giovedì 21 dicembre 2017

Buon Natale

Carissimi amici ed amiche lettori e lettrici, scrittori e scrittrici, il Natale è già alle porte. 


Vi auguro un Natale di gioia e calore umano.
Un Natale vero senza stereotipi e regali.
 Un Natale in cui possiate stringere una mano o una zampa e con essa scaldarvi il cuore.
Un Natale sereno e tranquillo con il sorriso.
Un Natale d'amore.
Un Natale di affetti sinceri.

Buon Natale a tutti/e voi




A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.

Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali.

Alda Merini

mercoledì 20 dicembre 2017

L'Arminuta di Donatella Di Pietrantonio.


L'Arminuta
 di 
Donatella Di Pietrantonio.

recensione a cura di
Ferlisi Maria Lucia

L'Arminuta si presenta in una casa sconosciuta con i vestiti e scarpe in mano, le apre la porta una ragazzina Adriana, è sua sorella, ma ancora non sanno di esserlo.

La ragazzina da una famiglia agiata, dove vestiva e mangiava bene, si trova, in un freddo mattino, catapultata in un'altra realtà di stenti e miseria, dove si mangiano anche le briciole. La casa è fredda e umida, il letto si divide con una sorella che si fa ancora la pipì addosso, ma non importa, il freddo supera lo schifo e l'abbraccia forte.

Arminuta adesso ha due madri, due padri, due fratelli e due  sorelle. Tutto doppio, ma lei è sola, ed è una ragazzina che non comprende perché nessun adulto ha il coraggio di dirle la verità. Una madre che l'ha partorita, ed una madre che dopo averla accolta l'ha abbandonata. 

Due volte abbandonata.

Come si può accettare questa realtà? Come potrà amare le sorelle, i fratelli e la nuova madre? Quale è il legame che unisce questa figlia alla madre, e quale era il precedente filo che la legava alla madre adottiva? Il cuore di Arminuta è devastato, non sa più chi amare, ma non sa più chi è lei stessa. Il ventre materno è più forte dell'amore di chi ti ha cresciuta? Quale tra i due abbandoni è più doloroso per Arminuta? -Tutte domande che Arminuta si pone, a volte senza sapere la risposta, non le rimane che crearsi una nuova figura in cui cercare di essere almeno se stessa.
"Eppure in certe ore tristi mi sentivo dimenticata. Cadevo dai suoi pensieri. Non c'era più ragione di esistere al mondo. Ripetevo piano la parola mamma 100 volte, finché perdeva ogni senso ed era solo una ginnastica delle labbra. Restavo orfana di due madri viventi. Una mi ha ceduta con il suo latte ancora sulla lingua, l'altra mi aveva restituita a 13 anni. Ero figlia di separazioni false o taciute, distanti. Non sapevo da dove provenivo. In fondo non lo so neanche adesso."
Un racconto duro, spietato, ma schietto e vero, che mette di fronte due mondi, quello dell'adolescenza con quello degli adulti, quello dei benestanti con quello dei poveri, quello della realtà con quello dell'ipocrisia. Questi mondi che si scontrano e ci mostrano la realtà misera e dura dei sentimenti che devono cercare spazio in questi meandri difficili da accettare

Il linguaggio è duro come dure sono le vite della realtà di alcuni luoghi dimenticati da Dio, dove impera la miseria e i sentimenti si dimenticano sopraffatti dalla ricerca del quotidiano. 

Uno stile impeccabile per una storia amara L'autrice ci regala una storia dolorosa e dura. Un romanzo che riesce ad affrontare argomenti spinosi e delicati;  ed anche tu lettore ti porrai le stesse domande di Arminuta. Anche tu ti sentirai frastornato da questa giostra di sentimenti che non conoscevi. 

Può una madre abbandonare la propria figlia, e la seconda madre può farlo anche lei? Qual è allora l'amore che unisce e lega una madre alla figlia?  Una storia che analizza con rara sensibilità i sentimenti di una famiglia rurale in lotta perenne con le difficoltà più immediate del vivere. 

Un libro ben premiato. 

Un libro che difficilmente dimenticherete.

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Scheda libro
Autore:Donatella Di Pietrantonio
Titolo:L'Arminuta
Casa Editrice:Einaudi
Pagine: 162

Sinossi
Ero l'Arminuta, la ritornata. Parlavo un'altra lingua e non sapevo piú a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza».

- Ma la tua mamma qual è? - mi ha domandato scoraggiata. - Ne ho due. Una è tua madre.

Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. 

O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.



venerdì 15 dicembre 2017

Libri per Natale

Carissimi amici ed amiche
mancano ormai pochi giorni a Natale.
Tutti siamo presi dalla corsa ai regali, con un occhio al budget, e l'altro nel cercare di fare un pensiero gradito.

Quest'anno ho deciso di cambiare rotta, per cui ai soliti ninnoli natalizi ho deciso di fare un regalo "goloso", quindi ho comprato della cioccolata e del tè inglese, poi li ho confezionati con un sacchetto trasparente, un po' di fili di neve e per chiusura del pacchetto un cuore di legno.

Il risultato è semplice, ma d'effetto, poi a chi non piace la cioccolata o del buon tè da sorseggiare con dei biscotti, magari al profumo di lavanda?

Naturalmente ho anche pensato alle amiche che amano leggere ed ho scelto alcuni libri, di cui uno mi piacerebbe trovarlo anch'io sotto l'albero. Chissà se qualcuno ci penserà...

Eccomi qui allora a consigliarvi alcuni titoli di romanzi, a cui aggiungo un altro caldo consiglio.
Nel cercare un libro da regalare, cercate  i romanzi anche tra i vari titoli proposti dalle piccole e medie case editrici. State certe che non sbaglierete, sicuramente non sarà un libro doppione, li pagherete meno, ma soprattutto terrete in vita queste case editrici che ogni giorno combattono contro lo strapotere delle grande case editrici.
Troverete tanti bei romanzi che vi terranno un'ottima compagnia in queste fredde serate festive.
Buona scelta e buone letture.


SINOSSI
"Frida sembra un personaggio uscito dalla penna di Gabriel García Márquez: piccola, fiera, sopravvissuta alla poliomielite a sei anni e a un brutto incidente stradale a diciotto che la lascerà invalida, con tremendi dolori alla schiena che la perseguiteranno fino alla morte. Nella vita privata e nella produzione artistica, Frida è combattuta tra due anime: il candore, da un lato, e la ferocia, dall’altro; la poeticità della natura contro la morte del corpo. La vita di Frida è un viaggio che affonda nella pittura tradizionale dell’800, nei retablos messicani, in Bosch e Bruegel, ma che subisce prepotentemente il fascino degli uomini più potenti del suo secolo: come il muralista Diego Rivera (marito fedifrago che le rimarrà accanto fino alla fine) o Trockij (di cui diverrà l’amante) o Pablo Picasso (che un giorno, al cospetto del marito, disse: «né tu né io sappiamo dipingere una testa come Frida Kahlo»). 
La biografia di Hayden Herrera – la massima esperta vivente di Frida – non è soltanto un’indagine poetica su una delle più grandi pittrici del Novecento. È soprattutto un libro di passione politica, d’amore, di sofferta ricerca artistica. Quella stessa sofferenza che porterà Frida a dipingere ossessivamente autoritratti spietati e nature morte sensuali, quasi volesse, mettendole sulla tela, strapparsi di dosso le proprie cicatrici e vivere finalmente una vita libera dal passato e felice."
CASA EDITRICE: NERI POZZA - PAGINE 436 - Costo 19,00

SINOSSI
Una psicologa sopravvissuta ai lager ci insegna a superare i traumi attraverso la resilienza.
Edith Eger aveva sedici anni quando i nazisti fecero irruzione nella città ungherese dove viveva.
Insieme alla sua famiglia fu condotta in un campo di internamento e quindi ad Auschwitz. I genitori vennero inviati subito alla camera a gas su ordine di Joseph Mengele che, poche ore dopo, chiese a Edith di danzare per lui sulle note del valzer Sul bel Danubio blu, ricompensandola con un pezzo di pane che lei divise con le compagne di prigionia. Edith sopravvisse con la sorella ad Auschwitz, venne trasferita durante le marce della morte a Gunskirchen, un sottocampo di Mauthausen, e fu salvata da un soldato americano che la trovò, ancora viva, sopra un mucchio di cadaveri.
Trasferitasi negli Stati Uniti dopo la guerra, ha studiato psicologia e, unendo le sue competenze professionali alla sua personale esperienza, si è specializzata nella cura di pazienti affetti da disturbi da stress post-traumatico. Reduci di guerra dall’Afghanistan, donne che avevano subito violenza, persone che soffrivano per un proprio personalissimo trauma, hanno imparato da lei che «il peggior campo di concentramento è la propria mente» e che libertà e guarigione iniziano quando impariamo ad affrontare il nostro dolore.
La scelta di Edith è la storia dei passi, grandi e piccoli, che ci conducono dall'oscurità alla luce, dalla prigionia alla libertà e alla felicità.
Edith Eger ha novant'anni e danza ancora.

Casa editrice Corbaccio - Pagine 330 - Costo 18,50

SINOSSI
A Keyla la Rossa nessuno resiste: né Yarme - un seducente avanzo di galera -, né il giovane e fervido Bunem - che pure era destinato a diventare rabbino come suo padre -, né l'ambiguo Max. Se questo magnifico libro è rimasto praticamente inedito fino a oggi, è forse perché Singer esitava a mettere sotto gli occhi dei lettori goy il «lato oscuro» di quella via Krochmalna da lui resa un luogo letterariamente mitico. In Keyla la Rossa si parla infatti in modo esplicito di due argomenti tabù: la tratta, a opera di malavitosi ebrei, di ragazze giovanissime, che dagli shtetl dell'Europa orientale venivano mandate a prostituirsi in Sudamerica, e l'ignominia di un ebreo che va a letto sia con donne che con uomini. Alle turbinose vicende dei quattro protagonisti (e dei numerosi, pittoreschi comprimari) fa da sfondo, all'inizio, la vita brulicante, ardente, odorante e maleodorante del ghetto in cui era confinata, in condizioni di estrema miseria, la comunità ebraica di Varsavia, e poi quella, non meno miserabile e caotica, delle strade di New York in cui si ammassavano gli emigrati nei primi decenni del secolo scorso: affreschi possenti, che non a caso molti hanno accostato a quelli ottocenteschi di Dickens e Dostoevskij.
Casa editrice Adelphi - pagine 381 -  costo 17,00 

SINOSSI
..." Nella sua testa è una tempesta di pensieri, il ricordo d'infanzia del padre, William Godwin, che ascolta curioso i segreti di un suo amico chirurgo sui primi risultati del galvanismo applicato ai cadaveri, la sorpresa, terribile e affascinante, che quei corpi sono corpi umani, il dolore per la prima figlia morta ancora senza nome pochi giorni dopo la nascita, i soliloqui esaltati di Percy nel cimitero di St Pancras, le suggestioni titaniche e letterarie e non del Romanticismo inglese. Una tempesta elettrica. Nasce "Frankestein", romanzo fantascientifico destinato a entrare nella storia, libro che ripaga il desiderio e l'angoscia di Mary di essere all'altezza della madre, Mary Wollstonecraft Godwin, autrice proto femminista del rivoluzionario "A Vindication of the Rights of Woman". Ma, come si dice, la realtà supera l'aspettativa e Frankestein diventa un vero e proprio caso letterario, un monstrum, di nome e di fatto, nella cultura del tempo. La critica ne mal tollera il genere innovativo, primo romanzo fantascientifico mai scritto fino ad allora, e, più di tutto, ne stigmatizza l'autore, anzi l'autrice, una donna dalla vita anticonvenzionale e dalle forti istanze democratiche, malvista dalla società borghese per il suo scandaloso matrimonio con l'amatissimo Percey Bysshe Shelley e per le sue "cattive" frequentazioni. Una figlia, come il protagonista del Frankestein, ripudiata dal padre, una madre straordinaria che, come la sua letteraria creatura, cerca disperatamente di sopravvivere alla cifra stilistica della sua vita, la solitudine."
Casa Editrice Giulio Perrone - pagine 203 - Costo 14,00

SINOSSI
La passione d’aver libri e le sue conseguenze sull’animo umano: questo il filo rosso che percorre i tre racconti dell’800 francese qui riuniti: Boulard bibliomane, dal saggio Boulard bibliomane ou la médicine des passions (1841) di J-B Descuret, Bibliomanie (1836) di Gustave Flaubert e L’enfer de bibliophile (1860) di Charles Asselineau. I tre autori, un illustre medico, un grande scrittore alla sua prima prova d’autore e un letterato decadentista, delineano con arguta perspicacia psicologica i tratti distintivi dell’animo afflitto dalla passione e dalla mania dei libri: la bibliofilia e la bibliomania. Il confine tra i due termini è sottile, quasi impercettibile, e spesso si crea confusione. …direi che il bibliofilo possiede i libri, il bibliomane ne è posseduto afferma Descuret nel sua patologia delle passioni.
L’insaziabile desiderio di libri angoscia il bibliomane, che ai libri consacra tutto se stesso, ogni sua risorsa, terrena e spirituale, persino la vita. Scendete anche voi a braccetto col diavolo nel girone dei maniaci di libri, voi che amando leggere e amando i libri, vi sentite bibliofili, e serbate in fondo all’animo la consapevolezza di essere tutti un po’ bibliomani.
Casa Editrice Marco Valerio - costo 7,00
Sinossi
Giulia, maestra di sostegno nella scuola elementare di Guggiano, si è molto affezionata a Fabio, un ragazzino con gravi problemi di integrazione, che in classe viene spesso preso di mira dal bullo Ascanio Lombardi - detto il Maiale - invidioso della sua timida amicizia con la compagna Valeria. Fabio vive con la sorella Valentina, la giovane madre gravemente malata e il padre Giuseppe, un uomo violento che ama i propri figli ma non riesce a essere un genitore affidabile. Fabio non lo sa, ma i destini di suo padre e di Giulia si erano già incrociati quindici anni prima, quando avevano attraversato insieme una notte terribile, iniziata con uno scherzo spietato... Dopo molti anni Giulia è tornata a Guggiano per riprendersi la sua vita e non dover più fuggire dai fantasmi del passato, mentre il piccolo Fabio vorrebbe scappare via da tutto.
La notte dei ragazzi cattivi è una storia dura ed emozionante con cui Massimo Cacciapuoti, attraverso un'acuta sensibilità e un'abile trama, esplora senza timore i luoghi più oscuri dell'infanzia e dell'adolescenza.
Casa editrice Minimum FAX - costo 14,00

È la storia, tratta da una vicenda realmente accaduta, di un giovane ebreo che lascia la sua famiglia a Leopoli in Polonia, intorno al 1930, e giunge in Italia, a Padova, dove si laurea in ingegneria. Ben presto, a causa delle leggi razziali, vive la tragedia, comune agli altri ebrei italiani, di perdere lavoro e sicurezze, nonché, divenuto apolide, di venire imprigionato in un campo di internamento a Ferramonti di Tarsia. Questa prigionia, paradossalmente, gli salverà la vita... La storia è accompagnata da un percorso di conoscenza e di approfondimento del mondo ebraico che l’autrice compie dialogando con la sorella, tenendo presente, oltre all’indagine sui testi, le relazioni con il mondo cattolico. Questo sfondo, a suo modo didascalico, permette all’autrice non ebrea di avvicinarsi ad un tema sul quale ben più autorevoli e coinvolti autori hanno ampiamente scritto.
Casa editrice Rubettino - pagine 186 - Costo 11,40

lunedì 11 dicembre 2017

Concorso letterario


Carissimi amici ed amiche, lettori e lettrici del blog, oggi vi propongo un altro interessante concorso letterario. 
Il tema è altrettanto interessante: l'AMORE
Un tema che affascina sempre, e caratterizza i romanzi di ieri e di oggi.

 Il comune di Breno, legato al suo Santo Patrono, San Valentino, per l'ottava volta ha indetto questo concorso mettendo a disposizione una congrua cifra al primo classificato.

 La sfumatura da dare al racconto di quest'anno non è facile, l'amore come ricerca delle proprie radici...

Sono certa che ci metteremo subito all'opera per creare un racconto che metta in difficoltà la giuria per la scelta dell'unico premiato che riceverà la "modica" cifra di 1.000,00. Vale la pena di tentare.
Forza, prendiamo la penna e iniziamo...scade il 4 gennaio.
In bocca alla penna a tutti, me compresa..!

Tutte le informazioni sul concorso:


L’AMORE È… LA RICERCA DELLE PROPRIE RADICI
Il titolo non è evidentemente un dogma e nemmeno una tesi da dimostrare. Si tratta
di una provocazione che può stimolare la creatività dei concorrenti.
2. Partecipazione al concorso
La partecipazione è GRATUITA e aperta a tutti, può avvenire sia singolarmente sia in
gruppo. Per i gruppi è obbligatorio indicare un capogruppo.
Le opere da inviare devono essere inedite, pena l’esclusione dal concorso.
È possibile partecipare alla selezione esclusivamente con un’opera.
Il concorso è aperto anche ai non residenti in Italia, purché le opere siano scritte in
lingua italiana, pena l’esclusione.
3. Presentazione dei racconti
Gli elaborati dovranno avere le seguenti caratteristiche:
n° 4/6 fogli o cartelle di formato A4, margine 3 cm per ogni lato, 
carattere Arial dimensione 12, interlinea 1,5.
I racconti che non rispetteranno appieno tali caratteristiche verranno eliminati nelle
fasi di verifica preliminare.
Sarà necessario attribuire al racconto un titolo differente rispetto al tema del
concorso.
È vietato, pena esclusione, inserire nel racconto indicazioni relative all’identità 
dell’autore.Premio letterario SAN VALENTINO – BRENO – 8° edizione
4. Modalità di partecipazione, consegna degli elaborati e conferma di ricezione
Il racconto potrà essere consegnato ESCLUSIVAMENTE VIA POSTA ELETTRONICA da
inviare all’indirizzo premiosanvalentinobreno@gmail.com Il messaggio dovrà avere le
seguenti caratteristiche:
OGGETTO della e-mail: “Partecipazione al Premio letterario San Valentino”
TESTO della e-mail: Richiesta di partecipazione al Premio letterario San 
Valentino (non inserire altre informazioni)
ALLEGATI obbligatori debitamente compilati:
1.richiesta di partecipazione in formato pdf (Allegato A);
2.liberatoria per la pubblicazione in formato pdf (Allegato B);
3.racconto in formato pdf: il file dovrà essere nominato con il titolo del 
racconto (es: titolodelracconto.pdf).
Ai fini della partecipazione al concorso non saranno considerati validi gli elaborati
pervenuti oltre la data di scadenza fissata per le
ORE 24.00 DEL GIORNO 04 GENNAIO 2018.
Faranno fede la data e l'ora stampate sull’e-mail.
Le e-mail inviate oltre il termine indicato saranno rifiutate automaticamente dal 
sistema e verrà inviato un apposito messaggio in risposta.
Il racconto si considera ammesso esclusivamente a seguito dell’invio in risposta del 
codice alfanumerico identificativo assegnato.
5. Commissione tecnica
I racconti presentati saranno selezionati da una Commissione tecnica composta da esperti nel settore individuati dal Comune di Breno che presenzierà alla serata di 
premiazione;
6. Criteri di valutazione
Per ogni racconto verranno attribuiti da ogni membro della Commissione tecnica
di valutazione massimo 80 punti così ripartiti:
 originalità ed efficacia del messaggio (max 40 punti);
 qualità tecnico/espressiva (scorrevolezza e correttezza della scrittura) (max 15
punti);
 impatto emotivo (max 15 punti).Premio letterario SAN VALENTINO – BRENO – 8° edizione
 Attinenza al tema (max 10 punti).
I 5 racconti che avranno ottenuto il punteggio maggiore verranno consegnati alla
presidente della Commissione, che stabilirà una graduatoria di merito e sceglierà a suo
insindacabile giudizio il vincitore del concorso letterario arrotondandone il punteggio a
100.
7. Risultato e pubblicazione graduatoria
L’aggiudicazione del premio sarà comunicata ( m i n i m o u n a s e t t i m a n a 
p r i m a ) al primo classificato, che dovrà garantire la presenza alla cerimonia di proclamazione e premiazione. Qualora la presenza non fosse confermata si 
procederà a scorrere la graduatoria contattando gli altri autori in ordine di 
valutazione.
La graduatoria, relativamente SOLO AI PRIMI CINQUE CLASSIFICATI, sarà pubblicata
sul sito del Comune di Breno www.comune.breno.bs.it dal giorno lavorativo successivo
alla serata di premiazione.
8. Premi
Al vincitore verrà consegnato un premio di € 1.000,00 e un’opera grafica del Maestro 
Carlo Alberto Gobbetti.
Il vincitore potrà inoltre usufruire di un pernottamento per due persone offerto 
dall’Hotel Giardino di Breno per la serata di premiazione. Avrà in tal modo l’occasione
di conoscere il patrimonio culturale brenese e dei dintorni (siti archeologici, medievali,
incisioni rupestri ecc.).
L’invito alla cerimonia è rivolto implicitamente a tutti i partecipanti, ai quali verrà 
rilasciato (solo in seguito a richiesta inoltrata via mail), un attestato di partecipazione
consegnato in quell’occasione, oppure disponibile per il ritiro nelle giornate successive
presso il Comune di Breno.
9. Premiazioni e partecipazione del vincitore
La premiazione del vincitore, che prevede la presenza obbligatoria del primo 
classificato, sarà presso il Palazzo della Cultura alla presenza della Commissione tecnica
di valutazione e delle autorità. La data definitiva, a cavallo dei giorni di San Valentino, verrà comunica a breve sul sito del Comune di Breno.
10. Utilizzazione dei raccontiPremio letterario SAN VALENTINO – BRENO – 8° edizione
I racconti classificati fra i primi cinque divengono di esclusiva proprietà del Comune di
Breno, che acquisirà tutti i diritti di utilizzazione riconosciuti dalla legge per le opere 
d’ingegno. È riconosciuto, in ogni caso, il diritto morale dell’autore. Gli stessi potranno 
essere pubblicati nella prossima raccolta, III edizione prevista per il 2022.
11. Restituzione degli elaborati
Non è prevista la restituzione degli elaborati.
12. Responsabilità
Il Comune di Breno è esonerato da qualsiasi responsabilità in merito al contenuto degli
elaborati inoltrati.
13. Accettazione delle norme del bando di concorso
La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme
contenute nel presente bando ivi comprese le decisioni della Commissione tecnica di
valutazione. L’accettazione si concretizza attraverso la compilazione e la sottoscrizione
dei moduli di partecipazione allegati.
14. Trattamento dei dati personali
I dati personali comunicati al promotore saranno trattati esclusivamente per le finalità
inerenti alla gestione del concorso e le iniziative collegate, sempre nel rispetto delle
disposizioni di legge.
15. Sito informativo
http://www.breno.gov.it/pagine/premio_letterario_san_valentino/

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.