martedì 16 agosto 2016

Grazia Deledda




 Cari lettori e lettrici come sapete collaboro anche con un altro blog: Letteratura al femminile, ed ho appena pubblicto la recensione di Canne al Vento di Grazia Deledda.

Vi posto l'introduzione, il resto potete leggerlo sul blog:
https://wordpress.com/post/letteraturalfemminile.wordpress.com/10956.




Canne al Vento è il romanzo, unico, nella storia della letteratura italiana al femminile che abbia ricevuto un così alto riconoscimento. Insieme con la scrittrice svedese Selma Lagerlof le prime donne a cui sia stato loro riconosciuta l'intensa e straordinaria capacità di scrittura. Ancora nessuna scrittrice italiana ha ricevuto il Nobel.
Eppure Grazia Cosima Damiana Deledda è sempre stata snobbata, sopratutto nei testi scolastici, dove compaiono poche righe a suo riguardo ed al suo libro più famoso: Canne al vento.
Non era ben considerata negli ambienti letterari, era un'autodidatta, non aveva nessuna laurea, per cui gli ambienti letterari la tenevano in scarsa considerazione. Ma Grazia Deledda non era una donna che si lasciava piegare o intimorire, lei scriveva, in continuazione, ed inviava i suoi scritti a tutti anche solo per ricevere due righe di approvazione. Ha cominciato a scrivere a 13 anni e non ha mai smesso, come la lettura, lei leggeva di tutto, qualsiasi libro era affamata di cultura. Aveva sfidato i pregiudizi del suo paese, ma in primis del padre, perché: "...la donna che amava leggere veniva guardata con sospetto..", già che leggeva o voleva mantenersi con i propri scritti era una "poco di buono".
Deledda fugge, si sposa va a vivere a Roma, ma i pregiudizi non terminano. Pirandello scriverà addirittura un libro intitolato SUO MARITO che ebbe scarso successo e fu stroncato, per fortuna, dalla critica che dirà "...un mediocrissimo romanzo in cui Pirandello sfoga il suo livore sulla scrittrice sarda".
Pirandello alla nomina del Nobel dirà: "
la scrittura femminile era diventata un vezzo modaiolo che non doveva avere luogo di prestigio in quanto fenomeno sottoculturale".
Ma Grazia Cosima Deledda era consapevole di quanta rabbia e livore covasse nei letterati del tempo, lei non frequentava i loro salotti e mantenne pochissime amicizie letterate tra questi Capua e Verga, lei stessa nel suo romanzo autobiografico "Cosima" uscito postumo dirà:
"Decise di non aspettare nulla che arrivasse dall'esterno, dal mondo agitato degli umani, ma tutto da se stessa."

La scarsa attenzione verso questa delicata scrittrice degli animi umani travagliati, ha subito anche l'infamia nel suo paese natale, pensate la biblioteca di Nuoro non è intitolata a lei.


Dal libro è stato tratto uno sceneggiato televisivo nel 1958, con la regia di Mario Landi, fra i protagonisti ricordiamo: Cosetta Negri, Carlo D'Angelo e Franco Interlenghi.


Maria Lucia Ferlisi

venerdì 12 agosto 2016

Concorso letterario: Fuoriclasse



Un ricordo della scuola, solo uno? Sicuramente ne avremo tanti che conserviamo gelosamente nel nostro cuore o che abbiamo confidato ai nostri amici o ai nostri figli. 
Moniti insegnati dalle nostre care maestre che vengono ripresi e insegnati ai nostri figli. 
Ricordi piaveoli alcuni, altri meno: il primo giorno di scuola, il primo brutto voto, le interrogazioni, i compiti in classe, la matematica, la biro rossa, il primo filarino con il compagno di classe, la prima amica del cuore, la prima gita, il primo senso di libertà e condivisione con i tuoi compagni di classe. Potrei continuare ancora ad elencare tutto ciò che accade nel piccolo microcosmo scolastico della vita di ognuno di noi. La scuola è un serbatoio inesauribile di ricordi stupendi ed amari, da ricordare o da dimenticare.
Allora bisogna cercare nella nostra memoria ed individuarne uno che possa risultare interessante per chi lo legge. Prendiamo carta e penna e iniziamo a scrivere il nostro ricordo per partecipare al concorso FUORICLASSE indetto dall'associazione ARTICOLO 34 di Pisa.
La scadenza è stata prorogata fino al 31 agosto.
 Poche scuse scrivete la poesia o il racconto di un ricordo scolastico!





Fuoriclasse
L'associazione Articolo 34 bandisce il concorso letterario “Fuoriclasse” per far riflettere
su quanto recita l'art. 34 della Costituzione italiana, ovvero che la scuola è aperta a tutti,
che l'istruzione deve essere obbligatoria e gratuita e che i capaci e meritevoli, anche se
privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
L'associazione Articolo 34 ha tra le sue finalità di perseguire soluzioni sulle forme di
sostegno al diritto allo studio e all'accompagnamento delle famiglie rom (e più in
generale delle famiglie in stato di grave disagio economico ed emarginazione sociale) e
dei loro bambini e bambine nel raggiungimento dei propri obiettivi scolastici
impegnandosi perché questi bambini riescano ad accedere ai gradi di istruzione
superiore. Più in generale l'associazione si occupa di promuovere azioni positive volte a
favorire l'accesso alla cultura da parte della popolazione emarginata, promuovendo lo
scambio culturale.
Articolo 34 invita i partecipanti al concorso a scrivere componimenti sul diritto alla
scuola, ovvero all'istruzione e all'educazione raccontando esperienze vissute in prima
persona o inventate. I racconti possono riguardare tutti gli aspetti della scuola: i
compagni di classe, le attività pomeridiane, le gite, l'integrazione, ma anche episodi di
emarginazione o di bullismo.
L'associazione intende utilizzare parte delle quote di iscrizione al concorso per finanziare
alcune attività. Al termine del concorso verranno pubblicati sul sito di Articolo34
le iniziative finanziate con dagli introiti delle quote di 
partecipazione al concorso.

Ulteriori info:
http://articolo34.org/2016/02/23/concorso-letterario-fuoriclasse/

lunedì 8 agosto 2016

Momo a Les Halles di Philippe Hayat


Momo a Les Halles 
di 
Philippe Hayat



Sinossi

E' scoppiata la seconda guerra mondiale e la caccia agli ebrei si fa sempre più dura.
Momo e Marie durante la notte vengono portati via dalla loro casa del quartiere rues de Erables e nascosti in una soffitta, di una casa d' appuntamenti, di un altro quartiere. I loro genitori sono stati arrestati in quanto ebrei, il datore di lavoro del padre si è fatto carico di aiutarli, lasciandoli soli ma nascosti con mille franchi per tirare avanti e il consiglio di non uscire di casa per non farsi scoprire.

 In una sola giornata cambia tutta la loro vita, in questo quartiere nuovo che offre una nuova visione del mondo, Momo, 16 anni, si accolla la grande responsabilità di proteggere se stesso e la sorella di 11 anni dai nazisti. Esce di notte e si reca in questo grande mercato Les Halles dove si procura il cibo, me ben presto i soldi terminano per cui Momo decide di lavorare. Viene assunto da un venditore di pesce, il quale al termine della giornata di lavoro gli consegna delle aringhe o una trota.
Il ragazzo accetta subito. Intanto in casa il loro nascondiglio viene scoperto da una coinquilina Bulle, una prostituta. La donna diventa per loro un riferimento, un affetto tra disperati e soli. Bulle li aiuterà e Momo si legherà a lei in un affetto che va al di la del materno iniziando anche una relazione con lei. Momo è diventato un esperto commerciante e comincerà a trafficare nel mercato per recuperare quanti più soldi può per liberare i genitori. Momo verrà arrestato e Marie rimarrà sola con Bulle. Ancora una volta Bulle l'aiuterà prostituendosi con un alto ufficiale della Gestapo per tirarlo fuori dalla morte sicura. Ma c'è un nemico più sottile fuori che lo aspetta, i traditori della Francia coloro a cui basta poco per denunciare gli ebrei. Rimarrà nascosto in una cantina con la sorella, non vedranno più la luce, non parleranno con nessuno, soli, nella mai arrestata speranza di uscire e respirare il profumo della libertà. Ma avuta la libertà ci i saranno altri dolori e tristezze che indurranno i due ragazzi ad abbandonare la Francia per una terra ricca di promesse, l'America.

Commento

Un libro che riesce ad emozionarti fino alla fine, la realtà si mescola con la fantasia regalandoci pagine ricche di sentimenti e amerai Momo, perché riesce a vincere non perché ha dentro di se "il bernoccolo degli affari", ma vince perché ha innata l'iniziativa, l'intrapendenza, nonostante i 14 anni sa superare e combattere gli avvenimenti negativi con una forza incredibile, ma ha due obiettivi che lo aiutano in questo: proteggere la sorella e ritrovare i genitori. Momo non si lascia travolgere dagli eventi, accettandoli passivamente,  lui AGISCE, ed è questo il segreto della sua sopravvivenza per tutto il tempo della guerra e nonostante l'ingenuità dell'età che abbandona subito per graffiare la vita e vivere!
Amerai anche Bulle, questa prostituta buona, semplice, senza istruzione, in alcuni tratti quasi poetica, ma abituata alla cattiveria della strada, comprende prima di altri che in Francia non si combatte solo contro i tedeschi, ma anche tra se stessi, tutto pur di sopravvivere. 
Ma lei no, lei non accetta questa regola non scritta, lei darà la vita per i due ragazzi, sono la sua famiglia, i suoi affetti e li aiuterà in tutti i modi anche negandosi la possibilità di vederli, di scrivergli, ma il dono più grande sarà la prostituzione del suo corpo con un ufficiale tedesco, verrà umiliata, derisa e minacciata dalle sue stesse amiche prostitute.
Un libro che ancora una volta narra i difficili momenti della caccia agli ebrei, ma la penna scivola con leggerezza regalandoci una storia in cui la realtà mista con la narrazione diventa testimonianza reale. 
E' un libro di sentimenti forti, ma soffusi di dolcezza. 
Un libro buonista che ci regala la speranza, la fede nel riuscire a trovare sempre il bene bisogna solo avere fiducia in se stessi e crederci fino in fondo.
Un libro che si legge d'un fiato e rimane nel cuore.


Biografia

Nato il 24/09/1964 in -Francia
Laureato presso l'Ecole Polytechnique e specializzato all'Essec di Parigi.E' un imprenditore di successo francese. Ha iniziato la sua attività imprenditoriale con una società che produceva teloni e negli anni ha acquistato anche altre società insieme col fratello. L'autore ha fondato nel 2007 un'associazione volta a promuovere l'imprenditoria giovanile. Ha sempre amato la letteratura, ma   ha scritto sopratutto saggi e articoli su riviste economiche.
Momo a Les Halles è il suo primo romanzo, un successo.

Philippe Hayat


giovedì 4 agosto 2016

Concorso "Viaggio chiamato amore"

Salve carissimi amici del web
avete una poesia d'amore già pronta nel cassetto?
Ebbene potete partecipare al concorso  indetto dal centro studi Campaniani: Questo viaggio chiamavamo amore, e magari sperare nella vittoria. 
Cosa dovete fare? leggere le modalità del concorso ed inviarlo subito in quanto scade fra pochi giorni: 9 agosto!!
Affrettatevi allora ed inviate  i vostri versi d'armore....


°CONCORSO NAZIONALE
PREMIO DI PROSA LIRICA INEDITA
in occasione del
Centenario del “viaggio chiamato amore”
di Dino Campana e Sibilla Aleramo

Il “CENTRO STUDI CAMPANIANI “di Marradi e L’“ACCADEMIA IL FAUNO”di Firenze con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Marradi indicono il 2° Concorso Nazionale di Prosa Lirica in occasione del centesimo anniversario dell’inizio dell’intensa e travolgente storia d’amore tra il poeta Dino Campana e la scrittrice Sibilla Aleramo. Il Concorso ha la finalità di celebrare il centenario di questo primo incontro, che avvenne il 3 agosto 1916 al Barco, una località sui monti dell’Appennino, per ricordarne gli accadimenti e per promuovere la conoscenza e lo studio della vita e dell’opera di uno dei maggiori poeti del ‘900 letterario italiano.
Il tema, titolo del Concorso, “Questo viaggio chiamavamo amore” è tratto dalla poesia “In un momento”scritta dal poeta per la donna amata.
Art. 1. Possono partecipare al Concorso tutti gli autori di lingua italiana, residenti anche all’estero che compiono la maggiore età entro il 9 Agosto 2016.
Art. 2. Il Concorso ha la finalità di celebrare il Centenario dell’incontro tra Dino Campana e Sibilla Aleramo, ricordarne la storia d’amore e promuovere la conoscenza e lo studio della vita e dell’ opera di uno dei maggiori poeti del ‘900 letterario italiano.
Art. 3. Il Titolo e tema del Concorso “Questo viaggio chiamavamo amore” è tratto dalla poesia “In un momento”scritta dal poeta Dino Campana per la scrittrice Sibilla Aleramo, con cui visse una intensa storia d’amore, testimoniata dall’ appassionante e coinvolgente epistolario.
Art. 4. Il testo dovrà riunire in sé correttezza morfo-sintattica, pertinenza, solidità di contenuto, originalità, colore e musicalità. Sarà escluso l’elaborato che contenga allusioni offensive nei confronti di persone o della razza, brani pornografici o che siano offesa nei confronti di qualsiasi fede religiosa o politica .
Art. 5. Ogni partecipante potrà inviare un solo testo, esclusivamente in lingua italiana, che dovrà essere dattiloscritto o digitato al computer su foglio bianco formato A4 con carattere Times New Roman 14, della lunghezza massima di 30 righe. La prosa lirica,contraddistinta da uno pseudonimo e redatta in 6 copie,dovrà avere un titolo.
Art. 6. La copia di un testo con la firma e lo pseudonimo, il modulo di partecipazione allegato a questo bando compilato in ogni sua parte, compresa la dichiarazione di responsabilità firmata dall’autore, dovranno essere inseriti in una busta sigillata contrassegnata solamente dallo stesso pseudonimo riportato nella prosa poetica. Ogni partecipante deve attenersi a tutte le norme del bando, pena l’esclusione.
Art.7. Il plico contenente le 6 copie del testo e la busta sigillata dovrà essere spedito a mezzo Raccomandata entro il 9 agosto 2016 (farà fede il timbro postale) alla Segreteria de “Il Fauno” Via Lungo l’Affrico 82, 50137 Firenze . Non sono ammesse proroghe.
Art. 8. Gli elaborati partecipanti al concorso saranno sottoposti al giudizio insindacabile e inappellabile di una Giuria scelta in comune accordo tra le due Associazioni proponenti tra Personalità della Letteratura e della Cultura.
Art. 9. I premi, che dovranno essere ritirati dai vincitori personalmente, saranno consegnati esclusivamente nel corso delle cerimonie di premiazione che si attueranno in due fasi: la prima a Marradi nella sede del Centro Studi Campaniani (sabato 8 ottobre ore 16,00) e la seconda a Firenze nella sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio Regionale (presumibilmente sabato 12 novembre 2016 ore 16,00) .
Saranno presenti ad entrambi gli eventi esponenti di rilievo della cultura, autorità cittadine e i componenti della giuria. Tutti gli autori partecipanti sono invitati.
Art. 10 I premi offerti sono i seguenti:

1° premio
Targa + Anastatica
Canti Orfici
più
Euro 200,00
Pubblicazione
2° premio
Targa+ Anastatica
Canti Orfici
più
Euro 100,00
Pubblicazione
3° premio
Medaglia + Anastatica
Canti Orfici
più
Euro 50,00
Pubblicazione

Agli autori, dal 4° al 10° classificato, saranno consegnati una copia dei Canti Orfici e un attestato d’onore.
I premi in denaro e l’anastatica dei Canti Orfici edizione del centenario, edita dal centro Studi Campaniani, saranno consegnati ai primi dieci classificati nella cerimonia di premiazione a Marradi.
Nella manifestazione che si terrà a Firenze nella sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio Regionale, a conclusione delle celebrazioni del centenario, il vincitore riceverà una Targa, il secondo classificato una Medaglia e agli autori, dal quarto al decimo posto, sarà consegnato un attestato d’onore.  

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

  PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA»  XXXVI Edizione   PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione    Il C.I.F. Centro It...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.