oggi voglio parlarvi della lettura di un libro letto ieri: IO SONO DI LEGNO di Giulia Carcasi, un libro acquistato senza conoscere l'autrice ma soltanto per la fiducia della casa editrice Feltrinelli.
Letto d'un fiato, una storia che ti prende e ti pone davanti al rapporto madre/figlia. L'autrice fa parlare la madre con pacata rabbia per il silenzio che giorno dopo giorno si è creato tra loro, diventando una abisso invalicabile. Giulia, la madre, non si arrende, non sopporta che Mia, la figlia, butti la vita sprecando le proprie energie e capacità, e se per ristabilire il loro legame deve rinunciare ai suoi segreti e disposta a farlo.
Ed ecco che Giulia inizia a scrivere, senza freni o inibizioni e la sua vita si trasforma in parole su un foglio bianco, come un diario di vita, parla della sua adolescenza, della scuola, degli amori, del padre...svela anche i suoi segreti, le sue paure, le sue difficoltà. Una confessione totale per mostrare alla figlia che la vita non è perfezione, ma una lotta continua tra successi e no, tra attese, sofferenze e difficoltà ... Per far capire che non è di legno! Deve far cadere quel muro di legno di emozioni che si sono intrecciate tra madre e figlia, lei non è di legno e nemmeno Mia.
L'autrice ha una scrittura elegante, calma , leggera e la storia ti entra nel cuore e la senti tua. È un romanzo che si basa sulle emozioni e con delicatezza Giulia Carcasi apre la porta del cuore delle due donne, ci fa entrare nella vita di due diverse generazioni, una storia al femminile che vi piacerà, ne sono certa.
Scheda libro:
Autore: Giulia Carcasi
Titolo: Io sono di legno
Casa editrice: Feltrinelli
Pagine: 140
Sinossi:
Una madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettività, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario, la lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione.
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