mercoledì 4 ottobre 2017

Il respiro dei sensi - concorso letterario internazionale



Carissimi amici ed amiche del blog
oggi vi propongo un concorso letterario erotico.
Non scandalizzatevi, il racconto deve essere erotico ma non volgare, l'erotismo sottile ed elegante, senza bisogno di spiattellare orgasmi  e descrizione anatomiche della parti intime... No, dovrete essere in grado di parlare di sesso con eleganza.
Per farvi un esempio con due libri, non dovete ispirarvi a 50 sfumature di grigio...ma piuttosto a Venere in pelliccia.
Detto questo vi auguro un grande in bocca alla penna!
Maria Lucia


Eccovi tutte le info

REGOLAMENTO
1. Si chiede agli scrittori di qualsiasi genere letterario di cimentarsi con l’erotico ‘elegante’ del “far capire senza dire”, e di
accogliere la sfida di affascinare i lettori tramite il racconto breve o la poesia erotica. I brani dovranno essere piccole
stille pregne di eros.
2. Possono partecipare cittadini italiani e stranieri con racconti scritti in lingua italiana, in lingua inglese, o in altra lingua
ma con traduzione in italiano.
3. Il concorso è indetto dall’associazione “Un Mondo di Libri”, dalla CSA Editrice e da Planet Book. La gestione delle varie
fasi del premio potrà vedere il coinvolgimento e la partecipazione di altre organizzazioni pubbliche e private.
4. Il concorso prevede una sezione unica e si può partecipare con un racconto breve inedito della lunghezza massima
di 6.000 battute, o una poesia inedita.
5. Si può partecipare con più elaborati.
6. È prevista una quota di partecipazione di 12 euro per ogni opera proposta, per spese di valutazione, gestione e
segreteria, e si riceverà un eBook del valore equivalente o maggiore alla quota di iscrizione.
7. Saranno premiati con trofei i primi tre classificati e potranno essere assegnati premi speciali.
8. Potrebbe essere pubblicata un’antologia (contenente una selezione delle migliori opere partecipanti) a cura della
CSA Editrice o di Planet Book che pubblicherebbero con costi a esclusivo proprio carico e nessun obbligo di acquisto
copie da parte degli autori.
9. L’iscrizione al concorso deve avvenire entro il 20 ottobre 2017 e gli elaborati dovranno essere inviati entro il 20
novembre 2017. Farà fede il timbro postale, o la data dell’invio email.
La spedizione può essere effettuata per:
Posta ordinaria
Segreteria del Premio Letterario “Il respiro dei sensi”
C/o CSA Editrice - Un mondo di libri
Via Grotte n. 37
70013 Castellana Grotte
(si suggerisce di inviare un’email a “ info@unmondodilibri.it ” per comunicare l’invio del plico)
Oppure per email a: “ info@unmondodilibri.it ”
L’invio deve contenere le opere, la sinossi delle opere, la scheda di partecipazione, una breve biografia dell’autore,
eventuale bibliografia, la ricevuta di versamento (o, in alternativa, la quota in denaro). Attenzione: le opere se non
pronte possono essere inviate il mese successivo ed entro la data di scadenza prevista nell’articolo 9.
L’erogazione della quota di adesione al Premio può avvenire in contanti o alternativamente
con:
- bonifico su conto corrente “Banco posta” intestato a CSA Editrice S.r.l.
IBAN: IT42J-0760104-00000-1031880444
- bonifico su conto corrente della BCC intestato a CSA Editrice S.r.l.
IBAN: IT67Y-084694144-00000000-34358
- versamento tramite bollettino semplice su conto corrente postale intestato a CSA - numero conto 1031880444
- versamento tramite PayPal all’indirizzo segreteria@csaeditrice.it
e deve riportare come causale (Cognome - Nome - “Concorso IL RESPIRO DEI SENSI”).



http://www.autoriitaliani.it/documenti/bandi2017/bando-ilrespirodeisensi-2017.pdf



martedì 3 ottobre 2017

Biblioterapia: curarsi con la lettura

Carissimi lettori e lettrici da oggi inauguro una nuova pagina, dedicata alla cura di sé leggendo i libri, meglio definita come :biblioterapia. 
Spero possa piacervi.

Dopo la scrittura autobiografica adesso tocca alla biblioterapia curare l'anima del lettore.
Attraverso la lettura di un libro possiamo guarire? 
Certo il libro non è un antidolorifico, non ingoiate una pillola ed il male se ne va... Non funziona così. 
La lettura, così come la scrittura, aiutano a comprendere, in questo caso attraverso la trama e attraverso il comportamento del protagonista, in una sorta di specchio, potete trovare le risposte ai vostri problemi. 
Si elabora attraverso la lettura una sorta di empatia verso che il protagonista, ed il lettore  funge da legame per comprendere meglio le proprie emozioni e quindi cercare la via d'uscita dalla problematica che ci affligge, così come il protagonista del libro ha attuato.

C'è il romanzo di rinascita della persona dopo un periodo di crisi, c'è il libro adatto per chi ha problemi d'amore, c'è il libro adatto per chi subisce violenze, c'è il libro per comprendere quale strada dobbiamo percorrere.. Potrei continuare con l'elenco.
Leggere per guarire, possiamo provarci, non credete?

Certo non è facile farlo da soli, ma possiamo provarci,  non è facile trovare il testo adatto per curare uno specifico stato d'animo, ed è per questo che ho pensato di creare questa sorta di rubrica.



Potete  scrivermi o commentare, non sono una psicologa, ma ha un buon bagaglio di corsi sull'ascolto e sull'auto- aiuto.

Vorrei dare nel mio piccolo un contributo a voi tutte lettrici e lettori nel consigliarvi un romanzo che vi aiuti in un determinato percorso e commentarlo su questo blog.
A presto
Maria Lucia

lunedì 2 ottobre 2017

Parlare da soli di Andrès Neuman

Carissimi amici ed amiche del blog

oggi vi propongono un romanzo davvero speciale, potrà piacevi assolutamente o lo troverete odiabile. Il romanzo l'ho acquistato lo scorso anno durante il Festivaletteratura, poi messo in libreria e dimenticato...Un errore grande...

Parlare da soli è un romanzo che  racconta storie di emozioni, e raggiunge direttamente il cuore. Non vi resta che leggerlo anche voi!


Parlare da soli di Andrès Neuman
recensione a cura di
Ferlisi Maria Lucia



Lito, dieci anni, e suo padre Mario partono, in camion, per affrontare un viaggio insieme, Elena, la madre rimane a casa.
Un viaggio doloroso di conoscenza e d'amore tra padre e figlio per avere dei momenti da far ricordare per sempre, da portare suggellati nel cuore come uno dei ricordi più intensi e forte da ricordare e da raccontare a sua volta ai suoi figli, quei nipoti che mai potrà vedere, crescere o raccontare le storie.
Mario sa che dovrà morire, lo assillano mille pensieri, la casa e l'auto ancora da pagare, come affronterà la vita quotidiana la moglie, con meno soldi, da sola e con un figlio piccolo ancora da crescere. Pensa al figlio, Lito, che rimarrà da solo. Ricorda anche i momenti passati al suo amore per Elena, "lei era più il tipo, come dire, che era colpita dai ragazzi perbene..."
"per fortuna hanno cominciato ad interessarle i pessimi studenti..."

Ricorda che per lei, studentessa modello, lui era "il premio di consolazione"
Elena rimane a casa con il suo dolore, con la consapevolezza che rimarrà da sola con suo figlio, suo marito presto la lascerà. Si reca dal dottore che lo cura per approfondire e sapere cosa l'aspetta negli ultimi mesi di vita del marito, vuole sapere e essere in grado di affrontare tutto. Ne nasce una storia di sesso sfrenato, e come se
"mi fossi concessa una pazzia. Il suo corpo sano, giovane. Lontano dalla morte. Mi disprezzo mentre lo scrivo, ma a volte il corpo di Mario mi fa senso. Faccio fatica a toccarlo, almeno quanto lui fa fatica a guardarsi allo specchio".

I capitoli si alternano tra Lito, Mario ed Elena. 
Arriva quel momento che il distacco, pensato, non accettato, arriva. Elena deve sopportarne tutte le pene, oltre al dolore naturale, anche le piccole quotidianità come il necrologio e la spesa della bara.
"quando muore qualcuno con cui hai dormito, non dormirai mai più allo stesso modo. Il tuo corpo non sprofonda nel letto, spalanca braccia e gambe come sull'orlo di un pozzo evitando la caduta."

Davanti alla morte le emozioni si acutizzano, si allungano, per un pelo non si rompono. L'agonia dell'altro è più o meno passeggera. Vanno da un dolore paralizzante a un'euforia iperattiva.  Queste emozioni contrastanti no. Come se l'arco dei sopravvissuti fosse sopraffatto per sempre, capace di qualsiasi eccesso. Della più grande empatia e della più grande crudeltà.


L'autore Andrés Neuman in questo romanzo Parlare da soli affronta un tema delicato e doloroso. Vivere con una persona malata di tumore ed affrontarne al morte. Un tema non facile, non ovvio che è raccontato con magistrale lucidità attraverso la protagonista del romanzo Elena. Un romanzo in alcuni tratti così sincero e vero da sfiorare la crudeltà.

Le emozioni di chi sta accanto ad un malato terminale sono analizzate e scandagliate, fino ad arrivare nelle ferite più invisibili come un coltello che si infila lentamente nella carne e nell'affiorare del sangue ne leggiamo il dolore.
L'autore sa narrare il dolore con una maestria incredibile e nella sua crudezza riesce comunque ad essere realista, lucido e terribilmente sincero.
Anche la storia perversa con Ezechiel il medico di famiglia, non ti porta a giudicare negativamente Elena, tutt'altro, sai che la morte ha bisogno di vita, per superare il dolore per non cedere alla voglia di urlare, per mantenere lucidità col figlio e mentire sulle reali condizioni del padre.
Infatti nessuno capitolo è dedicato al dottore, lui non conta nulla, è soltanto un palliativo, serve come una compressa di tavor, serve come un tranquillante. La morte può essere accettata solo con la vita, con il pulsare delle emozioni con il sentirsi ancora viva, desiderabile e bella, nonostante la cellulite e le rughe che avanzano. Nonostante l'odore di vomito. Nonostante l'odore di morte.


Un racconto straziante come è la vita di chi condivide gli ultimi giorni di vita della persona amata, tutti pensano sempre al malato terminale, ma anche chi vi è vicino soffre, ed è un dolore totale. Un dolore di chi sa che rimarrà solo, di chi non avrà più la possibilità di condivisione delle emozioni positive o negative della vita. Davanti a chi sta soffrendo c'è il vuoto, il nulla, rimane solo la forza di mentire e di sorridere perché vuoi infondere forza alla persona amata, dirgli, vedi sono forte, non soffro, puoi spezzare la tua vita in modo sereno, io vivrò senza di te, ma con la tua forza dentro, e crescerò nostro figlio, affronterò la vita anche senza di te. 
 Puoi abbandonarmi, anche se sai che non è così. Dovrai riprogrammare tutta la vita, ma adesso devi sorridere a lui e a tuo figlio, le lacrime le lasciamo al domani.




Sinossi
Lito ha appena compiuto dieci anni e sogna di fare il camionista. Suo padre Mario è ammalato, e oltre al suo corpo soffre anche la sua memoria. Prima che sia troppo tardi, si mettono in viaggio, un viaggio decisivo, in cui condivideranno molto più che tempo e spazio. Nel frattempo, tormentata dalla perdita imminente, Elena, moglie di Mario, si immerge in un'avventura catartica, che prende spunto dalla sua enorme passione letteraria e sfida i suoi limiti morali. A capitoli alterni, per raccontare di sé e dell'amore per gli altri, ciascuno dei tre protagonisti prende voce e "parla da solo". Lito è un bambino spaesato, che non ha ancora gli strumenti per capire, ma ha la curiosità e l'intelligenza d'intuire i segni profondi di quel che gli accade attorno. La voce di Mario è dolorosa e straniante: sta perdendo la vita e non ha scelta, non ha futuro: vuole lasciare a chi lo ama il meglio di sé, cerca di immaginare la vita di Lito senza di lui. Elena deve affrontare il terribile dolore della perdita ma riesce ancora ad amare, prova nuovi piaceri proibiti, trova nei suoi amatissimi libri il male d'esistere ma anche un barlume di speranza. Nelle sue poche pagine, "Parlare da soli" abbraccia infanzia e morte, dolore e amore, perversione e aspirazione alla salvezza. Il risultato è un romanzo profondamente perturbante, crudele e pietoso assieme, che indaga in un'originale forma di trio l'eterna connessione fra Eros e Thanato.



SCHEDA LIBRO:

TITOLO: Parlare da soli
AUTORE: Andrès Neuman
CASA EDITRICE: Ponte alle Grazie
PAGINE: 200





Biografia

Andrés Neuman nasce a Buenos Aires nel 1977. Figlio di musicisti emigrati, cresce a Granada, dove frequenta l'Università e insegna per un periodo Letteratura ispano-americana. Nel 2009 vince il Premio Alfaguara con il romanzo Il viaggiatore del secolo, votato tra i cinque migliori romanzi dell'anno in lingua spagnola da El País El Mundo
Ma Neuman non è un esordiente. Già nel 1999 ha pubblicato il primo romanzo Bariloche, che il quotidiano El Mundo inserì fra i dieci migliori dell’anno e fu tradotto anche in Italia. Con Il viaggiatore del secolo ha segnato un colpo senza precedenti nella letteratura spagnola: vincere un grande premio commerciale, l’Alfaguara, e il Premio de la Crítica. Ha pubblicato anche tre libri di racconti e varie raccolte di poesia.

venerdì 29 settembre 2017

Into the dark di Annabelle Lee

Carissimi amici ed amiche del blog

oggi vi propongo la segnalazione di romanzo che sto leggendo: 




INTO THE DARK
di
ANNABELLE LEE

SCHEDA LIBRO

AUTORE: Annabelle Lee
TITOLO: Into the dark
CASA EDITRICE:n Amazon media EU
PAGINE: 363

SINOSSI

Dopo l’epilogo surreale vissuto in “Into the sun”, ritroviamo Jade, la protagonista, alle prese con lo sforzo di mettere ordine nella propria vita. Più facile a dirsi che a farsi - un po' come per tutti noi, specie quando gli ostacoli che troviamo sul cammino sono quelli che più temiamo. Tra verità sconcertanti e la perdita delle rare certezze, il suo viaggio alla ricerca di se stessa continua faticosamente. La ricerca della via diventa una metafora sul mondo e sulla società attuale in cui, a volte, sembra di perdersi annaspando tra i propri dubbi.
Con inaspettata forza, Jade riesce però a trasformare il suo mal di vivere nella sua stessa arma di sopravvivenza, un messaggio di coraggio e riscatto per tutti quelli che, come lei, non trovano il proprio posto nel mondo.
Che sia l’amore la risposta a tutto?

Scrittrici dimenticate: Luisa Amalia Paladini

Luisa Amalia Paladini   Luisa Amalia Paladini nacque a Milano il  24 febbraio 1810, il padre Francesco era un funzionario del Ministero dell...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.