La lettrice testarda
di
Amy Witting
Riflessioni di Maria Lucia Ferlisi
Isobel non è amata dalla madre, è il primo messaggio che l'autrice invia ai lettori, il motivo non è chiaro ma andando avanti nelle pagine lo si intuisce. Una madre conosce da subito il temperamento dei figli, quello di Isobel è di una bambina che vuole diventare donna a modo suo, ponendosi delle domande, cercando di comprendere il posto delle donne nella società che si scontra con le imposizioni della società del tempo e con regole inidonee per lei.
La sorella è ubbidiente e si adatta alle regole, è quindi la preferita dalla madre, non deve fare fatica ad educarla è già sulla buona strada per essere una brava ragazza e una brava moglie successivamente. Isobel va educata, ma la sua incapacità nell'imporre il suo modello di vita di fronte alle continue ribellioni, sceglie di trattarla con indifferenza e non le concede l'affetto dovuto.
Isobel è ribelle, la lettura l'aiuta a crescere, certo deve leggere di nascosto, ma la disobbedienza è nel suo carattere, non si cresce senza comprendere il proprio posto nella vita.
A 16 anni la madre muore, per le due ragazze inizia una nuova vita, la grande sceglie di andare a vivere con una zia benestante, lei sceglie di lavorare e vivere prima in un pensionato poi da sola.
Ancora una volta i libri le sono d'aiuto, allargano il suo sapere. Incontra un gruppo di lettori giovani come lei che le insegnano l'amore per la letteratura russa. Nel gruppo si scontra con le proprie difficoltà a relazionarsi, anni di anaffettività materna le fanno sentire il peso della sua giovane esistenza difficile, all'inizio non è in grado di parlare e esprimere le proprie opinioni, le pesa il senso di inadeguatezza in cui è vissuta per anni.
L'autrice ci propone un romanzo di formazione di buon livello, una struttura ben precisa, ogni capitolo corrisponde a un determinato stato della vita della nostra giovane protagonista. Un romanzo che manda un messaggio straordinario a tutte le giovani donne: potete avere il vostro posto nella società come Isobel, voi valete, per dirla come in un noto slogan.
Si le donne valgono e non hanno bisogno di appoggi, possono camminare da sole, possono esprimere le proprie opinioni e possono essere autonome.
Non lasciatevi ingannare dal titolo così accattivante, non è un romanzo leggero, molto va letto tra le pieghe delle pagine. La scrittura elegante e fluida dell'autrice si addentra in un mondo di emozioni positive e negative in un intreccio ben equilibrato
Una storia che ci insegna come la lettura sia importante e come può diventare un modo per interpretare la realtà che ci circonda.
Buona lettura.
Scheda Libro
Titolo: La lettrice testarda
Autore: Amy Witting
Casa Editrice: Garzanti
Pagine:176
Trama
Isobel ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci saranno regali per lei. C'è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto perché sua madre crede che non sia un'attività adatta a una bambina, che dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela. Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo sua madre l'ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel all'inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile.
Bella recensione, grazie
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