mercoledì 27 giugno 2018

Suonetti di Mechi Cena e Francesco Michi

                                                              Suonetti 
di
 Mechi Cena e Francesco Michi
brevi racconti del sonoro

recensione di Ferlisi Maria Lucia

Questo libro è nato da un'idea radiofonica come dicono gli stessi autori:
I “Suonetti” sono testi scritti per la radio, e sono stati trasmessi dal 2011 al 2012 nel palinsesto notturno delle trasmissioni della Rete 2 della Radio Svizzera in lingua italiana, esattamente alle 23:58 (dopo il radiogiornale). Il nome “Suonetti” dato al programma e dunque anche genericamente ai testi che venivano letti, non dipende dall’adozione di una particolare forma poetica, ma semplicemente dal fatto che i nostri racconti, brevissimi, sul suono avrebbero sostituito, nel palinsesto, la lettura giornaliera dei “Sonetti” di Shakespeare.
Per nove mesi abbiamo dato la buonanotte agli ascoltatori

Il sonoro, il suono appartiene al mondo della musica, un pensiero che divide quasi in due il mondo, da una parte la musica, dall'altra tutto il resto, quasi una sorta di guerra tra il suono e il silenzio. Questo pensiero si genera perché non siamo più abituati ad ascoltare. Preferiamo leggere o ascoltare musica attraverso impianti magari anche sofisticati, perché così cogliamo meglio l'essenza del suono.

Sbagliate. Non è questo il modo per accedere alla musicalità del mondo, alla perfezione tra mondo musicale ed anima. Non c'è bisogno di strumenti. Non abbiamo bisogno di CD, ne di vecchi giradischi. La musica quella che si accomuna con noi è dettata dalla natura che ci circonda. 

Bisogna soltanto essere pronti per ascoltarla e recepirla. 

Non discuto in termini accademici del significato di questo romanzo sonoro. Vi trasmetto ciò che è arrivato a me, al termine della lettura. Ha risvegliato ricordi, suoni del passato e del presente che si mescolano, regalandomi sorrisi e ricordi dimenticati.

Il lavoro di questo romanzo di trame sonore sono piccole gocce di emozioni musicali che spaziano nel tempo e fluttuano nei nostri cuori.
Anche suo padre ne aveva uno e un giorno ce l’aveva portato. Era l’eredita. L’unica rimasta. Mettiti qui e non ti muovere≫, gli aveva detto.
Poi si era allontanato ed aveva cominciato a urlare. Gli urli gli arrivavano prima da destra, poi da sinistra, poi da tutte e due le direzioni, poi da dentro il bosco, senza che lui simuovesse.La voce, come una pallina da flipper, rimbalzava sugli alberi.E bellissimo≫, grido. ≪Domani li abbattiamo≫, rispose il padre dall’altra parte,che ci paghiamo l’universita per tua sorella.≫


Suoni onomatopeici che distrattamente stiamo dimenticando, in questa società che va di fretta, e non ha tempo per fermarsi ed ascoltare.

 A-scol- ta-re. 

Rallentare il ritmo, e sentire, percepire, sentire, prestare attenzione:

I bassi roboanti del cinema all'aperto,
il rumore dei sacchetti delle patatine,
il click dello sportello della lavatrice,
il ding del forno
il sibilo del bollitore,
il cicaleccio delle comari nei cortili,
la goccia del lavandino, indisturbata e presuntuosa,
il suono del logorroico,
il suono dei cingoli dei carri armati,
il suono degli aerei e delle esplosioni,
le “esse” disegnate nel lago tronche e mozze come ruggine sulla lingua.
il contrasto tra il rumore e il silenzio.
...

Potrei continuare, ma vi toglierei la voglia di leggere voi stessi questo romanzo che  vi farà oscillare nel tempo, nella natura, nello spazio per cogliere anche il suono del sasso lanciato sulla sulla luna.

Questo libro di sonetti sonori o di piccole trame sonore, vi porta indietro nel tempo, quando avevamo tempo per ascoltare. Non abbiamo bisogno di un'orchestra, limitiamoci a sentire, percepire i suoni che la natura ci offre.

Gli autori hanno scelto questo approccio perché la radio è il mezzo che più si presta all'ascolto, soprattutto la sera, quando abbandoniamo il ritmo della frenesia e stanchi e assonnati, leggiamo un libro o ascoltiamo la radio, quella che trasmette piccole pillole di emozioni.


Di seguito un piccolo suono, una piccola trama sonora tra le tante del libro dei due autori.

Lasagne di cose
Tutto nella mia casa si copre di polvere e si stratifica.Un foglio con qualche appunto, un filo di polvere, con sopraun libro, con sopra polvere, e poi una camicia, una foto, deinastri magnetici. E sopra ancora una tazzina sporca di caffè. Euna biro.Non ci bado nemmeno più. Aggiungo, appoggio altre cose.A volte estraggo qualcosa da sotto e lascio li la mia pasta alforno, la mia lasagna di cose, inframezzata dalla polvere comebesciamella. Pile, strati di cose, di oggetti. Uno sopra l’altro.Appoggiati.Trascurati.Sara per questo che amo i suoni.Sono concreti, pero durano solo quanto devono durare e poisvaniscono.Restano nella memoria, sono puliti e non si impolverano.

Scheda Libro
Autore: Mechi Cena e Francesco Michi
Titolo: Suonetti
Casa Editrice:Le mezzelane
Pagine:  224

Sinossi
Sappiamo ancora ascoltare, decifrare i segni del mondo?
Ascoltare, sentire, è una scelta, un atto creativo e questi 180 “brevi racconti del sonoro” ci ricordano come fare.
L'essere umano si annuncia al mondo con un suono, non importa se è un colpo di clacson o il vagito di quando si nasce. Gli esseri umani dicono “sono qui” con un suono o un rumore.
La necessità di segnalare la propria presenza deriva dal fatto che l'essere umano è un animale sociale, e i suoni – anche quelli non emessi intenzionalmente – mantengono nel corso della sua esistenza un'importanza fondamentale. Ascoltare, dunque, è l'atto primitivo (nel senso di primo ed essenziale) del comprendere il mondo e dell'orizzontare le proprie azioni o reazioni in esso.
I suoni quotidiani raccontano di noi al mondo, segnalano la nostra esistenza in vita. Dicono se non proprio tutto, almeno tanto di noi.
Ma sappiamo ancora ascoltare? Decifrare i segnali del mondo?
Chi è stato al concerto di un coro, o di una orchestra sa che è possibile “sintonizzarsi” su una voce o su uno strumento e, in qualche modo, tirarlo “fuori” dall'insieme.
È proprio questo il concetto di ascolto espresso in questi 180 “brevi racconti del sonoro”: ascoltare, sentire, è una scelta, un atto creativo, volontario o meno, culturale o meno.
Ma se, come è dimostrato, perfino il battito cardiaco degli amanti si sincronizza; se come sostiene lo storico William McNeill “il movimento ritmico sincronizzato - e i sentimenti condivisi che evoca - è una forza potente nel tenere insieme i gruppi umani”, possiamo ancora dimenticarci di ascoltare?
Perché, talvolta, il silenzio o la sordità assomigliano troppo all'aria di un abbraccio vuoto.
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martedì 26 giugno 2018

Tutti i romanzi di Lucrezia Ruggeri


Carissime amiche ed amici del blog, continua il mio tour tra le amiche virtuali e di penna per presentarle e farvele conoscere.

Oggi tocca a Lucrezia Ruggeri una ragazza che, oltre a studiare, si diletta a scrivere romanzi romantici.

Si definisce una lettrice compulsiva ed ha voluto trasformare questa passione in scrittura.

Direi che è stata brava visto che ha già quattro romanzi al suo attivo,  e tante altre idee per il futuro. 

Ha anche un blog: https://traunlibroelaltro.blogspot.com/ , e tanta energia per gestire la sua vita tra libri e scrittura.
Noi non possiamo che augurarle un grande in bocca alla penna,  a me  il compito di farvi conoscere i suoi romanzi.
Buona lettura a tutti/e

Irlanda, un giorno come tanti altri.
C’è un uomo, seduto su una scogliera, immerso nei suoi pensieri.
E c’è Blu.
Blu è un nome, un ricordo, e anche molto di più.
È un amore intenso e grande come l’universo, ma fragile come una stella cadente.
È la storia di qualcosa di talmente splendido che non si può dimenticare.
Dalla penna di Lucrezia Ruggeri, una struggente storia d’amore che lascerà il lettore senza parole.

TRAMA
“Renée alzò preoccupata lo sguardo verso il cielo, nubi scure e dense correvano rapide verso est e un vento gelido si era alzato all’improvviso insinuandosi sotto i suoi vestiti.
Avvertì una dolorosa fitta al petto e un sinistro presagio si fece strada nella sua mente. Lasciò cadere a terra i rami secchi che aveva raccolto e corse verso casa, veloce come se avesse il diavolo alle calcagna.”
Chi è Renée Lancrè?
Perché il malvagio Conte di Moussac è disposto a tutto pur di averla per sé?
Scopritelo in questa avventura nata dalla fantasiosa mente di Lucrezia Ruggeri che vi trasporterà in un medioevo pieno di magia e mistero.


TRAMA
“Tutti amano la vita, non dimenticarlo mai.”
Lance, Dean, Luke.
Tre persone, tre destini, una tragedia pronta a consumarsi nella calda e afosa New York sotto il sole impietoso di agosto.
La vita, per nessuno di loro, sarà più la stessa.
Dopo il fantasy “Il mistero della Fenice”, immergetevi nella nuova storia di Lucrezia Ruggeri: un racconto di amore, odio, disperazione e speranza.

TRAMA
Melody Ross è una donna fragile, alla quale la vita non ha risparmiato terribili sofferenze.
Poi un giorno commette un errore, lo sbaglio più grande.
E mentre la sua vita è sospesa in un letto d’ospedale, Melody non può fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo se non avesse commesso quello sbaglio e se non avesse perso Holly.
Dalla fervida fantasia di Lucrezia Ruggeri, un intenso racconto d’amore e speranza.

lunedì 25 giugno 2018

Neve in Agosto di Pete Hamill

Carissime amiche ed amici lettori
credete nella magia e nella fantasia? Pensate che possa esserci un "eroe" che riporta l'ordine nella vita?

Allora questo è il romanzo giusto per voi: Neve in Agosto. 

Già il titolo vi preannuncia che è un romanzo di fantasia, ma non è solo quello, è un libro che parla al cuore e vi dice:
"non fermatevi alle apparenze, prima di giudicare, fermatevi, approfondite la conoscenza e studiate".

Un romanzo ambientato nel dopoguerra americano, dove il disprezzo per gli Ebrei, nonostante l'olocausto, è ancora viscido, strisciante, odioso e tragico. Un romanzo attualissimo per i nostri giorni, come un monito, fa riflettere, e invita alla pace.

I messaggi giungono mescolati alla fiaba ed alla fantasia, ma non per questo meno forti o potenti.

Ci parla dei bulli, del loro disprezzo, della loro forza perché in branco ed esplodono la loro rabbia sui vecchi, massacrandoli di botte e verso il personaggio del nostro romanzo ancora ingenuo ed aperto alla vita, in bilico tra la conoscenza e l'adesione al branco.

Ci parla dei quartieri poveri e diseredati, abbandonati dalle istituzioni e per questo terreno fertile per gli aspiranti delinquenti.

L'inizio del romanzo è simile alle fiabe:
C'era una volta (era una mattina di sabato fredda e luminosa), in un sobborgo di case popolari, fabbriche e tram sulle pendici occidentali del quartiere di Brooklyn, un ragazzo chiamato Michael Devlin che si sveglio nel buio della sua stanza........
Ma quella mattina era diverso. Per via della luce. La sua stanza all'ultimo piano di una casa popolare al 378 di Ellisono Aveneu, era allo stesso tempi oscura e brillante. Minuscole perle argentate luccicavano  tra le ombre azzurre.....
Appena letto l'incipit capirete che questo è un romanzo straordinario, il mio pensiero è stato:
"come vorrei essere così brava a scrivere". 

Questo è un romanzo straordinario per la capacità letterario dell'autore Pete Hamill di giungere al cuore del lettore e parlargli di temi scottanti, duri e difficili. La mano sapiente dello scrittore sa come colpire il lettore, avvinghiarlo nelle spire della trama e farlo riflettere. 

Michael, questo ragazzino, che si apre all'adolescenza, cerca di capire la realtà, e si apre alla  vita. È cattolico, ma questo non lo ferma dal comprendere anche l'ebraismo. Per caso durante una tormenta di neve conosce un rabbino, ne nasce una forte amicizia, di scambio culturale diremmo oggi, lui gli insegna lo yiddish, il ragazzo ricambia insegnandogli l'inglese.

Qualche pagina risulterà difficile per le parole straniere usate, ma l'incanto di questa favola rimane tutta, ci descrive la realtà dei quartieri popolari abbandonati, dove è facile che cresca la rabbia,  dove le paure si trasformano in odio.

Ma come tutte le favole c'è il personaggio che ci apre la porta della conoscenza, per comprendere gli animi del nostro prossimo, che ci invita a non fermarci a scegliere la vita del branco, ma a pensare con la propria testa, costi quel che costi.

E come in tutte le favole c'è sempre un super eroe che sovviene ad aiutarci e a farci comprendere come è bella vita. E come dice l'autore nella prefazione:
Un ebreo non può vivere senza miracoli. 
(proverbio ydiidsh)

Scheda libro
Autore: Pete Hamill
Titolo: Neve in Agosto
Casa editrice: Salani
Pagine: 298


Sinossi
Brooklyn, 1946. Michael Devlin, un ragazzino irlandese di undici anni, vive con la madre in un casermone popolare. Il padre è morto in guerra, in Belgio. Nel mondo di Michael, il mondo del quartiere, della parrocchia, degli immigrati irlandesi, italiani e polacchi, dei fumetti e dei film d'avventura, entra all'improvviso una figura inaspettata: un rabbino di Praga, scampato all'Olocausto e assegnato alla misera sinagoga di Brooklyn. Nasce una belllissima amicizia: il rabbino racconta le leggende della magica città di Praga e il ragazzino gli insegna altri misteri, quelli della lingua inglese e della realtà dell'America e del baseball.

venerdì 22 giugno 2018

Tutti i romanzi di Olivia Hessen

Carissime amiche e amici del blog

finalmente dopo giorni di caldo afoso e umidiccio, la calura si è abbassata regalandoci refoli di vento rinfrescante e un pizzico di sprint in più.

Torno a presentarvi un'altra amica virtuale blogger e scrittrice, si tratta di Olivia Hessen, anche lei super impegnata con gli studi universitari, ma l'amore per la scrittura non riesce a metterlo da parte e si destreggia tra un esame e l'altro nella scrittura.

 Ha al suo attivo diversi romanzi, delicate storie d'amore a sfondo  LGTB , dice lei, io amo chiamarle storie "arcobaleno", perché l'amore ha tante sfumature e molte sono racchiuse come in uno scrigno nei romanzi di Olivia.

Per conoscerla meglio, potete visitare il suo blog: https://olivialascrittrice.blogspot.com/

Ecco per voi i titoli dei suoi romanzi che potete trovare su Amazon:
olivia hessen






Terra Alta di Javier Cercas

 Terra Alta  di  Javier Cercas IMPRESSIONI  DI MARIA LUCIA FERLISI Melchor ha solo 25 anni ma come poliziotto è considerato un eroe in quant...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.