venerdì 31 marzo 2017

L'ultima sposa di Palmira di Giuseppe Lupo

L'ultima sposa di Palmira 
di 
Giuseppe Lupo
Recensione a cura di Ferlisi Maria Lucia


Terremoto 1980 in Basilicata
L'antropologa esperta in civiltà mediterranee parte dal suo Nord per recarsi nel cuore d'Italia: la Lucania, per cercare di ricompattare con lo studio di questi luoghi lo strappo, la ferita che il terremoto ha inferto a questi luoghi sconosciuti.
In questo suo viaggio si imbatte con un abitane del luogo Vito Gerusalemme, un falegname intagliatore. Un vecchio abitante tranquillo di un paese che si chiama Palmira, sconosciuto all'Italia stessa. A lui adesso tra queste macerie, spetta il compito di restituire memoria e ricordi di questo paese. Vito Gerusalemme lo fa nell'unico modo che conosce : intagliare. L'uomo, ormai vecchio, nei suoi armadi intaglia storie e adesso l'ultimo armadio che ha intagliato lo regalerà a Rosa Consilia, l'ultima sposa di questo minuscolo paese. 
Palmira è stata testimone di molte storie, di nascite, di matrimoni, di gioia e di dolore. Storie vere e storie irreali, dove la magia si mescola con facilità alla vita reale. Questo paese è la culla delle tradizioni ma anche dei misteri, di pozioni magiche e scarpe fatte a mano che sono in grado di far guarire chi le calza, donne che predicono il futuro guardando nelle pupille.
Ogni data corrisponde ad una breve storia che Gerusalemme tramanda alla storica che prende nota diligentemente.


Gerusalemme è ormai vecchio e l'ultima sposa non avrà figli. Il paese sarà dimenticato, a Viviana spetta il compito di consegnare al futuro la storia degli abitanti attraverso la testimonianza scritta di luoghi e tradizioni, di persone e case di magia e realtà . Il terremoto mette fine con le sue macerie a una realtà che è già morta. 
Adesso è diventata studio, raccolta storia. 
Parole di un libro di persone che non avranno più un futuro.
Giuseppe Lupo ci trasporta in questo angolo dimenticato del cuore d'Italia, fra  vicoli e stradine dimenticate, lo fa per rendere omaggio ad un paese che non c'è più e che non c'è mai stato. L'autore vuole ricordarci che non dobbiamo disperdere tutto quel bagaglio di ricordi, tradizioni, racconti che ogni paese piccolo o grande che sia possiede come testimonianza e come cultura del luogo.

Un libro piacevole,  scritto con garbo dall'autore Giuseppe Lupo


Sinossi




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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.