lunedì 17 luglio 2023

LA FERROVIA SOTTERRANEA DI COLSON WHITEEAD


LA FERROVIA SOTTERRANEA 

DI

 COLSON WHITEEAD      

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Leggere questo romanzo è come un pugno nello stomaco, leggere l'America razzista attraverso la storia di Cora, piccola figlia di una schiava, Mabel,  abbandonata nella fattoria dalla madre che ha tentato la fuga verso la libertà, ci mostra come è stata lunga e dura la loro ricerca di essere semplicemente delle persone libere. 

Nei campi di cotone l'idea di persona, intelligenza o autonomia per le persone di colore era un appellativo inutile, la loro persone valeva anche meno di quella di un animale. 

Le torture per chi cercava di scappare erano inimmaginabili, Cora ha assistito a tutto, ma la volontà di essere liberi e considerati persone, esattamente come i bianchi , è più forte della paura, la rabbia è la molla che li spinge in questa ricerca di essere persone libere, sfidando le torture, gli inseguimenti dei cacciatori di schiavi, delle punizioni esemplari che li attendono se catturati. 

La via della libertà è come una via Crucis, costellata di forche e impiccati sia di persone di colore che di  bianchi che hanno voluto lottare con loro e li hanno nascosti e aiutati, ma la via si allunga sempre di più.

Essere liberi è una necessità dell'uomo qualunque sia il colore della sua pelle.

Cora lo dimostra, scappa, viene presa, ma scappa, lotta, si nasconde, cerca aiuto perché prima poi i razzisti dovranno arrendersi e considerare anche i negri delle persone.

Un  romanzo forte, duro, spietato, l'autore Colson  Witeead ci mostra quanto la battaglia degli Americani di colore sia stata lunga e dolorosa, ma ferrea e senza abbattimenti. 

Si muore ma subito un altro schiavo riemerge e continua la strenua battaglia.

Lo stratagemma di questa ferrovia sotterranea rende il romanzo più incalzante, nella realtà era una rete di aiuti, favori, nascondigli per aiutarli a farli uscire dalla condizione disumana di "schiavi".

Una storia vera che punta il dito contro il razzismo del passato ma che resiste ancora oggi senza mai arrivare al punto di vederci per ciò che siamo : PERSONE.

Valutazione:💛💛💛💛💛

 






SCHEDA

Autore: COLSON WHITEEAD  

Titolo: LA FERROVIA SOTTERRANEA 

Pagine : 475

Casa Editrice: Sur

TRAMA

Nella Georgia della prima metà dell'Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all'amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. 

Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? 

Grazie all'invenzione fantastica di una «ferrovia sotterranea», Colson Whitehead dà forma concreta all'espressione con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di abolizionisti che aiutavano gli schiavi nella loro fuga.

lunedì 19 giugno 2023

Premio Letterario Nazionale “Roncio D’Oro” – Città di Ronciglione XXX Edizione 2023


Premio Letterario Nazionale “Roncio D’Oro” – Città di Ronciglione

XXX Edizione 2023

Il Centro Ricerche e Studi di Ronciglione ed il Comune di Ronciglione indicono la 30a (trentesima) edizione del Premio, articolato nelle seguenti sezioni:

Sezione A      – Poesia o racconti in dialetto ronciglionese;

Sezione Bp    – Poesia in lingua italiana;

Sezione Bn    – Narrativa in lingua italiana.

Sezione C      – Riservata agli studenti della scuola primaria, media e superiore suddivisa in tre

sottosezioni:

– Sezione C/1 – riservata agli alunni delle elementari e medie inferiori per opere

in italiano;

– Sezione C/2 – riservata agli alunni delle medie superiori per opere in italiano;

– Sezione C/3 – riservata agli studenti per opere in dialetto ronciglionese.

R E G O L A M E N T O

1) Tutte le opere devono essere scritte con sistemi di videoscrittura o scritte a mano in bella grafia e comunque facilmente leggibili.

2) Possono partecipare al Premio tutti gli autori, ronciglionesi e non. I minorenni devono essere autorizzati da chi esercita la patria potestà (Allegato 1). Possono essere inviate al massimo due composizioni, due poesie o due racconti in lingua, oppure una poesia e un racconto in lingua, oppure un’opera in lingua e una in dialetto o infine due opere in dialetto. Ciascuna opera deve essere in tre copie (anche in fotocopia), di cui solo una firmata in calce con nome, cognome, età (solo per i concorrenti studenti), telefono e indirizzo dell’Autore, compreso, se possibile l’indirizzo e-mail, precisando, infine, a quale sezione del concorso si intende partecipare. Detta sezione andrà ripetuta chiaramente in alto a destra nelle tre copie dell’opera (es.: Sez. C/1)La copia firmata, indicante i sopraindicati dati personali deve essere tassativamente chiusa in busta sigillata, sulla quale non va posto alcun segno. Tale busta va inserita insieme alle due copie non firmate, dentro una busta grande, che non deve recare (anch’essa) alcuna indicazione o segno di riconoscimento dell’Autore. La stessa deve solo recare la scritta: “Premio Letterario Roncio D’Oro”, con gli indirizzi di cui al prossimo punto tre.

3) Tutte le opere dovranno pervenire entro giovedì 31 AGOSTO 2023 spedite a mezzo posta ordinaria, indirizzate a:

Centro Ricerche e Studi – Roncio D’Oro, presso Biblioteca Comunale – Corso Umberto I, 26 – 01037 Ronciglione (VT).

4) Le opere difformi da quanto su descritto o pervenute dopo la scadenza di cui sopra, non saranno ammesse; fa fede il timbro postale.

5) Una giuria qualificata esaminerà i lavori, dichiarerà i vincitori di ogni sezione e segnalerà le opere degne di menzione speciale. Il suo giudizio è insindacabile ed inappellabile.

6) Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti e rimarranno agli atti del CRS.

I partecipanti assumono la propria responsabilità verso terzi dichiarando che gli scritti concorrenti sono di loro proprietà, mai diffusi e utilizzati, non plagianti, inediti e mai premiati. In caso di inadempienza l’opera sarà eliminata.

7) Le opere di poesia non devono superare i 100 versi. Le opere di narrativa non devono superare le 15.000 battute.

8) Ai primi tre classificati per ciascuna categoria, verrà assegnato nell’ordine:

1° premio, Roncio d’Oro;

2° premio, Roncio d’Argento;

3° premio, Menzione Speciale.

I premi non ritirati dai vincitori non verranno spediti (eccetto gli Attestati) ma rimarranno a disposizione degli interessati presso la Sede del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione.

A tutti i concorrenti verranno inviati per posta gli Attestati di Partecipazione.

9) Ad ogni concorrente, ad esclusione dei ragazzi-studenti della Sez. C, viene chiesto un contributo di Euro 15,00 (Quindici/00) a prescindere dal numero di opere presentate, a parziale rimborso-spese per l’organizzazione. Tale contributo si può versare in due modi:

a)    su c/c della Banca Lazio Nord filiale di Ronciglione, intestato al Centro Ricerche e Studi di Ronciglione, IBAN: IT70 H089 3173 2400 4000 0314 112 la cui ricevuta va inclusa nella busta bianca sigillata (che contiene i dati e la firma dell’autore).

b)    inclusione delle banconote direttamente in detta busta.

10) La Cerimonia di Premiazione si svolgerà Sabato 7 Ottobre 2023 alle ore 16,30 in Ronciglione (VT), presso il Teatro Comunale “Ettore Petrolini”, via Sutri n. 1.

Le opere vincitrici ed eventualmente quelle scelte dal comitato organizzatore, saranno interpretate da attori professionisti o amatoriali, oppure dagli autori stessi, ove questi lo vogliano.

11) Con l’invio delle opere, palesandosi la partecipazione al Concorso, si dà atto della presa visione del presente regolamento che viene accettato integralmente senza riserve.

12) Per ogni controversia è competente il Foro di Viterbo.

Per informazioni: Presidente del CRS Lucia Maria Girelli – cell. 339 604 4524

oppure segretario del CRS: Lanfranco Guarino – cell. 338 293 5261

Sito web: www.ronciglione-crs.it  Mail: segreteria@ronciglione-crs.it

Pec: postmaster@pec.ronciglione-crs.it

facebook: https://www.facebook.com/groups/102147686498366/

martedì 13 giugno 2023

Sorella del mio cuore di Chitra Banerjee Divakaruni


Sorella del mio cuore 

di  

Chitra Banerjee Divakaruni

Scheda

Autore: Chitra Banerjee Divakaruni

Titolo: Sorella del mio cuore

Casa Editrice: Einaudi

Pagine: 378

Trama

Calcutta, anni Ottanta. Anju e Sudha secondo le leggi del sangue non sono neanche cugine di primo grado. Ma perfino le crepe dei muri sanno che, più e meglio di due gemelle, intendono il mutamento degli umori, l'altalena dei cicli, la giostra degli sguardi. A cercare di dividerle, ostacoli di ogni genere: ombre di antiche maledizioni, suocere come streghe cattive, imperscrutabili capricci del destino e persino due continenti distanti e diversissimi. Lungo il dispiegarsi delle pagine sono proprio le voci di Anju e Sudha a tracciare in controluce la complicata sequenza di passi di danza che accomuna le loro vite e a far emergere un sentimento più forte di ogni regola e di ogni cosa.

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Anju e Sudha sono cugine ma sono nate lo stesso anno, lo stesso giorno e la stessa ora, sono come sorelle, forse anche di più, un legame fortissimo le lega,  le vediamo crescere, diventare adulte, i primi amore e palpiti di cuore, le tradizioni che prevalgono e aspirano i loro sogni in un vortice impossibile da controllare. Nella loro crescita ammiriamo i sapori e i profumi di questa India che affascina sempre e avvolge le due protagoniste del romanzo in un'aurea quasi magica dai colori splendenti.

 Non è facile vivere in questo paese dove le tradizioni hanno radici fortissime e difficili da estirpare  e le donne ne sono le prime vittime con i matrimoni combinati, per loro l'amore resta una parola vuota e senza più senso. 

Ma c'è un amore che prevarica tutto, che non conosce confini, limiti o ostacoli, ed è l'amore tra le due sorelle, la forte amicizia riesce a nascondere le lacrime e le disillusioni delle due ragazze, che si stringono in un legame ancora più forte cercando salvezza l'una nell'anima dell'altra. 

Si confortano, si confidano si aiutano perché la vera amicizia è questa. 

La scrittrice riesce con delicatezza a narrare le loro vite senza cadere nel drammatico ma rendendo la storia delle "due sorelle" vera e estremamente  moderna. 

Le tradizioni si scontrano con i sogni delicati e ingenui delle ragazze che credono nei sentimenti puri, ma la vita a Calcutta deve rispettare le leggi non scritte degli amori combinati, della dote, di ciò che una donna sposata deve affrontare quando lascia la propria famiglia.

 Una storia commovente che mette in luce la forza delle donne e questo legame da speranza a tutte le donne che pensano di non farcela, di non avere la capacità di trovare le forze dentro di sé. 

La sorellanza in questo legame di Anju e Sudha nasce dal cordone ombelicale delle due neonate, quando l'una ha dato vita all'altra come un soffio divino di vita, il loro legame è come una catena saldamente chiusa e ne mostra la forza che ogni donna può usare se  dall'altra parte trova la mano di una sorella amica... allora riuscirà a uscire da qualsiasi tunnel o impedimento che troverà nel suo percorso di vita.

Un romanzo che trasmette speranza e forza, consiglio a tutti coloro che inizieranno la lettura di questo romanzo di non fermarsi dopo le prime pagine, l'inizio è lento ma poi vi perderete nella vita e nei colori di questa bellissima storia.

Valutazione: 💛💛💛💛💛



PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.