giovedì 26 aprile 2018

Le tartarughe tornano sempre di Enzo Gianmaria Napolillo

Le tartarughe tornano sempre 
di
 Enzo Gianmaria Napolillo

recensione di Maria Lucia Ferlisi


Salvatore vive in un'isola bellissima, dal sole caldo e dal mare che si tinge di tutte le sfumature di azzurro. Un'isola deserta d'inverno che si anima d'estate con l'arrivo dei turisti che hanno scoperto questa piccola perla del Mediterraneo. 

La madre di Salvatore vende centrini, lavorati nelle fredde e ventose sere d'inverno, ai tanti turisti che affollano l'isola; il padre invece pesca con una piccola barca e vende il pescato giornaliero ai ristoranti. 

Le vie e le cale sono interrotte dal vociare dei turisti, dalle auto e dai motorini. Sembra di essere in una piccola metropoli,ma l'isola rimane sempre tale: un porto caldo ed accogliente per tutti colore che la visitano. 

In questo clima di assolata, incontaminata ed eterna bellezza nasce la storia d'amore tra Salvatore e Giulia, figlia di una coppia di turisti, che lavorano tutto l'anno per concedersi il meritato riposo in una calma e tranquilla isola, dova l'aria è pulita, il sole è caldo ed il mare è blu. 


La storia di amicizia ed amore tra i due ragazzi si nutre per un  solo mese all'anno, poi s'interrompe, ognuno ritorna alla propria vita, agiata quella di Giulia, senza pretese quella di Salvatore. La lontananza è dura, ma lo scambio di lettere, la cui busta è rosa, per non finire dimenticata nella cartella di un postino, allieta ed accorcia le loro distanze. 

Sono giovani, ma sanno che non è facile far crescere un amore quando si è lontani, ancor meno se le differenze sociali sono distanti anche loro. Ma quando si è giovani si pensa che tutto è possibile, che l'amore possa rompere ed eliminare confini e pregiudizi. Nel loro cuore sono consapevoli che il futuro è lontano, meglio vivere intensamente il loro mese d'amore, godere del sole e del mare cristallino.


Ma il mare porta sempre novità, a volte belle a volte meno. Ed una mattina di sole accecante, la vista dei ragazzi intravede qualcosa nel mare, sono ombre scure, non si capisce bene, cercano di filtrare l'intensità del sole con le mani, si avvicinano, immergono i piedi in quell'acqua che un attimo prima era cristallina. 
Adesso non lo è più..è nera..nera di corpi che galleggiano, il sole è sempre caldo, ma i corpi dei due ragazzi sono gelati, i due ragazzi sono attoniti, mai avevano visto dei corpi inermi galleggiare in quelle acque dall'azzurro perfetto. Corrono, vanno in cerca di aiuti, qualcuno è ancora vivo qualcuno può essere salvato.


Adesso l'isola è cambiata. I turisti scappano,  la loro tranquilla vacanza agiata è stata interrotta dalla morte, dalla povertà Scappano. Meglio non vedere, né sentire

Anche Salvatore e Giulia sono cambiati, la maturità è scesa sulla loro spensierata gioventù.

Soltanto gli isolani restano, formano catene umane, aiutano sono solidali, perché l'isola non è di nessuno ma è di chiunque vi si sofferma.

Anche Giulia deve andare, non vorrebbe, il suo cuore è stato scosso, ma ritorna a Milano.
Le distanze diventano ancor più insormontabili, lei non verrà più in vacanza in quell'isola di migranti sporchi di povertà, i suoi genitori sono disgustati. 

Salvatore allora sfida le distanze va a Milano durante le vacanze Natalizie, s'immerge nel freddo nello smog, per rivedere Giulia. Sfida anche l'ironica arroganza del padre che gli fa notare la differenza sociale. Ritorna a casa, deluso, amareggiato e sconfitto. Ma l'isola dei migranti accoglie sempre tutti. Abitanti, turisti e migranti. Perché l'isola sa essere generosa.
 Allora non c'è speranza per l'amore tra i due ragazzi e per i migranti? Non vi resta che leggere il romanzo.

L'autore con questo romanzo affronta un tema duro, quello dell'accoglienza e della solidarietà, e lo fa intessendo una storia d'amore difficile tra due giovani diversi per estrazione sociale. Due temi che sono sempre attuali e simili. 

Gli strati sociali non si scavalcano e nemmeno il diverso viene accolto. Alla fine il tema è unico, il diverso deve stare da solo, così come il povero non può accedere nella scala sociale superiore, un'equazione tristemente imperfetta. 

Ed è quello che ci trasmette Napolillo in questo delicato e poetico romanzo. L'umanità gridata, fotografata con le parole emerge, riga dopo riga per farci riflettere per mostrarci come la povertà e la fame fanno parte del tessuto sociale e spetta a noi non abbandonarli morire, a non trasformare i loro corpi in tristi sagome nere che galleggiano nell'azzurro del mare. 

Tocca a chi resta aiutare, creare una catena umana di solidarietà. Lampedusa ne è un esempio di valore, coraggio e umanità verso il prossimo, ma non basta. Tutti noi dobbiamo cooperare.

Enzo Napolillo con uno stile impeccabile e  armonico permea il romanzo di senso di fratellanza. Ci mette di fronte due mondi diversi, nord e sud, due città diverse, una dal sole puro e mare cristallino, l'altra, Milano, grigia di smog e cemento, due culture e strati sociali diversi, quello modesto di Salvatore, quello agiato ed aristocratico di Giulia e del padre.

Un romanzo che sa mettere in evidenza i tratti salienti senza esprimere giudizi, fa parlare soltanto i personaggi, le loro differenze e fa parlare la natura. Questo basta. Le critiche e i giudizi sono inutili, non servono a niente.

 Il tempo fa maturare e avvicinare, e Lampedusa con il suo mare e la sua umanità è di chi arriva, di chi rimane, e di chi non dimentica il senso di fratellanza.
 Un libro commovente da leggere per riflettere, un libro dedicato ai giovani, il nostro futuro, per allargare gli orizzonti e creare un futuro diverso.
Un romanzo che deve essere introdotto nelle letture scolastiche, già dalle medie.

Sinossi
Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell’azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell’acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo.

Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l’estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d’inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell’estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell’acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra.

Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L’isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell’estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento in una notte stellata. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.

Giulia e Salvatore ora ne sono sicuri. L'isola è di chi rimane e di chi arriva. Non di chi se ne va. Non di chi dimentica.

martedì 24 aprile 2018

Come districarsi nel mondo dei concorsi letterari.

Carissimi lettori e lettrici, districarsi nel mondi dei concorsi letterari non è facile, soprattutto se siete alle prime armi, per questo voglio darvi qualche suggerimento, visto che ho iniziato  prima di voi.
Molti giudicano i concorsi letterari presenti nel web, una vera e propria inutilità, non servono a nulla e non hanno nessun valore.
Affermazioni che in parte possono essere vere. Tuttavia bisogna fare alcune considerazioni.
La prima è riservata a chi ama scrivere racconti.

Come ben sapete il racconto è una narrazione breve, chi fa questa scelta, che in passato era la prassi, non può sicuramente aspirare a partecipare al Premio Calvino, quindi se vuole mettersi alla prova per dimostrare,  se i suoi racconti sono validi, non gli resta che cercare nel web quelli che possono essere i concorsi più adatti a lui o lei.

Molti lettori non amano i racconti brevi, leggevo su un gruppo letterario di Facebook, di una lettrice che diceva che lei i romanzi con meno di trecento pagine nemmeno li considera. Rispetto il pensiero, ma io amo i racconti brevi che a volte racchiudono dei piccoli capolavori di letteratura in poche pagine, e sono certa che molti/e di voi saranno d'accordo con me.

  • La regola più importante quando volete partecipare ad un concorso è di guardare da quanti anni questo concorso si propone al pubblico, se è  presente da molti anni, nel mondo della letteratura, potete prenderlo in considerazione.
  • Se leggete che come premio è prevista la pubblicazione all'interno di una qualsiasi antologia...diffidate... Sicuramente poi vi proporranno l'acquisto di libri, consapevoli del fatto di quanto noi scrittori amiamo leggere i nostri racconti racchiusi in un romanzo.
  • Scegliete sempre concorsi gratuiti, o comunque con delle spese di segreteria minime.
  • Osservate sempre bene da chi viene proposto il concorso, se è un'associazione culturale, controllate il loro sito.
  • Scartate i concorsi proposti da bar, ristoranti o altro, servono soltanto a loro e non hanno nessun riscontro nel mondo culturale.
  • Ultima considerazione, non scontata, leggete sempre bene il regolamento.

Naturalmente tenete conto che vincere un concorso, è soltanto un piccolo riconoscimento che vale forse più a noi stessi, come stimolo per continuare, come incoraggiamento che la nostra scrittura ha una piccola validità.

Personalmente ho iniziato in questo modo. Partecipare ai concorsi aiuta a scrivere con maggiore attenzione, poi può essere una base di lancio per poi passare al romanzo vero e proprio.
I consigli terminano qui, per oggi, ne seguiranno altri. Se volete, potete commentare.
Alla prossima puntata Maria Lucia

lunedì 23 aprile 2018

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE IL VIAGGIO I° EDIZIONE 2018


Carissimi lettori e lettrici
non so voi, ma io amo la primavera, con l'esplosione dei colori, con i primi caldi tiepidi, con un leggero venticello che ti accarezza. 

Starei ore e ore fuori a godermi questa meravigliosa natura che ci regala tepore e calore. Ieri mi sono abbandonata alle due mie passioni, lettura e scrittura.

Ho quasi terminato la lettura del libro "L'amore a due passi" di Catena Fiorello, e ho scritto un po' sul mio quaderno a righe con la copertina rosa con dei bellissimi fiori. 
Poi ho ceduto alla dannazione del cellulare e ho guardato alcuni concorsi da postare nel blog.

Ho trovato quello che mi piaceva ed ecco qui che mi permetto di segnalarlo per voi. Si tratta di parlare di VIAGGIO, nel suo significato più ampio. Viaggio inteso come giro di vacanza, di studio di lavoro. Viaggio come percorso mentale o metafisico. Viaggio d'amore....c
Eccovi allora alcune informazioni per la partecipazione, e il mio solito in bocca alla penna....


PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE
IL VIAGGIO
I° EDIZIONE 2018
Sezioni
5. Il Premio si articola in due sezioni:
- Sezione A: poesia.
- Sezione B: racconto.
Tutte le opere, in entrambe le sezioni, dovranno essere attinenti al tema del 
premio: “IL VIAGGIO”, inteso in ogni forma ed accezione, anche 
metaforica.6. Ogni autore può partecipare con un massimo di n. 1 opera per sezione; 
si può partecipare, quindi, con un minimo di un’opera e un massimo di due.
Modalità di iscrizione
7. La partecipazione al premio è assolutamente gratuita. Non è dovuto 
alcun contributo, né quota di rimborso spese, né altra forma di compenso.
L’unica formalità richiesta è la preventiva registrazione nel sito 
www.quandoarriviamo.com , mediante l’apposito link o direttamente sul 
sito.
8. Il testo dell’ opera in concorso dovrà pervenire alla Segreteria del 
Premio esclusivamente in versione digitale, come allegato (pdf o word) a 
messaggio di posta elettronica all’indirizzo info@quandoarriviamo.com
Non saranno prese in considerazione opere pervenute a mezzo spedizione 
postale tradizionale o in qualsiasi maniera diversa da quella descritta nel 
presente bando.


10. Le poesie saranno valutate dalla Giuria del Premio in forma 
rigorosamente anonima. Pertanto, tutte le opere inoltrate a mezzo mail 
dovranno contenere, pena esclusione dal Premio, solamente il titolo e il 
testo della poesia (con eventuale traduzione se scritta originariamente in 
vernacolo o in lingua diversa dall’italiano), senza alcun tipo di riferimento 
all’autore e senza ulteriori elementi.
13. La mail dovrà contenere: a) opera partecipante in word o pdf; b) 
indicazione, nel corpo del messaggio, dei propri dati anagrafici (nome, 
cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, recapito telefonico e mail) c) 
attestazione originalità propria opera, mai premiata altrove.
14. La mail per l’iscrizione al Premio dovrà essere inviata entro il 
25.05.2018. Ogni iscrizione riceverà conferma di ricezione stesso mezzo.
Giuria e Risultati
Premi
17. Per ogni sezione saranno individuati:
- Le prime 3 opere classificate, dalla 1° alla 3°;
- Eventuali ulteriori opere meritevoli di segnalazione speciale della Giuria
o di menzioni d’onore.
18. Gli autori ai quali la Giuria assegnerà la Menzione d’onore riceveranno 
un attestato di merito. Gli autori ai quali la Giuria assegnerà la 
segnalazione speciale riceveranno una medaglia di segnalazione e un 
attestato di merito. Gli autori che si classificheranno ai primi tre posti di 
ciascuna sezione riceveranno un trofeo e un attestato di merito con 
motivazione.
19. Le esatte posizioni di classifica delle opere finaliste saranno 
comunicate soltanto durante la cerimonia di premiazione. I premi previsti 
dai precedenti articoli saranno attribuiti e consegnati esclusivamente
agli autori che presenzieranno alla cerimonia di premiazione stessa, salvo 
casi di straordinaria eccezionalità sui quali la Segreteria del Premio si 
riserva diritto d’insindacabile arbitrio. Nessun premio sarà dunque spedito 
o consegnato in altre forme, sedi e date. È comunque prevista la possibilità 
di farsi sostituire da un delegato appositamente nominato, e 
preventivamente comunicato alla Segreteria del Premio.

giovedì 19 aprile 2018

Premio Strega: i 12 titoli finalisti


Carissimi amici ed amiche
eccoci al solito appuntamento con il blog.

Oggi è uscita la lista con i 12 nominativi del Premio Strega che si contenderanno la vittoria.

 Sono rimasta molto sorpresa, non vi sono nomi conosciuti e soprattutto vi è una perfetta equità tra donne e uomini. 

Sono entrati in finale sei scrittrici e sei scrittori. Un bel risultato che fa ben sperare, che possa essere l'anno giusto per conferire la vittoria ad una donna? Incrociamo le dita ed attendiamo intanto la cinquina.

 Molti esclusi saranno delusi, è un premio ambito, ma io confido molto nell'imparzialità, soprattutto dei lettori e dei gruppi di lettura.
Non so voi se conoscete qualche nome, e se avete già letto qualche libro, personalmente ho già letto il romanzo di Lia Levi e La ragazza con la leica, mi piacerebbe leggerli tutti, ma il tempo è tiranno e non vivo di soli libri. 

 Cercherò di leggere qualche altro titolo, nei prossimi giorni cercherò le sinossi per vedere quelle che più si avvicinano alla mia lettura.
Quest'anno non sarà facile scegliere, tutti nomi sconosciuti, ma questa novità mi piace, finalmente un po' di spazio a chi sta cercando di entrare in questo difficile mondo della letteratura. 

Se qualcuno di voi ha letto qualche libro, mi piacerebbe sapere quale e se è piaciuto. Grazie!


Silvia FerreriLa madre di Eva, NEO Edizioni;
Helena JaneczekLa ragazza con la Leica, Guanda; 
Lia LeviQuesta sera è già domani, Edizioni E/O;
Francesca MelandriSangue giusto, Rizzoli;
 Angela NanettiIl figlio prediletto, Neri Pozza; 
Sandra PetrignaniLa corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza; 

 Marco BalzanoResto qui, Einaudi; 
Carlo CarabbaCome un giovane uomoMarsilio;
Carlo D’AmicisIl gioco, Mondadori; 
Elvis MalajDal tuo terrazzo si vede casa mia, Racconti Edizioni;
Andrea PomellaAnni luce, ADD Editore; 
Yari SelvetellaLe stanze dell’addio, Bompiani/Giunti.

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.