sabato 31 luglio 2021

Streghe e medichesse - Lavanda-

 

Streghe e medichesse

Alle donne è sempre stato assegnato un ruolo subalterno nella storia, sin dai tempi antichi. Mentre l'uomo cacciava lei raccoglieva erbe e frutti, accudiva ai figlia aiutava le altre donne nel parto, per citare alcuni esempi.

Tuttavia l'abilità delle donne ha fatto si che si appropriassero di alcune chiamiamole specialità nel mondo antico e si non specializzate in ciò che era loro consentito fare, molte sono diventate levatrici e curatrici. 

Quelle erbe che raccoglievano sono state usate per ricavarne principi attivi, decotti infusi per alleviare dolori, per stimolare l'eros sia femminile che maschile, per curare infezioni o da usare in cucina per esaltare i sapori. Le donne con le erbe erano in grado anche di guarire alcune malattie, era un sapere tramandato dalle madri, dalle nonne, da altre donne, era un sapere orale che si divulgava e tramandava nei secoli. 

La loro conoscenza  era sempre contrastata e ritenuta "ciarliera". Eppure quando le persone si rivolgevano a queste donne guaritrici, dopo stavano bene, i loro rimedi funzionavano, le loro erbe erano efficaci.

 Era un sapere che si tramandava sin dai primordi dell'essere umano, quando la natura era ritenuta una forza soprannaturale e si scopriva che le erbe avevano diverse proprietà potevano guarire ma anche uccidere, ecco perché si è associato alle erbe un potere magico. Dove ritroviamo tutte queste "ricette"  sin dai primi tempi in cui la parola si è trasformata in scrittura ed ecco la Mandragola che fa diventare fertile Rachele nella Bibbia, passiamo per Medea che intrise il vestito nuziale di un potente veleno a Glauce in sposa a Giasone, ma ancor prima aveva ucciso il padre con il vello d'oro, anche questo intriso nel veleno.

Come dimenticare Circe che riesce a trasformare gli uomini in proci come descritto da Omero nell'Odissea.

Ricordiamo anche Alcina, una delle tre fate dell'Orlando Furioso, in grado di trasformarsi da brutta e sdentata a una donna affascinante e maliziosa e ingannevole.

Le streghe le  ritroviamo nei dipinti delle case di Pompei, o nei geroglifici egiziani e in tanti altri libri. La conoscenza delle donne era per lo più orale anche se in alcune città diventò "una scuola" , mi riferiscono a Salerno che intorno all'anno mille divenne un luogo dove le Medichesse curavano, preparavano unguenti, profumi a prodotti di bellezza.

Anche se le loro attività non erano tenute in grande rilievo, loro proseguivano in silenzio, attente e imperterrite, non venivano citate nei libri, ma resistevano e si propagavano non solo nei campi contadini.

Nel medioevo tutto cambia, la Chiesa Cattolica, giudica negativamente la loro attività, perché si contrappone al potere di guarigione delle preghiere. Improvvisamente le medichesse assumono agli occhi del potere cattolico il volto del diavolo, vengono definite streghe con disprezzo e lo loro attività sono giudicate parte di un lavoro effettuato in combutta con il diavolo.

Il loro sapere in un attimo è distrutto e inizia la triste caccia alle streghe che nel periodo nefasto tra il 1450 e il 1750 si stima che siano state uccise in Europa circa quarantamila persone accusate di stregoneria, alcune fonti citano nove milioni di donne portate al rogo, ma non è attendibile. Donne bruciate vive, donne innocenti che, con le sevizie e le torture loro inflitte, hanno confessato crimini e pratiche dettate dai loro inquisitori per poi essere bruciate in piazza davanti al popolo che guardava smarrito. 


 Poi venne Firenze nel Rinascimento e con Caterina de Medici la sua corte divenne un luogo di profumi e mistero, di morte e d'amore.

Infine dall'ottocento le erbe diventano sempre meno magiche e si allarga l'uso, entrano nelle cucine  e utilizzate sempre maggiormente.

Con il finire dell'ottocento la medicina supera il potere delle erbe, Si laureano anche donne in Italia mi piace ricordare una medichessa, come amava farsi chiamare, Amalia Moretti Foggia, che usò per almeno 30 anni un pseudonimo maschile  sul Corriere della sera per avere maggior credibilità.

Nella letteratura le streghe ammaliatrici, in grado di raggirare gli uomini tornano con la saga Avalon, 1983, da Marion Zimmer Bradley, di cui è nata anche una saga televisiva, ma ancor prima Il maestro e Margherìta di M. Bulgakov che affascina ancora oggi con questo magico e satanico romanzo.

Le streghe sono belle o orrende, sono ammaliatrici o incutono paura e l'arte si è appropriate di entrambe  le due facce, ma rimane sempre il senso negativo, ammaliatrici o assassine, non godono di nessuna simpatia, devono nascondersi, non devono manifestare le loro capacità.

Le donne streghe, o sciamane, le considero figlie della Dea Madre, della Dea della Natura ed è grazie a loro che le donne continuano a a medicare, possiedono quel duende che dalla terra rinasce con loro, un fluido che parte dai piedi e si intreccia con il sangue  nelle donne, alcune lasciano spazio a loro essere e  sprigionano le loro arti, altre sono in grado di ascoltare e interpretarlo, altre ignorano le loro capacità. 

Tutte noi dovremmo fermarci e ascoltare il battito delle parole che sono dentro di noi per essere ciò che siamo state, siamo e saremo.

Donne, Dee madri, figlie di un ancestrale passato che ci regala echi e magie lontane.

Maria Lucia Ferlisi

Colgo l'occasione della data in cui pubblico questo mio pensiero per parlarvi della

LAVANDA

si dice che il periodo migliore per raccoglierla sia l'ultima settimana di luglio, e nel pomeriggio andrò nel mio piccolo giardino per tagliarla e farne dei mazzetti legati da nastrini verdi per regalarli alle amiche, altri li metterò nei sacchetti per profumare le maglie nei cassetti, altri ancora li userò per fare i biscotti.

Questo fiore profumatissimo e dal colore delicato non è mai mancato nel mio giardino, imprime serenità e infatti ho letto che è indicata per chi soffre di ansia e attacchi di panico, potrebbe essere una buona idea fare un piccolo cuscino con tanti semi di lavanda e metterlo nel letto sotto il nostro cuscino abituale, con il suo delicato profumo di certo ci sentiremo più rilassati.

La lavanda ha anche poteri di cicatrizzazione , anti settiche ed anti infiammatori, in farmacia o in erboristeria potete farvi consigliare l'olio essenziale delle marche migliori e i corretti  dosaggi.

Posso solo dirvi che l'olio essenziale della lavanda mi piace usarlo la sera prima di andare a dormire, mi verso due tre gocce nelle mani e mi passaggio le caviglie, una piccola coccola quotidiana che mi piace fare per rilassarmi.

Mi piace metterlo nei diffusori elettrici o nelle vaschette dei caloriferi, a volte lo uso nell'acqua calda per fare dei suffumigi per il mal di gola.

Ci sono tantissimi usi di questo splendido fiore, non ultimo in cucina ho mangiato un formaggio alla lavanda davvero squisito e personalmente l'utilizzo per fare dei biscotti con questo delicato profumo con un buon tè inglese diventa un momento di relax. 

Ho anche preparato un ottimo risotto con formaggio verde e lavanda.

Consigli da strega: 

  • tenete sempre un vaso di lavanda in casa, sul balcone o dove vi piace di più, l'armonia entrerà a profumare la vostra famiglia.
  • fate un bagno purificatore con la lavanda nella notte di luna piena, riempite la vasca, mettete una manciata di fiori nell'acqua e immergetevi con lentezza, restate una decina di minuti cercando di allontanare i pensieri negativi.
  • gli steli del fiore di lavanda possono essere utilizzati come l'incenso per purificare l'ambiente
  • tenete un rametto di fiori di lavanda fuori dalla porta fare entrare energie armoniche nella casa

Buona lettura
da Maria Lucia






 

martedì 27 luglio 2021

Il libraio di Venezia di Giovanni Montanaro

Il libraio di Venezia 
di 
Giovanni Montanaro
recensione di Maria Lucia Ferlisi

In un pomeriggio afoso e sonnacchioso, ho iniziato a leggere il romanzo di Giovanni Montanaro, autore che non conoscevo. La storia mi ha svegliata dal torpore e ho divorato il romanzo in poco più di un'ora. Vittorio, come tutti glia altri commercianti di quella piazzetta veneziana, ama il lavoro che fa e ama i libri, il loro profumo, le copertine, le storie che contengono con emozioni, gioie, attese, sospiri.

Il suo è stato un amore totale leggendo Moby Dick,  ha deciso come doveva essere il suo futuro: dentro al cuore delle pagine profumate d'inchiostro . 

Anche se i tempi di oggi non apportano grossi guadagni lui è legato a quel piccolo contenitore di tesori e fantasia ed è legato a Venezia, un amore e un odio che si fondono insieme. 

L'acqua alta è ormai una consuetudine con cui convivono tutti, e poi adesso in quella piccola calle è arrivata lei, una giovane studentessa Sofia che gli rapisce il cuore. 

Un romanzo che si ispira a un fatto realmente accaduto, l'alluvione del 2019 a Venezia,  che ha distrutto un intero quartiere ma ha visto rinascere una comunità. Un romanzo che fa bene al cuore, che ti trasmette speranza in un futuro migliore, dove l'umanità non è stata dimenticata, dove l'uno non esiste ma prevale il noi corale di una città, con il volontariato spontaneo che restituisce dignità e sogni alle nuove e vecchie generazione.

Un romanzo che cura l'anima delle persone che non credono più nella collettività, perché nella vita la fede e la speranza devono prevalere, devono andare oltre "le ammaccature" della vita.

Scheda Libro

Autore: GIOVANNI MONTANARO

Titolo: IL LIBRAIO DI VENEZIA

Pagine: 144

Casa Editrice: Feltrinelli

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Sinossi

In campo San Giacomo, a Venezia, c’è la Moby Dick, una libreria di quelle “che ti sorprende che esistano ancora, anche se ci sono in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse.” Il suo libraio si chiama Vittorio, ha passato i quarant’anni, vive per i suoi libri, combatte per continuare a venderli. Un giorno incontra Sofia, gli occhi chiari e le risposte svelte, che prende l’abitudine di andare a trovarlo.
Il 12 novembre 2019, però, i 187 centimetri di acqua alta eccezionale inondano le case, i negozi, sommergono gli scaffali di Vittorio. Le pagine annegano, e “campo San Giacomo è pieno di libri perduti, e pare che tutto sia perduto”.
Giovanni Montanaro, che ha vissuto in prima persona i giorni tragici dell’inondazione, li racconta in un modo lontano dalle cronache che hanno commosso il mondo. Racconta l’angoscia dell’acqua che sale, che distrugge, ma mostra anche un’altra Venezia, i giovani, i cittadini che reagiscono, l’allegria nata in mezzo allo sfacelo, fatta della capacità di aiutarsi, di rinascere.
Scritto quasi di getto, questo splendido racconto è una galleria di personaggi, emozioni, colpi di scena il cui cuore è Venezia, sono i librai, è l’amore per i libri e l’amore che nasce grazie ai libri. E ai librai veneziani Montanaro destina interamente i proventi dei suoi diritti d’autore, per sostenerli dopo gli eventi di novembre.
In calce al volume, sono proprio i librai veneziani a descrivere sé stessi e le loro librerie: il lettore può scoprirli anche attraverso le mappe che creano un percorso nella laguna – nonostante tutto, “Venezia è sempre lei. Venezia è meravigliosa”.

lunedì 26 luglio 2021

La chiave di NIche - Francesca Broso

 Ciao a tutti lettori e lettrici del blog


vi segnalo questo romanzo moderno e attuale, dalla scrittura fluida e in gradi di affrontare un tema forte come lo stalking raccoglie le emozioni della protagonista e le sottopone al lettore. Un romanzo che parla alle donne con un linguaggio scorrevole e capace di trasportare il lettore nella vita di Niche, questa simpatica professoressa alle prese con un collega....

Buona lettura

Scheda libro

Autore: Francesca Broso

Titolo: La chiave di Niche

Pagine: 192

Link per l'acquisto:

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Sinossi

Niche è una giovane professoressa che insegna in un liceo. Alle poche ma fidate amiche che ha, confida tutto ciò che le accade: dal ritrovamento di una chiave, appartenuta all'adorata nonna recentemente scomparsa, alle insistenti e discutibili attenzioni che Giacomo, insegnante di biologia nel suo stesso liceo, continua imperterrito a rivolgerle. Niche scopre l'esistenza di un caffè letterario e del suo proprietario Leonardo, con il quale scocca immediatamente la scintilla, ma a quel punto la corte ostinata di Giacomo si trasforma in asfissiante gelosia fino a sfociare in stalking. La protagonista viene trascinata in un oscuro limbo, fatto di terrore e ansia crescente, con la paura costante che possa accadere l’irreparabile da un momento all'altro.

giovedì 22 luglio 2021

CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE DI OSTIA 5OO PAROLE VIII Edizione

 CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE DI OSTIA 

5OO PAROLE 

VIII Edizione

 Amore non è violenza “Per più fïate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse” (Divina Commedia, Inferno Canto V, vv 130-132)

 REGOLAMENTO 

1. I concorrenti devono aver compiuto 16 anni di età. 

2. Ogni concorrente può partecipare con non più di 2 racconti, che non superino 500 PAROLE a testo. Per la definizione del numero di parole, farà fede il contatore di parole di Microsoft Word.

 3. Il tema del Concorso di quest’anno è: “AMORE NON È VIOLENZA”: Per più fïate li occhi ci sospinse/quella lettura, e scolorocci il viso;/ma solo un punto fu quel che ci vinse (Divina Commedia, Inferno Canto V, vv 130-132) 

4. I racconti brevi dovranno essere inediti e mai pubblicati né su riviste né su internet o altro.

 5. I racconti brevi dovranno essere scritti in lingua Italiana. 

6. Il contributo per la partecipazione al concorso è di € 25,00 (€ 15,00 per i soci di Spazi all’Arte) e comprende le spese di segreteria, l’Attestato di Partecipazione, n° 1 copia dell’Antologia della VIII Edizione del Concorso Letterario Nazionale 500 Parole, n. 1 copia del libro “Percorrendo il dantesco cammino. Incontro con i personaggi”, le spese di spedizione del plico. Il versamento può essere effettuato essere tramite bonifico bancario a:Spazi all’Arte – APS Banca di Credito Cooperativo, Via Pietro Rosa 37, 00122 ROMA IBAN: IT75 D083 2703 2490 0000 0002 798Questa operazione conferma automaticamente l’accettazione di tutti gli articoli del presente regolamento. 

7. Il mancato pagamento degli oneri di segreteria determinerà l’esclusione dal concorso. 

8. Il Concorso 500 Parole avrà inizio il 1 Luglio 2021. 

9. I racconti dovranno essere caricati compilando il modulo sul sito di Spazi all’arte al seguente indirizzo https://spaziallarte.it/concorso-letterario-nazionale-di-ostia-500-parole/ e dovranno pervenire entro e non oltre il 30 Settembre 2021. Il modulo dovrà essere debitamente compilato con i dati anagrafici richiesti. 

10. Tutti i racconti che arriveranno via e-mail oltre le ore 24:00 della data di scadenza, 30 Settembre 2021, verranno annullati. 

11. Tutti i racconti saranno sottoposti al giudizio di una giuria nominata dai promotori del Concorso. La giuria determinerà una classifica basandosi sulla propria sensibilità artistica ed umana, in considerazione della qualità dello scritto, dei valori dei contenuti, della forma espositiva e delle emozioni suscitate. Il giudizio della giuria sarà inappellabile ed insindacabile. 

12. La giuria riceverà i racconti in forma anonima per garantire la massima indipendenza di giudizio. La giuria composta da scrittori, insegnanti e critici letterari, sarà resa nota al momento della premiazione. 

13. I racconti brevi non dovranno superare le 500 Parole (escluso il Titolo). Per la definizione del numero di parole, farà fede il contatore di parole di Microsoft Word. 

14. La proclamazione dei finalisti, avverrà tramite comunicato stampa e comunicazione diretta. La premiazione avrà luogo ad Ostia (Roma) in data da definire. I Premi saranno offerti da: Associazione Spazi all’Arte, Associazione Sostegno Onlus, dall’Associazione Donatori Volontari dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia, Associazione Culturale Clemente Riva, Associazione Prodeitalia, Ostia e Dintorni. 

15. Premi Associazione Spazi all’Arte: 1° Premio: 150€ in buoni acquisto e Targa/Opera d’Arte 2° Premio: 100€ in buoni acquisto e Targa 3° Premio: 50 € in buoni acquisto e Targa 

16. Premio Donatori Volontari dell’Ospedale GB. Grassi di Ostia: Premio: 150€ in buoni acquisto 

17. Premio Associazione Sostegno Onlus: Premio: 150€ in buoni acquisto in buoni acquisto 

18. Premio Associazione Culturale Clemente Riva: Premio 150€ in buoni acquisto 

19. Premio Ostia e Dintorni: Premio: 150€ in buoni acquisto 

20. Premio Associazione Prodeitalia: Premio 100€ in buoni acquisto

 21. A tutti i partecipanti verrà inviato via email un Attestato di Partecipazione. 

22. Ogni partecipante esprime, ai sensi del Decreto Legislativo n. 196 del 2003 e dell’art. 13 GDPR 679/16, il consenso al trattamento e alla comunicazione dei propri dati personali, nei limiti e per la finalità’ della manifestazione. 

23. È prevista, a fine Concorso, la pubblicazione di un’Antologia degli elaborati. 

24. Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al Concorso, cedono il diritto di pubblicazione al promotore del concorso senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore rimanendo comunque proprietari dell’opera. 

25. La partecipazione al concorso implica l’accettazione integrale del presente regolamento, senza alcuna condizione o riserva. La mancanza di una sola delle condizioni che regolano la validità dell’iscrizione determina l’automatica esclusione dal concorso letterario. 

26. Non saranno ammessi racconti che non rispondano ai requisiti richiesti. 27. La premiazione si terrà entro fine anno presso il Centro di Sperimentazione e Formazione Art in Motion Corso Duce di Genova 22, 1 piano presso ExDEPò – 00122 Roma

Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.