venerdì 17 marzo 2023

Racconti romani di Jhumpa Lahiri

 Racconti romani

 di

 Jhumpa Lahiri


Impressioni di Rossella Scipioni

Leggere questi racconti romani è stata un bel tuffo in una serie di storie che appaiono semplici e scelti quasi a caso, sbagliato. Questi racconti hanno un filo comune, in primis, il luogo: Roma, in secondo luogo: gli stranieri. 

Roma viene vista e filtrata dagli occhi stranieri che vivono, hanno vissuto in questo luogo magico che magico non è. Ecco che Roma non è più la città accogliente ed eterna, anche lei si lascia trascinare dal razzismo esplicito o strisciante. 

Leggiamo di aggressioni, di paure, di allontanamenti...con le loro storie di inadeguatezza, di sentirsi sempre degli esclusi, in quella città che dovrebbe essere una finestra sul mondo della multiculturalità, ma così non è.

Ne viene fuori una Roma diversa, ma più vera e coerente con l'attuale clima di razzismo più o meno celato, una realtà  poco conosciuta ma vista con gli occhi stranieri ci fa comprendere quanto sia distante dal concetto di accoglienza, anche negli ambienti borghesi, velati da un falso senso di parità che viene esplicitato poi in maniera sottile nelle conversazioni.

Il libro vuole essere un omaggio a Moravia, e lo è,  perché mette di fronte, quasi come una sfida, le due Rome, una filtrata da un occhio italiano, l'altro dagli occhi stranieri, due modi di guardare differenti, due verità contrapposte.

L'autrice in alcuni tratti delle sue storie appare noiosa, ma nelle sue storie non accade nulla di eclatante, sono sono sguardi su alcune realtà di vita che nessuno si ferma a guardare ed ecco spiegato quel senso di tristezza e amarezza che leggiamo in tutti i suoi nove racconti.

VOTO:💛💛💛💛


SCHEDA LIBRO:

Autore: Jhumpa Lahiri

Titolo: Racconti romani

Casa Editrice: Guanda

Pagine: 189

TRAMA

Una Roma mista e metafisica, contemporanea ma eternamente sospesa fra passato e futuro, è la vera protagonista, non l'ambientazione, di questa raccolta. Nove racconti, alcuni di respiro romanzesco, in cui riconosciamo una città contraddittoria che ridefinisce sempre se stessa, trasformandosi di generazione in generazione in un amalgama, in un viavai ibrido di stranieri e romani che si sentono comunque sempre tutti fuori posto. 

Segnati da un ambiente al contempo ospitale e ostile, i personaggi che abitano questi racconti vivono momenti di epifania ma anche violente battute di arresto. Così "Il confine" descrive le vacanze di una famiglia in una casa della bella campagna romana, ma la voce narrante è quella della figlia del custode che un tempo faceva il venditore di fiori in città e nasconde una ferita. Ne Le feste di P. un uomo rievoca le animate serate nell'accogliente casa di un'amica che non c'è più. 

La scalinata, una storia corale di quartiere, raduna sei personaggi, diversissimi per origine e appartenenza, attorno a un ritrovo comune, un saliscendi continuo di vita nel centro di Roma. Nella "Processione" una coppia cerca invano in città consolazione e sollievo per un episodio del passato che ha segnato tragicamente le loro vite. In "Dante Alighieri" il poeta affiora rigoroso e a suo modo inedito nella vita di una donna americana trasferitasi in Italia, tra memorie del passato e inadeguatezze del presente, finché incipit vita nova. 

L'andamento della scrittura è riconducibile agli autori italiani del Novecento che Jhumpa Lahiri conosce e profondamente ama, a partire da Moravia che riecheggia nel titolo. Ma i temi di questo libro, il quinto che l'autrice scrive direttamente in italiano, sono tutti suoi: lo sradicamento, lo spaesamento, la ricerca di un'identità e di una casa, il sentimento di essere stranieri e soli ma, proprio per questo, in lotta e vitali.


giovedì 16 marzo 2023

Book Pride Milano 2023

Ciao a tutti voi lettori del blog

Domenica 12 marzo mi sono recata, con mia figlia, al Book Pride di Milano.

La prima impressione quando arrivi è la delusione, nessuna fila, entri velocemente, vero che  avevamo anche il biglietto scaricato on-line, ma frequentando  altre fiere, è una caratteristica consueta.

La delusione per non aver fatto la coda vi sembrerà strana, ma una kermesse senza fila, significa che non c'è pubblico. Entrati negli spazi dei vari editori ti muovevi liberamente, senza caos, come se ti fossi recata soltanto in una grande libreria.

Cosa è successo?

Forse è stata fatta  poca pubblicità all'evento? 

Meno risorse economiche e le persone non si muovono come prima?

Prezzo del biglietto troppo alto?

Meno interesse per i libri?

Assenza di nomi di autori importanti che attirino l'attenzione del grande pubblico?

Probabilmente la risposta sta in tutte queste domande, sono certa che anche gli organizzatori si sono posti gli stessi quesiti e  cercheranno alternative da mettere in atto il prossimo anno.

L'esposizione degli stand era buona, mancavano però punti d'appoggio per sedersi per quel pubblico di persone di una certa età che avrebbe voluto riposarsi tra una fila di stand all'altra. Penso che sia stata una strategia per affollare le sale dedicate agli eventi, che in questo modo risultavano tutte super affollate. Aggiungiamo che l'audio presso ogni sala è pessimo, non riesci a concentrati in quanto senti il vociare del pubblico che passa.

Pensi di recarti al bar per riposarti tra un panino e un caffè, ma hanno deciso che anche in quest'angolo le sedie non dovevano essere presenti. Qui apro una breve parentesi, il bar, attorno alle 13.30, non era affollato eppure il personale non riusciva a gestire gli ordini di una decina di clienti in attesa che riscaldassero panini già confezionati,  sbagli e lanci di panini contro il bar, tanto che chi era presente come noi  è rimasto allibito, per fortuna,  il lancio non è stato diretto verso la nostra parte da quel responsabile bar baffuto e maleducato.

Gli editori presenti sono comunque riusciti a catturare la nostra attenzione e fermarci per consigli ed acquisti, soprattutto presso le case editrici piccole e a volte sconosciute. Un piacere per chi ama la lettura e ama  scoprire nuovi autori in quella che è diventata la vasta produzione di romanzi in cui non sempre è facile destreggiarsi per scovare piacevoli novità editoriali. 

I nostri acquisti:

  • Non sono sessista ma... di Lorenzo Gasparrini casa editrice TLON
  • Tana libera per tutte di Sara Vicari  - DO IT HUMAN EDITORI
  • Come un incantesimo Mary e Percy Shelley nel Golfo dei Poeti di Carla Sanguineti - NARRATIVA KAPPA VU
  • Leggende napoletane di Matilde Serao  - COPPOLA EDITORE
  • Lidia Poet la prima avvocata di Ilaria Iannuzzi e Pasquale Tammaro - EDIZIONI LE LUCERNE

Torneremo il prossimo anno? Non credo, gli organizzatori dovranno cambiare molte cose e attuare nuove strategie di marketing, così non va bene, la sola presenza di editori non supportati da nulla non aiuta e gli spettatori virano la loro presenza verso altre esposizioni.

Maria Lucia Ferlisi e Rossella Scipioni

giovedì 9 marzo 2023

Premio Nazionale di Narrativa inedita "Valerio Gentile"

 

Vi consiglio questo concorso letterario indetto dall'Associazione Culturale Centro Studi “Valerio Gentile”, scade il 30 aprile ed è GRATUITO.


Premio Nazionale di Narrativa inedita "Valerio
Gentile"

Scadenza iscrizione: 30 Aprile 2023


Sezione A

Sez. 1. Romanzo o Raccolta di racconti

Tema:

libero

Copie:

1

Lunghezza:

da 60 a 80 cartelle da 2000 battute (compresi spazi bianchi)

Opere ammesse:

1

Sezione B

Sez. 2. Racconto

Tema:

libero

Copie:

1

Lunghezza:

da 5 a 10 cartelle da 2000 battute (compresi spazi bianchi)

Opere ammesse:

1

Quote di partecipazione:

Totalmente gratuito

Premi:

Sezione 1
Pubblicazione gratuita del Romanzo vincitore nella Collana Pochepagine di Schena Editore
Diploma + 20 copie del romanzo pubblicato
2° e 3° premio: diploma e libri

Sezione 2
I migliori racconti, sino ad un massimo di 12, saranno pubblicati nell’antologia della Collana Meridiana di Schena Editore
Premi: Diploma di merito e n. 3 volumi dell’antologia pubblicata+libri

Premiazione:

28 Agosto 2023

La cerimonia di premiazione si terrà a Selva di Fasano nell’estate del 2023


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Dove spedire

Le opere dovranno essere inviate in unica copia cartacea, più una copia via email a:

Associazione Culturale Centro Studi Valerio Gentile – c/o Nicola Gentile – Via F.lli Rosselli, 61 – 72015 FASANO (BR)

info@schenaeditore.it – premio@valeriogentile.it


mercoledì 1 marzo 2023

QUELL'ASPIRAPOLVERE NEL BUIO DI JEAN BEAGIN

 QUELL'ASPIRAPOLVERE NEL BUIO DI JEAN BEAGIN

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Iniziare la lettura di questo romanzo ti lascia perplessa, l'incipit ti fa venire voglia di prendere il libro e riporlo nella libreria o peggio ancora nel cestino della carta.
La storia inizia parlando di "cacca", le prime righe emanano un senso di disgusto, simile a quello provato da Mona protagonista del romanzo, ma subito dopo il senso di schifo, riprendi in mano il romanzo incuriosita.

Mona è una donna delle pulizie, vive nel New Messico a Taos, ha dei vicini di casa estrosi, e anche le persone dove lavora non sono da meno, come la famiglia  dove la moglie è cieca e il marito è un uomo che lei ha conosciuto fuori da quel appartamento e che chiama il "Buio", innamorata del suo odore o tanfo, con il quale intreccia una relazione pseudo amorosa.

Da  subito entri in una realtà surreale, con situazioni drasticamente esilaranti, con le storie di cui subito si percepisce che sono destinate a fallire, ma lei si destreggia bene in queste relazioni aperte, nei suoi incontri tantrici, nelle pose completamente nuda per essere ritratta e altre situazioni quasi rocambolesche.

Ama fotografare se stessa avvolta nei vestiti delle varie padrone di casa, ma anche nuda accanto al mobilio dell'appartamento da pulire. In queste sue acrobazie, si inserisce un rapporto difficile con la madre naturale, dalla quale non ha mai ricevuto tenerezza o abbracci e che non ha esitato ad abbandonarla e farla "adottare" da un'altra famiglia.

Quel bisogno di pulire che campeggia in tutte e tre le storie in cui è suddiviso il libro, una metafora della vita, perché anche se pulisci niente può riportare indietro la realtà di ciò che sei o sei stato, tema  affrontato simpaticamente dall'autrice.

Un romanzo che vale la pena leggere per lo stile leggero, dinamico affrontato da Jean Beagin.
Valutazione:💛💛💛💛

Scheda libro

Autore: Jean Beagin

Titolo: Quell'aspirapolvere nel buio

Casa editrice: Einaudi

Pagine: 266

Trama

Mona ha ventisei anni, fa la donna delle pulizie e ha una passione per gli aspirapolvere d'epoca e gli uomini sbagliati. Dopo Mister Laido, ora è il turno del Buio, il tenebroso marito di una cliente. Del resto, per Mona trasformare i rapporti di lavoro in confusi grovigli è la norma. La situazione in cui si caccia con Lena e Paul, artisti ungheresi amanti del nudo, ne è un'ulteriore dimostrazione. E poi c'è quella svitata di sua madre, con i fantasmi e gli orchi che le riporta alla mente. Che il suo gusto per l'orrido abbia radici antiche? In Quell'aspirapolvere nel buio torna la stessa inconsueta eroina di Facciamo che ero morta, e la sua esilarante schiettezza ci conquista ancora una volta.

Biografia

Jen Beagin ha conseguito un MFA in scrittura creativa presso l'Università della California, Irvine, e ha ricevuto un Whiting Award 2017 nella narrativa. È l'autrice di Pretend I'm Dead e Vacuum in the Dark. Ex donna delle pulizie, vive a Hudson, New York.

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.