martedì 28 novembre 2017

Felix Krull - casa editrice

Carissimi amici ed amiche
non molti conosceranno la casa editrice italo/tedesca  Felix Krull.
Annovera solo due autori ma i romanzi sono di qualità.

Vi invito a guardare  il video con i libri proposti.

https://www.youtube.com/watch?v=e1XIwSwn2Lo&t=2s

lunedì 27 novembre 2017

Biblioterapia - 3° consiglio

Alzi la mano chi tra di noi non ha mai provato momenti di tristezza, momenti in cui ti senti privo di energia sia fisiche che mentali. 

Non sai dare nessuna spiegazione ma il tuo stato d'animo è a pezzi, fermo in una spirale di sensi di colpa, ansia, infelicità... 
A volte questo senso di inadeguatezza passa, altre volte no degenerando in depressione e attacchi di panico. 

Il passato che ritorna e ci ancora al presente, impedendoci di intravedere luce e gioia in qualsiasi cosa possiamo fare. 
Cure, farmaci e  sedute dallo psicologo.... ci aiutano sollevandoci dallo stato di tristezza o depressione in cui ci troviamo.
Anche i libri possono aiutarci, in una sorta di autoterapia, in cui ci riconosciamo nei personaggi, oppure nel senso di sollievo e di amore verso la vita che vi leggiamo. 

I personaggi o i paesaggi ci mostreranno lati negativi o positivi in cui riconoscerci e specchiarci, come in un gruppo di auto-aiuto, ma da fare in casa, magari al calduccio della nostra coperta, dialogando con loro. Chissà magari loro riusciranno a strapparci un sorriso, o riflettere per cercare di vedere la realtà con gli occhi velati da meno tristezza o lacrime.

Ecco i libri che vi suggerisco oggi.

Mangia  prega ama 
di Elizabeth Gilbert
Leggiamolo per capire che a volte, messi di fronte la realtà, dietro le apparenze, si può nascondere la nostra infelicità, ma abbiamo il dovere, verso noi stessi, di ricercare il perché. Allora abbandoniamoci alle nostre passioni, chiudendo per un attimo tutte le altre porte per concentrarci solo su esse, per rinnovare il nostro spirito ed in esso la felicità

Sinossi:L'amore, la stabilità un buon lavoro. A trent'anni Elizabeth Gilbert ha già tutto questo, ma una notte si ritrova a singhiozzare sul pavimento, con una sola certezza: "Non voglio più questa vita perfetta". Un'atroce consapevolezza che trascinerà Liz in uno spericolato viaggio fuori e dentro di sè, prima a Roma, per riscoprire il piacere della tavola e dell'amicizia; poi in India, a immergersi nella preghiera; e infine a Bali, a lasciarsi guidare da nuovi desideri e speranze.

Wladen ovvero vita nei boschi 
di Henry D. Thoreau

Questo libro vi aiuterà a scoprire la bellezza della natura che ci circonda, ma soprattutto come possa aiutare il costruirsi da sé, il ritrovare le proprie radici e la forza di vivere in una società dove tutto è dato per scontato. Ritrovare la forza, le giuste energie nella lotta quotidiana per costruire ogni cosa.

Sinossi: Walden o vita nei boschi è il resoconto dell'avventura dell'autore, Henry David Thoreau, che dedicò ben due anni (1845-1847) della propria vita nel cercare un rapporto intimo con la natura e insieme ritrovare sé stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire, ma solo l'utile mercantile.
Il suo è stato un esperimento, il suo obiettivo era quello di voler cercare la conciliazione dell'artista nel mondo naturale grazie all'ottimismo del vedere l'uomo come artefice del proprio destino e come essere dipendente da sensazioni ed emozioni.


La tentazioni di essere felice
 di Lorenzo Marone
Un romanzo più leggero, ironico e divertente. Il personaggio di Cesare all'inizio non vi piacerà, ma la sua filosofia di vita l'apprezzerete sicuramente.
Ecco tenete conto di quello che lui ha imparato, ma non impiegate 70 anni per comprenderlo ed apprezzarlo. Riflettete sulla sua filosofia di vita, tutta napoletana. 
Alla fine la vita è semplice da vivere, siamo noi che amiamo complicarla.

Sinossi
Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.

sabato 25 novembre 2017

A tutte le donne maltrattate


A tutte le donne che giorno dopo giorno subiscono violenza dai loro mariti, compagni, fidanzati o dai loro ex. 

Le donne maltrattate non esistono soltanto il 25 novembre, loro piangono e soffrono in silenzio tutti i giorni. 

Si parla tanto di loro in questi giorni celebrativi, ma poi finita la giornata cala il solito velo di silenzio sulle loro vite. 
Ma loro esistono e chiedono aiuto sempre, cominciamo a cambiare il linguaggio soprattutto giornalistico, non trasformiamo le loro vite in talk show. 

Aiutiamole in sinergia tra centri anti-violenza, forze di polizia e  assistenti sociali.
Aiutiamole tutti i giorni ognuno di noi per le proprie possibilità.
Aiutiamole ad uscire dalla spirale della violenza, affinché anche loro possano tornare a sorridere.





Lividi e Lacrime
di
 Ferlisi Maria Lucia


Non so da quante ore sono rannicchiata per terra. Mi alzo lentamente e mi avvio verso il bagno.
Le gambe sono indolenzite e sul fianco sento una stilettata, come se un pugnale mi avesse colpito.
Mi avvio verso il bagno e mi specchio, l’immagine riflessa è pietosa, il viso e letteralmente disfatto.
Somiglio a una maschera di clown, le lacrime hanno fatto scempio del trucco, il mascara è colato, ma non doveva essere waterproof?
Le solite bugie della pubblicità, di sicuro cambio marca! Forse è meglio che faccia un bagno rilassante, magari con un olio essenziale, apro il rubinetto e lascio riempire la vasca d’acqua calda in cui verso gocce di lavanda, subito si sprigiona un delicato profumo che mi rincuora. Lentamente mi spoglio lasciando cadere gli indumenti per terra, e m’immergo nell’acqua.
Comincio a sentirmi meglio.
Immergo la testa sotto l’acqua, trattengo il respiro e conto un due, tre…dodici, tredici…quanti secondi occorrono per sentire l’acqua che ti entra dentro i polmoni, quanti minuti occorrono per morire annegata. Non lo voglio sapere, non questa sera.
Si sono uno straccio, ma la vita ha ancora un valore per me. Scaccio questo pensiero triste e con la mente cerco di ripercorrere i momenti in cui ho conosciuto mio marito.
Era il 18 marzo festa del patrono, grande sagra in paese con vendita di frittelle, banchi di caramelle, e le immancabili giostre. Con la mia amica siamo sull’autoscontro, lui era lì, mi aveva colpito subito, i capelli neri sparati all’insù, pieni di gel, gli occhi castani, la barba incolta, la sigaretta tra le labbra.
Aveva un’aria spavalda e sicura di sé, che mi aveva letteralmente travolto. Anche lui mi aveva notato e mi aveva chiesto di uscire con lui la sera stessa. Era arrivato in moto. Dio com’era bello e com’era innamorato.

Passava tutti i giorni a prendermi dalla parrucchiera dove facevo l’apprendista, mi caricava in sella e poi rombando il motore partiva in gran velocità e mi accompagnava a casa.Era dolce. Sì, allora lo era. Lui mi vuole bene. Sono io che sbaglio. So che a lui non piace che io vada a trovare mia madre, potrei evitarlo, invece non rispetto mai i suoi desideri.
Vero, non gli piace che vada a fare la spesa da sola, deve sempre accompagnarmi, che male c’è? Questo è amore.Lui mi ama. Ne sono certa.

Vero, non ho il bancomat, non mi ha mai concesso di averlo, spendo troppo e poi sono distratta magari lo dimentico da qualche parte. Poi non lavoro, quindi i soldi li deve gestire lui. Ha ragione. A volte mi trucco troppo, lui ama il viso acqua e sapone, potrei evitarlo. Poi basta con le minigonne, ho già ventotto anni è ora che copra le gambe.
Non sono una ragazzina.
Ha ragione.
Sono una stupida, sono proprio una stupida, lui lo sa bene.
A volte cedo alla tentazione del trucco e della mini, ma non ho bisogno di questi belletti, sono sposata. Gli uomini non devono guardarmi: io sono di mio marito. Mia madre dice sempre che devo lasciarlo, che non mi fa respirare, che devo vivere la mia vita, vestirmi e truccarmi come voglio.
Lei, non può capire, è una figlia dei fiori, gridava nelle piazze e non si è mai sottomessa a mio padre. Lei non ha mai voluto che lo sposassi, era contraria, anche perché aveva voluto che lasciassi il lavoro e per lei questa era stata una premonizione:
Con lui non sarai mai felice”.

Aveva sentenziato. Lei non conosce l’amore, quello che ti toglie il respiro, che ti fa sentire unica, un corpo e un’anima con il tuo amato.
No, lei non è mai stata amata in maniera così totale ed esclusiva. Mio marito dice che lei è invidiosa della mia felicità, ed è per questo che devo tagliare il cordone ombelicale che mi lega a lei. Fino a quando non lo farò, la nostra vita sarà un inferno.
Ha ragione.
L’acqua della vasca si è raffreddata, pertanto esco e prendo l’accappatoio per asciugarmi. Mi dirigo verso la cucina e mi faccio un caffè, mentre ingoio l’ennesima aspirina.
Guardo l’orologio sono già le cinque, fra un po’ arriva, meglio che mi vesta non ama trovarmi in disordine e la cena deve essere pronta per le sette in punto.
Sono piccole inezie, posso accontentarlo, non è un grande sacrificio, come pensano le mie amiche che amano solo bighellonare nei centri commerciali o spettegolare.
Mio marito dice sempre:
le donne devono stare in casa a fare le pulizie, cucinare e scopare” !
Ha ragione.

Quando mi lascia i lividi, lo fa per me, così mi ricordo di non sbagliare, di non ripetere sempre gli stessi errori. Accidenti con tutti questi pensieri mi è sfuggito l’orario. Adesso la cena non è pronta, spero che mi perdoni, ho ancor i lividi di ieri sul corpo, mi fanno male. La chiave sta girando nella serratura della porta, sono impietrita, so già che mi prenderà a schiaffi.
No, ti prego basta, lo so non lo faccio più”.
Invoco con la mente. Eccolo è entrato. Butta le chiavi sopra il mobile posto all’ingresso e si dirige verso il bagno, neanche una parola. Sento che tira lo sciacquone, e si avvia verso la cucina.
Sto sudando.

Sento già il suo urlo: “Che cazzo hai fatto fino ad ora? Dove sei stata stupida oca giuliva, neanche capace di preparare la cena ad un uomo che lavora tutto il santo giorno sei capace”. Dalle labbra non esce nessun suono, le parole si sono seccate nella gola.
Si avvicina, mi sbatte contro il muro, sento il suo alito contro il mio, una mano è stretta contro la gola e mi sussurra:
Sei solo una povera, stupida, inutile, donna, non vali nemmeno cinque lire”.
Adesso vai in cucina e mi prepari subito qualcosa” e mentre m’intima di farlo mi sferra un calcio che mi fa cadere a terra, si mette a ridere.
Non sei nemmeno capace di stare in piedi”.

Rimani pure lì, vado a mangiare da mia madre, stupida.
Stupida, è vero sono stupida.
Stupida perché ti giustifico sempre, stupida perché ho permesso che mi picchiassi, stupida perché rimango qui.

Basta!

Vado in stanza da letto e preparo velocemente la valigia.

Prendo solo poche cose, non ho nulla da ricordare, niente foto, o souvenir non voglio ricordare nulla.
Da oggi riprendo in mano la mia vita.
Scendo le scale, cantando.
Felice, come quando ero una ragazzina, andrò da mia madre i primi tempi, poi cercherò lavoro come e parrucchiera e andrò a vivere per conto mio…
I sogni di una nuova vita s’interrompono sull’ultima rampa di scale.
Lui è tornato indietro.

Mi fissa sbalordito.
Che cazzo fai, cosa sono quelle valigie, muovi il culo e torna indietro povera stupida, dove credi di andare. Chi ti vuole con quel culo che sembra un’anguria gigante!” Ride a crepapelle pronunciando quelle parole.
Lo fisso, ho lo sguardo annebbiato dalle lacrime.
Si, ma questa volta sono lacrime di rabbia, non di paura. Non so come, ma sento dentro di me una forza sconosciuta che mi penetra, scompaiono la paura e il dolore.
Sono forte.
Gli sferrò un calcio, lo manco, ma ormai il mio corpo è avvolto in una spirale di forza, sferrò un altro calcio, questa volta lo colpisco, perde l’equilibrio e cade all’indietro, batte la testa contro un gradino.
Rimane, per alcuni secondi, immobile, per terra, poi si alza, dolorante.

Mi metto a ridere, forte sempre più forte, e lui diventa sempre più piccolo ai miei occhi.
Non si muove. Sente dolore alle gambe e alla testa. Lui il grande picchiatore, adesso è fermo inebetito dal dolore e dalla sorpresa.

Gli passo davanti con le valigie. Lo guardo e ridendo gli urlo:
Sei solo uno stupido non riesci nemmeno a stare in piedi”!


giovedì 23 novembre 2017

Concorso letterario: "La Natura incontra l'Arte"

Carissimi lettori e lettrici del blog
oggi ho selezionato un concorso che vede la partecipazione non solo di poeti, ma anche di tutti voi che amate la musica, la fotografia o la pittura. 

Cari pittori, musicisti poeti e fotografi ad ognuno la propria arma per partecipare, affilate le matite, colorate i pennelli, vibrate le note e cogliete le emozioni della natura con gli scatti fotografici. 

Mostrate quanto amate la natura che ci circonda con le vostre capacità, io intanto vi posto tutte le informazioni necessarie.
Buon lavoro.




“La Natura incontra l’Arte” - Concorso Nazionale di Poesia, 
Musica, Pittura e Fotografia
Scadenza: 15 gennaio 2018

Organizzato da: Associazione Culturale Althedame di Este
E-mail: daruanna64@gmail.com
Internet: Facebook “Gruppo Althedame”
REGOLAMENTO
Ogni sezione del concorso è aperta a tutti coloro che abbiano già compiuto sedici
anni.
Sezione A - POESIA
1) Giovani: dai 16 ai 25 anni
Tema: Natura maestra d’arte e di poesia.
Lunghezza: una sola cartella in formato A4 di trenta righe.
Opere ammesse: una, inedita e mai premiata in altri concorsi.
2) Adulti: dai 25 anni in poi
Tema: Natura maestra d’arte e di poesia.
Lunghezza: una sola cartella in formato A4 di trenta righe.
Opere ammesse: una, inedita e mai premiata in altri concorsi.
Spedizione elaborati:
Spedire l’elaborato, che dovrà essere anonimo, all’indirizzo di posta elettronica 
daruanna64@gmail.com con:
Oggetto: Sezione Poesia Giovani o Sezione Poesia Adulti; 
Allegato 1: Il documento word, denominato con uno pseudonimo, contenente 
l’elaborato con cui si vuole concorrere; 
Allegato 2: Il documento word, denominato con “Dati Autore”, contenente lo 
pseudonimo scelto, il nome e il cognome dell’autore , l’indirizzo di residenza e il 
numero di telefono.
Allegato 3: Il modulo d’autorizzazione alla partecipazione per minori.
Allegato 4: La ricevuta del versamento effettuato.Giuria: ci saranno due giurie.
1) La giuria tecnica, presieduta da Bruna Mozzi (scrittrice e giornalista) e composta 
da Tancredi Artico (Ricercatore universitario in Italianistica), Enrico Da Rù
(insegnante e scrittore), Chiara Finocchiaro (insegnante e web editor), Luciana 
Permunian (insegnante ed esperta di scrittura creativa) ed Elisabetta Trivellato 
(insegnante e scrittrice), individuerà tre vincitori per categoria (Giovani – Adulti).
2) La giuria popolare costituita dai soci dell’Associazione Althedame , individuerà un 
solo vincitore per categoria (Giovani – Adulti).
Premi: attestati, targhe, libri e possibile pubblicazione.
Notizie sui risultati: i vincitori saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà al Rifugio del 
Cane "Val di Maso" Merlara (PD)

Sezione B – MUSICA
Tema: il testo del brano musicale presentato, che potrà essere in inglese o italiano, 
dovrà contenere la parola natura.
Lunghezza: Ciascun candidato può presentare un brano musicale di propria 
composizione o una cover della durata massima di 3.30 minuti, di qualsiasi genere 
musicale.
Opere ammesse: una, originale o cover
Spedizione elaborati: 
Spedire l’elaborato, che dovrà essere anonimo, all’indirizzo di posta elettronica 
daruanna64@gmail.com con:
Oggetto: Sezione Musicale 
Allegato 1: La domanda di partecipazione.
Allegato 2: Il testo del brano.
Allegato 3: Il brano (in formato MP3 con bitrate 320, WAV, AAC, WMA 8).
Allegato 4: Il modulo d’autorizzazione alla partecipazione per minori.
Allegato 5: La ricevuta del versamento effettuato
Giuria: ci saranno due giurie.
1) La giuria tecnica presieduta dalla soprano Stefania Bellamio e composta dalla 
Maestra Luisa Benato, dai cantanti Marco Magro e Federico Paluan e dal gruppo i 
Baruffa, individuerà tre vincitori.
2) La giuria popolare costituita dal Coro Dietro Le Quinte individuerà un solo 
vincitore.
Premi: attestati, targhe, esibizione del proprio brano musicale nella serata di 
premiazione.
Notizie sui risultati: I finalisti saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà al Rifugio del 
Cane "Val di Maso" Merlara (PD)

Sezione C – PITTURA
Tema: La natura nell’arte tra invenzione e realtà
Criteri fondamentali di selezione saranno la qualità, la ricerca, l'originalità e la 
contemporaneità dell'opera. Non vi saranno limitazioni di tecnica o stile, purché si 
tratti di opera pittorica. Per opera pittorica si intende qualsiasi intervento manuale 
ad olio, tempera, acrilico su tela. Le dimensioni dell’opera richiesta saranno non 
inferiori a cm. 40x60 e non superiore a cm 50x70. Sul retro dell’opera indicare un 
proprio pseudonimo per mantenere l’anonimato nei confronti della giuria.
Si dovrà inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica seraguar@tin.it con in 
allegato una foto dell’opera pittorica (si accetta qualsiasi formato, ovvero jpg, gif, 
tiff, png, psd) e la ricevuta del pagamento effettuato. L’oggetto della mail dovrà 
essere: Concorso “La Natura incontra l’Arte” Sezione… Nel corpo della mail si 
dovranno indicare titolo dell’opera, pseudonimo scelto, nome e cognome 
dell’artista, indirizzo postale e recapito telefonico. Per i minorenni allegare il 
modulo di autorizzazione firmato da un genitore.
Tutte le opere pervenute, che non dovranno mai essere state premiate in altri 
concorsi, verranno restituite il giorno della Premiazione.
Al termine del concorso saranno individuate 10 opere finaliste e gli artisti che le 
hanno realizzate, una volta avvisati, dovranno spedirle al seguente indirizzo:
Gloria Rossi
via Bagno,18
35030 Cinto Euganeo (Pd)
Giuria: la giuria presieduta dal Professore d’arte Sergio Casprini e composta dai 
pittori Giovanni Annaloro, Sara Camon, Giuseppe Coccato e Daniela Turetta, 
individuerà tre vincitori e il loro nome sarà reso noto il giorno della Premiazione.
Premi: attestati, targhe, mostra dei quadri finalisti e pubblicazione di tutte le foto 
dei quadri nel profilo facebook dell’Associazione.
Notizie sui risultati: I finalisti saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà per il restauro 
del chiostro dell’Abbazia di Carceri – PD

Sezione D – FOTOGRAFIA
Tema: La natura nell’arte tra invenzione e realtà.
Criteri fondamentali di selezione saranno la qualità, la ricerca, l'originalità della foto
che non dovrà mai essere stata premiata in altri concorsi.
Ogni partecipante può inviare un’immagine, in formato digitale JPG con risoluzione 
minima 300dpi e dimensione massima del lato lungo di 2000 pixel all’indirizzo di 
posta elettronica seraguar@tin.it, allegando anche la ricevuta del versamento 
effettuato.
I file dovranno essere nominati con uno pseudonimo, l'oggetto della mail dovrà
essere Concorso “La Natura incontra l’Arte” Sezione… e nel corpo del messaggio 
dovrà essere riportato il titolo della fotografia e i dati di chi l’ha eseguita ( nome e 
cognome, indirizzo postale e recapito telefonico).
Al termine del concorso saranno individuate 10 foto finaliste e gli artisti che le 
hanno realizzate, una volta avvisati, dovranno spedirle, stampate su carta 
fotografica di dimensione 20×30 cm. al seguente indirizzo:
Gloria Rossi
via Bagno,18
35030 Cinto Euganeo (Pd)
Giuria: la giuria presieduta dalla fotografa Pia Ranzato e composta da Sergio Casprini
(insegnante storia dell’arte), Manuel Favaro (fotografo amatoriale), Enrico Fontana
(fotografo libero professionista), Elena Giacometti (fotografa freelance), Giancarlo 
Pietrobon (fotografo libero professionista), Arturo Ponzin (fotografo amatoriale), 
Fabio Veronese (fotografo amatoriale), individuerà tre vincitori per categoria e il 
loro nome sarà reso noto il giorno della Premiazione.
Premi: attestati, targhe, mostra delle foto finaliste e pubblicazione di tutte le foto 
nel profilo facebook dell’Associazione.
Notizie sui risultati: I finalisti saranno avvisati mediante telefonata o mail.
Data premiazione: la cerimonia di premiazione avverrà sabato 17 marzo 2018 a Este 
in un luogo ancora da stabilire.
Quote di partecipazione: 5 euro, da versare nella carta PostePay n°4023 6009 2319 
4361 intestata a Bottin Stefano, che l’Associazione Althedame donerà per il restauro 
del chiostro dell’Abbazia di Carceri – PD


PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.