giovedì 24 ottobre 2024

Il castello di Otranto di HOrace Walpole

 Il castello di Otranto 

di 

HOrace Walpole


Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Tutto è pronto nel castello di Otranto della famiglia Manfredi per festeggiare  il matrimonio tra il loro figlio Corrado  la promessa sposa Isabella, figlia del Marchese di Vicenza. ogni particolare è pronto  è in attesa trepidante  per la celebrazione delle nozze. 

Tutti sono in attesa ma il principe non arriva, inizia la ricerca del promesso sposo e si  scopre che il ragazzo è morto in in modo alquanto singolare,  ucciso da un elmo di una statua. 

Ma questo matrimonio si deve fare, bisogna allargare le proprie tenute, Manfredi si propone di sposare la ragazza, deve solo risolvere il problema che è sposato con Ippolita.. tra inganni, sotterranei, paura e misteri.

La trama del romanzo è molto semplice come la scrittura. Per chi ama i romanzi gotici questo romanzo può sembrare  banale e lontano dalle storie gotiche che si leggono negli ultimo decenni, ci appare come u romanzo adatto agli adolescenti, qualcuno sorriderà perché oggi non spaventa più.

Tuttavia per gli amanti del genere gotico, come me, è un romanzo che deve essere letto perché è il padre dei romanzi successivi, è il primo romanzo in cui l'autore Horace Walpole cerca di "impaurire" i lettori con storie di intrighi, misteri, sotterranei, atmosfere cupe, in una realtà letteraria della seconda metà del settecento in cui si cercava di catture l'attenzione del lettore con storie d'amore e ambientazione luminose e gioiose.

Giudichiamo questo romanzo per l'audacia che ha avuto nel raccontare una storia cupa e maledetta, la forza di questo libro e del suo autore sta nel aver infranto i canoni del genere letterario dell'epoca e di aver conquistato un vasto pubblico ed è stato il romanzo a cui si sono ispirati gli  autori successivi come il grande E. A. Poe o Stocker e dando il via ad un genere amatissimo ancora oggi.

Buona lettura

Valutazione:💛💛💛💛

Scheda Libro

Autore: Horace Walpole

Titolo: Il castello di Otranto

Casa Editrice: Feltrinelli

Pagine:160

Sinossi

Il romanzo gotico è per certi versi un calco creativo dello schema imposto da Walpole: ambientazione arcaicizzante, castello, labirinto, sotterranei, scene notturne, damigelle in pericolo, fughe, minacce sessuali, elementi di soprannaturale, presenza pervasiva del doppio, il sogno infilato all'interno della trama. Quella del romanzo gotico è una stagione che può essere compresa tutta nel periodo 1778-1820, ma il sentimento gotico esonderà da quel quarantennio, per diventare un filone letterario inesauribile che si tramanderà ciclicamente fino ai giorni nostri, diramandosi in vari sottogeneri, dalla fantascienza al romanzo storico, attraverso Poe, Le Fanu, Stoker, Machen, Bierce, Lovecraft, fino a Joyce Carol Oates, Anne Rice, persino Burroughs e Ballard, fino al cinema splatter che tuttora rispetta religiosamente le convenzioni walpoliane: la casa nel bosco, i sotterranei, la componente sessuale, gli antri bui, le evocazioni soprannaturali. Non sembrano passati due secoli e mezzo da "Il castello di Otranto" al film horror Quella casa nel bosco. Walpole detta ancora la trama.

martedì 22 ottobre 2024

Concorso letterario - 3° CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA E LETTERATURA “SKENE’ CITTA’ DI MARSALA 2024”


3° CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA E LETTERATURA

“SKENE’ CITTA’ DI MARSALA 2024”

SCADENZA 30-11-2024


“SKENE’ CITTA’ DI MARSALA 2024”

L’Associazione Culturale Skene’ APS, con sede legale a Marsala (TP) , 91025 in Via Itria n.54, indice ed organizza il 3° Concorso Internazionale di Poesia e Letteratura “Skenè Città di Marsala 2024”

1) Il concorso si compone delle seguenti sezioni:

A)Poesia inedita o edita in lingua italiana a tema libero. Si partecipa con due poesie, anche se premiate in altri concorsi letterari, che non devono superare la lunghezza dei 50 versi, scritte in word/doc, formato 12, carattere Times New Roman, da inviare insieme alla scheda di partecipazione debitamente compilata e alla copia del versamento della quota all’indirizzo e-mail skenemarsala@gmail.com

B)Poesia inedita o edita in uno dei vernacoli d’Italia a tema libero. Si partecipa con due poesie, anche se premiate in altri concorsi letterari, che non devono superare la lunghezza dei 50 versi, scritte in word/doc, formato 12, con font Times New Roman con la traduzione in lingua italiana, da inviare insieme alla scheda di partecipazione debitamente compilata e alla copia del versamento della quota all’indirizzo e-mail skenemarsala@gmail.com

C)Poesia acrostico, haiku o tautogramma in lingua italiana o in vernacolo. Si partecipa con due opere, anche se premiate in altri concorsi letterari, scritte in word/doc, formato 12, con font Times New Roman, da inviare insieme alla scheda di partecipazione debitamente compilata e alla copia del versamento della quota all’indirizzo e-mail skenemarsala@gmail.com

D)Racconto o monologo teatrale inedito o edito in lingua italiana o in vernacolo o misto (italiano e vernacolo) a tema libero. Si partecipa con un racconto o un monologo teatrale, anche se premiato in altri concorsi letterari, contenuto al massimo in tre pagine A4, scritto in word con font Times New Roman 12, interlinea singola, da inviare insieme alla scheda di partecipazione debitamente compilata e alla copia del versamento della quota all’indirizzo e-mail skenemarsala@gmail.com

2) I partecipanti dovranno inviare le opere, la ricevuta di versamento di euro 15,00 per ogni sezione a cui si partecipa e la scheda di partecipazione compilata e sottoscritta, entro le ore 23:59 del 30-11-2024 all’indirizzo e-mail skenemarsala@gmail.com.

Si prega cortesemente agli autori di non attendere l'approssimarsi della scadenza del premio, ma di anticipare, se possibile, l'invio delle opere in modo tale da agevolare il lavoro della segreteria e della giuria di premiazione.Le opere non saranno restituite e non è previsto alcun rimborso per i partecipanti.

La quota di partecipazione è fissata in euro 15,00 per ogni sezione a cui si partecipa, da versare su Postepay Evolution n.5333 1712 2090 6040 o Iban IT72E3608105138200778300901 intestato a Licari Giovanni Massimo, Codice Fiscale LCR GNN 67T05 E974N. Nella causale scrivere il nome e il cognome dell’artista partecipante.

Gli elaborati saranno valutati da una giuria qualificata che sarà resa nota soltanto all'atto della premiazione, il cui giudizio è insindacabile.

3) Premi

1° classificato: Premio, attestato personalizzato, motivazione.

2° classificato: Premio, attestato personalizzato;

3° classificato: Premio, attestato personalizzato;

La giuria si riserva di assegnare premi speciali, menzioni d'onore e menzioni di merito;

La cerimonia di premiazione si svolgerà a Marsala in data ed ora da destinarsi che sarà comunicata solo ai poeti vincitori via mail e/o telefonicamente.

I poeti che non potranno presenziare alla premiazione potranno delegare una persona di fiducia a ritirare il premio o richiederne la spedizione con tassa a proprio carico a partire dal giorno successivo alla cerimonia di premiazione. I premi non ritirati entro 30 giorni dalla data di premiazione saranno trattenuti dall’associazione.

Ogni autore è responsabile del contenuto delle proprie opere. Saranno escluse tutte quelle opere contenenti parole e concetti volgari, violenti, razzisti, omofobi e contro ogni religione. Partecipando al concorso il concorrente, ai sensi della legge 675/96, acconsente all’utilizzo e al trattamento dei suoi dati ai fini di tutto ciò che concerne i concorsi letterari organizzati dall’Associazione Skenè e alla corrispondenza anche elettronica fra l’Associazione e il concorrente. Ogni concorrente può chiedere la cancellazione dei propri dati, fermo restando che, se tale richiesta è effettuata prima della conclusione del concorso, ciò renderà impossibile la partecipazione al concorso stesso.

Per qualsiasi informazione è possibile scrivere al seguente indirizzo e-mail: skenemarsala@gmail.com. Il bando sarà consultabile sul sito www.concorsiletterari.it .

Marsala, li 19/09/2024

IL PRESIDENTE

Giovanni Massimo Licari


SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

(scrivere a stampatello)

Nome………………………………….. Cognome…………………………

Nato il …………………………… residente a …………………………….

Via ………………………………. N. …. CAP. ………………………..

Telefono ………………………… Cellulare ………………………………

E-mail………………………………………………………………………

Chiede di partecipare al

3° CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA E LETTERATURA

“SKENE’ CITTA DI MARSALA”

□ Nella sezione A

Con l’opera _________________________________________________________________________________

□ Nella sezione B

Con l’opera _________________________________________________________________________________

□ Nella sezione C

Con l’opera _________________________________________________________________________________

□ Nella sezione D

Con l’opera____________________________________________________________________________________

Allego:

N. 2 OPERE SEZIONE A□ - B□ - C□

N. 1 OPERA SEZIONE D□

- Euro ___________ ___________, LI _____________

Tutela della privacy: autorizzo il trattamento dei miei dati da parte dell’Associazione Culturale Skenè ai solo fini del concorso.

(Firma leggibile)


venerdì 11 ottobre 2024

Anima di Wajdi Mouawad

 

Anima di Wajdi Mouawad











Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Parlare di questo romanzo non è facile, durante la lettura molte volte sono stata sul punto di riporlo nella libreria e non pensarci più. Tuttavia continuavo a leggerlo, dicendo a me stessa, "ancora un capitolo", così capitolo dopo capitolo sono arrivata alla fine.

Un percorso di lettura faticoso,  non perché è scritto male ma è romanzo doloroso, brutale, feroce e spietato.

La storia è narrata attraverso la voce  degli animali che incontra nel suo peregrinare alla ricerca di trovare l'assassino della moglie e capire  la motivazione di tanta violenza.

Inizia con il gatto che gli descrive come è avvenuto l'efferato omicidio, si prosegue con il pesciolino rosso e con tutti gli altri: lucciola, farfalla, cani selvaggi, lupi... A loro è affidato il compito di riflettere sull'umanità e quanto siano brutali, cattivi e inumani e ti fanno comprendere che loro uccidono, anche in modo spietato, ma è insito nella loro natura, per l'uomo è una scelta. 

Attraverso la ricerca dell'assassinio della moglie, il protagonista del romanzo deve fare i conti con se stesso e il suo passato e lentamente riemerge con brevi flash che lo riportano alla sua casa, allo stermino dei familiari e lui è l'unico sopravvissuto. 

L'autore Wajdi Mouawad adotta uno schema narrativo non  facile e  in alcune parti risulta lento, come a le parti scritte in inglese che  ne rallentano la lettura.

In ogni capitolo l'autore sembra gridare che l'unica vera bestia è l'uomo con le sue ignobili e scellerate azioni. 

Lo scrittore descrive i suoi passaggi, dalla riserva indiana alla Palestina, usando termini crudi, e non può essere diversamente, il ricordo di come è stata sterminata la sua famiglie  durante il genocidio di Sabra e Chatila, perpetrato dalle truppe israeliane e dai miliziani della Falange, ne impone il racconto dettagliato e ogni atto è come un pugno nello stomaco.

Un romanzo disturbante e sconvolgente che entra nell'anima del lettore per metterlo di fronte alla realtà delle guerre cha ancora funestano in ogni parte del mondo.

 L'odio e la sete di vendetta si ripetono e nei  nostri occhi vediamo riflessa l'immagine della bestia più feroce che esiste al mondo: L'UOMO.


TRAMA

Una donna assassinata in una casa vuota, distesa in una pozza di sangue nel buio del salotto. Unico testimone, il gatto. È questa la scena agghiacciante che Wahhch Debch si trova davanti una sera, tornando dal lavoro. 

Quella casa è la sua, quella donna è sua moglie. 

Accecato dal dolore, assetato di vendetta ma soprattutto in cerca di risposte, l'uomo parte alla caccia del killer. Nel disperato tentativo di trovare una spiegazione al male, sprofonda nelle viscere di un mondo a sé stante, che vive appena sotto la pelle del mondo civile, abbandonato a mafie e traffici di ogni sorta, governato da leggi proprie. 

È un'esplorazione della natura umana nei suoi lati più oscuri, quella compiuta da Wahhch, un viaggio che lo porterà dalle gelide riserve indigene del Quebec, dove le più orribili bassezze si mescolano alla bellezza della cosmologia indiana, fino al Libano, dov'è sepolto il suo tragico segreto, un episodio brutale dell'infanzia che gli ha cambiato per sempre la vita. Sconvolgente odissea contemporanea,

 "Anima" è al tempo stesso un'ardita provocazione letteraria: capitolo dopo capitolo, il filo della narrazione è ripreso da una successione di mali, a partire dal gatto che racconta la scena iniziale. In un atipico bestiario, cani, gatti, topi, serpenti e insetti d'ogni genere si fanno testimoni dell'intera vicenda, immergendo il lettore nella loro percezione della realtà. La desolante verità che si delinea è una sola: "il cielo non ha visto niente di più bestiale dell'uomo".

lunedì 7 ottobre 2024

Le donne di Panjaur di Anita Rau Badami

 Le donne di Panjaur

 di 

Anita Rau Badami

IMPRESSIONI DI MARIA LUCIA FERLISI

Tre donne: Sharan detta Bibbi-jj, Leela e Nimmo, tre città: Vancouver , Nuova Delhi e  Panjaur, il filo che lega tutta la storia è legato al piccolo villaggio di una comunità Sikh a Panjur.

Attraverso la loro storia, i loro sentimenti e difficoltà veniamo a sapere delle problematiche  economiche e religiose di questa comunità e scopriamo un altro lato della storia dell'Idia, quella intrisa di odio e brutalità. 

Tutto inizia con la divisione del Pakistan dall'India, famiglie che si dividono, musulmani da un lato, indù dall'altra, in un mondo che osserva ma che non comprende fino in fondo questa ripartizione, la Cina che si inserisce in queste divisioni, ancora una separazione, questa volta dal Bangladesh.

Il mondo attorno deve sapere le atrocità commesse, la realtà non è stata facile e nemmeno pacifica.

Lo sa bene Sharan che perde l'intera famiglia in questi attacchi di odio che portano a violentare le donne, a bruciare gli uomini , a uccidere solo perché portano un turbante simbolo della loro religione.

 Non c'è posto per i Sikh.

Poi tutto si ripete, ancora la violenza e l'odio intreccia la vita dei Sikh , come una spirale, e il loro Tempio d'Oro viene distrutto dai militari e i pellegrini trucidati dal suono ininterrotto delle mitragliatrici.

La furia omicida investe anche altre nazioni come il Canada e vengono uccisi anche nei luoghi ritenuti sicuri e distaccati dalla violenza.

L'odio porta odio.

 Indira Ghandi, mandante della sterminazione dei Sikh, viene a sua volta uccisa con 22 coltellate, e poi l'esplosione dell'aereo con partenza da Vancouver e  destinazione Nuova Delhi con un triste bilancio di 329 persone decedute .

Tutti questi eventi vengono raccontati senza appesantire il romanzo, le storie delle tre donne si intrecciano con leggerezza anche se il peso della morte violenta dei loro parenti è sempre presente, nei loro cuori, non c'è odio ma respirano quello dei vicini e delle persone che li circondano e il destino si ripete come una maledizione iniettata nel dna.

È un romanzo straziante in alcune parti e forse doveva essere scritto in modo più nitido mettendo maggiormente in risalto la violenza che ha colpito questo popolo e la sua religione. 

Il romanzo presenta alcune lacune, come i tre personaggi femminili, soltanto Sharan è descritta in modo completo, mentre le altre due rimangono più nell'ombra, come il ritmo che a volte si perde e diventa monotono e lento.

Tuttavia la storia è ben architettata e merita di essere letta, l'autrice riesce a raggiungere l'obiettivo di far conoscere al mondo la brutalità del governo indiano che è rimasto silente e assente da questo sterminio.

Valutazione: 💛💛💛💛

SCHEDA LIBRO

AUTORE: Anita Rau Badami

TITOLO: Le donne di Panjaur

CASA EDITRICE: Marsilio

PAGINE: 400

TRAMA

Con i suoi sedici anni e la sua incantevole bellezza, quando conquista il cuore dell'uomo promesso alla sorella, Sharan ancora non sa che il destino unisce le vite in modi imprevedibili e, con altrettanta casualità, le separa.

 Affascinata dal nuovo mondo che il marito le offre, lascia con lui il minuscolo villaggio sikh di Panjaur, nel nord dell'India, alla volta del Canada, pensando che la sua vita si è realizzata. Ma la "piccola colpa" di Sharan non rimarrà senza conseguenze: quella terra dove Kanwar, la sorella cui ha rubato il futuro, rimane al suo posto, sarà presto scossa dalla furia delle divisioni e della guerra. 

Panjaur svanirà inghiottita dai nuovi confini tracciati dal filo spinato della Spartizione. A Vancouver, l'amicizia di Leela, la donna indù dagli occhi chiari, riporterà Sharan sulle tracce della figlia di Kanwar, legando per sempre i loro destini. 

Nate in una nazione piena di contraddizioni, dove feste e agitazioni fanno parte della fatica quotidiana della vita, accanto all'amore tenero e profondo della famiglia, le tre donne conosceranno il furore del fondamentalismo, coinvolte loro malgrado in una scia di odio che culminerà nell'esplosione di un drammatico attentato terroristico.

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.