lunedì 11 luglio 2016

L'ultima fuggitiva


Carissime amiche ed amici del blog
sono ritornata dalle ferie ed eccomi subito seduta davanti al pc, con il condizionatore a 22 gradi, fra un po' gelo, lo so, ma con il caldo la mia mente s'intorbidisce...

Prima di andare in vacanza ho letto L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier
un libro delizioso che si legge tutto d'un fiato. La trama espone il problema della schiavitù senza clamore o discorsi ridondanti, ma con delicatezza attraverso la figura femminile di Honor donna inglese che dopo una delusione d'amore va in America con la sorella che si sposerà con un quacchero. La sorella muore durante il viaggio, lei non torna indietro decide di restare in questo continente sconosciuto. Rimane nell'Ohio un paese  che scoprirà essere una terra di passaggio dal Nord al Sud per gli schiavi.

Conosce Donovan, un uomo violento e cacciatore di negri che fuggono dai padroni e rimane colpita da questo accanimento che non riesce a comprendere.
 Honor  alla fine si reca presso la casa del mancato marito della sorella, ma viene accolta con freddezza e da subito si sente un'intrusa,  è anche per questo che conosce un ragazzo Jack e lo sposa subito. All'inizio tutto procede bene il marito la sostiene nei piccoli aiuti che da ai fuggitivi, ma la situazione precipita per le interferenze della madre di lui che ha paura che vengano scoperti e puniti. Nonostante lei sia sposata e dopo incinta, Donovan non l'ha mai dimenticata anche se il loro era stato un incontro brevissimo, si reca spesso presso la nuova abitazione della ragazza con la speranza di essere ricambiato nel sentimento che cresce dentro di lui. Il finale è inaspettato, imprevedibile e forte.
E' una storia di sentimenti, celati, che si leggono soltanto negli sguardi, una storia silenziosa, leggera, semplice come lo sono i sentimenti forti.
La Chevalier ci conduce in questa America di metà ottocento calandoci nelle case e nei sentimenti dei quaccheri, cucendo una storia di sentimenti, di odio, di violenza con abilità e maestria, la stessa adoperata da Honor nel cucire le trapunte. Vi riporto un piccolo stralcio dove è descritta una trapunta:
"Ciascun riquadro era composto da quadratini e triangolo marroni, verdi e bianco panna, con in mezzo uno spazio per la firma. Era stata iniziata per Grace ma, nell’apprendere che Honor avrebbe accompagnato la sorella in America, i membri della comunità avevano deciso di donarla a lei, cambiando la disposizione dei riquadri in modo che il suo nome rimanesse al centro, con intorno quelli dei famigliari e degli amici. Era semplice, una fantasia di rombi, e non particolarmente bella, perché risentiva delle diverse mani che ci avevano lavorato, inoltre non rispecchiava affatto lo stile di Honor. Ma non sarebbe mai riuscita a separarsene: la sua gente gliel’aveva data proprio perché non si dimenticasse di loro."

Un libro che ci trasmette serenità, calma, ma allo stesso tempo forza, la stessa di Honor quando sceglie di creare il proprio futuro restando in una terra sconosciuta, non per sfuggire  alla sua vita, ma per modificarla e farla veramente sua, nel bene e nel male, senza interferenze di nessuno, ne della sua famiglia ne tanto meno accetta  le regole della nuova: Lei è Honor e vuole essere artefice della propria vita come piace a lei.
Non è come può sembrare un libro che ispira alla fuga, anche se il romanzo comincia con la sua fuga, prima dal ragazzo che l'ha lasciata, la seconda, ancora la sua,  con un matrimonio veloce per sfuggire alla famiglia falsa ed ipocrita  della sorella  a cui lei non si adegua, ancora una fuga dopo il matrimonio perché le proibiscono di aiutare gli schiavi,  ed infine ancora una fuga verso nuovi orizzonti.
In questo groviglio di sentimenti ci sono le fughe degli schiavi, ma è proprio in questo desiderio di libertà che comprende e vuole la sua indipendenza, la sua libertà sfidando le regole non scritte dei quaccheri ed è per lei e per sua figlia che s'incammina verso un futuro libero.

Un libro da leggere perché è scritto in modo splendido, dove l'arte del cucito e del patchwork è descritto minuziosamente e ve lo farà amare.
Un libro da leggere per la storia delicata, composta, tranquilla e  vi immerge nella trama con delicatezza.

Ferlisi Maria Lucia.

giovedì 30 giugno 2016

martedì 28 giugno 2016

Honore' de Balzac

Buongiorno donne e uomini del web



 oltre a gestire il mio blog, collaboro anche con il blog "Cultura al femminile",  dove un piccolo gruppo di quattro donne ha deciso di approfondire autori e autrici che hanno reso grande la letteratura. Abbiamo iniziato con Honore' de Balzac, e sono già stati pubblicati tre articoli, questo è il libro che ho analizzato, per visionare gli altri vi posto il blog: 

https://letteraturalfemminile.wordpress.com/2016/06/27/le-donne-della-comedie-humaine-di-balzac-3/

Buona lettura amici




La cugina Bette
di
Honore' de Balzac


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Il romanzo "La cugina Bette" è stato pubblicato a puntate è fa parte del ciclo dedicato dall'autore "Ai parenti poveri", inserito a sua volta nel terzo volume di "Scene della vita parigina", concepito come novella, si è trasformato, per tutti i particolari aggiunti mano a mano, in un romanzo vero e proprio. Il libro ebbe un successo notevole, grazie alla capacità di Balzac di catturare l'attenzione dei lettori con vari stratagemmi e colpi di scena.
Il romanzo fa parte di quel genere denominato Feuilletondi cui la Francia vanta i natali.
Balzac "più corto che piccolo, grasso e ripieno, la testa infossata sulle spalle, la schiena precocemente curva. Un torso sproporzionato posava sulle cosce pesanti", nonostante il fisico non attraente ebbe una vita piuttosto libertina, e i suoi personaggi spesso rispecchiano le sue esperienze di vita, "ogni suo personaggio ha in dono l'ardore vitale che animava lui stesso"
Nella cugina Bette possiamo dire che il filo conduttore è sicuramente il libertinaggio che può rendere piacere, ma anche attirare tante disgrazie come al personaggio principale il barone Hulot figura su cui girano tutti gli altri personaggi del libro.
Adeline contadine bella e attraente sposa il barone Hulot e va a vivere a Parigi, porta con sé la cugina Bette, non bella e povera, la quale dovrà mantenersi per vivere ricamando, e sarà trattata sempre come la povera parente, disprezzata con grazia, ma comoda per le confidenze.
La donna cova dentro di se un odio talmente grande che riverserà sui suoi familiari, vendicandosi con grazia e maestria, senza mai destare alcun sospetto sulle sue losche trame.
Bette si allea con una delle tante amanti di Hulot, Valerie', la loro amicizia sarà salda, complice e forte, talmente forte che quando Valeriè muore, Bette si rinchiude nella sua stanza e si lascerà morire.
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Leggendo la trama del testo possiamo capire che l'autore non ha molta stima delle donne, le divide in due tipologie: la donna virtuosa, abituate a soffrire in silenzio, e la donna avida, furba,scaltra, mascalzona, ignobile scellerata, bugiarda. Lui stesso a metà del romanzo tramite il personaggio di Hulot dirà: " Perché su dieci belle donne , ve ne sono almeno sette di perverse?". e poi ancora: La donna è un essere inesplicabile"
Nel libro le donne descritte sono Adeline, Bette, Hortense, Josepha e Valèrie, Adeline e Hortense appartengono alla prima categoria, mentre le altre si classificano nella seconda.
La penna di Balzac è ricca di sfumature, i personaggi descritti sembrano vivi nella lettura, che scorre agile, catturano il nostro interesse avvolgendoci nelle righe che si susseguono con ritmo veloce e colpi di scena, parola dopo parola, frase dopo frase.
Nella descrizione della cugina Bette si dilunga con compiacimento oserei dire quasi sadico: "la selvatica lorenese un pò infida ...dotata di un'acutezza diventata profonda, come tutte le persone votate a un reale celibato, con il tono pungente che imprimeva alle sue idee, avrebbe potuto sembrare temibile in qualsiasi altra situazione. Cattiva, avrebbe seminato la zizzania alla famiglia più unita".... " monaca sanguinaria, e poi ancora..."una testardaggine da mula, voleva piacere a se stessa , vestita sembrava una zitella dalla testa ai piedi, la rendeva tanto ridicola che con la migliore volontà, nessuno avrebbe potuto ammetterla in casa nei giorni di gala.".
Nella descrizione fisica dirà: ..zitella segalignasembrava più anziana, bruna piccante, sguardo penetrante, la carnagione olivastra, la figura di giunco,..asciutto volto olivastro..mettendo in valore la figura inflessibile..."
Più avanti in un altro capitolo dirà ancora: La fisionomia della lorenese era diventata terribile. I suoi occhi neri e penetranti avevano la fissità di quella delle tigri. Il suo viso somigliava a quello che noi presumiamo abbiano le pitonesse.
Anche le altre donne vengono descritte in modo poco lusinghiero, dimostrando tutta l'avversione dell'autore contro le donne, cosa comune in molto altri autori dell'epoca come Moliere, che lui citerà anche nel racconto nominadolo espressamente: "...la donna è la minestra dell'uomo".
Perchè leggere allora Balzac? Perchè è un autore dalla scrittura raffinata ed elegante, perché descrive la realtà della vita senza sconti, con chiarezza, con precisione quasi chirurgica, così com'è nella bellezza, ma anche nello squallore.
I suoi personaggi sono analizzati alla perfezione, quasi vivisezionati, sia quelli positivi che le cortigiane o le mascalzone.
Perché questa è la realtà, queste sono le persone e perché così è Balzac.
Balzac_Bette_ritratto.jpg
Ferlisi Maria Lucia

giovedì 23 giugno 2016

Concorso letterario




Buongiorno donne e uomini del web
oggi sono in velocità, super-incasinata tra lavoro, recensioni, ginnastica riabilitativa, casa, famiglia.....uffaaaaa.posso farcela!!!
Ecco per voi un interessante concorso letterario: La poesia salva la vita.
scadenza il 30 luglio.
Buona giornata e buona scrittura!!!





* Poesia e narrativa in lingua italiana
* Poesia e narrativa in lingua piemontese
* Sez. Libri editi o inediti
(è obbligatoria la traduzione in lingua italiana)
Si può partecipare con tre elaborati per sezione
Per la narrativa massimo 3 cartelle
Per la poesia massimo 30 versi
Regolamento:
1) L'iscrizione al concorso è aperta a tutti. L'adesione da parte dei minori deve essere controfirmata da chi ne esercita la patria potestà.
2) I concorrenti, per partecipare al concorso dovranno versare un contributo di € 10,00 per ogni sezione a cui intendono partecipare
Sul c/c n°40481/1 – Agenzia 1 CRAsti
IBAN: IT22 R060 8510 3010 0000 0040 481
intestato all'Associazione Onlus "La poesia salva la vita",

Gli elaborati vanno inviati entro e non oltre il 30 luglio 2016 al seguente indirizzo:
Associazione "La poesia salva la vita"
Strada Salairolo, 67 –
14010 Revigliasco d'Asti (AT)
NO RACCOMANDATE
3) Gli elaborati in forma dattiloscritta dovranno pervenire in quattro copie di cui una sola firmata e corredata di tutti i dati dell'autore.
Gli elaborati dovranno inoltre essere inviati anche in formato elettronico all’indirizzo di posta elettronica seguente: poesiavitavittoriabruno@virgilio.it (si prega di inviare gli elaborati in formato word 2003). chi non desidera la pubblicazione dei propri elaborati deve farlo presente all’associazione per iscritto all’atto della consegna.



4) Gli elaborati pervenuti all'associazione entro la data su indicata saranno visionati e giudicati da una giuria qualificata che ne selezionerà i primi 10, ed il loro giudizio sarà insindacabile ed inappellabile.
5) Le opere premiate e segnalate resteranno a disposizione dell'associazione per eventuali successive manifestazioni.
6) I premiati ed i segnalati dovranno ritirare personalmente i premi o mandare, durante la manifestazione, persona fidata.

La premiazione
Avverrà sabato 01 Ottobre 2016
alle ore 10.00 presso il Salone Consigliare della Provincia di Asti
in Piazza Alfieri, 33
…………………………………………
Segreteria organizzativa
dove spedire gli elaborati:
Vittoria Bruno - Strada Salairolo, 67
14010 Revigliasco d’Asti (AT).
Tel. 0141.18.17.86 - 338.35.28.592
X favore NO RACCOMANDATE
…………………………………………
Se vorrai donare il 5 x 1000
all’Associazione Onlus
La Poesia salva la Vita”
Codice fiscale: 92042990058
















PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.