martedì 14 gennaio 2025

Armanda Guiducci la studiosa che diede voce alle donne

 Armanda Guiducci

la studiosa che diede voce alle donne

Diventare donna è un nascere per strappi
reiterati, per lacerazioni
là, ai margini,
dove l’erba dirada.

Armanda Giambrocono in  Guiducci nacque a Napoli il 12 ottobre del 1923 e morì a Milano l'8 dicembre del 1992.

La famiglia di Armanda dopo qualche anno dalla sua nascita si trasferisce a Milano. Nella grande città di Milano, Armanda  si laurea in filosofia con il celebre professore Antonio Banfi, filosofo dal grande carisma  che raduna intorno a sé diversi ragazzi aspiranti poeti e scrittori, si ricorda tra tutti Antonia Pozzi.

Armanda ha già le idee chiare, vuole essere accanto alle donne, parlare di loro nei suoi scritti, portare alla luce la loro voce inespressa e silenziosa; infatti fu molto attiva sulle questioni femminili e  nel nascente femminismo degli anni settanta apportando il suo contributo, a volte anche molto critico definendolo troppo elitario.

Nel 1974 pubblica La mela e il serpente, interessante saggio sul femminismo



Partecipò attivamente alla vita politica nelle file del partito comunista, ne fu anche critica, soprattutto in merito alla questione femminile che il marxismo inglobava nella lotta  di classe, lei  pensava che  avrebbe dovuto avere uno spazio autonomo e maggiore rilevanza.

Armanda  è  stata una letterata a largo spettro, poetessa, scrittrice, critica, saggista, sceneggiatrice e traduttrice, amava gli studi di antropologia culturale, etnologia e psicoanalisi. Amava il sapere e la cultura, e condivideva questa sua passione con il marito Roberto Guiducci, noto saggista, sociologo e architetto, entrambi hanno ricevuto Premi  con i loro saggi.

Fu la traduttrice dei testi di John Donne e di Katherine Mansfield.

Fu una studiosa appassionata dei romanzi e degli scritti  di Virginia Woolf, ne fu anche la traduttrice, e ne  traduce il testo più famoso: Una stanza tutta per sé , in seguito tradurrà anche Notte e Giorno e Orlando. Pubblicò un  saggio su Virginia Woolf un anno prima della sua morte. 

Morì nel 1992.

Opere

  • La domenica della rivoluzione, 1961
  • Poesie per un uomo, 1965; Asterios, Trieste, 2018
  • Dallo zdanovismo allo strutturalismo, 1967
  • Il mito Pavese, 1967
  • Invito alla lettura di Pavese, 1972
  • La mela e il serpente, 1974
  • Due donne da buttare, 1976
  • La donna non è gente, 1977
  • All'ombra di Kali, 1979
  • Letteratura della nuova Africa (in collaborazione con Lina Angioletti)
  • A colpi di silenzio, 1982
  • Donna e serva, 1983
  • A testa in giù, 1984
  • Perdute nella storia, storia delle donne dal I al VII sec., 1989
  • Medioevo inquieto, storia delle donne dal VII al XV sec., 1990
  • Virginia e l'angelo, 1991




















Maria Lucia Ferlisi

Grazie a 

https://it.wikipedia.org/wiki/Armanda_Guiducci

Armanda Guiducci, una femminista visionaria da riscoprire

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.