Ambrose
di
Fabio Carta
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
CA, controllore
Ausiliario, è uno spazionoide, discendente della razza umana,
durante la preparazione terapeutica per affrontare nuove missioni,
rimane vittima egli stesso, qualcosa è andato storto all'interno
della sua corteccia. Il suo corpo è attaccato da un tumore e le
metastasi invadono il suo corpo, è costretto quindi a vivere in una
speciale tuta. Non potrà partecipare alla missione Nexus che doveva
riportare la pace, e salvare il futuro del mondo, visto i dieci
anni di guerra totale, nucleare e apocalittica che ha dimezzato l'umanità.
CA-209 è avvilito, lui
che ha sempre combattuto in primo piano, adesso è chiuso in questa
tuta che gli permettere soltanto di intrecciare guerre virtuali, si
sente un fantoccio virtuale , un simulacro cibernetico, un clone.
Adesso
si ritrova solo in questa galassia vuota, inavvicinabile in preda a
allucinazioni e farmaci psicotropi. Il tumore non ha devastato solo
il corpo, ma la sua coscienza, ha scoperto di averne una, non è più
il mercenario di prima sempre in guerra, adesso avverte il gelo della
morte.
Le
cisti spugnose devastano il corpo, adesso sa di averlo. Tutto il
tempo passato a venerare il sistema e le lotte intraprese per ristabilire un
ordine nel mondo, adesso avverte tutto come fasullo. Il patto atlantico,
i Jihadaisti e il libero mercato Orbitale..un alleanza tra ladri.
Ca si
sente come se avesse un gemello, una personalità sdoppiata, non può
gestire il suo corpo è diretto virtualmente e percepisce l'inutilità della sua vita da eroe stanco.
Comincia
a parlare con un'allucinazione, un suo alter ego con un nome:
Ambrose, una rosa stillante ambra e con lei riflette sul
passato, le scelte fatte e sul futuro di questo mondo parallelo che
non si arrende mai, sempre coinvolto in nuove guerre, in nuove
alleanze in nuove armi di distruzione.
CA
-209 è faccia a faccia con Ambrose, lo specchio della sua vita, colei
che gli fa comprendere che il patriottismo è soltanto il rifugio
delle canaglie.
Ca
continua a controllare le armi automatiche dell'esotuta, attraverso
l'intelligenza artificiale dell'esoscheletro, ma si sente come un
mostro:
"mostro
nero con gli occhi piccoli e maligni, lampeggianti d'azzurro"
Il
romanzo fantascientifico di Fabio Carta non è di facile lettura,
anche per gli amanti del genere.
Bisogna
leggerlo con calma, avvolti dal silenzio, e lasciandoci trascinare
dalla fantasia ed immaginare questo mostro spaziale con un corpo
robotico, che ci ricorda tanto i robot giapponesi, ed una coscienza
che avvolge Ca e noi lettori.
È
una storia raffinata, per il genere che affronta, è anche un lungo
viaggio non solo nel mondo galattico, ma dentro noi stessi, alla
ricerca di noi stessi. Un romanzo che ci sbatte in faccia
l'incomunicabilità attraverso questo eroe stanco che rimane vittima
delle intelligenze artificiali. Lui non è più nessuno, è solo un
robot.
Fabio Carta ci pone davanti ad una realtà che dei giorni
nostri, prospettandolo in un futuro lontano dove si può vivere
nel sistema solare, ma è come se ci dicesse, non lasciatevi
ingannare, parlate, comunicate, ascoltate il vostro io e non
lasciatevi manipolare:è la voce di Ambrose che parla a CA, ma il messaggio è rivolto a noi lettori.
Il
romanzo è composto da nove capitoli o episodi autoconclusivi, dove
la magia e l'estrosa fantasia dell'autore si rivelano nella totalità.
La scrittura elegante, raffinata, forbita ed elevata di Fabio Carta inserisce
l'autore in un livello alto dei romanzi di fantascienza, sono certa
che rimarrà nel tempo la sua scrittura, che definirei anche visiva, riesce a
far volare la fantasia del lettore grazie all'aspetto descrittivo
che usa e a trasmettere un senso di realtà a questo cosmo fantascientifico che ci racconta
La
trama difficile, complicata, necessita di una rilettura per
apprezzarla in pieno, ma non toglie nulla all'affascinante scrittura
dell'autore ed alla trama.
Lo stile melanconico si adatta perfettamente al personaggio e ci conduce ad un finale inaspettato.
Un
romanzo che riesce a risultare vero, nonostante il genere, e riesce a
catturare anche chi non è abituato a leggere romanzi di
fantascienza come me.
Scheda
Libro
Titolo: Ambrose
Autore: Fabio Carta
Pagine: 212
Editore: Scatole Parlanti
Autore: Fabio Carta
Pagine: 212
Editore: Scatole Parlanti
Sinossi
Controllore
Ausiliario – CA – è uno dei pionieri ad aver sposato la causa
della missione Nexus, la frontiera virtuale dove scrivere un nuovo e
pacifico capitolo della storia umana. Ma durante la preparazione
terapeutica, il suo corpo rimane vittima di danni irreparabili.
Logorato dalle metastasi, è costretto a vivere in una speciale tuta
eterodiretta da pazzi esaltati, che combattono una guerra in bilico
tra realtà e spettacolo.
Il
suo destino è la morte, mentre un suo gemello elettronico continuerà
a simulare la sua esistenza nel ciberspazio.
L’infelicità di CA – figlio delle stelle, alieno agli usi terrestri – subisce uno stravolgimento con la comparsa di Ambrose. Un’entità che si presenta come una rosa stillante ambra, una irriverente voce che lo guida verso sviluppi imprevedibili. Come ribellarsi al proprio destino e scoprire cosa si cela realmente dietro i grandi cambiamenti ai quali l’umanità dovrà far fronte.
L’infelicità di CA – figlio delle stelle, alieno agli usi terrestri – subisce uno stravolgimento con la comparsa di Ambrose. Un’entità che si presenta come una rosa stillante ambra, una irriverente voce che lo guida verso sviluppi imprevedibili. Come ribellarsi al proprio destino e scoprire cosa si cela realmente dietro i grandi cambiamenti ai quali l’umanità dovrà far fronte.
Biografia
Fabio
Carta,
classe 1975, è appassionato di fantascienza e dei classici della
letteratura. Laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha
al suo attivo la saga fantascientifica Arma
Infero,
una serie che a oggi conta due romanzi (Il
mastro di forgia,
2015 e I
cieli di Muareb,
2016) e il racconto lungo Megalomachia (Delos
Books, 2016), scritto unitamente alla finalista del premio “Urania
2016”, Emanuela Valentini. Ha inoltre partecipato con importanti
firme della fantascienza italiana all’iniziativa benefica “Penny
Steampunk” (2016), da cui è nato un volume di racconti
fantastico-weird a cura di Roberto Cera.