Marò Paino è una donna
poliziotta, che svolge il suo compito in un tranquillo commissariato
di quartiere, accanto a lei vi sono il questore Lobianco e Rosario
D'Alessandro per gli amici Sasà.
Sono tre persone
completamente diverse tra loro ma uniti da una forte amicizia,
soprattutto tra il questore e ed il vice commissario Sasà. Marò
bellissima quarantenne, è attratta dai due amici, solo che non sa
scegliere tra i due, di entrami è attirata dalla loro personalità,
ma per non distruggere il bellissimo rapporto di amicizia tra loro,
preferisce non scegliere.
Si ritrovano a seguire
l'indagine per l'uccisione di un noto e ricco avvocato. Sasà
affida l'indagine alla collega Marò, anche perché lui sta seguendo
una pista mafiosa.
L'uccisione sembra un
pubblico messaggio mafioso, uccidere un avvocato penalista famoso
così' in piazza, sa di messaggio rivolto a qualcuno, ma a chi? Si
chiede Marò incaricata dell'indagine, la sua prima veramente ed importante. Il caldo afoso di Palermo rende tutto più difficile. Le
indagini sembrano non trovare una via d'uscita, tuttavia per Sasà è
un buon motivo per discuterne come lei e recandosi sempre a casa sua
Panza e prisenza, come risponde lei ogni volta che le viene chiesto
cosa portare per la cena. Sasà è innamorato, ma non vuole
dichiararsi per paura di non essere corrisposto, ma anche perché il suo migliore amico, il questore, è innamorato anche lui.
Questo libro si distingue dagli altri romanzi scritti dall'autrice siciliana, infatti qui abbiamo un giallo in piena regola, con una donna poliziotto che sembra la versione femminile di Montalbano.
Non lasciatevi fuorviare, la trama è solo un pretesto, alla fine tutto il libro rispecchia gli altri romanzi: La descrizione della Sicilia, quasi come un tour virtuale, i pranzi dettagliati con tanto di ricetta e sempre ritroviamo la seduzione, leggera, sottile ma altamente erotica.
E' un libro che ti seduce, che ti ammalia, che ti prende la gola, mentre passeggi con i personaggi all'interno di questa meravigliosa città che è Palermo, dove la mafia è marginale, vi ritroviamo l'ironia, la religiosità, la seduzione, le prelibatezze e i capolavori architettonici racchiusi tutti in questa splendida città, perché Palermo è tutto questo!
Certo non è uno dei soliti romanzi dell'autrice, dove i personaggi sono sicuramente più appassionanti e vibranti, ma vale la pena leggerlo..o di gustarlo per le sue preziose ricette e per la sua solita bravura!
FLM
Autore: Giuseppina Torregrossa
Editore: Mondadori
pag 189
Sinossi:
Palermo. Un'estate caldissima. E tre poliziotti che più diversi non si potrebbe: il questore Lobianco, severo e forte, Rosario D'Alessandro detto Sasà - amante del cibo e delle donne, affetto da un curioso disturbo della lacrimazione che fa sì che pianga quando si eccita - e Marò Pajno, affascinante e volitiva, relegata in un noioso commissariato di quartiere. I tre sono uniti sin dai primi anni di servizio da un'amicizia più forte di tutto. Tanto che Marò, attratta da entrambi, ha finito per non concedersi a nessuno dei due... Nel medesimo volgere di giorni, Sasà viene incaricato di braccare un boss ricercato da anni e Marò si trova alle prese con un'indagine scottante: chi ha voluto uccidere sulla pubblica piazza uno dei più noti penalisti palermitani? Come se non bastasse, proprio nel momento in cui i due amici avrebbero più bisogno del suo autorevole appoggio, il questore Lobianco sembra preso da altre urgenze. Mentre il caldo avvolge ogni cosa, la barocca festa di Santa Rosalia ricopre le vie della città dei gusci crocchianti dei babbaluci e in riva al mare si levano le preghiere del Ramadan, a Sasà e Marò non resta che ritrovarsi, sera dopo sera, davanti a una tavola imbandita. "Che ti porto?" chiede lui ogni volta, "Panza e prisenza" risponde lei decisa, cioè: solo te stesso e il tuo appetito. Ogni cena una ricetta, preparata da Marò e servita a Sasà in un'atmosfera di speziata ambiguità. Ogni pasto un passo avanti nelle indagini e uno indietro nel gioco di seduzione...
Giuseppina Torregrossa:
Madre di tre figli, vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent'anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno.
Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L'assaggiatrice e con il monologo teatrale Adele ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma. Presso Mondadori ha pubblicato Il conto delle minne (2009), tradotto in dieci lingue, e Manna e miele, Ferro e fuoco (2011) e Panza e prisenza (2013). Nel 2015 è stata insignita del Premio Baccante.
Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L'assaggiatrice e con il monologo teatrale Adele ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma. Presso Mondadori ha pubblicato Il conto delle minne (2009), tradotto in dieci lingue, e Manna e miele, Ferro e fuoco (2011) e Panza e prisenza (2013). Nel 2015 è stata insignita del Premio Baccante.
(https://www.ibs.it/libri/autori/Giuseppina%20Torregrossa)