranza. Ogni volta le emozioni si ripetono perché ogni romanzo è una parte essenziale di me.

  • Se avessi l’opportunità di conoscere i tuoi lettori uno a uno, cosa domanderesti loro?

Per un’autrice che si auto-pubblica il cammino è arduo. Oltre alla scrittura e all’editing poi c’è il duro ostacolo del farsi conoscere. Cerco di partecipare a presentazioni nei gruppi social per interagire con  chi ama leggere. Quello che vorrei chiedere a tutti i miei lettori è il loro parere su quanto hanno letto, se è piaciuto il romanzo, quali sono i lati deboli. Una recensione e/o un commento su amazon, che possa far conoscere ad altri l’opinione di chi ha già letto. E anche un passaparola. Dopo tanto lavoro e dopo aver regalato momenti di evasione, un autore merita una piccola carineria no? 











Sinossi di Ai confini del cuore:

A quasi trent’anni, Fanny desidera soltanto un lavoro sicuro per ottenere l’affido di suo figlio Ben. L’amore non è tra le sue priorità ma l’incontro con Ray sconvolge i suoi equilibri. Separato e padre di due bambine, lui comprende le sue paure e i suoi sbalzi d’umore. E non chiede che amarla. Il passato, però, soffoca Fanny: abbandonarsi a un uomo significa perdere il controllo della propria vita. Come lasciarsi andare ai sentimenti? Ray non è disposto a restare ai margini della sua vita: amarlo o lasciarlo. Convinta di non essere la persona che possa rendere felice un uomo speciale come lui, Fanny sceglie la carriera e lascia San Diego per Los Angeles. E quando rischia di perdere suo figlio, affronterà il suo peggiore incubo da sola. Ma lo sarà davvero?

Sinossi di Noi all'orizzonte:
Zoe ha una vita soddisfacente: viaggi, begli abiti, una casa elegante, un uomo, Fabio, con cui convive da otto anni e con il quale partecipa ai salotti di Roma. Unico neo il trasferimento del suo compagno in un’altra città per motivi di lavoro nel momento in cui lei ha perso il suo. Sarà una promessa rubatale dalla vicina, l’anziana Elide, a condurla a Borgo Trilussa, un centro accoglienza per ragazzi: dovrà sostituire la dirimpettaia in cucina, come volontaria. Al Borgo Zoe conosce un ambiente nuovo: il suo carismatico direttore, il vecchio Sebastiano Trilussa, è un padre per quella decina di giovani svantaggiati che cercano di trovare la loro strada. Lì si respira aria di casa, genuinità, affetto e lei ne rimane affascinata. È stupendo accorgersi delle piccole cose che prima dava per scontato e a poco a poco Zoe inizia a cambiare. Un cambiamento che ha anche un nome: Isaac. Anche lui cresciuto al Borgo, è un tipo introverso, misterioso, affascinante e ha un passato dal quale vuole riscattarsi. Zoe e Isaac percepiscono l’alchimia che li lega e si trovano stretti tra due fuochi: l’attrazione che li unisce e i mondi diversi ai quali appartengono. Tuttavia, scopriranno sulla loro pelle che non tutto è come sembra e che la vita a volte prende pieghe inaspettate, dolorose ma rivelatrici. In un crescendo di verità taciute, promesse, menzogne e sottintesi, le vite di Zoe, Isaac, Fabio e degli altri protagonisti s’intrecceranno più di quanto loro stessi pensino…

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.