martedì 8 marzo 2016

Mimosa





La tradizione di regalare la mimosa come fiore per la festa della donna accade solo in Italia. 
Questo fiore è stato scelto nel 1946, dalle attiviste dell’U.D.I. (Unione Donne Italiane) Teresa Mattei e Rita Montagnana.
All'inizio avevano pensato alla violetta, ma era costosa ed introvabile, pensarono anche al garofano rosso, ma era già utilizzato per il primo maggio, per cui la scelta cadde sulla mimosa, una delle poche piante che fiorisce all’inizio di marzo, inoltre aveva il vantaggio di essere poco costosa (allora).

In seguito la stessa Mattei confesserà che la scelta era caduta sulla mimosa perchè era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette durante la guerra di liberazione.

Fino agli anni 70 la festa non era molto seguita perchè ritenuta troppo di sinistra. Oggi si è trasformata in uno squallido commercio floreale.

BUON 8 MARZO A TUTTE LE DONNE FORTI CHE SAPPIAMO DI ESSERE SEMPRE GIORNO DOPO GIORNO!!

lunedì 7 marzo 2016

Matilde Serao

Il 7 marzo del 1856 nasceva Matilde Serao una delle più prolifiche narratrici italiane, eppure a molti risulta sconosciuta, e di certo non compare nelle antologie scolastiche. Vi scrivo qualche notizia su di lei affinché conosciate quanto grande è stata questa scrittrice, rimasta, purtroppo, nell'oblio della letteratura, e liquidata con qualche riga sull'enciclopedia Treccani.
Matilde era una donna di bassa statura, tozza e con una voce sguaiata, (da napoletana veraca, anche se lei nacque in Grecia ed arrivò nella città infante), ma all'interno delle redazioni giornalistiche si muoveva con leggiadra sapienza e maestria. Dopo il diploma cominciò subito a lavorare nella redazione del Corriere del Mattino a Napoli, che lasciò dopo qualche anno per avventurarsi a Roma a scrivere, si la sua vera natura era quella scrivere, e sentiva l'esigenza di farlo in un luogo dove si producesse tanta cultura per poter frequentare anche poeti e scrittori come lei. Dirà ai suoi colleghi del giornale prima di andarsene:
"devo lavorare per guadagnarmi il pane...Qui non è possibile. Troppa bellezza. Troppo Vesuvio. Troppo amore..." aggiungerà che andrà a Roma :
"A scrivere. Questo è il mio destino. Scrivere fino alla morte."
E sarà così morirà seduta sulla scrivania del suo studio mentre era intenza a scrivere, il 25 luglio del 1927 nella sua Napoli.
La vita romana pur avendo uno stile più mondano e letterario, non l'entusiasma molto, anche se la grande città la mette in contatto con celebrità come Carducci, Croce e D'annunzio che le dedica anche un romanzo, ma Napoli è sempre nel suo cuore, "Mal di Napoli" come lei stessa definisce il suo amore verso quella città.
In onore a questa città scriverà uno dei suoi primi saggi: Il ventre di Napoli, un'analisi attenta, vera, reale sui quartieri poveri napoletani, eseguita attraverso tanti articoli giornalistici che ha poi assemblato in un libro. Parlerà dei quartieri poveri, di quello che mangiano i napoletani, ma anche dei tanti poveri che non mangiano, del gioco del lotto, dell'usura e della pietà, ma vi sono descritti anche tanti personaggi caratteristi che si potevano incontrare lunghe le stradine napoletane, in mezzo ai tanti panni stesi nelle piccole vie. Ci parla della fattucchiera, dell'usuraia, del miracolo di San Gennaro, della fioraia e altri, sempre con un taglio verista che caratterizza anche tutti i suoi racconti. Vi riporto qualche riga tratta qua e la del libro Il ventre di Napoli.
"tutti i napoletani che non sanno leggere, vecchi, bimbi e donne, conoscono la smorfia, ossia la chiave dei sogni...Avete sognato un morto? Quarantasette, ma parlava? allora 48, e piangeva? allora 65.." Il popolo napoletano giuoca per quanto ha più denaro....la sua massima miseria non consiste nel dire che non ha mangiato , consiste nel dire: Nun m'aggio potuto iucà manco nu viglietto."
"nessuna donna che mangi, nella strada, vede fermarsi un bambino a guardare senza dargli subito di quello che mangia... E i poveri che non mangiano sono aiutati alla meglio, da quella gente povera: chi da un pezzo di pane, chi due, tre pomodori , chi una cipolla..."
Della sua amata città ne conosce pregi e difetti e li ama con uguale forza, e con parole precise e attente li denuncia tutti nel bene e nel male, è una vera giornalista, non fa scoop, si limita a descrivere in modo reale la quotidianità del quartiere più difficile della città, del ventre più vero, più difficile ma che ti regala le emozioni più sincere.
Immagino questa donna minuta, che si muove senza paura tra i vicoli più degradati della città, in mano un quadernino ed una matita, per appuntare diligentemente ciò che ai suoi occhi appare significativo. I suoi occhi piccoli e vivaci, osservano, scrutano, indagano, la sua bocca formula domande in napoletano per cercare di capire cos'è il lotto, gli altarini con tutte le statuine dei santi, il miracolo di San Gennaro, entra nei negozi del lotto, osserva. Si reca dalla fioraia, domanda e guarda attentamente. Matilde Serao è una vera giornalista, pacata nei modi, gentile e dal sorriso aperto, le sue parole fotografano la realtà in modo inequivocabile, nel suo libro è esaminata, discussa e compresa la vita quotidiana dei quartieri poveri a cui nessuno ne ieri ne oggi da voce.
Vi invito a leggere questo suo libro denuncia ancora oggi attuale.

Matilde Serao si sposò con Edoardo Carfoglio da cui ebbe 4 figli, durate la gravidanza non si fermò, continuò a scrivere novelle e articoli per il giornali con cui collaborava.
Col marito fondò a Napoli due testate giornalistiche: Il Mattino - Il Corriere di Napoli. Tenne in vari giornali una rubrica di grande successo: Api, mosconi e vespe, che inserì anche nel suo giornale. Dopo a causa dei continui tradimenti del marito divorziò. Da sola, senza paura consapevole della sua lunga esperienza giornalistica fondò un giornale tutto suo: Il giorno di Napoli che diresse fino alla morte.


Scrisse almeno una quarantina di libri e novelle i cui protagonisti sono personaggi reali, poveri del ventre di Napoli o della piccola borghesia romana con cui era venuta a contatto, vi cito qualche titolo: Il paese della cuccagna, Addio amore, La donna dall'abito nero, Tre donne, La ballerina, Castigo e molti altri ancora.
FML



donne Donne DONNE




 Buongiorno a tutte/i
oggi e domani i miei post saranno dedicati alle donne che hanno contribuito a lottare per la propria autodeterminazione!

domenica 6 marzo 2016

PAROLE E PENSIERI



Le  parole leggere sfiorano il mio corpo e s'imprimono
nell'anima avida di sapere

Valentina Tereshokova


Il 6/3/1937 nasceva Valentina Tereshkova, la prima donna austronauta!


"Il 16 giugno 1963 volò in orbita sulla navicella Vostok-6, una sfera uguale a quella usata da Juri Gagarin, il primo cosmonauta della storia, due anni prima. Aveva 26 anni, rimase in orbita tre giorni, fece 49 nove volte il giro della Terra e poi atterrò nelle vicinanze di Novosibirsk appesa al suo paracadute mentre la navicella, da sola, toccava terrà un po’ più lontano. La Vostok non consentiva, al contrario della Soyuz attuale, di arrivare a bordo e quindi il cosmonauta doveva lanciarsi col paracadute a un’altezza di 7 chilometri. A quella quota l’intero seggiolino con il cosmonauta veniva sparato fuori e poi iniziava la discesa."
 (tratto dal sito del corriere della sera)


http://video.corriere.it/50-anni-fa-prima-donna-spazio/1ac3d196-d4ec-11e2-afc2-77c7bab72214

Un bottino di libri!!

Oggi sono andata a fare un giretto al mercatino del libro usato ed antico di Castelgoffredo. Ebbene nonostante i tanti libri ancora non letti che sonnecchiano nella mi libreria, non ho resistito.
Come potevo d'altronte resistere ad un offerta 1 libro a 2 euro, 3 libri  a 5 euro? Non si può, allora ecco che sono riuscita a scovare in due banchi diversi, bene sei libri!


Poi visto che c'era anche la bancarella di un'editore mantovano Gilgamesh, ho pensato bene di acquistare altri due libri superscontati di autori mantovani, che già da tempo volevo comprare.
Adesso non mi resta che leggere, non subito prima ho due libri da leggere in qualità di giurata per un concorso e farne anche la recensione, ma vista la mia attuale inattività lavorativa, in quanto sono stata operata al ginocchio, scommettiamo che entro la fine settimana vi farò leggere la recensione dei due autori mantovani??
So già che non volete scommettere con me.
Alla prossima
Maria Lucia

sabato 5 marzo 2016

Concorso fotografico

Donne
ecco un bellissimo concorso fotografico a cui partecipare, chi di voi ha uno scatto pronto? forza avete tempo solo fino a LUNEDì 7 MARZO ALLE ORE 13!!

# FELICITA': LA BELLEZZA DI ESSERE DONNA 
Devono pervenire entro le ore 13 di lunedì 7 marzo le fotografie per partecipare al concorso “‪#‎felicità‬: la bellezza di essere donna”, indetto dal Comune di Cerreto Guidi in occasione della festa della donna.
Ogni concorrente può inviare una sola fotografia per categoria all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Cerreto Guidi, all’indirizzo di posta elettronica: v.bonfanti@comune.cerreto-guidi.fi.it. oppure più comodamente attraverso l’apposito form opportunamente predisposto ed inserito sul sito web del Comune (www.comune.cerreto-guidi.fi.it) dove è inoltre pubblicato il regolamento per la partecipazione al concorso.
Sono già numerose le fotografie pervenute per prendere parte al concorso che si suddivide in due categorie:
1) la categoria selfie;
2) la categoria fotografia;
La cerimonia del Concorso Fotografico (i nomi dei vincitori saranno pubblicati sul sito web e sulla pagina facebook del Comune la mattina dell’8 marzo) si terrà presso il Museo della Memoria Locale, Martedì 8 marzo 2016 alle ore 18.

Dalla pagina di FB del comune di Cerreto.

CARMELA IN LIBERTA' DI ELVIRA ROSSI

 CARMELA IN LIBERTA' DI  ELVIRA ROSSI Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Carmela ha tredici anni, è nata in un paesino   dell’entroterra...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.