lunedì 20 dicembre 2021

Buon Natale


 Natale è la festa dell’infanzia. Abbiamo il diritto di domandarci se ci saranno ancora per lungo tempo notti di Natale, con i loro angeli e pastori, per questo mondo feroce, così lontano dall’infanzia, così estraneo allo spirito d’infanzia.

          (Georges Bernanos)




Quest'anno i miei auguri sono dettati da un malinconico e triste sguardo su questo mondo che nulla ha imparato nei secoli dei secoli e giorno dopo giorno. 
Mi chiedo cosa festeggiamo quando nel mondo imperversa l'odio, la discriminazione, l'invidia, la guerra, la mancanza di solidarietà...
Il Natale dovrebbe essere un momento di raccolta, di pace e umanità ma è diventato solo una corsa allo shopping più sfrenato,  a riempire di luci le case dove i cuori si sono inariditi e hanno dimenticato che la gioia del Natale dovrebbe essere un ritorno a quando eravamo  bambini, rivivere la felicità dell'infanzia e trasmetterla a chi ci sta vicino. 
Si continua a festeggiare senza sorrisi, si mangiano  piatti prelibati, quando sarebbe sufficiente condividere un piatto povero ma avere il cuore carico di gioia e umanità verso gli altri.
Fermiamoci e guardiamo con occhi diversi la frenesia della vita. 
Guardate negli occhi l'altro e ritrovate l'antica armonia dei vostri cuori.
Buon Natale di riflessione

mercoledì 15 dicembre 2021

CONCORSO LETTERARIO: GIALLI, THRILLE E NOIR


Salve a tutti/e

se volete partecipare al concorso dovete inviare una mail con il testo alla casa editrice Idrovolante Edizioni.

I racconti più belli saranno inseriti nell'antologia che pubblicheranno alla scadenza del concorso. 

L'invio è gratuito e avete un mese di tempo per scrivere le 10mila battute richieste.

In bocca alla penna....



CONCORSO LETTERARIO

GIALLI, THRILLE E NOIR 

 Idrovolante edizioni (www.idrovolanteedizioni.it) in collaborazione con il sito Cultora (www.cultora.it) indice la prima edizione del concorso “Gialli, thriller e noir”.

UNICA SEZIONE: NARRATIVA – Si accettano racconti gialli, thriller e noir dei tagli più disparati. Il limite massimo di lunghezza è di 10mila battute spazi inclusi. Ogni autore può inviare al massimo un racconto.

TESTI – I testi devono essere in lingua italiana e inediti. Possono partecipare autori italiani e stranieri. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi.

COME INVIARE I RACCONTI – I partecipanti devono inviare il racconto in formato word, con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e nome del Concorso inseriti nel corpo mail al seguente indirizzo: idrovolante.concorsi@gmail.com

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE – La partecipazione è gratuita e aperta a tutte le persone nate, residenti o domiciliate in Italia.

TERMINI DI INVIO – Inviare gli elaborati via mail entro e non oltre il 25 gennaio 2021.

TERMINI DI SELEZIONE – Non sarà pubblicata una graduatoria finale. Agli autori giudicati meritevoli di pubblicazione verrà inviata una mail con il responso entro pochi giorni dalla scadenza del bando e un attestato di partecipazione in versione digitale. Non è prevista una copia omaggio per gli autori né alcun obbligo di acquisto dei volumi.

RACCOLTA – I racconti selezionati verranno pubblicati da Idrovolante edizioni in un libro che sarà in vendita nelle librerie italiane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Idrovolante edizioni, alle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore non appena sarà di nuovo possibile e sui principali book-stores online. Inoltre, il volume verrà pubblicato in versione digitale e-book e presentato in varie località italiane.

DATA DI PUBBLICAZIONE – La raccolta di racconti verrà pubblicata durante il mese di febbraio 2021.

DIRITTI D’AUTORE – I diritti dei racconti rimangono di proprietà dei singoli Autori che in caso di selezione potranno dunque continuare a pubblicare altrove il proprio elaborato.

INFORMAZIONI – Per informazioni scrivere a: idrovolante.concorsi@gmail.com

giovedì 9 dicembre 2021

Armilla meccanica nel cielo di Fabio Carta

Armilla meccanica nel cielo
 di 
Fabio Carta

Scheda libro
Autore: Fabio Carta
Titolo: Armilla meccanica nel cielo
Casa editrice: self publishing
Pagine: 300

Sinossi
"I Meka incarnavano un’idea, quasi un’ideologia in verità, quella del gigantismo meccanico dell’umanità alla conquista delle stelle. Troppo grande l'universo per affrontarlo con le sole piccole membra fornite all’uomo dalla natura". 

Su una remota miniera extrasolare Geuse, un vecchio mek-operaio, giorno dopo giorno vede i frutti del suo duro lavoro sfumare a causa di una crisi economica senza precedenti, che coinvolge tutte le colonie della Via Lattea. Come molti altri medita di prendere ciò che gli spetta e di cambiare vita. Ma non è così facile.

Ad anni luce da lì la Metrobubble, la capitale finanziaria della galassia, è stravolta dallo slittamento temporale tra sistemi planetari, dai disordini e dalle rivoluzioni. Ora a regnare è un feroce dittatore che si fa chiamare Meklord. I nativi del pianeta, i queer, gli fanno guerra per quanto possono, mentre attendono l'aiuto della Terra o di chiunque avrà il coraggio di sfidare per loro le maree del tempo e le armate meccaniche del tiranno.

Un liberatore, un pirata, un avventuriero… o anche solo un semplice operaio.

Biografia
Fabio Carta nasce a Roma nel 1975 dove si laurea in Scienze Politiche con indirizzo storico, sviluppando uno spiccato interesse per le convulse vicende che dall’evo moderno alla contemporaneità hanno visto le evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture. A questi interessi particolari unisce l’inevitabile passione per la cultura fantastica e avventurosa, prettamente cinematografica e televisiva, comune a quasi tutti i quarantenni della sua generazione che questa cultura l’hanno vista nascere, un fenomeno che solo i successi di Guerre Stellari e Star Trek possono esemplarmente rappresentare (non dimenticando, ovviamente, l’importanza non soltanto sentimentale dei numerosissimi cartoni animati giapponesi dell’infanzia, ossia i primi, leggendari anime “ante litteram”). 

Per anni impiega il suo tempo libero alla ricerca d’una sintesi tra queste sue predilezioni, un modo creativo, tra disegno e narrativa, per superare il dualismo apparentemente inconciliabile dei suoi interessi. Da un lato tenta quindi di nobilitare gli ambiti cinematografici, televisivi e fumettistici, nonché videoludici – in perfetto stile “nerd” – con uno stile più ricercato e meno banale, mentre dall’altro vuole dotare d’una riscrittura più dinamica e accattivante le nozioni e le cronache “accademiche”, affascinanti e immortali, tratte ovviamente dai suoi studi storico-politici e dalle seriose ed ostiche letture a cui volontariamente – di tanto in tanto – si sottopone, tra cui molte delle opere medievali del ciclo bretone e arturiano. 

Per questo,come molti, non può esimersi dal subire il fascino del fantasy, in particolare della pervasiva poesia ambientale de Il signore degli anelli, che meglio di tutti nella letteratura contemporanea ha saputo coniugare la solennità letteraria col gioco della fantasia. Ma è nella narrativa di fantascienza pura, soprattutto nella space opera, che cerca la sua maggiore ispirazione; e la trova nell’epica mistica di Dune, nella nettezza marziale di Fanteria dello Spazio come nell’intimo, sofferente pacifismo nella Guerra Eterna di Haldeman. E ancora, la sua immaginazione vaga in preda alle vertigini nella vastità narrativa del ciclo di Hyperion, perdendosi nell’immane intreccio “psicostorico” delle varie Fondazioni di Asimov, per finire perduta tra le allucinazioni cibernetiche di Neuromante. 

Nasce in lui l’idea di poter dar vita ad una sorta di “peplum” narrativo postmoderno, un sincretismo distopico tra fantasy e fantascienza che sia qualcosa di più d’una semplice trasposizioni di poteri magici in tecnologie arcane. Vi sono dame e cavalieri, intrighi di corte e amori a profusione e tradimenti degni di Lancillotto come del Trono di Spade; ma soprattutto storie di guerra, di coraggio e amicizia.Animato da questo intento, inizia a scrivere, creando il mondo di Arma Infero; e in questo mondo ambienta il suo primo romanzo. Impiegato, marito e padre di due figli, che da sempre tollerano pazientemente i suoi momenti di evasione nel remoto spazio siderale, nei ritagli di tempo prosegue indefesso a gettare pianeti, mostri ed eroi dalla tastiera sullo schermo del suo pc, fantasticando sul giorno in cui potrà eleggere la sua passione a professione.

 

venerdì 3 dicembre 2021

LE INVISIBILI SIGNORE DELLA MUSICA DI Anna Rollando

 

LE INVISIBILI SIGNORE DELLA MUSICA

DI 

Anna Rollando

Per molto tempo i nomi delle donne musiciste sono rimasti pressoché sconosciuti.

Eppure le donne musiciste ci sono e ci sono sempre state: coraggiose o pavide, ribelli o sottomesse, monache o mantenute. Ma sempre orgogliose del proprio talento e decise a non soccombere ad una società che le voleva invisibili ce ne sono state tante, disseminate nei secoli, che hanno contribuito fortemente allo sviluppo della musica fino ad oggi.

“Ho deciso di raccontare ‘le prime donne’ che hanno fatto qualcosa di particolare, proprio per sottolineare che i tempi si sono lentamente evoluti: ci sono state donne coraggiose che hanno sfidato una società che le voleva sottomesse o perlomeno inette, dimostrando con fatica e coraggio di poter fare quello a cui aspiravano, fosse fare il giro del mondo piuttosto che ottenere la possibilità di voto. Sono state coraggiose e ‘visionarie’, perché hanno aperto la strada a tutte noi, e alle generazioni future che potranno partire da lì, dal traguardo che molte altre hanno tagliato per tutte. Volevo ricordarle per rendere loro merito, e per non dimenticarsi che tutto quello che forse alle giovani generazioni pare scontato, in realtà paga un debito importantissimo alle ‘prime donne che’ hanno fatto la storia.” (Anna Rollando)

Hildegard von Bingen, Maddalena Casulana, Barbara Strozzi, Francesca Caccini, Nannerl Mozart, Fanny Mendelssohn, Clara Schumann, Louise Farrenc, Ethel Smith, Amy Beach, Rebecca Clarke, Nadia e Lily Boulanger, Florence Prize, e ancora oggi Sofija Guibajdulina, Barbara Hannigan, Rachel Portman, Hildur Gudnadòttir: “mogli di”, “figlie di”, “sorelle di”, spesso nel passato hanno avuto bisogno di una figura maschile che desse loro l’opportunità di accedere agli studi musicali e di trovare il proprio spazio nella società.

“Faccio parte di gruppi musicali declinati al femminile da anni, quando le musiciste donne erano sicuramente tante, ma difficilmente visibili nel panorama professionale. Orchestre solo femminili con direttrici donne, che eseguivano però programmi di musicisti uomini: possibile che non ci fosse nessuna compositrice tra cui scegliere brani di repertorio?”

Ma i tempi sono cambiati, e luminose figure di donne musiciste stanno prendendosi a pieno diritto quello che la storia ha negato a tutte per secoli.

Un saggio che mette in luce donne di grande talento che per troppo tempo sono rimaste nell'ombra.

 SCHEDA LIBRO

COLLANA Musica

GENERE Saggistica

FORMATO 21x15

PAGINE 250

USCITA  3 dicembre 2021

PREZZO 19,00


BIOGRAFIA

Anna Rollando

, spezzina, violista (diplomata al Conservatorio G. Verdi di Milano), concertista classica e pop, ha suonato in centinaia di performance con numerose ed eterogenee formazioni, da Rondò Veneziano al Teatro dell'Opera di Roma, da Massimo Ranieri a Ennio Morricone. 

Laureata in Scienze della Comunicazione, si interessa di didattica musicale e della creazione di eventi musicali. Ha collaborato in qualità di musicista e di curatore a numerose produzioni Rai e Mediaset, come Buona Domenica, Maurizio Costanzo Show, La Corrida, Ti lascio una canzone, Celebration. 

Ha pubblicato Applaudire con i piedi (2018), Assolo (2019), Applaudire con i piedi II (2019).

 


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Informazioni personali

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.