lunedì 8 febbraio 2016

Recensione: Il cuore selvatico del ginepro

Buongiorno uomini e donne
come promesso vi posto la recensione di uno dei due libri consigliati un paio di giorni fa:

Vanessa Roggeri esordio doc con: Il cuore selvatico del ginepro.

Ho comprato il libro qualche anno fa attratta dal titolo che legato all'immagine mi ha rapita in libreria, salvo poi dimenticarlo tra i vari libri che compro, troppi per la verità!
Mi è venuto tra le mani qualche settimana fa e ho cominciato a leggerlo. Mi ha letteralmente conquistata, letto in un giorno, bramavo troppo dal desiderio di leggere tutta la storia.
Vanessa Roggeri narra la storia una bambina che nasce il 31 ottobre del 1860 in un paesino della campagna sarda, ma su di lei il destino è già' segnato è la settima figlia di sette femmine, per cui è una COGAS. (Le cogas nella cultura sarda sono le streghe che si intrufolano nelle case dove vi sono dei neonati maschi e ne bevono il sangue o addirittura li mangiano, possono inoltre trasformarsi in qualsiasi oggetto o animale).
La famiglia per non creare problemi non solo a loro, ma al paese stesso decide di sopprimerla, anzi è un dovere ucciderla entro la notte, lasciandola fuori tutta la notte al freddo. Lucia la sorella di dieci anni sente i vagiti e vede questa bambina fuori decide di portarla in casa. Questo crea un grosso problema alla famiglia che adesso dovrà convivere con una figlia cogas che porterà solo disgrazie e inoltre saranno emarginati dagli abitanti del paese.
La bambina Iannetta cresce senza amore, emarginata, odiata, rinnegata dalla sua stessa famiglia e dal paese intero. Soltanto la sorella si opporrà a questo clima di odio, di tradizioni arcaiche, di credenze e grazie anche all'uomo che sposerà riuscirà a superare questo mondo antico ed arcaico che già da bambina rifiutava.
E' un romanzo potente, forte, come la protagonista. E' un romanzo in cui le superstizioni sono raccontate in modo così realistico che sembra di essere immersi nell'atmosfera cupa e silenziosa di questo paesino dell'entroterra sarda, da cui fatichiamo ad uscire per il clima di violenza, rabbia e odio che si scatena contro questa bambina colpevole soltanto di essere nata dopo sei gravidanze. Veniamo avvolte da quest'atmosfera e le emozioni che si scatenano ci fanno vibrare il cuore.
Restiamo attonite di fronte a questo scenario di superstizione, ignoranza e riti profani. All'inizio ho stentato a credere che potesse esistere un rito così crudele, pensavo fosse una finzione creata dall'autrice, sono andata a cercare il termine cogas , tutto vero, è proprio la realtà di un centinaio di anni fa in una regione del nostro paese.
E' un racconto drammatico, triste che ci prende fin dalle prime righe per arrivare ad un finale di riscatto e di positività, anche se secondo me l'autrice avrebbe potuto approfondirlo di più, ma credo che l'intento dell'autrice sia stato di narrare della sua terra questa Sardegna sconosciuta, amata per il mare cristallino, ma che rivela un entroterra ricco di storie e tradizioni che non conosciamo ma che Vanessa Oggiero vuol farci conoscere.
Il lato oscuro e selvaggio della Sardegna è raccontato con uno stile letterario perfetto, a volte aspro, crudo ma sempre fluido, i personaggi ed i sentimenti sono sempre ben delineati.
L'esordio di questa autrice è stato letteralmente DOC!
Da leggere assolutamente!

FML

Autrice: Vanessa Roggeri
Titolo: Il cuore selvatico del ginepro
Editore: Mondadori
Pagine: 215

domenica 7 febbraio 2016

Buonanotte

Buonanotte con il vostro libro preferito.
Io sto iniziando: La custode del miele e delle api di Cristina Caboni.

Voi cosa state leggendo?

Concorso Letterario


XI PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE “VOCI - Città di Abano Terme”


Il concorso scade il 28 febbraio! 
Il premio è in denaro!

Vi allego il link dove leggere tutte le informazioni.

http://www.concorsiletterari.net/xi-premio-letterario-internazionale-%E2%80%9Cvoci-citt%C3%A0-di-abano-terme%E2%80%9D

L'Assaggiatrice di Giuseppina Torregrossa

L'assaggiatrice di Giuseppina Torregrossa

Ho comprato e letto questo libro qualche anno fa, durante un'incontro al festivaletteratura dove era presente quest'autrice per parlare di Matilde Serao, scrittrice napoletana di fine ottocento, con un autore napoletano molto conosciuto Maurizio De Giovanni.
Sono rimasta sorpresa dalla simpatia ed ironia di questa autrice che era presente con un suo libro d'esordio, l'assaggiatrice, appunto.
Ho comprato il libro spinta dalla simpatia che ho provato verso questa autrice, siciliana come me. Devo dire che non ho sbagliato, l'ho letto d'un fiato, come poi ho fatto con altri libri della Torregrossa.
La protagonista del romanzo è Ancilluzza che viene improvvisamente lasciata dal marito, lei rimane sola con due bambini senza sapere dove sia sparito suo marito, ma soprattutto senza lavoro. La donna non si perde d'animo, apre una bottega di prodotti tipici siciliani. In questa bottega scelta vicino al mare di passaggio per i turisti lei cucina di tutto dalla caponata, alla zuppa di pesce, al biancomangiare, tutte ricette tipiche siciliane che vengono inserite nel testo, regalandoci oltre alla storia alcune preziose ricette sicule. 
Anciluzza frigge, mescola, lava le verdure, confeziona, vende, ma soprattutto scopre il proprio corpo, la propria sensualità.
Ancilluzza in questa bottega non è soltanto una commerciante, ma assapora anche un nuovo tipo di eros, quello senza legami, quello sincero e vero nato dalla semplice attrazione e non filtrato dai pregiudizi da benpensanti. Il retrobottega diventa cosi' un rifugio, un luogo dove vivere l'eros senza tabù', il tutto senza mai scadere nel volgare. Così i piatti preparati da lei si mescolano ai corpi di alcuni uomini di passaggio nella bottega, il nutrimento non è solo fisico ma è anche del corpo, eros e cucina che si mescolano, un binomio azzeccato anche perchè scritto con eleganza.
Ho trovato interessante l'idea di inserire le ricette alla storia,  ricette che troveremo anche in altri libri di Giuseppina Torregrossa.
E' un libro leggero e rilassante da leggere, anche se utilizza alcune parole siciliane sono molto facili da intuire.
Consigliato!

Autrice: Giuseppina Torregrossa
Titolo:l'assaggiatrice
Editore: Rubettino
Pagine: 151

PS. Nella foto l'autrice mi ha appena autografato il libro e si è intrattenuta a parlare con me.

Anima di Wajdi Mouawad

  Anima di Wajdi Mouawad Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Parlare di questo romanzo non è facile, durante la lettura molte volte sono stat...

Informazioni personali

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.