L'ultima sposa di Palmira
di
Giuseppe Lupo
Recensione a cura di Ferlisi Maria Lucia
Terremoto 1980 in
Basilicata
L'antropologa esperta in
civiltà mediterranee parte dal suo Nord per recarsi nel cuore
d'Italia: la Lucania, per cercare di ricompattare con lo studio di
questi luoghi lo strappo, la ferita che il terremoto ha inferto a
questi luoghi sconosciuti.
In questo suo viaggio si
imbatte con un abitane del luogo Vito Gerusalemme, un falegname
intagliatore. Un vecchio abitante tranquillo di un paese che si
chiama Palmira, sconosciuto all'Italia stessa. A lui adesso tra
queste macerie, spetta il compito di restituire memoria e ricordi di
questo paese. Vito Gerusalemme lo fa nell'unico modo che conosce :
intagliare. L'uomo, ormai vecchio, nei suoi armadi intaglia storie e adesso l'ultimo
armadio che ha intagliato lo regalerà a Rosa Consilia, l'ultima
sposa di questo minuscolo paese.
Palmira è stata testimone
di molte storie, di nascite, di matrimoni, di gioia e di dolore.
Storie vere e storie irreali, dove la magia si mescola con facilità alla vita reale. Questo paese è la culla delle tradizioni ma anche dei
misteri, di pozioni magiche e scarpe fatte a mano che sono in grado
di far guarire chi le calza, donne che predicono il futuro guardando
nelle pupille.
Ogni data corrisponde ad
una breve storia che Gerusalemme tramanda alla storica che prende
nota diligentemente.
Gerusalemme è ormai
vecchio e l'ultima sposa non avrà figli. Il paese sarà dimenticato,
a Viviana spetta il compito di consegnare al futuro la storia degli
abitanti attraverso la testimonianza scritta di luoghi e tradizioni,
di persone e case di magia e realtà . Il terremoto mette fine con le
sue macerie a una realtà che è già morta.
Adesso è diventata
studio, raccolta storia.
Parole di un libro di persone che non
avranno più un futuro.
Giuseppe Lupo ci trasporta in questo angolo dimenticato del cuore d'Italia, fra vicoli e stradine dimenticate, lo fa per rendere omaggio ad un paese che non c'è più e che non c'è mai stato. L'autore vuole ricordarci che non dobbiamo disperdere tutto quel bagaglio di ricordi, tradizioni, racconti che ogni paese piccolo o grande che sia possiede come testimonianza e come cultura del luogo.
Un libro piacevole, scritto con garbo dall'autore Giuseppe Lupo
Sinossi
23 novembre 1980: il terremoto colpisce la Basilicata e la Campania, provocando
migliaia di morti, dispersi e senzatetto. Un'antropologa milanese si precipita a Palmira, minuscolo centro
dell'Appennino che ha la particolarità di non figurare sulle carte geografiche.
Trova strade e ferrovie interrotte, dighe e ponti crollati, abitazioni rase al suolo, famiglie distrutte.
Solo una falegnameria è rimasta in piedi e dentro, notte e giorno, mastro Gerusalemme fabbrica il mobilio
per una sposa, l'ultima del paese. Sulle ante sta disegnando le leggende che si tramandano negli anni:
misteriose profezie di gente senza tempo e memoria, miracoli di un luogo favoloso dove convivono
cristiani, ebrei, musulmani. I pannelli dei mobili sono l'unica testimonianza che Palmira sia esistita
veramente e in essi si compie il destino di ogni uomo. Tra l'antropologa e il falegname inizia un
dialogo di sguardi sfuggenti e di parole arcane, un viaggio alla ricerca dell'ultima sposa, un'avventura
nei segreti di questa comunità, dalla remota fondazione di Patriarca Maggiore all'apocalisse
del terremoto che ha trasformato il paese in un immenso presepe di morti.
Grazie a una lingua modulata sull'affabulazione dei sogni e a un gioco di incastro fra epica orale,
mito e cronaca, con questo fantasioso romanzo Giuseppe Lupo celebra un evento
che fa da spartiacque nella recente storia del Mezzogiorno e segna la fine di una civiltà.
Scheda Libro:
Autore: Giuseppe Lupo
Titolo: L'ultima sposa di Palmira
Casa editrice: Marsilio
Pagine: 174