lunedì 13 febbraio 2017

Baci famosi

Il bacio è il momento in cui si suggella l'amore verso l'altro. Vi sono diversi tipi di baci:  roventi, caldi, passionali, profondi, leggeri, interminabili, focosi, struggenti, maliziosi, innocenti, alla francese, a occhi chiusi o occhi aperti, candidi, erotici, fraterni, materni, acrobatici, fedeli, sinceri, avidi, fervidi, segreti, furtivi, rubati, amorevoli, e potrei continuare all'infinito.
La storia è suggellata da baci importanti e famosi, non solo nell'amore, ma anche nella politica e nelle religioni. Vi sono baci famosi nel cinema, nei cartoni, nell'arte, nella politica ed anche nella quotidianità.
Oggi vi offro una carrellata di foto di baci. 
Quale vi ha più colpito, fra i tanti baci?





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venerdì 10 febbraio 2017

Quali libri regalare per San Valentino


Il 14 febbraio si celebra la giornata dell'Amore. Se la vostra amata ama i libri, sono certa che troverete utili questi suggerimenti. 
Il mondo dell'editoria sapete che è pieno di libri sull'amore. Amori felici, amori dannati, amori erotici, amori strappalacrime...
Consigliarvi non è certo facile, ma voglio cimentarmi ugualmente a darvi qualche suggerimento.
Per prima cosa, consiglio un libro che contenga un chiaro riferimento all'amore, quindi questa parola deve essere compresa nel titolo, altra parola che potete accettare è cuore, altrimenti declinate, il messaggio deve essere già esplicito.
Poi la copertina, scegliete anche quella con un messaggio chiaro, l'immagine deve trasmettere felicità ed amore, vanno benissimo quindi due che si baciano, o si abbracciano.
Terzo se accompagnate il libro con una bella rosa rossa...non sta per nulla male, anzi... sarà ben accetta!

Ecco adesso i titoli.

Se la vostra compagna, fidanzata, moglie ama la musica, vi consiglio
"E Susan non vien. Amore e sesso in Mozart"  di Leonetta Bramati, gradirà e magari si lascerà travolgere dall'irruenza sessuale del nostro caro Mozart.

Per la fidanzatina giovane e romantica, un simpaticissimo libro di Jamie McGuire "L'amore è un disastro".

Se la tua donna ama i classici niente di meglio di "L'amore ai tempi del colera" di Gabriel Garcia Marquez.

Hai una fidanzata, moglie perfettina, e diciamocelo a volte ti irrita? Bene, ecco un bel libro, "Un amore quasi perfetto" di  Sara Lucchini, capirà il messaggio?

Se la giovane  fidanzata ama i romanzi rosa, un'utrice che è molto amata di sicuro è  Anna Premoli,  il suo "L'amore non è mai una cosa semplice" si adatta perfettamente alla giornata dell'amore.

Hai delle mire verso una ragazza ma ancora non sei stato in grado di dichiarare il tuo amore? Ecco il libro giusto: L'amore goloso" di Roberta Schira, ovvero come sedurre una donna a tavola....

Siete sposati da tanti anni, ma non sai quale libro regalarle, ha già una bella sfilza di libri nella libreria, vi consiglio "Storia dell'amore" di Patrizia Zani.

Anche l'amante ha diritto ad un regalalo, se poi ama i libri abbiamo il titolo perfetto: "Venezia degli amanti" di Alessandro Marzo Magno, 11 storie proibite.

Anche le donne deluse e tradite dall'amore hanno bisogno di un piccolo pensiero ecco per loro: "Che non si muore. Come reagire alle delusioni d'amore"  di Piero Mani.

Adesso non vi resta che andare il libreria.
P.S. Se le regalate due libri, vi amerà alla follia!!





giovedì 9 febbraio 2017

Musica ribelle

Tutti scrivono, sono migliaia gli scrittori che si affacciano nel mondo dell'editoria, tra scrittori affermati ed emergenti.
Tra questi anche i cantanti si sono presentati sugli scaffali delle librerie a dettare consigli ed illustrare la loro vita. A volte mi chiedo cosa avranno da raccontare autori che dopo due canzonette, scrivono per decantare le loro gesta. I loro libri campeggiano in prima fila, accanto a nomi di autori illustri, ma cosa hanno apportato nella società? Ormai la musica si è scostata dalle battaglie umanitarie, la musica non è più "Ribelle", non scuote gli animi, non fa riflettere. 
Prima le "canzonette" scuotevano la società, contribuivano a sostenere dei pensieri, erano provocatorie, si schieravano. 
Adesso più nulla.
Allora ditemi perché devo interessarmi alla vita di persone normalissime che hanno cantato canzoni dove amore fa sempre rima con cuore?
Un caro saluto a chi mi legge.
Maria Lucia

lunedì 6 febbraio 2017

Federica Pannocchia esordisce con un libro dedicato all'Olocausto.


Quando dal cielo cadevano le stelle, un romanzo storico, la cui protagonista é Lia, un’adolescente che s’affaccia alla vita, ai sogni, alla gioia, ai primi amori, ma la sua vita è diversa da quella di tutte le altre coetanee.
Lia ha già trascorso tre anni della sua giovane esistenza in una cantina, dove non c’è luce, dove i giorni trascorrono tutti uguali, dove non c’è vita, ma solo sopravvivenza.
La ragazzina vive con i genitori, Daniele il padre, Giuditta la madre e i due fratelli Alberto il maggiore e Piero il minore che non conosce il giorno e la notte, non sa come sia il sole, la luna o le stelle, con loro anche Miriam la nonna anziana e malata.
Quando dal cielo cadevano le stelle narra la vita di una famiglia ebrea, nascosta grazie alla generosità ed al coraggio di una famiglia cristiana che li accoglie e li rifugia nella loro cantina.
Una famiglia come tante altre che riesce a trovare un rifugio, ma fino a quando?
Nulla è certo in questa cantina, se non la voglia di resistere, di continuare a credere ed a sognare come fa la giovane protagonista del racconto “Quando dal cielo cadevano le stelle” di Federica Pannocchia.
In tutta la storia traspare questo inno alla vita, Lia, una ragazzina, sa incitare gli adulti ad assaporare ogni attimo che la vita ci regala. La vita va vissuta anche nei momenti più tristi, perchè la vita è sempre BELLA.
I giorni trascorrono uguali e monotoni in quei spazi ristretti, senza intimità e senza luce, ma Lia ha dentro di se tutti i ricordi della vita precedente, quando essere ebrea non era né una colpa né una vergogna, ed è la sua ancora di salvezza in questo piccolo mondo sotterraneo.
Accanto a Lia c’è la sapienza e la saggezza della nonna, scampata alla prima guerra mondiale, e può aiutarla a donare speranza a quella nipotina che vuole ad ogni costo credere che un giorno potrà ritornare ad ammirare le stelle. La vita scorre in quella stanza, ma la vita non può essere racchiusa lì, quella non è vita. Ma la speranza non muore, ed l'ancora di salvezza per i protagonisti del romanzo. LIa è la voce di questo desiderio di vita che non si assopisce MAI.
 Riuscirà solo la fiducia e la speranza a far sopravvivere i protagonisti della storia.
Cosa può farci continuare a immaginare che un giorno tutto questo avrà fine, quando fino ad oggi abbiamo solo visto l’aspetto più atroce di questa guerra che annienta i più deboli, come i disabili, le donne, gli zingari e gli ebrei.
Quali colpe hanno commesso per subire tutte queste ingiustizie e per terminare le loro esistenze nei modi più atroci che la storia ci ha trasmesso con i racconti e con le immagini dei sopravvissuti quando si sono aperti i cancelli di Auschwitz?
Lia e i suoi famigliari sanno che gli ebrei vengono deportati, sanno che fuori da quella botola c’è la caccia agli ebrei. C’è la morte. Riusciranno a sopravvivere? Saranno deportati? Lia riuscirà a respirare la tanto sperata libertà?
Allora vale la pena sognare immaginare che fuori possa esserci la libertà? O "sogrnare è una perdita di tempo"?
Forse, ma non possiamo NON farlo, sarebbe come cedere di fronte al nemico, può toglierci tutto, i nostri averi, le nostre case, i vestiti, la dignità, ma non i sogni e e la speranza, anche perché "IL cielo tornerà ad essere quello di sempre. Limpido e sereno. Puro come la pace.
L’autrice Federica Pannocchia con il romanzo “Quando dal cielo cadevano le stelle” ha saputo condurci per mano dentro le angosce, le paure di questa famiglia la cui unica colpa è di appartenere ad un’altra religione.
Viviamo anche noi all’interno della cantina e sentiamo con forza il senso claustrofobico che pervade ogni angolo, avvertiamo la paura. Sentiamo anche la speranza, quella fresca della giovane ragazzina che persevererà anche nei momenti più angosciosi, quando la vita sembra dover finire.
Il racconto è scritto con garbo, con delicatezza, l’abile penna dell’autrice entra piano, piano nell’intimità di questa famiglia e rendendoci partecipi del dolore delle tante famiglie ebree.
Il romanzo è ben documentato, con riferimenti storici precisi, ben inseriti nel contesto della trama, senza appesantirla, ma rendendola ancora più vera.
Anche questo racconto/testimonianza ben descrive La banalità del male, e come sempre non riusciamo a comprendere le logiche che hanno portato all’olocausto, le motivazioni esulano dalla normale comprensione umana.
L’istituzione dei campi di concentramento rimarrà sempre incomprensibile.
L’antisemitismo, alla fine, è stato solo un pretesto per sperimentare il dominio totale dell’uomo, privandolo della libertà, separandolo dal resto del mondo e distruggendone l’individualità al fine di avere uomini privi di ogni pulsione, pensiero o idee, tanti cani ubbidienti.
Non è riuscito a distruggere la speranza che nutre l’animo degli uomini rendendoli forti, ed è per questo che molti sono sopravvissuti.
Scheda libro
Libro: Quando dal cielo cadevano le stelle
Autore: Federica Pannocchia
Casa editrice: Eden Edizioni
Pagine: 66


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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.