mercoledì 26 giugno 2019

Volevo solo essere te di Ariel




Volevo solo essere te 
di 
Ariel
(Finalista al concorso “Ilmioesordio” 2018)


Fin da bambina, Giada si è trovata a dover fare i conti con una sorella maggiore molto particolare: Ambra infatti è sempre stata bella, intelligente, simpatica, generosa, esuberante, e ora che il fidanzato l’ha lasciata proprio per sposare la sorella, Giada si trova a dover vivere un periodo davvero difficile, tanto più che i preparativi per il matrimonio sembrano coinvolgerla più del necessario. 

E sarà proprio durante il ritorno a casa dopo una giornata passata all’insegna di abiti da sposa e costosi accessori, che le due sorelle faranno la conoscenza di un ragazzo, Angelo, che sin da subito mostrerà uno spiccato interesse per Ambra, ignorando Giada. Ma la ragazza questa volta non vuole arrendersi, e quando Angelo lascerà la sua email ad Ambra, Giada di nascosto se ne impossesserà, dando vita a una fitta corrispondenza a nome della sorella, che culminerà con un appuntamento. 

Appuntamento che non avrà mai luogo, perché il ragazzo verrà trovato cadavere da Giada che, acconciata come sua sorella per mascherare il suo inganno, darà inizio a una fitta rete di equivoci, che culmineranno con l’arresto di Ambra. Ricca di sensi di colpa, Giada s’improvviserà detective, per scoprire il vero assassino e poter così porre fine a quel tragico errore. Ma la strada per la verità è ricca di ostacoli, che coinvolgeranno la protagonista fino all’ultimo colpo di scena. 

Un thriller psicologico dove le vittime diventano carnefici e viceversa, una storia che indaga le luci e le ombre del rapporto tra sorelle.


Estratto: Cara sorella, mai come oggi che sei lontana da casa avrei bisogno di parlarti, di spiegarti, di farti capire la vera realtà dei fatti. Perché tu non hai capito, non hai capito nulla. Sei troppo buona, innocente e inconsapevole per arrivare ad afferrare la verità e a comprendere perché ora ti trovi in carcere con l’accusa di omicidio. Ma, credimi, io non volevo distruggere la tua vita così perfetta, il tuo matrimonio ormai alle porte, la tua carriera così ben avviata… Io non volevo vederti così stanca e sciupata in quella sala, il tuo mondo distrutto in un solo giorno… io… io volevo solo essere te…

Biografia: Ariel (1989) è una scrittrice emergente italiana. Laureata in Lettere (laurea triennale) e Filologia moderna (laurea magistrale), lavora saltuariamente come bibliotecaria. Su Amazon ha pubblicato: 
Ops, c’è un messaggio per te (2014)
AAA cercasi disperatamente un lieto fine (2015)
Diario semitragico di un casalingo disperato (2016)
Volevo solo essere te (2019)
Dal 2016 gestisce un blog letterario sulla piattaforma blogspot, “L’angolo di Ariel”.

martedì 25 giugno 2019

La misura imperfetta del tempo di Monica Coppola

La misura imperfetta del tempo
 di
 Monica Coppola

Una famiglia, tre donne di tre generazioni diverse e un vecchio segreto che sta per essere rivelato.
Mia ha ventidue anni e lotta perennemente con ansie e insicurezze. È cresciuta nella periferia torinese con i nonni materni, senza sapere nulla dell’identità del padre. La nonna, Zita, è vivace e dinamica ma ora deve superare il lutto per la recente morte del marito. La madre, Lara, ha anteposto la carriera all’istinto materno e vive a Milano dove coltiva ambizioni e amanti conosciuti online.
Durante una vacanza alle terme, Zita incontra Santo, accetta il suo corteggiamento e ricomincia a vivere. Questa sua scelta destabilizza Mia che, ancora legata al ricordo del nonno, inizia a ostacolare la relazione. E riporta Lara a Torino, per capire cosa stia succedendo tra nonna e nipote.
Quando le tre si ritrovano, il confronto sfocia in un aspro litigio, ma la verità sul padre di Mia, che Lara ha tenuto nascosta a tutti per più di vent’anni, sta finalmente per venire a galla.

Monica Coppola

Autrice di La misura imperfetta del tempo
Monica Coppola è nata nel 1974 a Torino. Ha pubblicato i romanzi “Viola, vertigini e vaniglia” (BookSalad, 2015) e "La misura imperfetta del tempo" (Las Vegas edizioni, 2019).


Ha curato l’antologia “Dai un morso a chi vuoi tu” (BookSalad, 2016). Ha scritto racconti per “La Repubblica - L’Espresso” e “Carie”, e collaborato con il blog di “Vanity Fair”. Si occupa di marketing e formazione.

lunedì 24 giugno 2019

500 chicche di riso di Alessandro Pagani

500 chicche di riso
di
 Alessandro Pagani
recensione di
Maria Lucia Ferlisi

Ecco un libro ideale per chi è in partenza per le vacanze estive, tra la sabbia, il sole e il mare non si affrontano letture impegnative, ma storie leggere che ci facciano sognare o sorridere.

500 chicche di riso è indicatissimo, sono ben 500 frasi, ironiche, satiriche o semplicemente dei nonsense, in cui l'autore si diverte a guardare  questo mondo, con l'occhio critico di un umorista e come dice lui stesso " Il Pagani è portatore sano di sorrisi". 

Un libro da leggere sotto l'ombrellone con gli amici per poi fare un tuffo tra le acque cristalline, come il sorriso che ci lascia sulle labbra.

Le frasi volteggiano nel libro toccando anche l'assurdità e a volte anche provocando il lettore per fargli comprendere la realtà così demenziale che per prima sfiora l'assurdo, quasi in gara con la fantasia. 

 L'autore gioca con  i luoghi comuni. E i sorrisi si susseguono, a volte sono amari altre no, come la vita quotidiana, da cui trae spunto ad ampie mani; le situazioni ridicole o assurde che ritroviamo una dopo l'altra nel libro, come un cappello pieno di ciliegie che il lettore mangia una dopo l'altra.

Emergono chiari uno dopo l'altro, sorriso dopo sorriso i vizi e le virtù della nostra società.

L'autore non vuole solo farvi sorridere, il suo proposito e di farvi riflettere sulla società, soprattutto quella di oggi, lo fa nel suo modo usuale, sdrammatizzando, ma voi sapete che la satira e l'ironia sono modi per affrontare la realtà sbattendola in faccia nel modo più ridicolo, ma non per questo meno forte.
L'autore, ancora una volta,  si cimenta con le battute e ogni volta riesce a sorprenderci per la bravura nel presentarle al lettore.

Questa volta ha unito anche dei bellissimi disegni regalandoci altre chicche e per completare ci regala alcune battute..spaziali.

Che dire non ci resta che leggere e sorridere con 500 chicche di riso, ve ne anticipo qualcuna: 
45.«C’era parecchia gente al funerale?» «No, un mortorio.»169.«Fornaio, questo pane puzza!» «Per forza, è una ciabatta.»217.«Vorrei dei molluschi.» «Capesante?» «No grazie, sono ateo.»237.«Perché ti fai sempre prendere i barattoli di pomodoro dal commesso calvo?»«249.Tizio invita donna cinese a ballare. «Danza con me questa polka?» «Ma come si pelmette, blutto stlonzo?»Perché mi piacciono i pelati.»
297.Rocco Siffredi dall’androloga: «Dottoressa, mi devo spogliare?» «Non serve, andrò a memoria.»
407.«Nome?» «Ponzio Pilato.» «Faccia una firma qui.» «Ma io non so scrivere.»  «Allora metta una croce.»




Nei bagni di un raduno per single. «È libero?»
«No, occupato.» «Allora cosa è venuto a fare?»















Dimenticavo, una delle 500 frasi del libro è stata selezionata per l'agenda 2019  di Comix .




 SINOSSI:
Ogni nostra azione, atteggiamento o consuetudine si presta a diverse sfaccettature emblematiche. Nel contesto di quest'opera, l'autore ha  cercato di immaginare diverse situazioni surreali che possono scaturire durante i nostri piccoli e grandi avvenimenti quotidiani nel corso del lavoro, nel tempo libero, tra le notizie di cronaca e attualità, nelle nostre consuetudini, e più in generale nel corso di ogni situazione paradossale che ognuno di noi, spesso a propria insaputa, può improvvisamente trovarsi ad affrontare: momenti generati dal teatro dell'assurdo, da presunte coincidenze derivate dall'ambiguità d'una parola  dal fraintendimento d'una frase, o dalla verve 'tragicomica' ed inconsapevole dei protagonisti. E come il titolo richiama, tutto visto dall'alto con la leggerezza dello spettatore neutrale che osserva attraverso occhi distanti ma non distaccati, in una sorta di sospensione critica nei confronti delle nostre caratteristiche principali.

 Rifacendosi a maestri dell'umorismo quali Marcello Marchesi, Achille Campanile e Giovannino Guareschi, "Io mi libro", è una ginnastica per la mente ed un'esplorazione del lessico italiano in un caleidoscopio di lettere che si scambiano e si combinano come in un grattacapo enigmistico, oltre un piacevole riflettersi - dentro una prospettiva meno cupa -all'interno di un compendio ricco di significati allegorici.

Un modo diverso per smitizzare stereotipi e stemperare l'eccessiva serietà con cui l'uomo vincola la proprio esistenza, a dispetto del lato più brillante, goliardico, e virtuoso, che ognuno di noi porta dentro.
 A chiusura del libro, le classifiche personali dell'autore ed un breve racconto dedicato al sogno dal titolo "Breve raccorto onirico".

 BIOGRAFIA:

Alessandro Pagani, nato a Firenze nel 1964, è scrittore, musicista, operatore volontario a favore degli animali, ed impiegato presso l'Azienda  Sanitaria Fiorentina. Appassionato di letteratura e musica, ha fatto parte durante gli anni '80 del movimento artistico underground fiorentino "Pat Pat Recorder". 

Nel 1988 inizia un percorso come musicista con svariati gruppi tra i quali  Stropharia Merdaria, Parce Qu'Il Est Triste, Hypersonics, (con cui ha partecipato ad Arezzo Wave), Subterraneans, Malastrana e successivamente con i Valvola, assieme ai quali fonda nel 1997 l'etichetta discografica Shado Records, attiva fino al 2007. 

Attualmente è batterista del gruppo rock Stolen Apple, con il quale ha fatto uscire l'album di debutto "Trenches" a Settembre 2016. E' anche componente della giura del concorso di poesie "Daniela Pagani e Manuela Masi" patrocinato dal Calcit Chianti Fiorentino, ed un assiduo volontario del Canile Del Termine di Sesto Fiorentino (Fi).

 "Io mi libro", edito dalla casa editrice "96, Rue De La Fontaine" di Torino (una frase del libro apparirà anche sull'agenda Comix 2019), è la su  seconda pubblicazione dopo il manoscritto "Perché non cento?" stampato da Alter Ego/Augh di Viterbo (Aprile 2016), ed il libretto stampato in proprio del 2015 "Le Domande Improponibili".

venerdì 21 giugno 2019

LA RABBIA DEGLI ANGELI di SIDNEY SHELDON




LA RABBIA DEGLI ANGELI

 di 
SIDNEY SHELDON

















AUTORE

SIDNEY SHELDON
TITOLO

LA RABBIA DEGLI ANGELI
PAGINE

544
PREZZO

14,90

UN THRILLER LEGALE INTENSO ED ECCITANTE CHE REGALA MOMENTI DI PURA SUSPENSE E APPASSIONA MIGLIAIA DI LETTORI.





Sinossi
Jennifer Parker è una giovane e affascinante avvocatessa pronta a riscuotere successo nei tribunali di New York.
Ma non appena ha inizio la sua carriera, viene coinvolta nel complotto di uno dei più temuti capi mafiosi della Grande Mela, Michael Moretti.

 Inaspettatamente Michael lascerà il segno nella sua vita, e non sarà l’unico; Adam Warner, prossimo a diventare Presidente degli Stati Uniti, farà di tutto pur di conquistare la Casa Bianca e il cuore di Jennifer.

Quella che comincia come una favola si trasformerà in una battaglia drammatica per il potere che metterà a repentaglio la sopravvivenza dell’amore.
Biografia
Sidney Sheldon (Chicago, 1917 - Los Angeles, 2007), scrittore, sceneggiatore e regista americano di fama mondiale, è l’autore più tradotto al mondo.

Con le sue opere ha vinto l’Academy Award, lo Screen Writers Guild Award e il Tony Award, e i suoi romanzi hanno conquistato milioni di lettori dominando superbamente il mondo della narrativa.
Fra questi ricordiamo Il volto nudo (1970), Uno staniero allo specchio (1976), E le stelle brillano ancora (1992), Nulla è per sempre (1994), Dietro lo specchio (1998), L’amore non si arrende (2001). Poco prima della sua morte ha pubblicato un’opera autobiografica dal titolo L’altra parte di me, che ha conquistato anche la critica.


CARMELA IN LIBERTA' DI ELVIRA ROSSI

 CARMELA IN LIBERTA' DI  ELVIRA ROSSI Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Carmela ha tredici anni, è nata in un paesino   dell’entroterra...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.